CLEVELAND CAVALIERS (19-15) – DALLAS MAVERICKS (25-10) 90-109

L’assenza di Lebron è troppo pesante per i Cavs che vengono annientati tra le mura amiche dai Mavericks che vincono la quattordicesima partita consecutiva contro una squadra della Eastern.

Il match ha poco da raccontare con Dallas che conduce dall’inizio alla fine vincendo agevolmente senza dover chiedere gli straordinari a WonderDirk che gioca appena 25’. Sono ben 6 gli uomini in doppia cifra per i Mavs: Ellis(20), Nowitzki(15), Parson, Chandler e Barea con 14 ed infine Jefferson con 11. I Cavs possono solo consolarsi con un Love in versione TWolves che chiude con 30 punti ed 11 rimbalzi. Solo 6 punti per Irving che esce causa infortunio nel terzo periodo e dovrà saltare diverse partite.

DETROIT PISTONS (10-23) – SACRAMENTO KINGS (14-20) 114-95

Quinta vittoria consecutiva per i Pistons, che, dopo l’addio di Josh Smith sembrano rigenerati e vincono in doppia cifra anche contro i Kings, che, al contrario sembrano allo sbando dopo il licenziamento di Mike Malone.

I Pistons costruiscono un margine di 9 lunghezze a fine primo ma subiscono la reazione dei californiani che arrivano sul -1 a fine terzo periodo. Nel quarto decisivo, però, gli uomini di Van Gundy giocano alla grande mettendo in ghiaccio la vittoria con un parziale di 30-17. Serata da incorniciare per Jennings che chiude con il season high di 35 punti smazzando anche 7 assist.

Sugli scudi anche la coppia di lunghi con Drummond che chiude per l’ennesima volta in doppia doppia(15+14) e Monroe che non è da meno(14+11). Continua a fornire il suo apporto in uscita dal pino l’ex Lakers Meeks(13). Ai Kings non bastano i 18+15 di Cousins,  i 17 di Collison e i 12 di Gay.

MIAMI HEAT (15-20) – BROOKLYN NETS (16-17) 88-84

Nella sfida tra la settima e l’ottava della Eastern a spuntarla sono gli Heat, che, pur soffrendo, riescono a condurre dall’inizio alla fine ottenendo una vittoria di fondamentale importanza in ottica playoff.

A guidare Miami sono ovviamente le due stelle con Wade che chiude con 25 punti, 6 rimbalzi e 7 assist mentre Bosh ne mette con 26 con 3/4 dall’arco. Da segnalare anche l’importante contributo di Whiteside in uscita dalla panchina che chiude con 11 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate in 27’. Ai nets, che sono partiti ancora una volta con D-Will e Lopez in panchina, non bastano i 19 di Johsons, i 16 di Lopez e i 12 di Lopez.

NEW YORK KNICKS(5-31) – MILWAUKEE BUCKS(18-17) 82-95

Contro una New York in piena crisi e sempre più sul fondo della Eastern, i Bucks, si limitano a controllare e portano a casa una agevole vittoria che gli permette di consolidare la sesta posizione.

Partita che ha davvero poco da raccontare con New York sempre costretta ad inseguire tanto da spingere i propri tifosi a gridare “Fire Fisher!” anche se, a dover di cronaca, il coach non ha grosse colpe visto il quintetto che è stato costretto a schierare. Decisamente on fire Antetokoumpo  che chiude con 16 punti e 12 rimbalzi, stessi punti ma con 14 rimbalzi per Pachulia mentre le due PG Knight e Marshall chiudono con 17 e 15. Per i Knicks ci sono 17 punti di Hardway Jr. e 15 di J.R. Smith.

PHOENIX SUNS (20-16) TORONTO RAPTORS (24-10) –  125-109

Seconda battuta d’arresto consecutiva per i Raptors che già all’intervallo sono sotto di 17 punti a causa di un pessimo secondo quarto a livello difensivo in cui i Suns hanno messo a referto ben 43 punti! Da lì in poi non ci sarà più partita con Phoenix che tocca anche il +28 prima di subire la mini rimonta dei Raptors che serve soltanto a rendere meno amara la sconfitta.

Grande prova delle 3 PG dei Suns con Bledsoe che chiude con 20 punti e 8 assist mentre Dragic e Thomas chiudono con 18 punti. Ai Raptors non basta nè la doppia doppia di Valanciunas(21 e 10 rimbalzi) né i 17 a testa di Johnson e Lou Williams in uscita dal pino. Lowry chiude con 19 punti e 7 assist ma con qualche forzatura di troppo (6/17 al tiro).

LOS ANGELES LAKERS (11-23) – INDIANA PACERS (13-22) 88-87

Kobe guida la rimonta dei suoi e segna anche il tiro della vittoria che permette ai Lakers di ottenere una buona vittoria contro un avversario sempre difficile da affrontare nonostante le assenze.  Dopo un primo periodo di marca Pacers (28-15 il parziale) i Lakers che cominciano una lenta rimonta che culmina col jumper decisivo di Kobe a 12’’ dal termine.

Il Mamba chiude con 20+6+6 ma il miglior marcatore è Nick Young che chiude con 22 punti frutto di un 12/12 dalla lunetta. Per i Pacers, privi di George Hill, ci sono 19 punti di Miles in uscita dalla panchina e 16+7+9 di Sloan.

 

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