img24310840LOS ANGELES CLIPPERS 100 – INDIANA PACERS 105 

Indiana si conferma la squadra più forte della lega battendo a domicilio i Clippers in una partita bella e intensa. Primo tempo equilibrato con Paul George che regala giocate di alto livello mentre nei Clippers, complice l’assenza di Reddick, si distingue il rookie Reggie Bullock con 10 punti che permettono ai californiani di non perdere contatto con i Pacers.

A cavallo tra gli ultimi due quarti Indiana costruisce un vantaggio di 14 punti che viene però vanificato dalla reazione di orgoglio degli uomini di Doc Rivers che, negli ultimi minuti, sbagliano troppo a livello offensivo e a 6’’ secondi dal termine permettono a West di raccogliere il rimbalzo decisivo dopo l’errore di Stephenson dalla lunetta. George realizza i 2 liberi seguenti e chiude definitivamente la contesa.

Ennesima prestazione da MVP per il californiano che chiude con 27 punti, 27 +12 di West e 19 di Hibbert. Per i Clippers 20 di Crawford in uscita dalla panchina, 17 con 10 assist di CP3 e 16 con 12 rimbalzi per Griffin.

TORONTO RAPTORS 98 – DENVER NUGGETS 112

Altra vittoria per i Nuggets che, dopo un avvio titubante, sono entrati prepotentemente in zona playoff a suon di prestazioni convincenti nonostante l’infortunio di McGee. Toronto parte forte nel primo quarto toccando anche i 15 punti di vantaggio ma i Nuggets trovano subito il bandolo della matassa e rientrano in partita grazie all’energia di Faried.

A fare la differenza però, è la panchina dei Nuggets che stravince il confronto contro quella dei Raptors(72-16). 23 per un indemoniato Nate Robinson, ancora bene Mozgov (16 e 15) e 7/7 dal campo per Arthur. Per i Raptors non bastano i 23 di Gay e i 18 +11 di Valanciunas.

DETROIT PISTONS 115 – PHILADELPHIA 76ERS 100 

Partita senza storia quella andata in scena al “The Palace” di Auburn Hills. Detroit domina dal primo all’ultimo minuto contro i 76ers apparsi in difficoltà e in grado di reagire solo nel terzo periodo quando ormai la partita era già scappata via. Prova pazzesca di Drummond che chiude con 31 punti, 19 rimbalzi e 6 rubate. 20 a testa per Jennings e Smith e 17 per Stuckey perfettamente a suo agio nel ruolo di sesto uomo. In casa Philadelphia si salvano le pedine di scambio Turner e Young(20 e 24) e il rookie Carter-Williams (15 punti).

SACRAMENTO KINGS 113 – GOLDEN STATE WARRIORS 115 

Due liberi di Curry a 10’’ dal termine, e la stoppata di Bogut su Thomas nell’ultima azione dle match, decidono una bellissima partita giocata a ritmi alti da ambo le squadre. Partita equilibrata con i Warriors che provano a scappare nel terzo periodo toccando i 16 punti di vantaggio, ma i King non demordono e regalano un finali di grandi emozioni a tutti gli appassionati del gioco.

Partita dominante di Steph Curry che segna 36 punti e assite i compagni in 10 occasioni, 28 per il compagno di reparto Thompson e 12 rimbalzi per Bogut. Il migliore in casa King è ancora una volta DeMarcus Cousins che chiude con 24 punti in soli 20’ di gioco(problemi di falli per lui), 18 per Patterson(8/8 al tiro) e 19 per il folletto Thomas.

MIAMI HEAT 99 – CHARLOTTE BOBCATS 98 

Miami a fatica contro una Charlotte mai doma che deve inchinarsi soltanto alle bombe nel finale di partita di un Bosh d’annata. Charlotte costruisce un buon vantaggio cominciando l’ultimo periodo con ben 13 punti di vantaggio, ma Miami si sveglia e, nonostante i Bobcats continuino a rispondere colpo su colpo , riesce a vincere la partita allungando la serie di vittorie che gli permette di essere secondi solo ad Indiana nella lega.

26 per LBJ e 22 con 9 rimbalzi per un Bosh devastante nell’ultimo periodo, 17 di Wade a completare il quadro dei Big Three. Per Charlotte partita da All-Star per Kemba Walker che chiude con 27 punti aiutato anche da un ottimo Al jefferson (16 +13 per lui).

OKLAOMA CITY THUNDER 113 – MINNESOTA TIMBERWOLVES 103 

Ultimo quarto dominato (35-20) da OKC che continua a vincere dimostrandosi una seria pretendente per l’anello. Partita dominata dagli attacchi con protagonista assoluto KD35 che fa registrare la sua quarta tripla doppia frutto di 32 punti con 10 rimbalzi e 12 assist. Prestazione solida anche per Westbrook(19) ed Ibaka(15), ma ad essere ancora più importanti sono i 18 punti segnati da Jackson in uscita dalla panchina. Nei T’Wolves losing effort di Martin(24), Pekovic (22) e Love (16).

NEW YORK KNICKS 99 – NEW ORLEANS PELLICANS 103 

Notte a fonda a New York dove i Knicks perdono la loro nona partita consecutiva e vedono allontanarsi sempre più la zona play-off. Partita punto a punto spezzata da un parziale di 10-0 dei Pellicans nel quarto periodo che tronca la resistenza dei Knicks che sbagliano per due volte la tripla del possibile pareggio. Inutili i 23 punti di Melo, il career-high di Harway Jr.(21 pt.) e i 17 con 7 rimbalzi e 6 stoppate del nostro Bargnani. Nei Pellicans season-high di Ryan Anderson(31) che con il suo ritorno ha cambiato totalmente l’attacco della squadra di Monty Williams. Devastante Tyreke Evans(24) che con le sue accelerazioni ha messo in grossa difficoltà la difesa dei Knicks.

LOS ANGELES LAKERS 108 – PORTLAND TRAIL BLAZERS 114 

Portland vince dopo 11 sconfitte consecutive allo Staples e spezza così l’ottimo momento dei Lakers. Portland in controllo totale per quasi tutto il match, Lakers che invece vanno a folate e riescono a ricucire prima un margine di 17 punti nel secondo quarto e poi recuperano 20 punti nel final di partita arrivando al -1 con 3’ da giocare ma una tripla di Lillard taglia le gambe ai gialloviola incapaci di recuperare lo svantaggio.

Per Portland in grande spolvero i soliti noti, 27 e 9 per Aldrige, 26 e 9 assist per Lillard e 17 per Matthews che migliora la sua percentuale da 3 in stagione arrivando al 53%. Per i Lakers grande prova di Henry che chiude con 27 punti, 17 per Young e 20 per Meeks, da segnalare i 12 punti con 7 rimbalzi per l’oggetto misterioso Sacre che ripaga alla grande la fiducia concessagli da D’Antoni. Manca invece l’apporto di Gasol (3/15 per lui al tiro) che è probabilmente uno dei principali motivi della sconfitta dei Lakers.

 

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