Dopo mesi e mesi di colloqui, offerte rifiutate, ed atteggiamenti reciprocamente scortesi e sconvenienti sembra che la grande paura del lockout possa finalmente giungere ad un termine nelle prossime ore.

Il web è costellato di notizie secondo le quali l’accordo finale è vicinissimo, e sarebbero oramai pochi i dettagli che separano l’Unione Giocatori dall’intesa con i Proprietari.

Dopo aver superato gli scogli più grandi dell’intera questione, come l’allungamento della stagione di due partite (18 gare di regular season contro le 16 attuali), gli eccessivi stipendi dei rookies e la mancanza di fondi per tutelare la carriera post-professionistica dei veterani ritirati, pare che ci sia un ultimo dettaglio molto importante da definire prima di riaprire le operazioni.

E’ difatti ancora in essere quel processo di causa chiamato Brady vs NFL antitrust lawsuite, procedimento giudiziario che potrebbe essere chiuso con un accordo mediato in virtù del quale giocatori come Tom Brady, Peyton Manning, Logan Mankins e Vincent Jackson (voci dicevano anche Drew Brees, smentite dallo stesso) avrebbero chiesto esplicitamente l’esenzione del franchise tag, con la possibilità di diventare free agents senza restrizioni.

La condizione alternativa è una cifra di 10 milioni di dollari, che andrebbe a colmare lo svantaggio di non poter agire liberamente sul mercato dei giocatori liberi e potersi così assicurare un importo contrattuale garantito più alto e duraturo a causa del tag, che ogni anno ha generato dei mini-scioperi da parte dei giocatori che non esso venivano taggati.

Se la NFL, e pare questa la strada da percorrere, deciderà di stanziare la somma a favore dei giocatori gravati dal franchise tag (quindi impossibilitati a firmare contratti pluriennali e a testare le acque del mercato libero) si procederà ad una votazione molto importante, che permetterà a tutti i giocatori NFL di dare la propria preferenza o meno per risolvere in questo modo la causa senza andare oltre.

Per passare, la proposta dovrà assolutamente avere la maggioranza, e qualora passasse l’Unione Giocatori verrebbe istanataneamente riformata (era stata soppressa come parte del processo antitrust contro la NFL) ed entro giovedì verrebbe scritta la parola fine al lockout.

La maggioranza dei voti non dovrebbe essere affatto un problema, in quanto pare che molte squadre abbiano convocato ufficiosamente i propri giocatori per cominciare in ritardo le sessioni di training camp per i giorni di venerdì e sabato, altre per lunedì prossimo, un segno inequivacabile che l’accordo è imminente.

3 thoughts on “Lockout NFL, la fine è vicina

  1. Finalmente si parte, a proposito Dave, ma ora che riapre il free agents, pensi che i redskins copriranno qualche need?
    Grazie

  2. Speriamo bene…speriamo bene. Incrocio le dita, tocco ferro e faccio tutto il possibile ;-)
    La NBA non si vedrà presumibilmente prima di Natale (se siamo fortunati), quindi che la NFL inizi da subito per me è IMPORTANTISSIMOOOOOOO!!!!!

    Speriamo bene.

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