Molto dura, come sempre, la sfida fra Ravens e Steelers...

Il calendario per questa domenica ha riservato i cosiddetti “ritorni” di alcune tra le più aspre, calde, dure sfide interdivisionali.

I match di cartello erano tra tutti Redskins-Giants, che poteva dire molto sul destino della NFC East con “vista” sui seed della Conference; Bears-Lions in quanto i Bears sono decisamente in rampa di lancio per i playoffs; da vedere la rivincita tra Chiefs e Broncos. E dulcis in fundo la battaglia a Baltimore tra i padroni di casa e gli odiati Steelers.

A questo punto facciamo una rapida carrellata tra le partite della domenica.

Buffalo Bills – Minnesota Vikings 14-38

Nella prima partita della serata, a Minnesota, i Vikings hanno ospitato i Bills, in una sfida tra grandi delusioni della stagione. I Bills, reduci dalla bruciante sconfitta in Overtime contro gli Steelers, volevano quantomeno dimostrare che sebbene questa stagione “sia andata”, loro l’impegno e la costanza ce la mettono sempre. Invece,a differenza delle ultime uscite, hanno incontrato una Minnesota rinata sotto la guida dell’interim coach Frazier.

La partita per i giallo-viola non sembrava essersi incanalata nella giusta direzione, in quanto il titolare Favre ha dovuto quasi subito lasciar il campo per via di un infortunio alla clavicola. Il sostituto Jackson non ha fatto rimpiangere assolutamente il vecchio Brett. Con uno score di 15/22, 187 Yds, 2 Tds, anche se ben 3 INTs, e grazie alle sapienti mani del Wr Rice-2 Tds ricevuti e alla grandissima partita del Rb Peterson, ha tagliato le gambe ai Bills con un parziale di 24-0 nel secondo quarto e ha dato ai Vikes la possibilità di controllare al meglio la partita, che è poi stata definitivamente chiusa da un’altra corsa del Peterson di cui sopra-107 Yds e tre Tds come total offense.

Per Buffalo il Qb Fitzpatrick ha “steccato”, nel senso che il suo 15/25, 158 Yds, 1 Td, 1 INT non è stato il solito buonissimo score che il Qb ha sempre registrato ad ogni “allacciata di scarpe ed elmetto”. Infine, una nota: la partita è stata aperta e chiusa da due Tds di Buffalo, prima il Td su INT di Florence-che ha pizzicato una seconda volta Jackson, e in conclusione il Td del Wr Nelson. Ma, come ricordato, in mezzo c’è stata una super prestazione di Minnesota, che in generale adesso può sorridere, in quanto sotto il nuovo coach è 3-0, e il record totale adesso sale a 5-7. Settimana prossima però Minnesota è attesa da un importante test, a New York, contro i Giants. Buffalo al contrario, ospiterà i Browns.

Buffalo: vs Cleveland
Minnesota: vs NY Giants

Cleveland Browns – Miami Dolphins 13-10

Per Cleveland una vittoria che permette di sorridere, e di guardare con speranza e maggior sicurezza tanto al prossimo impegno-la trasferta di Buffalo sembra, almeno, abbordabile; quanto al rush finale di stagione. In gergo si può dire che Cleveland “si è svegliata tardi” perchè questa squadra è davvero una bella realtà; certo, la division in cui si trovano i Browns è parecchio competitiva, e l’impegno e la forza richieste sono “sopra la media”-battagliare con gli odiati Ravens e Steelers non è facile per nessuno. Comunque, domenica i ragazzi di coach Mangini sono scesi nella mite Miami, e hanno dato ai Dolphins un grande dispiacere.

Il Qb titolare per Cleveland era Delhomme. il quale non ha sfigurato-24/34, 217 Yds, 1 Td, e grazie ad una difesa che ha concesso poco, da sottolineare i tre INTs ai danni del Qb Henne, alle mani del Wr Watson, e alla precisione del kicker Dawson, i Browns hanno portato a casa la quinta vittoria stagionale. Per i Dolphins unica nota positiva il Td del TE Fasano; per il Qb Henne domenica da dimenticare-16/32, 174 Yds, 1 Td, ma ben 3 INTs. Ora i piani di coach Sparano si complicano: 6-6 di record, terzo posto divisionale, “in the hunt” insieme ai Chargers, ai Colts, tanto per citare i “compagni di viaggio”, però il prossimo impegno si chiama NYJets. Compito a dir poco proibitivo.

Cleveland: @ Buffalo
Miami: @ NY Jets

Jacksonville Jaguars – Tennessee Titans 17-6

La sfida interdivisionale è andata ad appannaggio dei già capofila Jaguars, che con questa, diciamolo, facile vittoria, consolidano il proprio primato-anche perchè Indianapolis è andata a perdere contro i Cowboys. Per il Qb Jaguars Garrard un 14/19, 126 Yds, e un Td su corsa, che non ha brillato e illuminato la scena con giocate spettacolari, ma che grazie al supporto di un fantastico Jones-Drew-186 Yds è il carrer-high, al Td su corsa del compagno Jennings, ha portato Jacksonville avanti, e infine grazie ad un FG, ha portato il vantaggio a 17 punti, che ha permesso agli uomini di coach Del Rio di controllare agevolmente lo svolgersi della gara.

Per Tennessee ennesima prova incolore, senza grinta, ancora senza Tds, che relega i Titans ad un 5-7 fino a poche settimane fa inpronosticabile, in quanto gli uomini di coach Fisher sembravano in forma. Invece è successo l’impensabile, e ora, il record e le prestazioni piangono. Per Jacksoville al contrario, sta girando tutto al meglio, e ora il record 7-5 dice che non solo sono primi saldamente nella Division, ma che possono aspirare ad un più alto seed nella Conference. I Titans infine, giovedì ospiteranno i Colts, mentre i Jaguars se la vedranno in casa con i Raiders.

Jacksonville: vs Oakland
Tennessee: @ Indianapolis, Thurs. 12/09

Washington Redskins – NY Giants 7-31

L’annuale disfida tra queste due grandi e storiche squadre di Nfl sorride alla grande per Manning Eli e soci. La partita è durata obiettivamente fino al secondo quarto: sul 21-0 si è ampiamente capito come si stava sviluppando la gara, e come avrebbe potuto finire. Il giovane Manning non ha registrato numeri eccezionali, come di solito fa quando è ispirato, ma comunque il suo 15/25, 161 Yds, niente Td lanciati e un INT “innocuo” non rovina il “disegno” generale del match: i Giants sono entrati in campo estremamente decisi ad asfaltare gli odiati rivali, e così è stato.

Come detto Manning non ha eccelso, ma il suo posto è stato preso dai due Rbs: Jacobs-103 Yds, e Bradshaw, 97, con i loro rispettivi 2 Tds hanno tagliato a fette la prima e seconda linea difensiva dei Redskins e hanno permesso ai Giants di rintuzzare il gap dagli Eagles e di portarsi ad un positivo 8-4. Per i Redskins anche questa stagione sembra uguale alle passate: gioie, poche, prestazioni sotto la media, troppe. E sebbene McNabb non smetta di essere quel grande Qb che ha sempre dimostrato di essere- i suoi numeri: 26/44, 296 Yds, 1 Td, macchiati da due INTs, la squadra di coach Shanahan continua a stentare, e ora, a 5-7, almeno per quanto concerne la division, deve stare attenta ai Cowboys. La prossima settimana infine, i Giants attendono al Medowlands Stadium i Vikings, mentre Washington ospiterà una Tampa Bay “ferita” dalla sconfitta contro Atlanta.

Washington: vs Tampa Bay
NY Giants: @ Minnesota

San Francisco 49ers – Green Bay Packers 16-34

Innanzitutto, partita dal sapore vintage per GB: divise throw-back per i Packers. Ma poi sul campo, i ragazzi di coach McCarthy hanno schiacciato sul “Fast Forward”, e abbastanza agilmente, si sono aggiudicati questa partita, portando il proprio record a 8-4, ad una partita-sebbene lo scontro diretto sia sfavorevole-dai Bears. Venendo alla partita, SF parte bene, sull’onda della positiva prestazione in quel di Glendale. Due FGs e un Td di Davis però non bastano a frenare la veemente reazione Packers. Che, dal secondo quarto, con un Rodgers autore di un 21/30, 298 Yds, tre Tds, i Wr Jennings-2 Tds ricevuti e 122 Yds, Driver, 73 Yds, 1 Td e il Rb Kuhn mettono subito e forte le cose in chiaro, dando ai Packers il vantaggio di 28-16 che dà loro l’opportunità di controllare la partita, e, con i due FGs dell’ultimo quarto segnati dal kicker Crosby, di chiuderla a doppia mandata.

Quindi, per GB una vittoria che vale molto per la corsa ad un seed di livello nella NFC. Per San Francisco battuta d’arresto che appunto ferma bruscamente i progressi manifestati settimana scorsa. E i prossimi impegni, per GB hanno l’effigie dei Detroit Lions, mentre SF è impegnata in casa con Seattle.

San Francisco: vs Seattle
Green Bay: @ Detroit

New Orleans Saints – Cincinnati Bengals 34-30

A meno :34 secondi dalla fine si è accesa la spia “upset alert” per i Bengals. Ma una stupida, inutile, e fortuita “neutral zone infraction”, che è in primis costata 5 Yds, è risultata poi nel Td definitivo di Breese per Colston che è “colstata” la decima sconfitta di Cincinnati. Ma andiamo con ordine. Il destino della partita pareva già bello che segnato: i Saints sono tornati quasi imbattibili, il gioco va veloce, è efficace, Cincinnati è destinata a perdere e male. Invece, le Tigri dell’Ohio hanno tirato fuori gli artigli e hanno lottato fino, appunto a pochi secondi dal termine.

Fino al terzo quarto, il sempre ottimo Breese-24/29, 313 Yds, 2 Tds, 1 INT, il Rb Ivory, e la precisione del kicker Hartley, avevano dato a NO un discreto vantaggio: 20-12 entrando nell’ultimo quarto di gioco. Dove è successo l’imprevedibile: il Rb Bengals Benson-2 Tds su corsa, il Qb Palmer che ha preso le misure della secondaria Saints e ha registrato un total score di 23/33, 249 Yds, 1 Td, e il solito Owens, e infine il kicker Stitser, hanno portato i Bengals avanti, a pochi secondi dalla fine. Ma poi, anche a -34 secondi dal termine, con una calma flemmatica, e grazie alle sante mani del suddetto Colston, New Orleans porta a casa la vittoria numero 9, a fronte di sole 3 battute d’arresto, che dà ai Saints un quinto posto di Conference che, da qui alla fine, può cambiare, in meglio o in peggio, sta a loro giocarsi al meglio le carte che il calendario offre. Per Cincinnati, “onore delle armi”, una squadra a 2-9 che comabatte così contro i campioni è da sottolineare, e applaudire-farlo prima era chieder troppo?. In conclusione, gli impegni prossimi per NO si chiamano St. Louis Rams-attenzione ai ragazzini terribili Bradford & co, per Cincinnati invece Steelers.

New Orleans: vs St.Louis
Cincinnati: @ Pittsburgh

Chicago Bears – Detroit Lions 24-20

Sulla carta, i Lions sarebbero stati un impegno più agevole degli Eagles. Al contrario, i giovani giocatori di coach Schwarts hanno dato più di un grattacapo alla ditta Smith-Martz. Anche con il back del back-up Stanton-per la cronaca un dignitoso 16/24, 178 Yds, 1 Td, su corsa, ma con il solito affidabile Wr Johnson-1 Td, i Lions hanno tenuto testa ai capofila di division, fino all’inizio dell’ultimo periodo.

Fino a quel momento Chicago aveva “vissuto” dei Tds su corsa dei Rb Forte e Taylor. Nell’ultima frazione Cutler-total score che recita 21/26, 234 Yds, 1 Td, ha trovato il Wr Manuameluna, che ha sigillato il 24-20 finale. Ora, per Detroit, peggior avversario non poteva esserci: Green Bay. Chicago se la vedrà al Soldier Field con i Patriots. Sfida che come minimo possiamo già definire pirotecnica, al cardiopalma.

Chicago: vs New England
Detroit: vs Green Bay

Denver Broncos – Kansas City Chiefs 6-10

E rivincita fu. Kansas City si prende una meritata vittoria contro i rivali storici di Denver e si porta a 8-4, saldamente in testa alla AFC West. Tra le tante statistiche, spicca il 6-0 casalingo dei Chiefs. L’Arrowhead Stadium si sta di nuovo trasformando in un fortino. La gara non è stata spettacolare, è stata, come dire, “ferma a centrocampo”: l’unico Td della serata è a firma del Chiefs Pope. I due Qbs non hanno eccelso, si sono risparmiati: Cassel ha firmato un 17/31, 196 Yds, 1 Td.

Il dirimpettaio Orton un miseo 9/28, 117 Yds. E gli unici punti sono arrivati da due FGs. Per il giovane McDaniels adesso arriva una settimana “di passione”: camminerà “on the edge” almeno fino a martedì. Anche se un cambio ora è per lo meno tardivo. Kansas City al contrario estende la sua striscia di vittorie a 3, e può guardare con fiducia anche alla non semplice trasferta a San Diego. Denver invece farà visita ai Cardinals.

Denver: @ Arizona
Kansas City: @ San Diego

Oakland Raiders – San Diego Chargers 28-13

Il derby della California sorride ai Raiders che sbancano il Qualcom Stadium con una super prestazione. Coach Cable si ricorda che con in cabina di regia Campbell avevano collezionato tre importantissime vittorie-compresa la più eccezionale di tutte, la trasferta da 59 punti di Denver, e lo rilancia nella mischia. Azzardo valso una “doppia W”.

Il Qb di Oakland infatti raccoglie un ottimo 10/16, 117 Yds, 1 Td lanciato e uno su corsa, che ha spianato il “raid” a SD. Ma il prosieguo è stato dello stesso tenore: il Wr Ford con un Td su ricezione, unito al Td di Bush ha portato agilmente Oakland sul 21-3 che ha chiuso il primo tempo. I Chargers sono stati tenuti a punti solo dal Kicker Kaeding. Perchè anche nel terzo quarto la musica non è mutata, e il Td di McFadden ha sancito la meritatissima vittoria dei nero-argento. Per SD serata da dimenticare: Rivers non ha poi fatto malissimo-23/39, 280 Yds, 1 Td, 1 INT, Gates si fa sempre trovare al posto giusto, ma nel complesso SD ha pagato lo sforzo profuso nelle precedenti uscite, e ora si trova appaiata proprio con Oakland, e con Indianapolis, “in the hunt”. Oakland concludendo, domenica prossima è attesa dalla difficile trasferta a Jacksonville, dall’altra parte San Diego ospiterà i rivali e capofila Chiefs.

Oakland: @ Jacksonville
San Diego: vs Kansas City

Atlanta Falcons – Tampa Bay Buccaneers 28-24

In uno dei match più attesi, più interessanti, più significativi della domenica, possiamo dire con una grande certezza che è stata una delle più belle ed avvincenti partite finora giocate. Il rating di Nfl.com è vicino al “memorable”. Al kick-off si presentavano due squadre che sebbene il record assegnasse ad Atlanta un vantaggio consistente-9-2 Falcons contro 7-4 Bucs, in realtà il campo ha dimostrato che Tampa è un team che lotta, alla grande, fino all’ultimo, che è un brutto cliente per tutti.

Ma Atlanta sembra “in missione”, vola letteralmente. Tuttavia, il primi due quarti sono filati via liscio sull’onda del “botta e risposta”: Td Falcons-Td Bucs, Td Falcons-Td Bucs: a Turner ha prontamente risposto Blount, e quano Atlanta ha provato di nuovo a mettere la testa avanti, Williams ha riportato a galla i Bucs. E la parità si è sostanzialmente mantenuta fino all’intervallo. Poi, tra terzo e quarto quarto, Tampa sembrava aver trovato il modo di mettere alla frusta Atlanta con un Td/FG-di Gilmore e Barth-che ha dato ai ragazzi di coach Morris un vantaggio di 10 punti, un margine consistente. Ma Atlanta non è mai doma, e con un 14-0 di parziale ha ristabilito le distanze, e infine sigillato la vittoria. Infatti prima con Weems si è riportata sotto-102 Yds di KOR-kickoff return, in meta poi, con l’ultimo Td di Jenkins, coach Smith ha potuto levare le braccia al cielo e godersi una meritatissima e sudata vittoria.

In questo spettacolo, hanno comunque lasciato la propria firma anche i due Qbs: Freeman ha dimostrato ancora di essere un grande giocatore-19/39, 181 Yds, 1 Td e 1 INT. Il dirimpettaio Ryan ha portato a casa grandi statistiche-18/36, 205 Yds, 2 Tds, ma anche due pericolosi INTs. Che però non sono stati sfruttati a dovere. Adesso le due franchigie sono attese da due trasferte, che sulla carta non sembrano proibitive: i Falcons se la vedranno a Charlotte contro i derelitti Panthers, i Bucs saliranno in Maryland per giocare contro i Redskins.

Atlanta: @ Carolina
Tampa Bay: @ Washington

St.Louis Rams – Arizona Cardinals 19-6

Partita non proprio spettacolare: gli equilibri venivano rotti dalla precisione dei kickers. Infatti fino all’intervallo, il punteggio veniva mosso solo dai Fgs: poi, nel terzo quarto, l’esperto, veterano(non per questo “vecchio” come potrebbe intendersi quando si sente veterano) Rb dei Rams Jackson ha stabilito tra i due team un divario più consisitente, e con il sigillo sempre del kicker ospite Brown, ha sancito il facile successo di St.Louis.

Alla fine anche il rookie Qb Bradford ha svolto il suo classico compito- i numeri dicono di un 18/29, 187 Yds, e un INT. Dall’altra parte si è ripresentato nell’huddle il prima sorridente poi decisamente arrabbiato-con i giornalisti, poi, lo sa solo lui perchè-Anderson, che però è stato sotituito da Skelton e infine da Hall. Il cambiamento di regista non ha per niente giovato e alla fine Arizona è caduta di nuovo e ora il record scende a 3-9, e settimana prossima incontra i “compagni di record” Broncos. St.Louis al contrario può ridere di gusto: ora è a 6-6, e prima nella(modesta) NFC West e dopo molti anni, almeno “in the hunt”, in corsa, per i playoffs, anche se è molto dura. Comunque complimenti alla paziente e saggia dirigenza Rams, che con tempo e pazienza ha saputo almento riporre le basi per un ritorno a grandi livelli. Il prossimo impegno per St.Louis si chiama New Orleans, a New Orleans.

St.Louis: @ New Orleans
Arizona: vs Denver

Carolina Panthers – Seattle Seahawks 14-31

Nei primi due quarti i Panthers “non fanno i Panthers” e giocano molto bene, e segnano due mete, con Stewart e Goodson. E anche il Qb Clausen non sfigura, sebbene non si dimostri incisivo a dovere-18/34, 169 Yds, 1 INT il suo total score. Poi, dal terzo quarto, i Panthers letteralmente spariscono, e dopo il FG di Olindo Mare, i Seahawks prendono il volo e scappano: il tutto “nonostante” un Hasselbeck non proprio preciso: 17/30, 229 Yds, un INT. Infatti la parte del protagonista la prende il Rb Lynch, che con un totale sulle corse di 83 Yds, e ben tre Tds, porta i suoi avanti. Tra i primi due Tds, ci si mette anche il grande Cb Tatupu, a rimpinguare il bottino con un INT riportato in meta. Come accennato, nell’ultimo periodo, Lynch con la terza meta porta il punteggio sul finale 31-14. Ora, Carolina è a 1-11 e domenica prossima riceverà la visita dei Falcons. Seattle al contrario andrà in quel di San Francisco.

Carolina: vs Atlanta
Seattle: @ San Francisco

Dallas Cowboys – Indianapolis Colts 38-35 OT

Innanzitutto: che partita!!!!! Un vero spettacolo!!!! Non proprio il massimo per i tifosi di Indianapolis, che vedono la propria squadra scendere a 6-6, al cui interno si trovano 4 sconfitte nelle ultime 5 gare, con un Peyton Manning che specificatamente nelle ultime tre partite, ha collezionato tre sconfitte, e “you gotta be kidding me” come dicono in America, 11 Intercetti, di cui 4 riportati in meta. Però, ci sono delle grandi e sostanziose attenuanti: i tanti infortuni che hanno colpito la squadra di coach Caldwell-Indy sembra l’Inter nel calcio. Va bè, a parte queste spiegazioni, rimane indelebile una cosa: Indianapolis sta attraversando un brutto periodo. E Dallas poteva e ha approffittato.

Sebbene arrivasse dalla prima sconfitta, subìta per mano dei Saints, coach Garret ha messo in campo una squadra che ha dimenticato gli errori della settimana scorsa e ha reagito alla grande. Guardando la partita, si è capito si da subito che per i Colts questa poteva essere un’altra lunga, faticosa domenica: l’inizio di Dallas è stato sfavillante, Td di Choice di 20 Yds, e FG di Buehler, a cui nel secondo quarto si è aggiunto il primo degli intercetti-la SS, Strong Safety Scandrick ha riportato in meta il pallone. 17-0 Dallas. A dir poco sorprendente. Ma siccome Indy non si arrende mai, e Manning è pur sempre un pluriMvp, il numero 18 bianco-blu subito trova Garçon che accorcia le distanze.

Nel terzo quarto, il grande Wayne segna e riduce a tre lo scarto, ma prima Buehler, e poi anche il Lb Lee-2 INTs e uno riportato in meta, rimettono un cuscino di punti discreto tra le due squadre. Tuttavia nel quarto quarto i Colts si scatenano: James, Smith che dopo aver bloccato il punt di McBriar, riporta il pallone in meta, conducono Indy ad un insperato sorpasso: 28-27 a pochi minuti dal termine.

Dallas non si scompone e organizza un drive che si dovrebbe concludere con il FG del possibile sorpasso, ma grazie ad una penalità fischiata ad un uomo degli special teams Colts-che si è letteralmente arrampicato sull’avversario, e la regola vieta questo “ascensore”, per Dallas si presenta allora l’occasione per segnare una meta: e anzi, i Cowboys segnano la meta e la convertono da due punti. Questa emozionante spasmodica partita non ha ancora una conclusione, in quanto ancora il Rb James, pareggia a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari.

Così la partita si protrae all’overtime, dove, dopo il quarto intercetto ai danni di Manning, i ragazzi di Garret possono calciare il pallone del definitivo 38-35, che porta così Dallas a 4-8(3-1 sotto Garret), e relega i Colts ad un mediocre 6-6. Come detto, il solo Qb protagonista è stato Manning: il suo score infatti dice di 36/48, 365 Yds, 2 Tds-e fin qui, si direbbe “il solito grande Manning”, invece, ha ancora collezionato 4 INTs. Non proprio un gran fine Novembre-inizio Dicembre per il numero 18.

Il contraltare Kitna ha svolto al meglio il suo compito-e per la cronaca sta facendo decisamente meglio di Tony Romo, 18/26, 167 Yds, un solo Td, per Witten. Quindi, riassumendo, grandissima ed prestigiosa vittoria per la “Big D”, sconfitta che complica i piani per il prosieguo per Indianapolis. E settimana prossima questi carichi Cowboys ospiteranno gli Eagles per l’ennesimo incontro della loro storia, con gli Eagles pronti a rifarsi delle due sconfitte dello scorso Gennaio. Indianapolis al contrario, giovedì sarà impegnata contro i Titans, che stanno decisamente peggio di loro.

Dallas: vs Philadelphia
Indianapolis: @ Tennessee, Thurs. 12/09

Pittsburgh Steelers – Baltimore Ravens 13-10

AFC North Battle andata a Pittsburgh, che si vendica della sconfitta patita “nell’andata”. Nfl.com dice “picchiati, ma non battuti”. Picchiati perchè i Ravens non hanno lesinato colpi duri-tanto per dire, Ben Roethlisberger ha giocato tutta la partita con un naso rotto. Ma i ragazzi di coach Tomlin si sono dimostrati più tosti, e alla fine hanno portato a casa una preziosissima vittoria, che permette loro di salire a 9-3.

La partita comunque si era messa molto bene per i Ravens, che si sono portati in vantaggio con il Td di Boldin. Da quel momento però la difesa Steelers ha preso le misure e non ha lasciato spazi ai padroni di casa. Dopo il Td iniziale, Baltimore ha segnato solo su FG. Di contro Pittsburgh ha trovato dapprima modo di aprire la saracinesca Ravens con due FG, e poi, agli ultimi minuti, grazie alla meta di Redman, si è avvantaggiata e ha concluso in testa la gara.

A livello di sfida di Qbs, bè, è stata vinta con merito da Big Ben-per lui uno score totale di 22/38, 253, 1 Td. L’avversario Flacco si è fermato a 17/33, 266 Yds, 1 Td anche per lui. Ma era Pittsburgh ad avere più fame, e meritatamente ora si trova davanti nella division e in ottima posizione nella Conference. Però, guai ad abbassare la guardia: per gli Steelers, il prossimo impegno è contro gli altri odiatissimi rivali di Cincinnati, Baltimore è invece attesa da Houston per il Monday Night.

Pittsburgh: vs Cincinnati
Baltimore: @ Houston

6 thoughts on “NFL Week #13 Results

  1. Gran bella partita quella dei miei bucanieri…peccato davvero…sopra di 10 ormai ci credevo….maledetto quel ritorno di 102 yards….

    Cardinals senza warner allo sbando….si ruotano tutti i Qbs ma uno è peggio dell’altro sono….aiuto…D Anderson lontano da Glendale!!

    • sono d’accordo con te,grande il qb freeman sempre + leader,peccato invece x indy,cmq senza manning in tutti i sensi,saremo 0-12 come record di squadra

  2. Update: Denver ha licenziato McDaniels. Ed eletto ad interim il coach dei Running Backs.

  3. Atlanta sinceramente mi ha deluso, non so dove l’abbiate vista questa grande prestazione che sembra volare, i Bucs con una partita appena decente, con un buon Freeman e un discreto Blount sono riusciti a metterla in seria difficoltà e se non fosse stato per quel TD return forse avrebbe vinto, sinceramente se Atlanta è la miglior squadra NFC….. i Bucs che sono solo discreti sono al loro livello. Kitna fà meglio di Romo ? non avevo dubbi e non ci voleva molto….nella NFC vedo molto piu consistenti gli Eagles finalmente liberi dal peso Mc Nabb e i Giants anche se attualmente sono veramente con tutti i ricevitori chiave rotti, ed ecco spiegate le statistiche di Manning basse.

    • l’unico che volava dei falcons e’ stato il ritornatore che ha rimesso atlanta in partita nell’ultimo quarto, senza quell’azione avrebbero perso. Ormai i playoff in cui speravo sono veramente duri da raggiungere per i miei bucs peccato perche le squadre che ci arriveranno non sono tanto meglio di noi,abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti.

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