Al Horford, il centro dominicano degli Atlanta Hawks, è stato operato per riparare lo strappo al pettorale sinistro, infortunio che si è procurato andando a rimbalzo nella partita dell’ 11 gennaio contro gli Indiana Pacers.

Lunghi i tempi di recupero: si parla di 3-4 mesi. E’ l’ennesima “vittima” della stagione NBA compressa, che consente tempi di recupero estremamente limitati agli atleti.

 

 

8 thoughts on “NBA – Al Horford operato, out 3-4 mesi

  1. Ha un problema al dito del piede sinistro. Hanno quindi deciso di tenerlo a riposo per capire esattamente cos abbia. Dovrebbe tornare venerdi, a meno che non decidano di farlo riposare , considerando che giocheranno un b2b con Cavs e Raptors

  2. Permettetemi di dire che uno strappo al pettorale non è per niente un infortunio dovuto alla stagione compressa…

    • E’ vero, ma si voleva sottolineare che con una RS così corta un infortunio del genere ti taglia fuori definitivamente. Ovviamente conta quando ti capita. Nel caso di Horford, salvo miracoli non vedrà il campo fino al prossimo anno.

      Comunque la colpa di ciò va imputata ai giocatori in primis, ai loro agenti e alla NBA. Non credo che ai piani alti siano felici di questo stillicidio. Anzi sono del parere che verso al fine della stagione regolare qualche big tirerà i remi in barca per rifiatare e rischiare meno infortuni. Penso a Rose, Durant, James, Wade, Bryant… a tutti coloro che fanno parte dei team che a metà marzo avranno un piede e tre quarti ai PO.

      Preferiranno perdere qualche gara per arrivare sani ai PO.

      • Insomma le ultime gare di questa stagione, se avverrà quanto detto da voi, saranno orribili.

        Contender senza top player vs squadre in tanking spudorato alla ricerca del maggior numero di palline.

        A mio modo di vedere ciò non avverrà più di tanto perchè non penso che nessun team vorrà rischiare di pardere il fattore campo ai PO. Ricordiamoci sempre che un conto è giocare una qualsiasi gara-7 in casa, ben altro è farlo in trasferta magari in un palazzetto caldissimo come ce ne sono non pochi in NBA.

        Per quanto riguarda l’Olimpiade penso sia l’ultimo pensiero di un giocatore NBA. Malone lo si ricorderà sempre come un grande che non ha mai vinto nulla, sebbene fosse presente a Barcellona e ad Atlanta.

        • sarà anche l’ultimo pensiero ma le figure di merda di Team USA sono ancora fresche e vive nella memoria ed inoltre ricordiamoci che certe “amicizie” sono nate o si sono fortificate proprio durante l’ultima di pechino

          quindi da un punto di vista promozionale tra giocatori sarà un momento importante…e poi x alcuni di questi potrebbe essere anche l’ultima: billups, bryant, james, bosh, wade

        • Estremizzo il concetto: i Bulls devono giocare contro i Pistons, Bucks, Raptors, Bobcats, Wizard…pensi veramente che la franchigia vada a rischiare la caviglia di Rose, o lo lascia a riposo? Oppure se proprio lo deve far giocare va per 15 minuti e poi a nanna. Tanto il ragazzo l’MVP lo ha già vinto.

          Secondo me accettano anche di perdere la gara se serve a salvaguardare il leader. Se pensi ai Bulls, ai Thunder, e agli Heat che senso ha rischiare contro delle squadre da lottery che oltretutto staranno facendo tanking? Ovviamente non mi aspetto 10 gare ma il riposo peecauzionale o un minutaggio ai minimi si. Chiaro che se sono a contatto come record se la giocheranno sempre cercando di salvaguardare l’incolumità dei giocatori che contano.

  3. ricordiamoci, che quest’anno ci saranno anche le olimpiadi e quindi ritengo che sarà un motivo in più x i giocatori x stare attenti

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