Orlando Magic – Indiana Pacers 87 – 97

I Pacers faticano più del previsto per scrollarsi di dosso i Magic nell’opening night. Decisivo un parziale di 21-4, quasi tutto merito della rinnovata panchina, a cavallo fra fine terzo ed inizio quarto quarto che porta Indiana sull’ 86-68.

Paul George fa il suo esordio con 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Roy Hibbert cattura 16 rimbalzi (15 nel primo tempo) e distribuisce 7 stoppate, salvo uscire nell’ultimo periodo per un infortunio che però non si rivela grave. I Pacers targati 2013-14 non si smentiscono, perdendo 20 palloni e facendo registrare 18 stoppate totali.

Dall’altra parte proprio lo stato dell’Indiana, dove il rookie dei Magic ha giocato al college, dà il benvenuto NBA a Victor Oladipo che, di fronte ad alcuni fan Hoosiers, realizza 12 punti con 4-11 dal campo.

Chicago Bulls – Miami Heat 95 – 107

Nella serata della consegna degli anelli, gli Heat danno il bentornato e, allo stesso tempo, il benservito a Derrick Rose, riportando i suoi Bulls sulla terra dopo la spettacolare pre-season.

Dopo un inizio positivo dei rosso-neri, Miami piazza un parziale di 31-5 nel primo tempo con cui si porta sul 41-20 per poi tenere gli avversari a debita distanza fino allo striscione del traguardo finale. James ha 17 punti, 8 assist e 6 rimbalzi. Rose finisce con 12 punti in 34 minuti e la sensazione di aver ritrovato tutta la sua esplosività e confidenza sul parquet. A essere diversi sono probabilmente gli avversari.

Shane Battier mette 4 triple piedi per terra (su 4 tentativi). Boozer fa registrare un game-high di 31 punti. Gli Heat riprendono esattamente da dove avevano lasciato.

Los Angeles Clippers – Los Angeles Lakers 103 – 116

La sorpresa della notte la regalano i Lakers nel derby della Città degli Angeli. Conquistano la vittoria nell’ultimo e decisivo quarto (41-24 il parziale), quando con Gasol e Nash in panchina e Kobe seduto in borghese nella fila dietro, mettono la freccia e non si voltano più indietro per vedere cosa fanno i cugini.

Con 22 di Xavier Henry, 16 di Farmar e altri tre membri della seconda unità giallo-viola in doppia cifra, la panchina Lakers realizza la bellezza di 76 punti, che rappresentano il fatturato maggiore per il club in questa specifica casella dal marzo 1985, nonchè una decisa inversione di tendenza rispetto allo scorso campionato, quando si sono classificati al ventottesimo posto per produzione di punti delle riserve. Almeno per una notte si sono riappropriati della supremazia cittadina.

Per i Clippers, 19 punti di Griffin e 15 con 11 assist di Chris Paul in una serata dal sapore piuttosto amaro (l’anno passato 4-0 Clippers).

 

3 thoughts on “NBA – Heat in scioltezza, Lakers a sorpresa sui cugini

  1. Indiana ancora senza Granger, dopo un inizio balbettante riesce a risolvere il rebus Orlando, che sembra, come previsto, squadra con poco valore. A Miami la gara è finita anche troppo presto, pensavo davvero che Chicago avrebbe tenuto di più. A Los Angeles, la difesa deficitaria dei Clippers, fa tornare alla mente il modo di non difendere delle squadre di Rivers senza Thibodeau e non è un buon presagio per Paul & Co.

  2. vedendo le partite stanotte mi verrebbe da dire due cose..che mike “baffo “dantoni riesce a lavorare meglio senza stelle che con le stelle,anche se forse giocando 10 volte il derby i clippers lo vincerebbero 7 volte credo..secondo appunto mi sono concentrato sulla partita dei miami heat,molti opinionisti americani(nonostante pronosticassero miami favorita per il titolo) avessero il dubbio che i miami avessero la pancia piena,mah nonostante fosse solo la prima partita a me questi heat mi sembrano ancora + forti,se la tenuta mentale di haslem e the bird regge (e su questo non ci punterei un euro) hanno rinforzato il reparto lunghi forse quello che mancava,con il dubbio sulla tenuta fisica di oden che se dovesse riuscire a fare 10-15 minuti a livelli +o- discreti sarebbero una corazzata(almeno dal mio punto di vista) menzione d’onore a roy hibbert nel pitturato secondo me è devastante e sottovalutato

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