Sabato andava in scena la NL con le gara 2.

Partivano i Giants a Washington, e sul monte c’erano due grandi nomi come Hudson e Zimmermann. I padroni di casa si portavano in vantaggio nel terzo inning. Zimmermann poi iniziava una striscia di 20 eliminati consecutivamente, più lunga striscia nei playoff per la franchigia, ad un solo out dal CG SHO.

Nel frattempo Hudson, dopo avere subito un 4 su 4 da Rendon (tutti singoli), si era comportato alla grande, con 7.1IP, 7H, ER, 8K. Zimmermann ad un out dalla fine concede una base ball e con soli 100 lanci viene sostituito improvvidamente (la sua linea era 8.2IP, 3H, BB, 6K). Entra il closer Storen (10 su 10 dal 24 agosto, con 0.00 ERA in 17 uscite) che concede due valide di fila a Posey e Sandoval per  la blown save (quindi la seconda di fila nei playoff, dato che la sua ultima apparizione risale alla tragica notte del 2012 in cui subì la rimonta dei Cardinals) ed anzi Posey viene messo out a casa base nel tentativo di portare in vantaggio i Giants.

A quel punto entrano in gioco i bullpen (secondo e terzo della NL in stagione) ed iniziano i record: prima la più lunga partita in postseason nella storia dei Giants, poi la più lunga partita della storia dei playoff, sia come inning (record eguagliato) sia come tempo, 6 ore e 20 minuti. Bullpen stellari (in evidenza soprattutto Petit, con 6 scoreless concedendo appena 1 valida) fino al 18esimo, quando Belt batte un HR contro Roark ed il rookie Strickland (appena 9 gare in stagione) salva per il 2-1 finale. Giants sul 2-0 nella serie, ormai favoritissimi.

Questa è la 10 vittoria di fila per i Giants nei playoffs, 6 di fila in trasferta (quest’ultimo è un record della NL).

Dubbia la condotta di entrambi i manager: detto dell’errore di Matt Williams nel togliere Zimmermann nel nono, ha poi proseguito bruciandosi tutto il bullpen anziché partire subito dal decimo con Roark (tanto la squadra di casa non può che vincere via walk-off).

Dall’altra parte Bochy ha deciso inspiegabilmente di bruciarsi il closer Casilla nell’undicesimo, dovendosi poi affidare a Strickland per la salvezza (quando la squadra in trasferta deve per forza salvare il match se vuole vincerlo, dato che segna nella alta dell’inning).

A Los Angeles andava in scena Cardinals-Dodgers, con Lynn e Greinke sul monte.

I Dodgers segnano per primi nel terzo inning grazie a… Greinke! che batte valido e poi avanza in posizione punto grazie ad un errore di Wong che in un possibile doppio gioco lo tocca con il guantone senza la pallina dentro (che teneva con l’altra mano). Replay e giocatore salvo. Greinke poi lancia impeccabilmente chiudendo con 7IP, 2H, 2BB, 7K e 103 lanci.

Nell’ottavo entra Howell e… valida più HR e partita in parità (ancora Carpenter protagonista lui che come mancino batte alla grande contro i mancini). Kemp però riporta in vantaggio i padroni di casa nel nono con un HR contro Neshek e Jensen salva per il 3-2 finale. Serie sull’1-1 e già si parla di Kershaw in short rest in gara 4 per avere poi Greinke in gara 5.

 

 

 

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