Passati i primi mesi della stagione dedicati alle partite liberamente organizzate dai College, che hanno permesso di avere ranking e classifiche abbastanza indicative, d’ora in avanti le squadre non potranno più sfruttare il funzionamento di un algoritmo ma dovranno vincere le partite per ottenere una buona posizione nel tabellone del proprio Torneo di Conference grazie al quale verrà assegnato l’automatic-bid.

Big XII

In questo primo giro di tavolo non si può non partire dalla migliore Conference della nazione né dalle due squadre che avevamo presentato come sorprese dell’anno: Iowa State e Kansas State.

Iowa State la scorsa settimana era entrata nel ranking dopo aver battuto la #12 Baylor e poi, superata a fatica un insidiosa Oklahoma, anche la #17 TCU guadagnandosi l’attuale #14 del ranking dove è entrata al #11 anche Kansas State che ha sconfitto in sequenza #24 West Virginia, #6 Texas e #19 Baylor.

Dopo queste 2 sconfitte e quella subita nel derby texano con TCU, Baylor esce dal ranking mentre gli Horned Frogs si salvano.

L’altro college imbattuto della BigXII, dove oggi tutte le 10 squadre sono tra le prime 75 della NET, è Kansas che nelle prossime due partite dovrà difendere il suo #2 della nazione affrontando proprio ISU e KSU.

SEC

Qui al momento le previsioni stanno trovando conferma nei risultati con #5 Tennessee, #4 Alabama e #21 Auburn ai primi 3 posti della classifica mentre #15 Arkansas nel prossimo ranking si troverà a dover scontare la sconfitta pesante nel punteggio con Auburn (59-72).

A Kentucky, nonostante un altra coppia di giocatori da one-and-done come Chris Livingston e Cason Wallage, il trasfer Antonio Reeves che ad Illinois State viaggiava oltre i 20 ppg ed Oscar Tshiebwe, uno dei candidati al titolo di giocatore dell’anno, i Wildcats non funzionano ed al momento sono 1-3 nella SEC e 10-6 complessivi ma con un terribile 0-5 contro squadre del Quadrant 1.

Questi risultati insoddisfacenti stanno offrendo argomenti ai detrattori di coach John Calipari al punto che in un articolo uscito su “The Atletic” erano presenti diverse interviste a colleghi mantenuti anonimi che possiamo sintetizzare in queste due frasi “Yeah, he’s been running the same stuff for years. When you’re running floppy action for Tyler Herro, that’s a bucket. It’s a little different if it’s not him” e “Their offense is archaic, It’s gotta be the same s— he was running with the New Jersey Nets” (finita dopo poco più di 2 stagioni con un record di 72-112).

Big Ten

Se da una parte la #3 Purdue è l’unica squadra nel ranking, è altresì vero che tranne Minnesota tutte le altre 12 squadre sono fra le prime 100 della nazione della NET assicurando un ottimo livello medio ed un lavoro difficile al Committee.

In questa Conference le sorprese non arrivano tanto dai record, al momento abbastanza livellati, quanto dalle prestazioni di 2 giocatori: Zach Edey di Purdue e Kris Murray di Iowa. Viste le premesse dello scorso anno quando il gioco dei Boilermakers ruotava attorno a quel Jaden Ivey che ora ne segna 15 di media con i Pistons, da Edey ci si aspettava una buona stagione ma pochi potevano prevedere che avesse una doppia-doppia di media da 21,9 ppg e 13,2 rpg.

Kris invece è il fratello di Keegan, attualmente ai Sacramento Kings, e nel suo anno da junior a 20,9 ppg sta più che raddoppiando rispetto allo scorso anno la media dei punti segnati, flirtando anche lui con la doppia cifra nei rimbalzi (glie ne mancano 5). Ci piace evidenziare che il secondo marcatore degli Hawkeyes è il serbo-italiano Filip Rebraca che al momento viaggia a 14,5 ppg, 8,8 rpg e il 59% dal campo.

Mountain West

Anche qui la classifica provvisoria non offre sorprese con la #23 San Diego State davanti ad un gruppo di 5 contenders tutte fra le prime 50 della NET. Fra queste UNLV si trova in un momento importante della stagione perchè dopo essere partita 10-0 ha poi perso delle 3 delle 5 partite successive compresa la sfida casalinga con SDSU. 3 dei 5 migliori marcatori della Conference, tutti sopra i 16 ppg, sono giocatori di New Mexico guidati da Jamal Mashburn Jr ovviamente il figlio dell’omonimo pro che a UNM ha trovato la vena realizzativa che gli era mancata nell’anno da freshman a Minnesota.

Big East

Qui saltano all’occhio le 2 sconfitte di UConn che fino ad un paio di settimane fa era imbattuta e si stava giocando la testa del ranking con Purdue ma poi a cavallo di fine anno ha perso con la #12 Xavier e la #19 Providence per cui ora si trova a dover affrontare una partita chiave contro la #25 Marquette. Le Golden Eagles a loro volta sono nel momento decisivo della partita perchè dopo UConn devono affrontare proprio Xavier e Providence ed a quel punto i valori di forza della Big East saranno ben chiare.

ACC

Trovare l’ACC quinta nella classifica delle Conference fa specie ma oggettivamente con Louisville e Florida State entrambe 2-9 nelle partite di non-Conference sarebbero serviti risultati inattesi dalle altre squadre “minori” che non sono arrivati. Clemson ancora fuori dal ranking ha vinto in trasferta la sfida tra imbattute con Pittsburgh e dopo che a sorpresa Miami aveva perso con Georgia Tech, è rimasta l’unica nell’ACC senza sconfitte. Nel ranking invece troviamo #13 Virginia, #24 Duke e #16 Miami.

Discorso a parte va fatto per North Carolina che sta avendo una stagione insoddisfacente in termini di record (10-6) ma giustificata dalle statistiche visto che è al 3 della SOS, 2 nella SOS non-Conference e con 6 sconfitte tutte in partite giocate in trasferta o campo neutro e tutte contro squadre del Quadrant 1, tant’è che è comunque al n.17 della classifica RPI ed al 32 della NET.

PAC 12

Da alcuni anni oltre ad #7 UCLA e #9 Arizona la PAC offre poco anche se in questa stagione Utah ed Arizona State intravedono la possibilità di tornare al Tournament che invece USC ha messo in discussione con la sconfitta con la mediocre Washington State.

Miglior realizzatore della Conference è Azuolas Tubelis, ala junior lituana di Arizona che al momento è proiettato a metà del secondo giro del prossimo draft grazie alla struttura fisica ed al valido tiro da 3 pti (44% in stagione); se però non dovesse fare la squadra nell’NBA in Europa potrebbe fare la differenza.

West Coast

Anche quest’anno ci sono i presupposti per avere una finale Gonzaga-Saint Mary’s come è già capitato in 12 delle ultime 20 stagioni e l’unica squadra che potrebbe sparigliare le carte è BYU ma basta aspettare la partita di domani con gli Zags per avere le idee più chiare.

Una squadra appartenente ad una Conference minore, in questo caso la Colonial Athletic, che merita un discorso è Charleston. I Cougars sono una squadra molto equilibrata con 5 giocatori con oltre 10 ppg che si trova al #22 nel ranking AP ed al #24 del Coaches Poll grazie all’attuale record 13-1 ma, andando a guardare il calendario si vede che hanno giocato 10 partite in casa, la sconfitta è arrivata contro North Carolina e le squadre più forti affrontate sono state Kent State e Virginia Tech, due discrete squadre ma difficilmente da Tournament.

 

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