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– Ohio State Buckeyes

Altro tassello nell’ottica di recupero della stagione da parte dei Buckeyes che distruggono in amicizia Illinois 55-14, ottenendo la sesta vittoria consecutiva ed un record che schizza a 7-1, 4-0 per quanto riguarda la Big Ten. Già dopo tre minuti e mezzo la corsa sul lato destro del campo da parte del RB Curtis Samuel ha portato in vantaggio i padroni di casa, che poi hanno allungato senza patemi fino al 48-0 verso la fine del terzo quarto, quando gli ospiti sono riusciti a segnare i primi punti. Per merito del bye che Michigan State aveva in questa week, i Buckeyes riprendono proprio gli Spartans in testa alla division East della Big Ten, con lo stesso record assoluto e con lo stesso record di conference: ed ironia della sorte la prossima partita vedrà proprio affrontarsi queste due squadre. Gli Spartans si presentano alla partita favoriti, sia alla luce delle prestazioni offerte fino a qui sia per il fatto che giocano in casa, ma i Buckeyes non sono più la squadra che perse ad inizio stagione contro Virginia Tech, bensì un gruppo maturo ed una squadra caratterizzata da un attacco efficace e produttivo sia su corsa che su passaggi. La partita sarà combattuta e molto ravvicinata nel punteggio, ed in ogni caso per nessuna delle due squadre sarà una passeggiata.

– Cody Sokol (QB, Louisiana Tech)

Cody Sokol, QB di Louisiana Tech

Una vittoria ed una prestazione come simboli di una stagione: così si possono descrivere l prestazione di Cody Sokol e la vittoria di Louisiana Tech, capace di imporsi per 59-10 su Western Kentucky. Il QB, senior proveniente da Phoenix, ha chiuso una delle sue migliori prestazioni stagionali con 30 passaggi completati su 42 per 335 yards, 5 TD e 1 intercetto, a cui ha aggiunto un TD su corsa. I Bulldogs arrivano alla quarta vittoria consecutiva e ad un record di 6-3, e contando che due di queste sconfitte sono arrivate contro Oklahoma ed Auburn si capisce quanto sia buona la stagione dell’ateneo di Ruston. L’unica macchia è la sconfitta contro Northwestern State, università FCS che al momento vanta anche un record negativo a quel livello. La mente dei tifosi va alle stagioni 2011 e 2012, le ultime nella defunta WAC, caratterizzate da vittorie e partecipazione ad un bowl: il record è buono, ed il 5-0 della C-USA lo è ancor di più, ma la vittoria nella division West sarebbe solo il primo passo verso un Championship game da giocare contro Marshall, una delle tre squadre imbattute di tutto il sistema FBS.

– Brian Hill (RB, Wyoming)

Fino al 25 ottobre questo freshman di Belleville, Illinois, era un emerito sconosciuto, uno dei tantissimi giovani backup di una università neanche troppo importante nel panorama NCAA: il massimo che aveva ottenuto erano state 14 yards in 8 portate nel garbage time della sconfitta contro Oregon. Poi succede che il RB titolare dei Cowboys, Shaun Wick, si rompa la mano nella prima portata della sfida contro Colorado State ed allora la realtà di Hill cambia: Wyoming perde la partita ma il nostro eroe corre per 121 yards e 2 TD, guadagnandosi il posto nella sfida contro Fresno State. E cosa c’è di meglio di 281 yards corse e 2 TD in sole 23 portate, a cui aggiungere 3 ricezioni per 106 yards? Le 387 yards totali realizzate da Hill sono il record di università e della Mountain West Conference.

WORST

– Stefon Diggs (WR), P.J. Gallo (TE), Sean Davies (S), Maryland

I capitani di Maryland non stringono le mani protese degli uomini di Penn State

I tre signori sopra citati sono i tre capitani di Maryland che, in occasione della partita contro Penn State, si sono rifiutati di stringere la mano ai parigrado avversari, prima del kickoff. Tra le due università non era mai corso buon sangue, essendosi affrontate per 37 volte fino al 1993, con 35 vittorie di Penn State, 1 di Maryland ed un pareggio. Il ritorno alla stessa conference non può che essere nuovo fuoco per questa discordia, ma usare un gesto così eclatante per ricominciare la diatriba pare troppo. Per la cronaca gli arbitri hanno penalizzato di 15 yards Diggs per condotta antisportiva, il WR è stato sospeso per una partita e Maryland ha vinto la partita per 20-19.

– East Carolina

Tanto tuonò finché piovve ed i Pirates persero. Ed il meteo effettivamente era cupo e piovoso a Philadelphia, degno spettatore della sconfitta di East Carolina contro una ottima squadra di Temple, capace, in realtà, più di capitalizzare gli errori dei Pirates (5 fumble persi) piuttosto che brillare di luce propria. Nonostante la buona prova del RB Chris Hairston (153 yards in 21 portate) i Pirates con questa sconfitta perdono, con ogni probabilità un treno chiamato BCS Bowl, riservato alla migliore squadra nel ranking non facente parte delle 5 power conferences. E questo fa sicuramente più male della sconfitta in sé.

– Notre Dame

Eh ma inserire nei worst una squadra che vince segnando 49 punti, con un record di 7-1, ottava nel ranking dell’Associated Press e comandata da un ottimo QB come Everett Golson? Certamente, in quanto i Fighting Irish sono stati tutt’altro che convincenti nella loro ultima uscita, un 49-39 ottenuto contro una squadra come Navy che, nonostante giochi un sistema offensivo particolare come la triple option, non può mettere in difficoltà fino all’ultimo quarto (Navy era ancora davanti alla fine del terzo periodo) un ateneo che aspira, a ragione o meno, ad essere uno dei fantastici quattro dei playoff. Urgono riparazioni.

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