Boston @ Atlanta 89 – 81

3 doppia W in fila per Boston, che nella notte batte a domicilio gli Hawks di un grande Lou Williams, firmatario di 28 punti con 5 su 8 da 3. Protagonista indiscusso della serata Rajon Ronod, che finalmente torna ai suoi livelli mettendo a referto una tripla-doppia da 14 punti, 10 assist e 11 rimbalzi. A lui si accoda un Paul Pierce in serata di spolvero, autore di 26 punti e rimbalzi, Per gli Hawks, che subiscano il parziale decisivo nel terzo periodo ( 33-9 Boston), 17 punti anche per Jeff Teague.

New York @ Orlando 114 – 106

Dopo una partenza da 36-27 nel primo quarto in favore dei padroni di casa, i Knicks, guidati dal solito Carmelo Antonhy da 4o punti con 14 su 29 dal campo, rientrano e chiudono la contesa in loro favore nel quarto periodo. Sempre più convincenti le prestazioni di Amar’è Stoudemire, che fissa 11 punti in 16 minuti di utilizzo, a cui si legano i 18 punti di J.R. Smith in uscita dal pino. 29 punti a testa per Aron Afflalo e Jameer Nelson, che combinano per 58 punti, più della metà della loro squadra. I Magic, che vedono nel +12 il loor massimo vantaggio (25-13), affondano solo nel uarto periodo, chiuso da Melo con 16 realizzazioni.

Milwaukee @ Indiana 80 – 95

Alla Fieldhouse di Indiana tornano a vincere i Pacers, che scavano il solco decisivo a cavallo tra secondo e terzo quarto. Rilevante la prestazione del centrone Roy Hibbert, che chiude con una sontuosa doppia da 20 punti e 15 rimbalzi in soli 30 minuti. Pessima serata al tiro da tre per entrambe le squadre, che chiudono rispettivamente con 5 su 18 e 3 su 20, con i Bucks che non riescono a sfruttare le 21 realizzazioni di MOnta Ellis e la doppia-doppia di Larry Sanders, che chiude con 12 punti e 12 rimbalzi. Dominio a rimbalzo per i padroni di casa, che raccolgono 59 rimbalzi al confronto con i soli 39 raccolti da tutti i Bucks.

Sacramento @ Brooklin 93 – 113

Senza storia il match della notte al Barclays Center di Brooklin, dove i padroni di casa stendono i visitanti sacramento Kings. Il divario si forma nei primi due quarti, chiusi da Brooklin con un vantaggio di 18 lunghezze. Impressionante per solidità la prova del centro casalingo Brook Lopez che firma 18 punti in meno di 17 minuti di utilizzo. Per i Nets grande prestazione corale, dato che altri e sei giocatori chiuderanno i double figure, non superando i 15 punti (Johnson, Williams, Blatche e Brooks 15 punti a testa), mentre per i Kings a fare la voce grossa il solito Demarcus Cousins, che continua nel suo periodo di grazia segnando l’ennesima doppia-doppia da 28 punti e 11 rimbalzi, che vanno a braccetto con i 15 punti di un Jason Thompson che sciupa un po’ dal campo, tirando col 7 su 16. Ottima prova e career-high per il rookie Nets Mirza Teletovic, che firma 7 dei suoi 14 punti finali nel break di 11-0 che chiude la contesa nel secondo quarto.

Houston @ Cleveland 112 – 104

La prova da 29 punti, di cui 25 nel solo secondo tempo, e 7 palle rubate ( career-high) di James Harden, guida Houston alla quarta vittoria di fila, ai danni dei padroni di casa Cavaliers. L’ex Thunder chiude con un buon 14-15 dalla linea della carità, e a spalleggiarlo la prestazione da 20 punti e 5 assist di Jeremy Lin, sempre più in controllo di questa squadra, il cui record ammonta ora a 20 vittorie e 14 sconfitte. Kyrie Irving dimostra ancora di essere una delle point-guard più devastanti della lega al suo secondo anno di Nba, piazzando una prestazione da 30 punti e 6 assist tirando 10 su 24 dal campo. I 18 punti di Alonzo Gee e i 14 punti di Tristan Thompson non bastano a fermare il record dei Rockets contro le squadre della Eastern Conference, un positivo 14-2 che li ha visti perdere solo contro Miami e Toronto.

Portland @ Minnesota 102 – 97

I Timberwolves, che devono fare di nuovo a meno di Kevin Love, rifratturatosi la mano destra, cedono ai Trail Blazers fra le mura amiche, dopo aver rimontato nel quarto periodo un passivo di 18 lunghezze accumulato nei primi tre quarti. A mettere il sigillo sulla partita un gran fade-away di Lamarcus Aldridge, neanche in serata di grazia, chiusa con 14 punti e 9 rimbalzi. è piuttosto il duo Matthews – Batum a fare la differenza, con i due che realizzano 26 punti a testa, e non fa più clamore la prestazione del play al primo anno Damian Lillars, sempre più in controllo di questa squadra, che ne mette 20, con 6 assist e 5 rimbalzi in poco più di 38 minuti. Per i Wolves, che per la quarta partita di fila devono anche fare a meno del play spagnolo Ricky Rubio, è il solito Nikola Pekovic a fare la differenza, con la sua usuale doppia-doppia da 21 punti e 15 rimbalzi, a cui si aggiungono i 15 punti di Luke Ridnour e i 14 punti di J.J. Barea off the bech.

New Orleans @ Dalla 99 – 96

Non basta il rientro in quintetto per la prima volta in stagione di Dirk Nowitski per portare alla vittoria i Dalla Mavs, che patiscono in favore degli Hornets la seconda sconfitta consecutiva. è una giocata da tre punti di Eric Gordon a chiudere la contesa a 4.7 secondi della fine dell’over-time, che conferma il trend negativo negli over-time dei Mavs, che quest stagione sono 0-7 nelle partite chiuse ai supplementari. Gli Hornets, che avevano perso 19 delle ultime 20 partite all’American Airlines Center, contano sulla prestazione in spolvero di un grande Vazquez, che mette a referto 25 punti, con 9 assist e 7 rimbalzi, e chiudendo come il migliore dei suoi nella voce plus-minus(+11). Anche Ryan Anderson fa il so, mettendo 16 punti dalla panchina con 4 su 7 dalla lunga distanza, a cui rispondono i 20 punti del miglior Nowitski stagionale, e i 17 punti in 35 minuti di un Carte uscente dalla panchina.

Philadelphia @ San Antonio 86 – 109

Vincendo ogni singolo quarto gli Spurs si aggiudicano una partita senza storia sin dal primo minuto fra le mura amiche, portando il record a 29-7, tra i migliori 4 delle Lega. Serata in controllo per l’eterno Tim Duncan, che in poco più di 25 minuti firma 16 punti e 8 rimbalzi e ben 4 stoppare, dimostrando come ne gli anni ne le tante stagioni in NBA abbiamo logorato il suo senso della difesa. Parker e Ginobili combinao per 39 punti, rispettivamente 20 il primo e 19 il secondo uscendo dalla panchina, ed a parte Diaw, segnano tutti negli Spurs, e di questi ben sei uomini chiudono in double figure. Nulla da fare per i 76ers, che nonostante uno Spencer Hawes da 22 punti in 28 minuti, non riescono mai ad arginare gli Spurs, che dominano in lungo e largo le due parti del campo, concedendo meno di 23 punti in ogni quarto.

Utah @ Denver 91 – 110

I Denver Nuggets si riscattano subito dopo la stucchevole sconfitta casalinga con i Wolves, battendo sempre tra le mura amiche degli spenti Utah Jazz. Gallinari è il mattatore della serata, che con 26 punti è il miglior realizzatore del match. Solita prestazione a 360 gradi di Andre Iguodala, che oltre al lavoro nella metà campo difensiva, aggiunge 18 punti aò referto Nuggets, a cui fanno spalla i 15 punti con 10 rimbalzi di un Kenneh Faried che supera anche i dolori di un virus intestinale. Niente da fare per i Jazz, che dopo aver giocato due quarti discreti, mollano troppo presto il manubrio e chiudono con il loro miglior realizzatore a soli 15 punti, Paul Millsap, a cui si accompagnano i 14 punti dalla panchina di Gordan Hayward.

Golden State @ LA Ckippers 89 – 115

Riprende la corsa al miglior record dei Clippers, che dopo aver concluso la loro striscia a 17 W, si prendono la seconda vittoria di fila ai danni dei malcapitati Warriors. Dopo la magnfica prestazione nel derby, è sempre CP3 ad alzare la voce, con la point guard che chiude a 27 punti, 9 assistenze e 5 rimbalzi in soli 29 minuti di utilizzo. La partita è già chiusa nei primi 12 minuti in cui i Clippers sviluppano un mostruoso +23 da 35 a 12 di parziale. Davvero poco da salvare per i Warriors, che hanno in Thompson il loro miglior realizzatore, con 14 punti. Dall’altra parte, torna ai suoi standard Blake Griffin, che chiude con 20 punti e 7 rimbalzi.

One thought on “NBA – Troppo forti gli Spurs, continua la corsa Clippers.

  1. un ben tornato ai commenti dei match che finalmente tornano ad arricchire il mero e tristo risultato numerico

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