CONTENDER

Calvin Ridley

Calvin Ridley

ALABAMA CRIMSTON TIDE

La vittoria al National Championship ottenuta contro Clemson ha rimesso Alabama nella posizione dove ogni anno ci si aspetta di trovarla. Nick Saban si appresta a iniziare la sua decima stagione alla guida dei Tide con un record di 105-18, figlio di un programma tra i migliori della nazione offrendo continuità e solidità grazie a un livello di recruiting che contribuisce a inserire in squadra molti dei migliori prospetti liceali.

Rispetto al 2015, Alabama ritrova 13 titolari che sicuramente aiuteranno una squadra che per la terza stagione consecutiva non avrà un quarterback con esperienza da titolare: Lane Kiffin ha svolto alla perfezione il compito di gestire due senior come Blake Sims e Jake Coker, ora avrà a che fare con un gruppo di giovani talentuoso e che vedrà molta competizione con il junior Cooper Bateman designato titolare ma con il redshirt sophomore David Cornwell pronto a sfruttare le sue occasioni.

Le certezze principali passano da un reparto wideout guidato dal sophomore Calvin Ridley, già andato oltre le 1,000 yards ricevute nella sua prima esperienza accademica, insieme a ArDarius Stewart, Ruben Foster e il tight end O.J. Howard, autore di due prove sontuose nelle sfide di play off dove ha mostrato tutto il talento accostatogli in sede di recruiting: da lui i tifosi di Tuscaloosa si aspettano la definitiva consacrazione dopo anni segnati da alti e bassi.

Non sarà facile sostituire un giocatore come Derrick Henry, un autentico dominatore a livello collegiale, anche se i due sophomore Bo Scarbrough e Damien Harris dovrebbero avere i requisiti per poter produrre con buona continuità dietro una linea guidata dal forte left tackle Cam Robinson con dei compagni di reparto del tutto rispettabili: attenzione al freshman Jonah Williams, di lui Saban sembra esserne già ora entusiasta per la versatilità, chissà che in questo ragazzo non ci sia la guida del futuro per lo spot che Robinson lascerà probabilmente libero a fine stagione.

Il marchio di fabbrica di Alabama rimane sempre la difesa, specie la rush defense classificatosi come prima dell’intera nazione. La perdita principale è quella di Kirby Smart, andato a Georgia per il ruolo da head coach, con il rientrante Jeremy Pruitt chiamato a mettere insieme un reparto con tutti gli attributi per essere il primo in assoluto. Jonathan Allen sarà il lineman di riferimento, Tim Williams il nuovo rusher di riferimento (10,5 sacks nel ’15) e Reuben Foster chiamato allo step definitivo di generale all’interno della difesa. Eddie Jackson ha completato a pieno la transizione da CB a strong safety intercettando 6 palloni e insieme ad altri due titolari che ritornano nello spot di CB(Marlon Humphrey e Minkah Fitzpatrick) potrebbe ulteriormente incrementare il valore della difesa aerea.

I Crimson Tide rimangono i favoriti di diritto per la vittoria finale della parte ovest del tabellone e della vittoria finale ai play off: il match decisivo sarà la trasferta a Baton Rouge il 5 Novembre contro LSU che per alcuni insider potrebbe essere nell’anno giusto per provare a vincere il titolo. Da non sottovalutare anche la sfida in apertura contro USC e lo scontro alla terza giornata in casa dei Rebels, l’anno scorso unica squadra capace di battere i Tide.

Leonard Fournette

Leonard Fournette

LSU TIGERS

Dopo un 2015 segnato da tre cruciali sconfitte nella seconda parte di stagione, i Tigers sembravano vicini a cambiare strada per quanto riguarda la guida tecnica di Les Miles (112-32 in undici anni a Baton Rouge) salvo poi far rientrare tutto e creando grandi aspettative per questo 2016, considerato da molti analisti l’anno giusto per i Tigers per il mix d’esperienza, talento e il ritorno di  ben18 titolari.

Il running game è stato il settimo della nazione guidato dalla stella Leonard Fournette, simbolo di questa LSU con 1,953 yards corse insieme a 22 touchdown. Attorno a lui girerà gran parte dell’attacco con il supporto di un core di recivitori di tutto rispetto: Travin Dural e Malachi Dupre sono ragazzi di prospettiva NFL insieme al tight end senior Colin Jeter. La linea offensiva capitanata dal centro Ethan Pocic conferma tre titolari all’interno di essa mentre bisognerà trovare le soluzioni per i due spot di tackle con il freshman Willie Allen autore di buone prove in Primavera e possibile outsider per un posto da titolare.

L’ago della bilancia tra una stagione da protagonisti e un copione sulla falsa riga dell’ultima annata sarà la produttività e la costanza che il quarterback Brandon Harris riuscirà ad avere sotto la guida del OC Cam Cameron. Le tre sconfitte sono maturate a causa di una produttività aera incapace di rivelarsi un’alternativa credibile nei momenti in cui il running game è stato limitato; se Harris dovesse fare un ulteriore passo avanti rispetto alle precedenti stagioni, LSU potrebbe essere nelle condizioni migliori per giocarsela alla pari con Alabama.

La novità principale sul lato difensivo è l’assunzione del DC Dave Aranda con il passaggio a una difesa 3-4 dalla mentalità molto aggressiva. Aranda ha costruito ottime difese in Wisconsin, si spera che il materiale a disposizione gli permetta di fare altrettanto in Louisiana con un front seven guidato dal inside linebacker Kendell Beckwith (83 placcaggi lo scorso anno), assistito da una linea di esperienza capitanata dal end Lewis Neal (8 sacks) e affiancata dal rusher Arden Key, autore di 5 sacks nella sua annata da freshman.

Le secondarie rimangono una garanzia con tutti e quattro i titolari rientranti nelle loro posizioni con la strong safety Jamal Adams (4 intercetti nel ’15) in pole per una posizione di rilievo al prossimo Draft, senza dimenticare il compagno Rickey Jefferson e il tandem di CB composto da Kelvin Toliver e Tre’Davious White.

Sarà l’anno dei Tigers? Sicuramente hanno i mezzi per battere Alabama: il calendario dovrebbe essere ben gestibile da un gruppo esperto come questo iniziando dalla trasferta in Wisconsin che si giocherà a Green Bay. La trasferta in Florida un altro step insidioso contro una rivale storica fino allo scontro decisivo con Alabama il 5 Novembre. Riuscirà il Tigers Stadium a fare la differenza?

PRETENDER

Chad Kelly

Chad Kelly

MISSISSIPPI REBELS

I Rebels del head coach Hugh Freeze sembrano poter essere inseriti nel gruppo appena dietro alle due favorite per la vittoria della SEC West: Freeze si è distinto nei suoi primi quattro anni portando a casa solidi recruiting, allenando e gestendo bene gli snap nelle passati stagioni così da poter affrontare un’annata in cui avrà solo 10 titolari rientranti.

Il quarterback Chad Kelly si è distino nella sua prima annata lanciando 4,000 yards, 31 touchdown e altri 10 su corsa dando a Ole Miss una guida che a volte è mancata nelle annate precedenti. Il core di widereceiver guidato dal TE Evan Engram pare essere uno dei migliori in circolazioni con parecchi occhi puntati sul freshman A.J. Brown insieme a Quincy Adeboyelo andato a segno 7 volte con 604 yards nella sua annata da junior.

La linea offensiva inserisce il freshman left tackle cinque stelle Greg Little, talento di primissimo livello con le possibilità di essere fin da subito l’ancora del lato cieco,  insieme ad altri giocatori che pur non essendo stati titolari hanno già avuto la possibilità di testare il campo e dovrebbero essere in grado di aprire i varchi a un running game spesso poco costante.

La difesa sarà guidata dal junior rusher Marquis Haynes (10 sacks nel ’15) con l’altro end Fadol Brown in una linea sulla carta rappresentante la guida del reparto. Tony Conner ritorna nel ruolo di strong safety dopo l’infortunio che lo ha limitato lo scorso anno: nello schema 4-2-5 insieme ai CBs Tony Bridges e Kendarius Webster (3 intercetti messi a segno lo scorso anno) dovrebbe dare stabilità a una back seven con dei linebacker privi di una figura di riferimento.

L’avversario più difficile da affrontare sarà l’esperienza con cui i nuovi titolari affronteranno il nuovo ruolo: aver perso tanti ottimi senior e junior lascia sicuramente alcuni dubbi riguardo le prime uscite contro squadre come Florida State (in Orlando) e Alabama perché non è detto che tutti gli uomini possano rispondere come il coaching staff spera.

Migliorare il record di 10-3 (6-2 nella SEC) sarebbe la conferma di un programma ai vertici della NCAA, tuttavia la strada è impegna di inside e già ripetere un risultato come quello dell’annata passata sarebbe più che soddisfacente per questo gruppo.

Myles Garrett

Myles Garrett

TEXAS A&M AGGIES

Quello che ci si aspetta dai ragazzi di College Station guidati da Kevin Sumlin è una maggior consistenza nella manovra offensiva, troppe volte lo scorso anno l’attacco è apparso incisivo e poco stimolante nella produttività del gioco. Per ovviare a questo, Sumlin ha cambiato il coach della linea e ha chiamato da UCLA il coordinatore dell’attacco Noel Mazzone, esperto di attacchi SEC con passati ad Auburn e Ole Miss che proverà ad alzare il ritmo di gioco.

Il ruolo di QB ha visto l’arrivo da Oklahoma di Trevor Kinght, messo da parte per i problemi extrafield; Knight sembra essere l’uomo giusto per un tipo di attacco ad alto ritmo con la possibilità di poter correre con il pallone oltre a un braccio apprezzabile. I bersagli non mancano con un core composto da Josh Reynolds, Ricky Seals-Jones e dal sophomore Christian Kirk, rivelazione al suo primo anno con 1,009 yards e 7 touchdown; c’è tutto per un costruire un gioco aereo efficiente.

La perdita del running back Tra Carson sarà assorbita da Keith Ford, transfer da Oklahoma con cui aveva fatto vedere qualità interessanti, sperando che il nuovo OL coach Jim Turner riesca a far crescere il rendimento di una linea che lo scorso anno è parsa spesso in sofferenza: il freshman Erick McCoy prenderà il comando della linea nello spot di centro cercando di non deludere tutte le aspettative poste nei suoi confronti.

Il pezzo forte della squadra sarà la linea difensiva e la secondaria: l’end junior Myles Garrett ha realizzato 24 sacks nelle sue prime due stagioni al college ed è un indiziato per la prima scelta assoluta del prossimo Draft, insieme al compagno end Daeshon Hall e al tackle Daylon Mack possono formare una linea ostica per tutti. Le secondarie hanno nella coppia di safety Justin Evans e Armani Watts un tandem di sicuro spessore con Donovan Wilson chiamato a coprire il ruolo di ibrido safety/linebacker mettendo in gioco tutte le sue qualità di plamaker con 5 intercetti realizzati lo scorso anno.

Rispetto allo scorso anno TAMU avrà un cammino più agevole, più talento e un’idea di gioco forse più adatta ai suoi interpreti: il running game dovrà salire di colpi se vuole rendere più imprevedibile l’attacco con l’uso di numerose play action, quindi sembrano esserci le basi per migliorare l’8-5 con cui si è chiuso la scorsa stagione. Nei migliori auspici, passare a dieci vittorie sarebbe un ottimo risultato ma più realisticamente si fermeranno a nove.

THE OTHERS

Carlton Davis

Carlton Davis

AUBURN TIGERS

E’ difficile dare ora una collocazione ai Tigers e pensare dove possano arrivare partendo da un stagione segnata da un record complessivo di 7-6 (2-6 nella Conference) che lascia sicuramente spiragli di miglioramento anche se la posizione di quarterback preoccupa più di qualcuno; spetterà al head coach Gus Malzahn (27-13 in 3 anni al comando della squadra) e alle sua mentalità offensiva il compito di risolvere questo dilemma.

Sean White è il designato titolare dopo il suo primo anno da redshirt freshman in cui non ha proprio scaldato il cuore dei tifosi con prestazioni segnate dalla mediocrità. John Franklin III è un transfer dallo JUCO con doti di corridore che potrebbero piacere a Malzahn durante la stagione. Stabilizzare la situazione quarterback potrebbe essere la soluzione per mettere in moto un back field completo composto da Chandler Cox e Javon Robinson, autore di un’annata da junior del tutto rispettabile con 639 yards corse (5,5 di media) e 3 touchdown messi a segno.

La linea offensiva dovrebbe essere all’altezza del compito di aprire varchi con continuità con la coppia di guardie Alex Kozan – Branden Smith tra le migliori del lotto. Marcus Davis, Tony Stevens e Jason Smith saranno i principali target con il compito di sopperire alla mancanza di un vero e proprio TE nel passing game.

La difesa è composta da una linea talentuosa e profonda guidata dal rusher Carl Lawson, pezzo pregiato anche in ottica NFL ma con diverse red flag riguardo la sua integrità fisica. Il tackle Montravius Adams e il freshman Marlon Davison sono pedine di spessore con i defensive back Carlton Davis (freshman All-American con 3 intercetti), Jamel Dean e il nickel Rudy Ford a mettere ordine in fondo al campo. Tre’ Williams dovrebbe essere la nuova guida nel reparto linebacker.

Auburn ha la caratteristica di giocare meglio quando viene fuori dai nomi per la vittoria della Division: in questo ruolo di albatross, Malzahn potrebbe tirare fuori una squadra ostica da affrontare, pure con un cammino difficile che vede Clemson alla prima e squadre come Ole Miss, Miss. State e Georgia da affrontare in trasferta. Fare peggio dello scorso anno sarà difficile, l’inizio con cinque home game potrebbe dare le giuste motivazioni a un gruppo bisognoso di fiducia.

Dan Skipper

Dan Skipper

ARKANSAS RAZORBACKS

I Razorbacks di Bret Bielema potrebbero essere molto simili alla versione vista nel 2014 con la difesa a prendere in mano la guida della squadra sperando che l’attacco riesca a risolvere due punti di domanda abbastanza importanti come quello della linea offensiva, dell’impatto di un nuovo quarterback e della salute dei suoi running back. Per questo la crescita di una difesa con 8 titolari di ritorno e l’inserimento di un top end dal recruiting come McTelvin Agim potrebbe essere il motivo per cui Arkansas proverà a confermare la buona stagione del 2015 chiusa con la terza posizione nella Sec West.

Austin Allen, junior, prende il posto del fratello Brandon e sarà un giocatore tutto da scoprire visti i soli 19 lanci eseguiti nella sua esperienza al college. Davanti a lui la linea offensiva si affida al centro Frank Ragnow e al senior right tackle Dan Skipper per guidare una linea tutta da valutare. La situazione RB non è delle migliori dopo l’addio di Alex Collins: Kody Walker ha subito un infortunio al piede in Primavera e Rawleigh Williams torna dopo un season ending patito al collo nel suo primo anno al college. Se i due dovessero rimanere sani, il reparto wide receiver avrebbe più spazio per i  vari Drew Morgan (843 yards e 10 touchdown nel 2015), Dominique Reed e il tight end Jeremy Spinkle (6 touchdown dietro a Hunter Henry), altrimenti si prospetta un’annata molto sofferente per quanto riguarda la produzione offensiva.

La difesa ha nel front seven la sua arma migliore: Jeremiah Ledbetter, Taiwan Johnson e Tevin Beanum saranno aiutati dall’ingresso in linea del senior end Deatrich Wise Jr., 8 sacks nel 2015 e prospetto interessante in ottica NFL, con il linebacker Brooks Ellis autore di 94 placcaggi e generale in campo insieme al secondo anno Dre Greenlaw. D.J. Dean e Josh Liddell, 4 intercetti in due lo scorso anno, saranno ancora i defensive backs di riferimento.

Arkansas come Auburn dipenderà molto da come migliorerà il suo attacco, difficile al momento collocarli in una posizione migliore rispetto al 8-5 ottenuto lo scorso anno: Bielema ha sempre migliorato il suo record a testimone che sa come operare con i ragazzi a disposizione, quest’anno il compito potrebbe essere più duro del solito perché difficilmente la difesa riuscirà a tappare tutti i buchi che l’attacco lascerà per strada.

MISSISSIPPI STATE BULLDOGS

Il 2016 dei Bulldogs di Dan Mullen (55-35 in sette anni a Starkville) pare essere una stagione di transizione dopo la dipartita di diversi giocatori tra cui il quarterback Dak Prescott, anima e guida tecnica dei Bulldogs per div

Brandon Holloway

Brandon Holloway

ersi anni, il cui addio sta lasciando la posizione senza un giocatore capace di emergere rispetto al gruppo negli allenamenti primaverili:  Demian Williams, Nick Fitzgerald, Elijah Stanley e Nick Tiano sono i quattro nomi che al momento non fanno un titolare affidabile con Williams per il momento in vantaggio per aver maggior capacità di gestione dell’attacco e dotato di un braccio potente.

L’half back Brandon Holloway sarà l’arma principale in attacco grazie alla sua bidimensionalità nel gioco anche se lo scorso anno ha segnato solamente su ricezione (5 touchdown e 809 yards in totale) aiutato dal wide receiver senior Fred Ross con 1,007 yards e 5 segnature. La linea offensiva ritrova 3 titolari con lo spostamento del senior Justin Senior nello spot di left tackle; le speranza per dare maggior valore al gioco di corsa è riposta nel sophomore Aeris Williams, runner north-south di buona potenza, seppure ci si aspetti uno step up da qualche sophomore come il TE Justin Johnson per dare maggiore imprevedibilità a un attacco che faticherà molto.

La difesa avrà l’arduo compito di migliorare il contenimento dei attacchi avversari, fermati spesso a ridosso della red zone ma con troppe yards macinate. A.J. Jefferson sarà l’anima della linea nello spot di end dove ha prodotto 5 sacks e 12.5 placcaggi per perdita di yards; dietro di lui Richie Brown sarà la guida dei linebacker con l’interessante innesto del redshirt freshman Leo Lewis, esplosivo e con ottimo fiuto per il pallone. L’assunzione di un nuovo coordinator,Peter Sirmon, con il passaggio alla 3-4 potrebbe aiutare la squadra a portare maggiore pressione e rendere ancora più pericolose le due safety Kivon Coman e il sophomore Brandon Bryant, rivelatosi subito un prezioso playmaker e un’arma devastante contro la corsa.

La perdita di Prescott rischia di trasformare un anno di transizione in un incubo molto lungo specie se le cose non dovessero mettersi sui binari giusti per quanto riguarda la difesa, al momento il reparto con il maggiore potenziale. Il running game sarà tutto da testare e non è detto che i quarterback a disposizione possano essere la soluzione giusta. Difficile andare a caccia del record di 9-4 e 4-4 nella SEC con questi mezzi, ci si giocherà molto nelle sfide casalinghe con South Carolina, Auburn e Arkansas.

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