PHILADELPHIA EAGLES at WASHINGTON REDSKINS
Vittoria a sorpresa dei Redskins, che giocano un bruttissimo scherzo ai rivali Eagles tenendoli fuori dai playoffs, al termine di una partita nel quale si è rivisto brillare Robert Griffin III, sugli scudi, con 16 completi su 23 per 220 yards, nonostante l’intercetto lanciato nel quarto finale, in conclusione di una prestazione comunque convincente, resa decisamente più agevole da un match indirizzatosi subito su binari favorevoli, fin dal quarto di apertura, sbloccato dal FG, da 25 yds, di Kai Forbath.
Dopo il vantaggio avversario, veemente reazione di Philadelphia, che chiude davanti all’halftime grazie alle mete di LeSean McCoy, run da 11 yards, e Riley Cooper, ricezione da 3 yds, che invalida l’allungo precedente ad opera di Alfred Morris, su corsa da 28 yards; sempre su azione palla a terra, Washington trova un uno-due fondamentale nel terzo periodo, realizzando in 2 occasioni, entrambe su portata da 1 yd, con Darrell Young.
Nel quarto finale, disperato tentativo di recupero da parte degli ospiti, che prima si rifanno sotto con il secondo TD, su presa da 16 yards, del receiver da Florida, poi impattano il parziale con l’unico calcio, da 22 yds, trasformato da Cody Parkey in giornata; il rookie, che in precedenza aveva sbagliato 2 piazzati, riesce a farsi parzialmente perdonare, prima che Mark Sanchez, 37 su 50 per 374 yards, commetta l’errore decisivo, facendosi intercettare da Bashaud Breeland, pochi istanti prima che Forbath trasformi, da 26 yds, il field goal della vittoria.

SAN DIEGO CHARGERS at SAN FRANCISCO 49ers 38-35
Si tiene in corsa per la postseason San Diego, che si aggiudica il derby della California ai supplementari, andando a recuperare uno svantaggio decretato da un inizio match che li aveva visti andare decisamente in difficoltà, tanto da chiudere il primo tempo sotto di 21 punti, con il solo TD su ricezione, da 15 yards, di Eddie Royal, a rispondere alle 4 segnature dei Niners, velocissimi a prendere il largo con Frank Gore, su corsa da 52 yds, Antoine Bethea, su ritorno da intercetto da 49 yards, e, in 2 occasioni, su presa da 8 yds e run da 1 yard, con il rookie da South Carolina Bruce Ellington.
Dopo l’halftime primo tentativo di recupero da parte dei Chargers, che accorciano con Antonio Gates, su ricezione da 1 yd, e Corey Liuget, abilissimo a recuperare un fumble in endzone e tenere in partita i suoi, prima del big play, su corsa da 90 yards, di Colin Kaepernick, 15 su 24 per 114 yds, che spinge nuovamente avanti i 49ers; nel quarto finale, arrembaggio ospite guidato da Philip Rivers, 33 su 54 per 356 yards, che si fa perdonare i 3 intercetti lanciati in precedenza servendo nuovamente il TE da Kent State, con un lancio da 21 yds e Malcom Floyd, con un pass da 11 yards utile ad impattare il risultato a 29 secondi dal termine, rimandando ogni decisione sull’esito della sfida all’overtime, deciso dal FG, da 40 yards, di Nick Novak.

DETROIT LIONS at CHICAGO BEARS 20-14
Nonostante i 2 intercetti lanciati da Matthew Stafford, fermato da Corey Fuller e Ryan Mundy nel secondo quarto ma comunque in grado di completare 22 pass per 243 yards, i Lions riescono a staccare il loro biglietto per i playoffs andando a vincere in rimonta al Soldier Field di Chicago, dove erano riusciti anche a trovare il vantaggio ad inizio partita, su run da 13 yds, con uno scatenatissimo Reggie Bush; i bollenti spiriti dell’ex Heisman sono stati raffreddati poco più tardi dal collega Matt Forte, abile a pareggiare i conti prima dell’intervallo, su corsa da 11 yds.
Nei secondi trenta parte ancora bene Detroit, che torna a condurre con Matt Prater, su FG da 39 yards, prima di farsi superare nuovamente dai Bears, con il secondo TD pass, da 20 yds per Alshon Jeffery, della partita di Jimmy Clausen, 23 su 39 per 181 yards; il backup quarterback dei padroni di casa, scelto da Marc Trestman per provare a dare una scossa alla squadra, cade però in errore nell’ultimo quarto, quando si fa fermare da Glover Quin mentre sta conducendo il drive che potrebbe consegnare la vittoria al suo team, costretto ad inseguire dopo l’uno-due finale degli ospiti, a segno con Joique Bell, su run da 17 yds, e ancora con l’ex kicker dei Broncos, su piazzato da 30 yards.

CLEVELAND BROWNS at CAROLINA PANTHERS 13-17
Partita combattuta tra Cleveland e Carolina, con i secondi che la sputano nel finale, dopo aver condotto per quasi tutti i sessanta minuti del match, aperto dal field goal, da 23 yards, di Graham Gano, pareggiato in apertura di secondo periodo dal suo collega, e avversario, Garrett Hartley, abile a centrare i pali da 43 yds di distanza; sempre nei secondi quindici gli ospiti perdono per infortunio Johnny Manziel, poco prima che Cam Newton, 18 su 31 per 201 yards, regali il primo tempo ai Panthers andando a segno con una corsa da 2 yds.
Intercettato da Billy Winn, il numero 1 consegna il terzo quarto nelle mani dei Browns, pronti a rifarsi sotto con un nuovo piazzato, da 31 yards, del kicker, prima di provare l’allungo decisivo con Cameron Jordan , su ricezione da 81 yds in apertura dell’ultimo periodo; Brian Hoyer, 7 su 13 per 134 yards, che aveva servito l’ovale al suo TE, compie un errore decisivo, ai fini del risultato, poco più tardi, facendosi pizzicare da Josh Norman nel drive immediatamente successivo al touchdown, su ricezione da 9 yds, di Jonathan Stewart, che vale la sesta vittoria stagionale per la franchigia di Charlotte.

BALTIMORE RAVENS at HOUSTON TEXANS 13-25
Rientrano in gioco i Texans, che riescono ad imbrigliare l’attacco dei Ravens mantenendo illibata la propria endzone nel corso del primo tempo, quando fermano in 2 occasioni il quarterback avversario, intercettandolo con A.J. Bouye e Kareem Jackson, e si portano sul 16-0 realizzando 3 field goal, da 35, 25 e 30 yards, con Randy Bullock, e un touchdown, su ricezione da 5 yds, con il rookie C.J. Fiedorowicz, servito da un passaggio preciso di Arian Foster, 25 portate per 96 yards.
Nel secondo tempo prova una timida reazione Baltimore, che accorcia per 2 volte con il redivivo Torrey Smith, abile a farsi trovare libero su altrettanti passaggi vincenti, da 8 e 20 yds, di Joe Flacco, 21 su 50 per 195 yards, che si fa nuovamente pizzicare da Jackson nel corso del terzo quarto, fallendo una rimonta che pareva possibile, nonostante altri tre piazzati, da 20, 39, e 33 yds, di Bullock avessero reso pressoché irraggiungibile Houston.

MINNESOTA VIKINGS at MIAMI DOLPHINS 35-37
Si aggiudicano un tempo a testa Vikings e Dolphins, con gli ospiti che chiudono davanti i primi trenta dopo aver inaugurato il box score con Matt Asiata, su corsa da 1 yard; azione seguita poco più tardi da una presa spettacolare, da 11 yds, di Greg Jennings, rinato nella sua seconda stagione a Minneapolis, che anticipa di qualche minuto un primo tentativo dei Phins di accorciare con Dion Sims, su ricezione da 14 yards, prima del field goal, da 18 yds, di Blair Walsh, a 2 secondi dall’intervallo.
Al rientro in campo Minnesota non riesce a trovare l’accelerata decisiva, e Miami si rifà sotto con Ryan Tannehill, 35 su 47 per 396 yards, che si fa perdonare l’intercetto subito in precedenza da Harrison Smith, servendo un TD pass da 16 yds a Mike Wallace; la realizzazione dei padroni di casa fa da preambolo ad uno scoppiettante quarto finale, aperto dalla corsa da 1 yard di Lamar Miller, che porta avanti, per la prima volta nel match, i Dolphins.
Un sorpasso annullato dal kicker dei Vikes, abile a centrare i pali da 33 yds di distanza, prima che l’ex receiver di Pittsburgh porti nuovamente davanti, con una presa da 7 yards, la franchigia della Florida, costretta poco più tardi ancora ad inseguire a causa dell’uno-due ospite, con protagonisti Jarius Wright, su ricezione da 8 yds, e il già citato Asiata, su run da 5 yards dopo un fumble del kick returner Jarvis Landry; errore che, per fortuna, non costa carissimo a Miami, capace di impattare con Damien Williams, su presa da 3 yds, prima di conquistare la vittoria grazie al punt bloccato in endzone da Terrence Fede.

ATLANTA FALCONS at NEW ORLEANS SAINTS 30-14
Vittoria decisiva di Atlanta, che estromette i rivali Saints dai playoffs aggiudicandosi una sfida divisionale che vale doppio, aperta addirittura in svantaggio dopo aver subito la meta su corsa, da 1 yard, di Mark Ingram, alla quale i Falcons hanno risposto nell’immediato accorciando prima con 2 field goal, da 44 e 50 yds, di Matt Bryant, e poi con una ricezione, da 3 yards, di Eric Weems, che gli ha consentito di ritrovarsi davanti all’intervallo.
L’unico sussulto del match di Matt Ryan, 30 su 40 per 222 yds, permette agli ospiti di amministrare nel terzo periodo, quando allungano ulteriormente grazie alla run, da 31 yards, del rookie Devonta Freeman, utilissima a tenere a debita distanza New Orleans, che prova a rifarsi sotto nel quarto finale, quando tocca a Jimmy Graham, con una presa da 4 yds, far capolino sul box score; lo sforzo maggiore dei padroni di casa non viene però accompagnato dal solito Drew Brees, 30 su 47 per 313 yards, che chiude amaramente la sua rincorsa alla postseason facendosi nuovamente intercettare, dopo essere stato pizzicato anche nel primo quarto, nei quindici finali, e causando il fumble, ritornato in endzone, per 86 yds, da Osi Umenyiora, che archivia un match già deciso in precedenza da un nuovo piazzato, da 32 yds, di Bryant.

NEW ENGLAND PATRIOTS at NEW YORK JETS 17-16
Affermazione risicatissima per i Patriots, che vincono di un solo punto a New York, dopo essere stati costretti ad inseguire i Jets nei due quarti centrali, quando, successivamente al TD messo a segno nel secondo tempo da Rob Gronkowski, su presa da 3 yards, hanno subito la veemente reazione dei padroni di casa, abili a ribaltare il parziale con una ricezione vincente, da 20 yds, di Jeff Cumberland, e 2 field goal, da 26 e 23 yards, di Nick Folk.
Sempre su calcio, da 24 yds, di Stephen Gostkowski, i Pats accorciano sul finire del terzo periodo, prima di ritornare a condurre con Jonas Gray su corsa da 1 yard, che si rivela decisiva per la vittoria finale, visto che i biancoverdi non riescono ad andare oltre ad un nuovo piazzato, da 37 yds, del kicker, complice anche l’intercetto subito in precedenza da Geno Smith, 17 su 27 per 210 yards, che come il collega Tom Brady, 23 su 35 per 182 yds, si fa pizzicare dalla difesa avversaria nel corso del match.

KANSAS CITY CHIEFS at PITTSBURGH STEELERS 12-20
Si qualificano ai playoffs con una week d’anticipo gli Steelers, abili a condurre fin dalle prime battute una sfida complicata come quella con i Chiefs, trovando il vantaggio in apertura di primo quarto con Shaun Suisham, su FG da 23 yds; al piazzato del kicker casalingo risponde l’avversario, che centra i pali dalle distanze di 35 e 25 yds realizzando l’unico sorpasso ospite della partita, prima che Le’Veon Bell trovi la corsa vincente, da 1 yard, in grado di riportare avanti Pitt al giro di boa.
Nel secondo tempo ancora la franchigia della Pennsylvania a segno con Antonio Brown, su imbeccata, da 3 yds, di Ben Roethlisberger, 18 su 25 per 220 yards, utile a respingere il tentativo di rimonta messo in piedi da Kansas City nell’ultimo quarto, quando ancora Cairo Santos, con piazzati da 43 e 23 yds, prova a riportare sotto i suoi, allontanati dal secondo calcio della giornata di Suisham, che da 23 yards sigilla la vittoria finale.

GREEN BAY PACKERS at TAMPA BAY BUCCANEERS 20-3
Postseason ormai certa anche per Green Bay, che supera agevolmente Tampa, tenuta a distanza fin dal primo quarto, dopo che proprio i Packers hanno trovato il primo vantaggio del match con una corsa da 44 yards di Eddie Lacy, seguita, nel secondo periodo, dal piazzato da 42 yds con cui Mason Crosby permette ai suoi di chiudere davanti all’intervallo, nonostante il FG, da 43 yards, trasformato da Patrick Murray.
A tinte gialloverdi anche i secondi trenta, con ancora il kicker in grado di aumentare il divario ad inizio ultimo quarto, centrando i pali da 25 yds di distanza; ottenuto un rassicurante più 10, GB allunga ulteriormente qualche minuto più tardi, con Jordy Nelson, su pass da 1 yard di Aaron Rodgers, 31 su 40 per 318 yds, che a differenza del collega Josh McCown, 12 su 26 per 147 yards e 1 intercetto, chiude la giornata senza incorrere in alcun errore.

INDIANAPOLIS COLTS at DALLAS COWBOYS 7-42
Senza storia la sfida tra Cowboys e Colts, con i primi che dominano fin dalle prime battute, trovando un doppio vantaggio già nel primo quarto, con le ricezioni vincenti, da 9 e 19 yards, di Terrance Williams e Dez Bryant; alle realizzazioni dei compagni, si aggiungono quelle di Cole Beasley, su presa da 24 yds, e DeMarco Murray, a segno, su corsa da 1 yard, nonostante l’infortunio che ne ha limitato l’utilizzo durante l’intera partita.
Decisione che non ha per nulla influito sulla prestazione di Dallas, efficace sia a livello offensivo che a livello difensivo, come dimostrano i 2 intercetti messi a segno, da J.J. Wilcox e Anthony Hitchens, a cavallo dell’intervallo, utili a gettare nello sconforto più totale un Andrew Luck, 15 su 22 per 109 yds, quasi irriconoscibile, e allontanare ulteriormente Indy, costretta a subire un nuovo TD, su ricezione da 25 yds, da Jason Witten.
La realizzazione del tight end è di fatto l’ultimo sigillo di Tony Romo, 18 su 20 per 218 yards, nella sua fantastica partita, chiusa anzitempo cedendo la posizione dietro il centro al suo backup Brandon Weeden, che prosegue sul trend tracciato dal compagno in precedenza, pescando, con un lancio da 43 yds, ancora Williams, per un 42 a 0 devastante, reso solamente un po’ meno amaro dalla meta finale di Zurlon Tipton, su pass da 1 yard di Matt Hasselbeck, subentrato a Luck in precedenza.

BUFFALO BILLS at OAKLAND RAIDERS 24-26
In svantaggio dopo il quarto di apertura, nel quale i Bills sono riusciti a segnare con Sammy Watkins, su ricezione da 42 yards, i Raiders hanno organizzato una pronta reazione nel secondo periodo, segnando in rapida successione con James Jones, su presa da 3 yds, e Sebastian Janikovski, con 2 field goal da 45 e 36 yards, per conquistare un più 3, in seguito al piazzato da 54 yds di Dan Carpenter, fondamentale prima dell’intervallo.
Dopo l’halftime infatti continuano a tenere lontano Buffalo centrando nuovamente i pali con il kicker di origine polacca, che realizza altri 2 calci, da 38 e 49 yards di distanza, utili a respingere il nuovo assalto ospite firmato da Scott Chandler, su ricezione da 29 yds; la segnatura che porta da appena 2 punti il team newyorkese, trova però una risposta di Oakland in prossimità del two minute warning, quando Derek Carr, 17 su 34 per 214 yards, serve, con pass da 1 yd, a Jarnize Olewale il pallone decisivo per conquistare la vittoria. A nulla serve, infatti, la meta finale di Robert Woods, pescato con un lancio da 30 yards di Kyle Orton, 32 su 49 per 329 yds, che nel finale prova a farsi perdonare gli errori, 2 intercetti, precedenti.

NEW YORK GIANTS at ST. LOUIS RAMS 37-27
Bella partita tra Giants e Rams, con i primi che si mantengono costantemente in vantaggio dopo essere riusciti a rompere il ghiaccio già nel primo quarto, aperto da un loro uno-due, firmato dal piazzato, da 29 yards di Josh Brown, e dal touchdown, su ricezione da 9 yds, del solito Odell Beckham Jr., che supera, agevolmente, il record di 75 prese messe a segno da un rookie della franchigia newyorkese; nel secondo periodo, dopo un calcio, da 51 yards, di Greg Zuerlein, i blue allungano ancora con un altro field goal, da 37 yds, del kicker e una corsa, da 12 yards, di Orleans Darkwa, che anticipa la reazione dei padroni di casa, affidata a Tre Mason, oltre la linea di meta con una portata da 10 yds, e al già citato Zuerlein, su FG da 20 yards.
Dopo l’intervallo apre ancora New York, con una ricezione da 7 yds di Reuben Randle, alla quale risponde più tardi St.Louis, che si illude di poter rimanere in partita con una presa da 23 yds di Lance Kendricks, prima di subire un big play, da 80 yards, del WR da LSU, servito alla perfezione da Eli Manning, 25 su 32 per 391 yds; il QB ospite delizia ancora i suoi fans nell’ultimo quarto, guidando il drive che porta ad una nuova trasformazione, da 52 yds, di Brown, con la quale vengono cancellate le residue speranze di rimonta del team del Missouri, a segno nel finale con Chris Givens, lanciato in area di meta da un pass, da 47 yards, di Shaun Hill, 24 su 32 per 290 yds.

SEATTLE SEAHAWKS at ARIZONA CARDINALS 35-6
Il vantaggio ad inizio secondo quarto siglato da Chandler Catanzaro, su field goal da 27 yards, illude Arizona, che viene prontamente rimontata dai Seahawks, capaci di ribaltare il parziale già prima dell’intervallo, andando a segno in rapida successione con Luke Wilson, su big play da 80 yds, e Marshawn Lynch, su corsa da 6 yards; la portata del runner veterano risulterà utilissima anche dopo il ritorno in campo, rivelandosi fondamentale per tenere a distanza i Cardinals, pronti a riavvicinarsi con un altro piazzato, da 32 yds, del kicker.
Segnatura che non da seguito ad una vera e propria reazione da parte dei padroni di casa, traditi anche da Ryan Lindley, 18 su 44 per 216 yards, nel quarto finale; intercettato da Richard Sherman, il terzo starting QB schierato dal team di Phoenix in questa stagione, non riesce ad imbastire alcuna rimonta, consegnando l’ovale ad una Seattle letteralmente scatenata, e pronta a prendersi la testa della NFC West con altri 3 touchdowns. A segnarli ancora la coppia precedente, con il TE su presa da 20 yds e il RB su run da 79 yards, e Russell Wilson, 20 su 31 per 339, che corona la sua buonissima prestazione entrando in endzone dopo una corsa di 5 yds.

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