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MINNESOTA GOLDEN GOPHERS

Mitch Leidner, QB di Minnesota

Era dal 1960 che i Golden Gophers non andavano ad imporsi in quel di Lincoln, Nebraska, e ci riescono in una delle occasioni più importanti delle ultime stagioni, in quanto mantengono vive le speranze di andarsi a giocare il Championship della Big Ten contro Ohio State: sarà per loro sufficiente (come se fosse una cosa facile) andare ad espugnare il campo di Wisconsin la prossima settimana, in quanto, poi, si avrebbe un record in pareggio tra le due squadre e Minnesota avrebbe il vantaggio dello scontro diretto. Protagonista della serata gialloviola non è, come la maggior parte delle volte in questa stagione, David Cobb: infatti il RB ha sofferto tutta la partita e non ha giocato l’ultimo quarto per problemi fisici, ma è stato sostituito ottimamente dal QB Mitch Leidner, ch non ha passato molto ma corso per 110 yards e 2 TD. Per contro la difesa ha avuto una vita più facile del previsto grazie agli infortuni che a catena hanno colpito l’attacco di Nebraska, ma una particolare giocata è stata notevole, quando a 80 secondi dalla fine Briean Boddy-Calhoun è riuscito a strappare la palla dalle mani del WR Pierson-El, il quale stava cadendo in TD, tenendo la palla e portando così la vittoria alla sua squadra.

JALIN MARSHALL

Il giocatore in questione è un freshman di Ohio State, riserva impiegata sporadicamente in stagione più da WR che da RB, suo ruolo originario, ma in particolare da ritornatore di punt. Ed è stato proprio in questo ruolo a risolvere una situazione che per i Buckeyes stava diventando quantomeno complicata: Indiana, trascinata dal RB Telvin Coleman, era in vantaggio di 6 punti ormai alla fine del terzo quarto, quando Marshall ha ritornato per 54 yards in TD un punt che ha ridato il vantaggio ai suoi, prima si scatenarsi nel quarto periodo di gioco, andando ad aggiungere al suo bottino personale 3 ricezioni da TD che lo hanno eletto protagonista della serata e che hanno permesso ad Ohio State di sconfiggere gli Hoosiers e conquistare la conference East della Big Ten. L’ultima sfida della stagione regolare per i Buckeyes sarebbe solamente simbolica i quanto è solamente di attesa per sapere chi sarà l’avversario al Championship, ma il fatto che l’avversario sia Michigan mette molto pepe alla partita.

MARCUS COX

Passagio dalla parte giusta della barricata anche per Appalachian State e per la sua stella, questo sophomore RB, capace di cose eccelse nelle sue ultime partite. Avevamo lasciato i Mountaineers in una scomoda posizione di 1-5 in classifica, figlia di brutte prestazioni e sconfitte ad ampio margine di punti di scarto, e li ritroviamo dopo 5 vittorie consecutive, di cui le ultiime tre contro quelle che erano ad inizio stagione, le favorite per la vittoria della Sun Belt, Louisiana-Monroe, Arkansas State e Louisiana-Lafayette (consegnando di fatto la conference nelle mani dei rivali di Georgia Southern). Cox è stato sempre protagionista di queste sfide, avendo concluso sempre con almeno 150 yards totali e con un TD. La stagione di Appalachian State è ora sul 6-5, con buone possibilità di vincere anche l’ultima partita contro Idaho e finire la loro stagione con un bel record positivo.

WORST

NOTRE DAME FIGHTING IRISH

Everett Golson in volo, non è colpa sua

Poco più di un mese fa gli Irish si apprestavano a viaggiare alla volta della Florida per affrontare i Seminoles: la sfida era tra due squadre imbattute che promettevano tantissimo, guidate da due QB spettacolari ed efficienti e via discorrendo. A cinque giornate da quella partita una squadra è ancora imbattuta e veleggia nelle prime bellissime quattro posizioni, l’altra vanta, inclusa quella sfida, un record di 1-4 nelle ultime 5: e sono proprio gli Irish ad essere entrati in questo vortice di sconfitte, prendendo batoste contro Arizona State, Northwestern in overtime e, in ultimo, Louisville. L’attacco, in tutte queste partite ha sempre fatto il suo e, nonostante tutto, Everett Golson si è dimostrato quasi sempre QB in grado di maneggiare propriamente i suoi compagni, ma è la difesa che nelle ultime sei partite ha subito 40,3 punti di media, una cifra esagerata che mal si sposa con le buone cifre messe su ad inizio stagione.

RUTGERS SCARLET KNIGHTS

Ora, va bene non rovinare il Senior Day di Michigan State, ma quello che Rutgers ha messo in campo nel weekend contro gli Spartans è stato davvero un brutto spettacolo: lenti ed imprecisi in tutte le parti del campo, gli Scarlet Knights hanno ottenuto una brutta sconfitta per 45-3 contro i padroni di casa. Due parole vanno spese, in particolare, per Gary Nova, QB che nel 2011 al momento della sua firma, vantava enorme credito tanto da essere indicato come dodicesimo QB pocket passer della sua classe (2011) ma che poi non ha mai rispettato fino in fondo le aspettative. L’hype che si portava dietro gli ha però permesso di godere di molto credito anche a fronte di altri QB in squadra, ma questo non è stato allo stesso tempo foriero di buone prestazioni. L’epoca di Nova a Rutgers è alla fine, e quindi, magari, un nuovo e più brillante ciclo può rinascere.

UNLV REBELS

Università di Nevada-Las Vegas, e già qui la serietà scende di un paio di colpi. Due stagioni con record positivo dall’anno 2000. Due vittorie in stagione. Partita contro Hawaii, che di vittorie in stagione ne ha 3, quindi non molto meglio. Per qualche motivo i Rebels si ritrovano davanti per 28-24 ma il RB dei Warriors non è d’accordo, si fa tutto un drive da solo e riporta  i suoi in vantaggio: 31-28. I Rebels però non si perdono d’animo ed orchestrano un bel drive da 1 minuto e 45 secondi, chiudendolo con il TD pass di Blake Decker (non è un trapano, sul serio) per Taylor Barnhill. Mancano 15 secondi, l’impresa è alla portata. Ma già il kickoff è sbagliato, hawaii parte sulle 42 avversarie. Un passaggio completo, uno incompleto e poi il terzo va, a tempo scaduto Hawaii vince la partita. Forse il peggior modo di perdere una partita.

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