Fin dalle medie, Joe Burrow ha un sogno: giocare football collegiale per Nebraska, università che ha fatto la storia, dove il padre ha allenato e dove giocano i due fratelli più grandi.

Ma gli viene detto che non è abbastanza bravo, anzi all’uscita dal liceo lo cerca solo Ohio State, e solo perché ci allena il padre, come lui ammette candidamente.

Redshirted il primo anno, fa panchina per due anni: anche lì Joe non è abbastanza bravo. Pensa di smettere, poi la decisione: si trasferisce a LSU, la mitica università della Lousiana. Uno di questi posti dove è nato il football, dove si respira football collegiale anche più del football NFL stesso. Ma LSU è una nobile decaduta, e da 11 anni non vince nulla.

Qui però il suo allenatore crede in lui, e lo nomina titolare. Nella prima stagione porta LSU al sesto posto nella classifica nazionale. Già questo risultato dovrebbe servire a farlo sentire fiero, riscattato, vista la competitività e la durezza dell’ NCAA football.

Entra il 2019. Joe POLVERIZZA ogni record di circa 125 anni di football LSU, guida la sua squadra ad una stagione perfetta, 0 sconfitte. Texas A&M, asfaltata. Florida, idem. Stessa sorte tocca ad Auburn. In Tuscaloosa, tana degli Alabama Crimson Tide, Joe guida LSU ad una vittoria storica, contro ogni pronostico. Contro tutti e tutti.

LSU domina la finale di SEC contro Georgia. Joe vince l’Heisman Trophy a mani basse, con il più largo distacco di sempre, dopo aver stabilito il nuovo record NCAA di TD su passaggio in una stagione: 60 (65 totali). Il suo discorso alla premiazione è commovente, ed aiuta raccolte di fondi per chi fatica a mangiare nei sobborghi della sua città.

Ma Joe non è sazio, LSU non è sazia, ed in semifinale nazionale Joe stabilisce un altro record NCAA: 7 TD su passaggio in una singola partita (8 totali), anzi in solo metà gara perché poi viene fatto riposare.

Arriva la finale nazionale contro Clemson, che insieme ad Alabama controlla il football collegiale da circa 10 anni.

LSU va sotto, Joe fatica, poi riflette: la difesa avversaria può andare in crisi, e Ja’Marr Chase imbeccato dai suoi passaggi batte a ripetizione il grande A.J.Terrell. I suoi lo ascoltano, ed in rimonta Joe guida LSU alla vittoria 42 – 25. 6 touchdown totali, MVP della finale.

Quando i giornalisti lo guardano increduli per quella che è forse la più grande stagione di un QB NCAA di sempre, Joe riponde serafico ma deciso guardando fisso in camera: “Io ve l’avevo detto. Nessuno mi ha creduto, ma io ve l’avevo detto”

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