L’altra parte della Sec sembra essere finalmente giunta al momento per riprendersi il trono della Conference. Dopo il successo di Florida nel 2008 nessuna squadra della parte East del tabellone è riuscita a ripetersi lasciando il ruolo di re per ben tre volte ai Crimson Tide e una volta la cometa di Auburn.

Nei due ultimi anni ha trionfato Georgia difendendosi dalla pericolosa South Carolina e dai Gators risorti dopo un 2011 chiuso in modo deludente. Loro tre saranno la guida della Division con la sfida tra Florida e Georgia del 2 Novembre cerchiata in rosso perché potrebbe essere la giornata in cui si decide la futura vincitrice della franchigia dato che South Carolina al momento sembra essere a un passo dalle altre due.

Dietro di loro rimane un deciso distacco con le altre quattro formazioni della Division con Missouri alla seconda esperienza nella Conference, Kentucky spinta a seguire maggiormente il basket, la modesta Vanderbilt e la Tennessee del neo head coach Butch Jones per risollevare le sorti dei un ateneo che da qualche anno vacilla nei piani bassi della classifica.

Di seguito la nostra preview secondo un personale ordine di arrivo individuando la possibile squadra che accederĂ  al Sec Championship cercando di interrompere un dominio che comincia a durare da troppo tempo.

Aaron Murray

Aaron Murray

GEORGIA BULLDOGS

Da tempo la squadra sembra avere tutto per vincere: recruiting ben condotto, schedule abbordabile, coaching staff preparato e un quarterback sufficientemente bravo per condurre la squadra. In parallelo a questo però spesso sono mancati alcuni elementi fondamentali per giocarsi la stagione fino in fondo: pure l’anno scorso da decisi favoriti sono andati a perdere in casa dei Gamecocks con un punteggio mai messo in discussione sintomo che l’approccio mentale alle partite è stato sbagliato. Però quest’anno potremmo essere arrivati decisamente all’anno buono per vincere il titolo; l’head coach Mark Richt sarà per il tredicesimo anno sulla sideline conscio di avere i mezzi per provare a lottare definitivamente per il National Championship.
Offense
Il piatto forte della squadra saranno i punti prodotti dall’attacco guidato dal quarterback senior Aaron Murray, tornato per giocarsi il BCS Bowl prima di dichiararsi eleggibile per il draft. Viene da un’annata in cui ha lanciato la bellezza di 36 td pass, quasi 3,900 yards e concesso 10 intercetti evidenziando sempre di più la sua dote di leader oltre che alle già conosciute abilità di lettura del gioco, braccio potente e preciso. Ormai ha l’esperienza per non chiedere più scusa di fronte ai suoi errori perché molti scout cominciano a pensare che potrebbe essere un qb pocket da Nfl ma per farlo dovrà ridurre al minimo gli errori. A fare da spalla ci penserà il sophomore running back Todd Gurley dimostratosi uno dei migliori della nazione capace di macinare al primo anno 1385 yards in 222 portate concludendo poi con ben 17 marcature. Corridore potente, porterà la maggior parte dei palloni e quando ci sarà bisogno di sostituirlo il pari anno Keith Marshall ha sempre risposto presente andando vicino alle 800 yards su corsa e segnando otto td.

Merito della dirompente annata dei running back è anche della linea offensiva la quale ritorna con entrambi i cinque membri dell’annata scorsa con un incremento di esperienza molto utile per lo sviluppo della stagione. La parte destra dello schieramento presenta il suo punto di forza con la guardia senior Chris Burnette e il tackle sophomore John Theus; il primo è considerato un prossimo primo al draft, il secondo ha giocato una stagione molto solida e potrebbero aprirsi davanti a lui scenari molto interessanti. David Andrews al centro, Dallas Lee sul lato cieco e Kenarious Gates come left guard compongono la linea che dovrà cercare di offrire maggior tranquillità a Murray oltre che a ripetere l’esemplare lavoro fatto nei giochi di corsa.

Per finire l’offensive coordinator Mike Bobo avrà a disposizione un reparto receiver affidabile con il junior Malcom Mitchell a prendersi il compito del primo spot dopo un anno da 40 prese, 542 yards e 4 td. Dall’altro lato torno dopo un infortunio Michael Bennett, talento interessante dopo un anno di stop, ma Richt ha preferito prevenire qualsiasi ricaduta prendendo dallo JUCO l’alto Jonathon Rumph. Accanto alla linea il redshirt freshman Jay Rome sta cominciando a far parlare bene di se e il senior Arthur Lynch proverà a difendere la posizione di titolare. L’attacco dei Gators ai nastri di partenza sembra poter battere qualsiasi avversario; i problemi potrebbero cominciare a nascere se Murray si facesse male scoprendo uno spot dove attualmente solo il freshman Brice Ramsey sembra poter coprire offrendo però garanzie minori per concludere l’obiettivo della stagione.
Defense
Il defensive coordinator Todd Grantham ha perso alcuni pilastri della sua difesa come i tackle Jenkins e Geathers più i due linebacker Alec Ogletree e Jarvis Jones, ma può fare affidamento su un recruiting soddisfacente insieme al ritorno di alcuni pezzi molto importanti che l’anno scorso hanno portato Georgia a concedere 19.6 punti a partita divenendo i diciottesimi in tutta la nazione. Quest’anno forse manca un po’ di profondità nei linebacker ma il talento e l’atletismo sono di primo ordine per cui sognare non è precluso specie se a comando dei lavori ci sta uno come Grantahm, il quale dovrà trovare gli assetti giusti per la difesa che sarà fin da subito sottoposta a dure prove.

La linea difensiva a tre ha due garanzie nei ruoli di end dove spicca il nome di Ray Drew il quale non suo primo anno ad end dopo essere stato un linebacker gode di un atletismo unico per il ruolo quindi potrebbe notevolmente migliorare le statistiche fin da subito. In coppia sul lato opposto agirà Sterling Bailey, roccioso end simile al suo compagno ma la fila non si chiude qui perché pure Garrison Smith e Mike Thorton possono dare contributo avendo giocato a lungo nelle rotazioni della squadra. La posizione d’aggancio della linea potrebbe avere nel freshman John Atkins l’ancora per i prossimi anni essendo un gran lavoratore con un feeling tremendo per il gioco; se Grantham deciderà di usarlo nelle rotazioni il posto di titolare dovrebbe appartenere a uno tra Mike Thornton e Chris Mayers, ragazzi solidi ideali per ancorare la difesa contro il gioco di corsa.

La stella della difesa sta nello stesso ruolo che fu di Jarvis Jones. Il sophomore Jordan Jenkins in uscita dalla panchina ha portato circa 20 pressioni al qb e piazzato 5 sacks, ora con lo spot da titolare tutto da se potrebbe rivelarsi un giocatore davvero completo avendo già mostrato di saperci fare pure contro le corse oltre ad avere fiuto per la palla. Il compito di chiamare le giocate spetterà allo junior inside linebacker Amerlo Herrera, l’unico dei quattro starter a LB di ritorno quest’anno che ha messo a segno 70 placcaggi e un intercetto. Accanto a lui dovrebbe giocare Ramik Wilson riconosciuto come un lavoratore instancabile ma troppo acerbo per gestire la difesa quindi l’accoppiata con Herrera dovrebbe fruttare placcaggi e assistenza in copertura; opposto a Jenkins lo spot verrà occupato da Chase Vasser, messo out da un infortunio l’anno scorso, ma la posizione sarà duramente contesa da Josh Dawson, sophomore velocissimo con ampio range d’azione.

I risultati della difesa sono di gran merito delle secondarie, davvero ben formate con versatilità che potrà permettere agli allenatori di creare diverse situazioni difficili da leggere per i quarterback avversari. Molte sono le partenze per la Nfl ma tutto sommato non sembra tanto da preoccuparsi perché il reparto sarà guidato dalla safety Josh Harvey-Clemons, il quale mancherà alla prima partita per aver sniffato marijuana all’interno del campus. Una volta rientrato si prenderà il suo posto mostrando lampi di classe unica motivata da un fiuto per la palla sontuoso e una velocità notevole; accanto a lui potrebbe giocare l’esperto Connor Norman ma in lista sembra esserci il freshman Tray Matthews, comportatosi benissimo in primavera. Il primo spot di cornerback sarà sicuramente del junior Damian Swann, l’unico nel ruolo con esperienza, atletismo e mani per contendere i palloni ai migliori wr della Ncaa; la domanda principale sarà chi mettere opposto a lui tra il sophomore Sheldon Dawson, emerso con prestazioni consistenti, e dato che il freshman Reggie Wilkerson sarà out per tutta la stagione il posto potrebbe essere conteso da David Bowman, ragazzo dai fondamentali solidi però con un fisico troppo minuto per contendere i palloni aerei.

Previsione(11-1): la strada è tutta per arrivare imbattuti alla fine però ci sono due insidie parecchio ostili come la sfida interna con Lsu e la trasferta a Jacksonville contro Florida. Possibile che una delle due venga persa dato che bisognerà valutare attentamente lo stato di forma di entrambe le formazioni. Le due prime sfide possono nascondere parecchie inside ma sia Clemson sia South Carolina hanno un passo di marcia inferiore però all’inizio potrebbe scapparci l’upset. Murray ha la possibilità di essere uno dei primi qb al prossimo draft, per farlo Georgia deve arrivare fino in fondo.

Matt Jones

Matt Jones

FLORIDA GATORS

Un’altra pretendente al titolo della Sec East è rappresentata dai Gators alla caccia di un nuovo successo dopo la delusione dell’anno passato di essere eliminati dall’accesso al Sec Championship per colpa dell’unica sconfitta in stagione regolare per mano dei diretti rivali di Georgia, tra l’altro all’interno delle mura amiche. A rovinare del tutto una stagione soddisfacente ci hanno pensato pure i Cardinals di Louisville, i quali nel Sugar Bowl sono riusciti a strappare un’importante vittoria congedando i Gators 2012 con un record composto da undici vittorie e due sconfitte maturando un eccellente 7-1 all’interno della Conference. Quest’anno l’head coach Will Muschamp, dopo due anni con un record di 18-8, ha la consapevolezza di avere ancora una difesa capace di risolvere le partite ma alla ricerca di continuità in attacco nei vari ruoli chiave, l’obiettivo del titolo nazionale rimane forse troppo alto seppure ci siano i presupposti per recitare un’ottima annata.
Offense
L’attacco dei Gators proviene da un’annata molto positiva dove ha segnato una media di 26.5 punti a partita e prodotto un martellante running game grazie al lavoro dell’offensive coordinator Brent Pease, tuttavia lo stesso allenatore dei quarterback ha fatica a costruire un gioco aereo temibile come dimostrano le appena 187.5 yards a partita, un po’ poco per una squadra con grande ambizione. Le cose sembrano complicarsi dato che in Florida sono andati via i due leader delle rispettive categorie, vale a dire il running back Mike Gillisee, andato in doppia cifra nelle segnature e con ben 1152 yards macinate, più il tight end Jordan Reed, giocatore atipico per il suo ruolo ma valevole di 45 ricezioni e 559 yards.

La situazione però potrebbe essere molto favorevole per l’esplosione del running back sophomore Matt Jones, ora punta di diamante della squadra dopo aver meritato pienamente fiducia nel suo anno da freshman dove ha corso 275 yards e marcato per tre volte. Corridore fisico, lampante nelle scelte potrebbe tranquillamente non far rimpiangere i suoi predecessori avendo le chiare possibilità di andare oltre le mille yards in stagione; dietro di lui comparirà il nome di Mack Brown, stella del recruiting 2010, poi messo in naftalina ma sempre munito di una potenza e velocità temibili anche se appare chiaramente meno completo del suo compagno Jones.

Il reparto corse è chiamato a ripercorrere i risultati dell’anno scorso, magari migliorandoli, per offrire maggior libertà al quarterback Jeff Driskel, titolare al terzo anno con un anno piuttosto rivedibile perché 12 td, 1,646 yards e 5 intercetti non sono sufficienti per intimorire le dirette rivali. Driskel si è dimostrato un ragazzo affidabile munito di un braccio potente, preciso con delle gambe pericolosissime che hanno portato alla realizzazione di 4 marcature e oltre 400 yards. Nel sistema conservativo dei Gators appare l’interprete migliore seppure ci si aspetta notevoli passi avanti in termini di leadership, magari per gestire qualche pallone in più.

Perso Reed il target numero uno dovrebbe diventare Quinton Dunbar, receiver fisico già dimostratosi all’altezza del ruolo con 383 yards raccolte e 4 td messi a segno in un sistema come quello dei Gators. Su di lui poggiano le speranze di trovare un numero uno affidabile nelle fasi calde delle partite specialmente per impegnare maggiormente la difesa aprendo più spazio per le corse di Jones. Dietro di lui Andre Debose può ricoprire più posizioni grazie alle doti da playmaker, però le attenzioni saranno per Loucheiz Purifoy, cornerback di prima fascia il quale nel 2013 prenderà parte pure alla batteria dei wide receiver graziato da una fisicità, velocità e potenza non comuni per il ruolo. Verrà usato in diverse formazioni speciali essendo pure un affidabile corridore, se non dovesse fruttare punti interessanti il ruolo verrà preso da Solomon Patton, senior devastante con il pallone in mano. Il tight end Clay Burton ha giocato sempre da end e nella sua transizione porta affidabilità nei blocchi mentre le mani saranno tutte da scoprire.

Tasto dolente dell’anno passato è la scarsa protezione offerta al quarterback nei giochi aerei: 36 sacks su poco più di 250 possessi sono troppi, ecco perché sono stati apportati alcune modifiche che dovrebbero permettere di risolvere parte dei problemi:Jonotthan Harrison al quarto anno rimane l’ancora della linea essendo un centro completo e valido a riconoscere i bliz avversari. Il trasferimento di D.J Humphries e di Max Garza sul lato sinistro della linea dovrebbe offrire un incremento di efficienza nel punto dolente della linea; sulla destra Jon Halapio proverà a prendersi il posto dopo una stagione out per un infortunio alla gamba e Chaz Green proverà a confermare i buoni progressi nel suo primo a tackle destro.
Defense
La sicurezza dei Gators viene dal rendimento costante della sua difesa capace di concedere 14.5 punti a partita, la quinta della nazione. Merito va allo splendido lavoro dell’ormai ex defensive coordinator Dan Quinn, maestro della 4-3 chiamato a suon di sirene dai Seattle Seahawks in Nfl; il posto verrà preso da D.J. Durkin, già membro dello staff dal 2010 a guida dei linebacker e ora pronto a prendere il comando di tutto il reparto difensivo. Riuscirà a continuare i maestosi risultati dell’anno passato e magari a migliorarli? Sfida difficile ma con un simile organico e recruiting peggiorare appare improbabile pur si siano persi i forti Floyd, Bostic ed Elam.

La star del reparto rimane sicuramente il già citato francesino Loucheiz Purifoy, cornerback fisico, placcatore devastante, ottimo nella caccia al quarterback e probabilmente il più pronto tra i suoi pari ruolo per il salto nella Nfl. L’anno scorso ha guidato la squadra nei tackles messi a segno, ora ci si attende qualche intercetto in più per dare più palloni all’attacco. La difesa è stata la seconda migliore contro il gioco aereo: sostituire persone come Matt Elam e Josh Evans appare molto difficile vista l’efficienza dei due messi a segno, ma Durkin potrà scegliere tra Cody Riggs, Jaylen Watkins e Jabari Gormon, due junior e un senior, i due sostituti senza trascurare una loro continua rotazione per trovare la miglior accoppiata con il secondo avvantaggiato dall’essere stato il migliore per intercetti messi a segno nel 2012 (3).Marcus Roberson rimane un secondo violino difficilissimo perché sempre concentrato, mai in errore di posizione e con un fiuto per il pallone da fare invidia al suo compagno francese. La versatilità è l’arma in più per gestire un reparto che ha abbondanza di scelte come il cinque stelle del recruiting Vernon Hargreaves III, miglior back della classe con un upside interminabile oltre a un talento già pronto per giocare titolare.

Dove non manca di risorse e di esperimenti è il reparto dei linebacker afflitto dalla perdita di Jon Bostic. Il suo ruolo verrà preso probabilmente da Antonio Morrison, ragazzo completo seppure sia sottodimensionato per il ruolo, ecco perché in caso di necessità si potrà giocare il senior Darrin Kitchenes, più robusto ma meno abile a coprire il campo. Il lato forte verrà preso dall’ex end Ronald Powell, chiamato in questa posizione per offrire al meglio il suo contributo cercando di essere l’arma in più in una pass rush priva di un rusher puro. Michael Taylor si prenderà cura del lato debole, tuttavia è facile che a stagione in corso di due freshman Alex Anzalone e Matt Rolin prendano il posto di qualcuno essendo tra i top della classe oltre che a far già parlare bene di se.

La linea ha asfissiato ogni gioco di corsa avversario e proverà ancora a rendere la vita difficile agli avversati grazie a una profondità nel ruolo impressionante. La nuova guida del fronte a quattro sarà Dominique Easley, leader di ritorno nei sack con quattro simile a Floyd per stile di gioco pur essendo più rapido nei movimenti dopo essere tornato a posto dall’operazione subita nel 2011 per recuperare dallo strappo del legamento crociato anteriore. In coppia con lui ci sarà Leon Orr, pesante tackle capace di assorbire bene i raddoppi ma la battaglia più attesa sarà sull’esterno dove Jonathan Bullard, Bryan Cox Jr, Dante Flower Jr e Alex McCalister si contenderanno il posto da titolare perché i primi tre sono di ritorno da un’annata molto positiva dove hanno dato un chiaro supporto alla pass rush e l’ultimo ha disputato un’eccellente offseason da far innamorare gli allenatori.

Il kicker redshirt freshman Austin Hardin proverà a prendere la posizione da titolare al senior Brad Phillips contando su un calcio fantastico all’interno delle 50 yards. Kyle Christy sarà nuovamente il punter e i ritorni se li prenderanno per la maggior parte delle volte i componenti delle secondarie.

Previsione(10-2): la squadra difensivamente è ancora capace di assicurare tanti palloni all’attacco e di evitare una fuga delle squadre avversarie, l’attacco con Jones si potenzia e la crescita di Driskel potrebbe fruttare vittorie interessanti. Attualmente non solo al livello di Lsu e probabilmente Georgia ha più frecce al suo arco per colpire. Sognare la vittorie il due Novembre a Jacksonville contro i Bulldogs non è affatto proibito, per farlo servirà un attacco più deciso, più cinico e magari meno conservativo aprendo più spazi possibili da far correre a Driskel.

Jadeveon Clowney

Jadeveon Clowney

SOUTH CAROLINA GAMECOCKS

A Columbia le attese probabilmente non sono più quelle dei due ultimi anni quando la speranza si chiamava Marcus Lattimore, running back spettacolare con un futuro da campione tra i pro, poi messo out per due anni di fila da due operazioni alle ginocchia per ricostruire entrambi i legamenti crociati anteriori. La squadra dell’esperto Steve Spurrier, head coach al nono anno sulla sideline di South Carolina, si è sempre dimostrata una formazione ostica da affrontare grazie a una preparazione difensiva efficiente ma con un attacco non al livello per affrontare le varie contendenti al titolo, obiettivo più volte inseguito negli ultimi anni, purtroppo troppo alto per l’attuale formazione di Spurrier. Eppure non si può escluderli delle pretendenti alla Sec East in quanto l’anno scorso hanno chiuso con 11-2 di record battendo Michigan all’OutBack Bowl e la diretta rivale Georgia durante la stagione; solo Florida e Lsu sono state più forti perché più attrezzate, tuttavia ci sono sempre e potrebbero regalarci un’altra bella annata di football.
Offense
Il senior quarterback Connor Shaw rimane la guida dell’attacco dopo un’annata chiusa vicino alle 2,000 yards, 17 td pass, 7 intercetti offrendo pure un discreto aiuto nel gioco di corsa. Regista creativo, spesso ingenuo nelle scelte di corsa e con gli attributi necessari per guidare la squadra attraverso la pericolosa Sec, ma la salute deficitaria lo ha spesso messo out quindi il posto è stato ricoperto dal junior Dylan Thompson, più preciso e meno avventuroso del compagno però allo stesso tempo capace di cavare fuori solide prestazioni. Con molta sicurezza il successo dei Gamecocks passerà nelle mani di Shaw perché offensivamente è il giocatore che può trovare la giocata vincente per portare i suoi a un gradino più sopra.

Il back field dovrà dimostrare che Lattimore non era tutto, che c’è altro materiale su cui affidarsi. Il sophomore Mike Davis ha già dimostrato di avere le doti per portare un considerevole numero di palloni e di essere efficace allo stesso tempo grazie a un fisico compatto, letture e buone mani in ricezione. A dargli man forte ci penserà il pari anno Brandon Wilds, corridore estremamente potente che potrebbe essere il complemento ideale per Davis; entrambi dovranno fare attenzione al freshman David Williams, scorer puro con delle gambe temibili applicate a un fisico già robusto abbastanza ma migliorabile ancora. Chi pensasse che dopo Lattimore ci sarebbe stato il buio probabilmente ha sbagliato perché questo trio può seriamente aiutare tutto il reparto offensivo.

L’attacco fa affidamento al rendimento della linea offensiva, ricca d’esperienza e talento. Cory Robinson, junior, ha impressionato per la potenza messa in campo nel gioco delle corse ma ha riscontrato troppe difficoltà contro i piccoli pass rusher quindi al piano di sopra potrebbe giocare stabilmente da right tackle senza timori a cospetto del lato cieco che dovrà sorvegliare anche per quest’anno. Le due guardie saranno il junior A.J Cann e il senior Ronald Patrick, giocatori ordinati ed efficienti mentre il tackle destro rimarrà Brandon Shell e nella posizione di centro potrebbe esplodere Cody Waldrop, redshirt sophomore con un tremendo feeling per il gioco.

I due offensive coordinator Steve Spurrier Jr. e Shaw Elliot dovranno cercare di trovare le migliori soluzioni per un reparto di wide receiver ricco di potenziale: il junior Bruce Ellington torna da una stagione chiusa con 40 prese, 600 yards e 7 marcature con il compito di migliorare ancora essendo il target più completo della squadra. Demiere Byrd ha una velocità utilissima per le tracce sul profondo ma ci si attende l’esplosione del sophomore Shaq Ronald, talento da superstar alle prese con diversi problemi di adattamento nel suo primo anno. Se la chimica offensiva dovesse funzionare mantenendo alto il livello delle prestazione ci sarebbe ben più di un motivo per temere i Gamecocks.
Defense
La tredicesima miglior difesa per punti concessi, un pass rusher candidato alla prima scelta assoluta e tanto talento. Il lavoro del coordinatore difensivo Lorenzo Ward potrà ancora dare i suoi frutti avendo molte soluzioni sia sulla linea sia nelle secondarie vantando il ritorno di alcuni titolari davvero importanti. Se l’attacco concederà più intercetti del dovuto avendo qb spesso soggetti a momenti neri, la difesa dovrà prendersi l’incarico di trascinare la squadra cercando di salvare la partita per il più lungo tempo possibile.

Da qui al prossimo Maggio – la data del draft 2014 – si sentirà parlare spesso di Jadeveon Clowney, leader della squadra per placcaggi, tackle for loss e sack. Una furia della natura, batte con estrema semplicità gli avversari nell’uno contro uno, gestisce molto bene i raddoppi, non perde mai di vista la palla e ha un fisico per essere sviluppato sia da end sia da outside. Finché ci sarà lui la linea i quarterback dovranno stare bene attenti a ciò che succede sul lato cieco, ma anche dall’interno potrebbero esserci difficoltà dato che sia Kelcy Quarles sia J.T. Surratt hanno le doti per completarsi a vicenda rendendo la vita difficile alla parte interna della linea. L’altro end a posto del neo Lions Devin Taylor dovrebbe essere Chaz Sutton, senior più che positivo quando giocava da riserva, e ci saranno attese per il freshman Kelsey Griffin, solido giocatore di movimento che potrebbe presto essere titolare.

Appena dietro non vive tranquillo il reparto linebacker: Cedrick Cooper proverà a tornare dopo l’infortunio alla gamba patito nel Bowl assicurando il lato debole, Jordan Diggs e Sharrod Golightly si giocheranno il posto sul lato forte cercando di non far rimpiangere la positiva stagione dell’attuale Cowboys DeVonte Holloman. L’ago della bilancia sta nella ripresa del sophomore Kaiwan Lewis, talento speciale dello scorso recruiting ma reduce da un’annata preoccupante; se dovesse tornare quello visto alla high school ci sarebbe un bel problema in meno nel mezzo dello schieramento.

D. J. Swearinger era l’anima delle secondarie e ora è a Houston a frantumare ginocchia, il suo posto sarà preso dal sophomore Kadetrix Marcus, placcatore grintoso il quale potrebbe scambiare la posizione con Brison Williams, bravo a giocare da strong e adesso potrebbe passare a free essendo più abile a coprire il campo. I due cornerback saranno ancora Victor Hampton e Jimmy Legree, tandem più che affidabile munito di esperienza con qualità per fronteggiare i pericolosi receiver della Sec. Con Landron Ard a fare il kicker il reparto avrà il compito di forzare numerosi turnovers sperando che l’attacco dia il suo contributo.

Previsione(10-2): evitando partite come Alabama e Lsu bisogna concentrarsi specialmente nelle due sfide divisionali contro Georgia(9/7) e Florida(11/16). Ora partono svantaggiati anche se  potrebbero giovare molto dall’avvio con il derby tra le mura amiche del Williams-Brice Stadium contro North Carolina, poi subito a Georgia e i Commodores. Se Spurrier riuscirà ad oliare i meccanismi in fretta la stagione potrebbe avere un esito molto soddisfacente dimostrando di essere ancora uno tra i migliori head coach collegiale.

Jordan Matthews

Jordan Matthews

VANDERBILT COMMODORES

Il lavoro di James Franklin nelle sue due prime annate alla guida dei Commodores ha portato a un record 9-4 nel 2012 sintomo che il lavoro fatto sta portando parecchi frutti premiato dalla vittoria nel Music City Bowl contro NC State. Ad eccezione dello scivolone in casa di Northwestern le restanti sconfitte sono venute per mano delle prime tre della Division poi solo vittorie contro avversarie di pari livello. Quest’anno ci sarà bisogno di sostituire il quarterback titolare Jordan Rodgers e la macchina da yards Zac Stacy, autore di ben 1,141 yards e 10 td l’anno scoroso. Però ci sono le possibilità per continuare il progetto di Franklin contando su un recruiting che ha portato alcuni pezzi interessanti mirati a dare profondità nei ruoli senza trascurare la presenza a roster di numerosi titolari entrati nel loro ultimo anno di eleggibilità.

Il ruolo di quarterback verrà affidato o al senior Austyn Carta-Samuels, discreto e ordinato nelle scelte di gioco, o al redshirt freshman Patton Robinette, uno dei migliori della sua classe dotato di un fisico eccellente per correre ma per prendere lo spot da titolare dovrà essere più continuo per sfruttare il suo ottimo braccio e cominciare un processo di crescita il quale potrebbe riservagli un roseo futuro. Nel back field l’addio di Stacy dovrebbe essere compensato da due come il senior Wesley Tate e il sophomore Brian Kimbrow, un duo che si completa molto bene a vicenda grazie alla potenza del primo e all’esplosività del secondo. Pezzo pregiato per il prossimo draft sarà il wide receiver senior Jordan Matthews, numero uno naturale reduce da un’annata sontuosa e chiamato a confermarla in vista del prossimo Maggio. Dietro di lui Chris Body è un valido assistente come lo potrebbe diventare il freshman Jordan Cunningham e il tight end Nathan Marcus entrambi arrivati quest’anno e pronti fin da subito a dare supporto. La linea offensiva vedrà il ritorno di tutti e cinque i titolari quindi la maggior esperienza potrebbe comportare a un miglioramento rispetto ai medi risultati dell’anno scorso.

I Commodores in difesa hanno concesso di media 18.7 punti a partita finendo quindicesimi in tutta la nazione. Quest’anno gran parte dell’organico torna a ricoprire il proprio ruolo quindi è logico aspettarsi un miglioramento generale in alcune fasi ancora scricchiolanti. L’end Walker May al suo ultimo anno di eleggibilità porta sicurezza a una linea ancora in fase di maturazione che con l’innesto del freshman Jay Woods dovrebbe migliorare ancora. Il back seven invece ha offerto maggiori garanzie grazie al leader di sacks Chase Garnham, senior aggressivo capace di assumersi pure i gradi di leader accanto all’altro outside Karl Butler, velocissimo a coprire il campo così come a intervenire sul portatore di palla. Le secondarie hanno dato un contributo essenziale con la free safety Kenny Ladler, autore di 90 placcaggi e 2 intercetti, aiutata dall’esperto cornerback Andre Hal e lo strong safety Javon Marshall, colpitore eccezionale munito di ottimi istinti in copertura. L’arma in più sembra essere il kicker senior Carey Spear, preciso e freddo quanto basta per fornire punti al tabellone.

L’obiettivo è ripetere il record della passata stagione e appare fattibile sempre che non ci volga un lungo periodo di adattamento per trovare il nuovo quarterback. Personalmente penso che le sfide con South Carolina, Georgia, Florida e Texas A&M siano ancora troppo anche se provarci non è proibito solo che le altre viaggiano a un ritmo di marcia differente. Se Robinette si dimostrasse la guida per il futuro allora si potrebbe aver archiviato in positivo l’annata anche peggiorando il record.

James Franklin

James Franklin

MISSOURI TIGERS

Dopo l’esordio non proprio soddisfacente chiuso con un 5-7 con sei sconfitti patite contro formazioni della Sec solo due vittorie per di più contro la modesta Kentucky e solo al quarto overtime contro Tennessee, Missouri ci riprova partendo da un anno di esperienza in più, l’head coach Gary Pinkel alla tredicesima stagione e da un recruiting nettamente al di sotto delle attese rispetto a quello del 2012. Ci sarà da lavorare parecchio su entrambi i lati per migliorare la produzione offensiva e limitare i danni in difesa perché subire 28.4 punti a partita rende difficile il miglioramento del record, obiettivo principale di quest’anno.

A guidare le operazioni provvederĂ  il senior quarterback James Franklin che a fronte delle 1,500 yards lanciate, 10 td e 7 intercetti dovrĂ  migliorare parecchio se vuole conservare il posto dal sophomore Corbin Berkstresser, pure lui alle prese con gli intercetti seppure con piĂą margini di crescita. La produzione offensiva potrebbe giovare se si deciderĂ  di dare piĂą spazio al receiver secondo anno Dorial Green-Beckham, cinque stelle dell’ultimo recruiting con upside da Nfl, il quale accanto a Marcus Lucas e L’Damian Washington dovrebbe offrire maggiore qualitĂ  al passing game.La partenza di Kendial Lawrence deve essere un’opportunitĂ  per testare il rendimento del running back junior Marcus Murphy, atteso alla sfida con l’ex cestista Henry Josey. Se i due si rivelassero al livello delle aspettative potrebbero aiutare parecchio contando che la linea offensiva è stata spessa discontinua.

La difesa ha avuto qualche problemino di troppo nel suo primo anno a confronto con il top della nazione, per di più l’addio di Sheldon Richardson potrebbe lasciare un vuoto nella linea difensiva. Il faro della linea sembra essere l’end Kony Ealy, ottimo contro le corse e atteso a una maturazione come pass rusher essendo l’anello debole del reparto, in coppia con l’altro end Michael Sam, pure lui atteso a dei progressi come pressione al qb. Dietro di loro a guidare le operazioni il leader dei placcaggi Andrew Wilson, efficace le corse, bravo a coprire con un carattere da puro leader. A lui ci si affida per guidare ragazzi talentuosi e inesperti conscio di avere alle spalle un buon aiuto dalla coppia di cornerback senior E.J Gaines, sicuramente il talento di maggior valore di tutta la squadra e osservato speciale per il prossimo draft, e Randy Ponder, valido elemento che assicura continuità pure contro i più veloci receiver avversari.

Il primo anno è andato al di sotto delle aspettative ora serve rialzarsi. La schedule è molto favorevole perché per tutto Settembre ci sono sfide tranquillamente abbordabili mentre Ottobre sarà un mese di fuoco sfidando Vanderbilt, Georgia, Florida e South Carolina. Il vantaggio di avere le sfide “fattibili” in casa potrebbe portare a un onorevole record sempre che Franklin non sia un ostacolo per sfruttare i promettenti target a disposizione e la difesa migliori i rivedibili errori dell’anno scorso cercando di recuperare qualche pallone da offrire all’attacco.

AJ Johnson

AJ Johnson

TENNESSEE VOLUNTEERS

In uno dei college piĂą prestigiosi di sempre si è deciso di cambiare guida tecnica levando dalla sideline Derek Dooley dopo un triennio lontano dai risultati sperati, specialmente l’ultimo che doveva essere il banco di prova decisivo terminato con un preoccupante 5-7 e 1-7 contro le formazioni della Sec. Lo scorso Dicembre è stato scelto Butch Jones come nuovo head coach, il ventiquattresimo nella storia dell’ateno. Jones ha una vasta esperienza collegiale essendo stato in diversi college allenando sempre i reparti offensivi della squadra fino a diventare capo allenatore a Central Michigan dove è stato per tre anni ottenendo un record di 27-13; stesso arco di tempo lo ha passato a Cincinnati nel quale ha sfoderato negli ultimi due anni prove sempre convincenti inserendo la difesa dei Bearcats tra le prime della nazione. A lui i Volunteers si affideranno per cercare di risollevare le sorti fortemente negative degli ultimi anni, magari il cambiamento non avverrĂ  in questo primo anno ma giĂ  nel 2014 qualcosa potrebbe cambiare dato che Tennessee è attualmente la squadra con il miglior recruiting della Ncaa. E se il buongiorno si vede dal mattino…

L’annata che viene sarà tutta di studio per cercare di trovare qualcuno da tenersi stretto per il futuro e impartendo i fondamentali del gioco che Jones vorrà applicare. L’addio di Tyler Bray nel ruolo di quarterback libero lo spazio al junior Justin Worley, discreto nelle occasioni viste con un po’ di upside, oppure al freshman Joshua Dobbs, tre stelle del recruiting che ha dimostrato di avere letture e un braccio preciso. Probabile che molto peso dell’attacco graverà sulle spalle del senior Rajion Neal, giocatore veloce dimostratosi completo in molti aspetti nel suo primo anno da starter. A confortare il gioco di corsa ci penserà una linea davvero forte guidata dal tackle Antonio Richardson, un bisonte candidato al primo giro nel prossimo draft, e dal centro James Stone con dei compagni molto esperti che potrebbero agevolare l’ingresso in squadra dell’interessantissimo freshman Austin Sanders. Se il gioco delle corse funzionerà sarà una bella notizia dato che il passing game sembra essere bloccato dopo le partenze di ben tre receiver titolari; a Vincent Dallas vengono affidate molte responsabilità contando su un talento chiuso da nomi troppo ingombranti.

La difesa è stata inguardabile subendo di media 35 punti a partita, troppi per una squadra ansiosa di poter essere presto pronta per lottare. Il ritorno alla 4-3 dopo l’esperimento fallito della 3-4 dovrebbe agevolare la crescita e il rendimento di molti giocatori come il linebacker A.J Johnson, leader della squadra con 138 placcaggi capace di giocare in qualsiasi situazione e in diverse posizioni. Accanto a lui potrebbe tornare Curt Maggitt, l’anno scorso spaventoso colpitore poi messo out da un infortunio al ginocchio mentre davanti a lui potrebbe sorprendere il Juco transfer Daniel McCullers, spaventoso per potenza, fisicità anche se dovrà ridurre parecchio peso, La linea difensiva è esperta ma purtroppo manca di un pass rusher puro quindi si chiederà parecchio ai blitz dei linebacker, i quali dovranno salvaguardare attentamente anche dietro dato che la mancanza di un cornerback accettabile sembra preoccupare parecchio staff e tifosi. Le uniche garanzie saranno le due safety: il senior Byron Moore è un ottimo placcatore e il sophomore LaDarrell McNeil ha retto l’impatto da strong e giù quest’anno potrebbe migliorare ancora.

Jones capita in un anno in cui le sue risorse sembrano essere parecchio limitate ecco perché non dovrebbe esserci tanto da preoccuparsi se l’anno dovesse andare male. Migliorare il record è una sfida difficile avendo pure molte gare del proprio livello fuori casa mentre si dovrà pure incontrare i Ducks di Oregon più i maestri di Alabama. Da quest’annata bisognerà salvare più pezzi possibili per poi unire ai futuri talentuosi freshman che Jones sta raggruppando; intanto l’entusiasmo sta tornando e qualche successo iniziale farà solo bene sia ai giocatori sia ai tifosi.

Raymond Sanders

Raymond Sanders

KENTUCKY WILDCATS

Cosa mai potranno fare la nuova Kentucky del neo head coach Mark Stoops a confronto con le super potenze della Sec? Risollevare un record di 0-8 e 2-10 non dovrebbe essere un compito così impervio contando che la squadra in diversi ruoli torna con gli stessi uomini dell’annata precedente specialmente in difesa. Ovviamente cercare di capire le possibilità di questi ragazzi è un compito molto difficile per cui ci si può aspettare decisi passi avanti così come un’altra annata da cancellare il più in fretta possibile.

L’attacco sembra aver trovato la miglior armonia quando nel ruolo di quarterback c’è stato Jalen Whitlow, dotato di un ottimo atletismo e con un braccio affidabile seppure ci vogliano progressi nelle letture. L’alternativa è il sophomore Maxwell Smith tenuto spesso out da un problema alla caviglia ma capace di buone cose quando presente grazie a una discreta abilitò di corridore e un braccio che sembra poter regalare qualche gioia. La star dell’attacco rimane il running back Raymond Sanders, senior non gigante però grintoso e capace di raccogliere 700 yards con 5 marcature aggiungendo pure un ottimo sostegno nel gioco aereo; accanto a Sanders servirà parecchio la potenza di Jonathan George, fisico e ideale per le situazione dai corti guadagni e sarà interessante lo sviluppo del freshman Jojo Kemp, corridore in fase di costruzione andato a segno per ben 23 volte nel suo ultimo anno all’high school. Il leader delle ricezioni La’Rod King è andato per cui le attenzioni saranno sul junior Demarco Robinson, giocatore veloce capace di creare bene lo spazio tra lui e il diretto avversario. Il problema nasce che dopo di lui sembra esserci poco o nulla quindi lo sviluppo di un gioco aereo efficace appare più che un problema, seppure la linea non sia così malvagia e con un anno in più d’esperienza sulle spalle.

A difendere l’onore della squadra ci proverà la difesa guidata da una linea efficiente nel portare pressione al quarterback. L’end junior Alvin “Bud” Dupree ha una velocità di base fantastica  e le lunghe leve ne fanno una continua minaccia per i quarterback avversario, il quale dovrà stare attento alla pressione del tackle senior Donte Rumph reduce da un’annata davvero positiva. Il resto della linea ha sempre confermato di essere al livello delle richieste così come il linebacker senior Avery Williamson, colpitore duro capace sia di coprire sia di inseguire il quarterback nella tasca, potrebbe avere chance di essere titolare pure al piano di sopra. Con lui giocherà il junior Miles Simpson, ragazzo veloce capace di portare immediata pressione al quarterback, mentre dietro a coprire ci proverà la safety Ashley Lowery, terzo anno dall’upside interessante anche se potrebbe scivolare nella voragine provocata dalla scarsa assistenza che i compagni gli offriranno.

La stagione dei Wildcats non promette scintille ma solo la possibilità di migliorare il vecchio record: se l’attacco ingrana presto si può vincere con le squadre di divisione più bassa però una vittoria contro le altre formazioni della Sec rimane un miraggio cercando almeno di limitare i danni.

2 thoughts on “SEC Preview: East Division

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.