Con il primo mese di college football ormai passato con molti spunti interessanti inauguriamo questa rubrica dove andiamo ad indicare le partite sulla carta più interessanti della settimana entrante, divise in 3 categorie: MAINSTREAM, ovviamente le partite di cartello, ALTERNATIVE, quelle con spunti di interesse, e SCHICKERIA, le partite da malati. Gli orari a fianco delle partite sono quelli mitteleuropei.

 

MAINSTREAM

#10 WASHINGTON (4-0) – #7 STANFORD (3-0)

Sabato 1 ottobre, ore 3.00

Washington fa sul serio? Dopo 3 vittorie contro avversari molto più deboli, gli Huskies sono andati in difficoltà alla prima sfida seria, Arizona, mentre i Cardinal hanno già gli scalpi delle 2 università di Los Angeles (UCLA e USC). La partita sarà tesa e combattuta ed i vincitori di questa saranno d’ora in poi i favoriti per la vittoria della Pac-12.

 

#4 MICHIGAN (4-0) – #8 WISCONSIN (4-0)

Sabato 1 ottobre, ore 21.30

Che questa sfida potesse essere tra squadre imbattute e rankate tra le top 10 della nazione era qualcosa di difficilmente immaginabile ad inizio stagione. Invece Wisconsin ha sconfitto prima LSU e poi Michigan State e si è guadagnata l’attenzione nazionale in questa sfida contro Michigan, che a parte qualche tratto della sfida con Colorado non ha ancora trovato avversari seri. I padroni di casa gialloblu partono favoriti, ma fin dove possono arrivare i Badgers?

 

#5 CLEMSON (4-0) – #3 LOUISVILLE (4-0)

Domenica 2 ottobre, ore 2.00

LA PREVIEW DI LUCA DOMENIGHINI

 

ALTERNATIVE

OKLAHOMA STATE (2-2) – #22 TEXAS (2-1)

Sabato 1 ottobre, ore 18.00

Entrambe le squadre hanno peccati da farsi perdonare: per i Cowboys lo scivolone contro Central Michigan parzialmente mitigato da una sconfitta molto onorevole con Baylor, per i Longhorns la sconfitta contro Cal che li ha abbattuti dopo un inizio promettente. La sfida è inoltre uno snodo molto interessante per la vittoria in Big 12, che Oklahoma State saluterebbe in caso di sconfitta.

 

#21 TCU(2-1) – OKLAHOMA (1-2)

Sabato 1 ottobre, ore 23.00

Ultimo appello per Oklahoma, la squadra delusione della stagione finora (insieme a Notre Dame) che sul terreno molto ostile di TCU, guidata da un redivivo Kenny Hill (sarebbe interessante una statistica che compari i suoi primi e i secondi tempi, n.d.r.), inizia il suo percorso di conference. Si tratta di una chiamata sia per la squadra di Oklahoma che per gli elementi più rappresentativi e, finora, allo stesso tempo deludenti. La sveglia è suonata da un pezzo ma forse c’è ancora tempo per prendere lo scuolabus.

 

#16 OLE MISS (2-2) – MEMPHIS (3-0)

Domenica 2 ottobre, ore 1.00

Va bene, non sarà il 2015, quando Memphis sconfisse i Rebels 37-24 con Paxton Lynch al comando, ma non è nemmeno una sfida così scontata, anzi: Ole Miss ha perso da Florida State e da Alabama e Georgia non pare davvero essere un gran test, Memphis ne ha fatti 77 a Bowling Green e 43 a Kansas ed il loro attacco sembra già ben settato. Giocare in casa di Mississippi dovrebbe essere sufficiente ad evitare l’upset, però con i Tigers non si sa mai.

 

SCHICKERIA

COLORADO (3-1) – OREGON STATE (1-2)

Sabato 1 ottobre, 20.30

Prosegue la rincorsa dei Buffaloes ad un posto nei ranking che manca loro dal 2005. Dopo la vittoria in trasferta contro Oregon arriva a Boulder l’altra squadra di quello stato, gli Oregon State Beavers, recentemente scornati a domicilio da Boise State. Se non altro ci si aspetta una partita frizzante e ad alto punteggio.

 

AIR FORCE (3-0) – NAVY (3-0)

Sabato 1 ottobre, ore 21.30

Raramente capita una sfida tra accademie militari imbattute e sul campo di Air Force, in Colorado, va in scena anche la prima sfida del Commander in Chief trophy, il trofeo messo in palio tra le tre accademie (queste due più Army, con le altre sfide nelle prossime settimane fino al classico Army-Navy della week 14). Aspettiamoci tante corse in una cornice militarmente unica.

 

CENTRAL MICHIGAN (3-1) – WESTERN MICHIGAN (4-0)

Domenica 2 ottobre, ore 1.00

Cooper Rush, Jamauri Bogan, Corey Davis sono nomi che magari non tutti conoscono ma che hanno buone possibilità di aumentare la loro notorietà in tempi brevi, in particolare l’ultimo, WR. La sfida tra due delle università del Michigan è però anche uno showdown tra due delle più importanti squadre non appartenenti alle 5 Power conference, nonché uno snodo importante per la conquista della MAC West, la cui cima è al momento parecchio affollata.

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