L’ACC-Big Ten Challenge è un torneo che si tiene ininterrottamente dal 1999 e da diversi anni in un formato da 14 partite; avendo l’ACC una squadra in più della Big10 quest’anno non partecipa NC State.

La grande popolarità raggiunta da questo format ha portato altre Conference a copiarlo per cui si tengono il SEC/Big12 Challenge, la Big East-Big12 Battle ed il Gavitt Tipoff Games (una sfida fra 8 squadre di Big Ten e Big East) mentre altri si sono tenuti solo per qualche anno.

Purtroppo il suo successo ne ha anche decretato la fine e nei giorni scorsi è stato ufficializzato che questa edizione, la 23° sarà anche l’ultima di ACC/Big10 e di SEC/Big12 che a Gennaio 2023 arriverà a quota 13 perchè nella prossima stagione esordirà l’ACC-SEC Challenge strutturato con 28 partite tra basket maschile e femminile, tutte trasmesse da ESPN.

Quello che ci resta da capire è quali saranno le mosse delle escluse che staranno sicuramente studiando un formato innovativo, che magari coinvolga le 3 Conference, da contrapporre al nuovo Challenge.

Le ultime 3 edizioni dell’ACC-Big10 sono state vinte dalla Big10 che anche quest’anno parte da favorita avendo 6 squadre nel ranking ma spesso non è sufficiente.

Vediamo come è andata a finire l’ultima edizione del Challenge.

LUNEDI’ 28 NOVEMBRE

Virginia Tech-Minnesota 67-57 (ACC 1-0)

Grazie a 11 punti realizzati da Sean Pedulla all’interno di un parziale da 13-0 nella seconda metà del primo tempo, Virginia Tech prende il vantaggio che i Golden Gopher non riescono più a chiudere.

Per gli Hokies che tirano col 49% dal campo, ai 17 punti di Pedulla si aggiungono i 16 con 9 rimbalzi di Justyn Mutts ed i 9+8 del transfer Grant Basile.

Minnesota manda in doppia cifra Ta’lon Cooper, Pharrel Payne e Joshua Ola-Joseph ma il resto della squadra produce poco e la superiorità a rimbalzo degli Hokies (42-27) non gli lascia scampo.

 

Northwestern-Pittsburgh 58-87 (ACC 2-0)

A Pittburgh servono poco più di 12 minuti per prendere il largo e non voltarsi più indietro grazie ad un incredibile 63% da 3pti di Pitt (14-22) ed ai 22 canestri assistini su 26 complessivi con Blake Hinson che chiude con 22 punti, 8 rimbalzi e 5 assist.

Di Northwestern non si salva praticamente nessuno perchè i 14 punti con 3 rimbalzi di Chase Audige ed i 10 punti con 3 rimbalzi e 5 assist di Boo Buie non possono essere considerati sufficienti visto che i due tirano 9/23 dal campo.

 

MARTEDI’ 29 NOVEMBRE

Louisville-#22Maryland 54-79 (ACC 2-1)

Avevamo detto che per Louisville sarebbe dovuto essere un anno di transizione ma dopo 3 sconfitte casalinghe di un punto ne sono arrivate altre 4 di 26, 32, 19 e oggi 25 punti, con una squadra che in maniera preoccupante non da segni di ripresa e per avere un inizio di stagione peggiore bisogna andare al 1940.

Anche contro Maryland i Cardinals iniziano male il secondo tempo, questa volta concedendo un 23-9 che non gli concede scampo.

Per UL solo El Ellis va in doppia cifra ma tirando 6-16 ed il nostro Fabio Basili realizza 6 punti tirando 1/2 dal campo (1/1 da 3pti) e 3/4 ai liberi.

Donta Scott con 18 punti e Jahmir Young con 15 sono i migliori marcatori dei Terps che nella ripresa tirano 6/11 da oltre l’arco e finiscono col 50% dal campo dando qualche minuto a tutta la panchina.

 

Clemson-Penn State 101-94 2OT (ACC 3-1)

Con 5” sul cronometro del secondo tempo Andrew Funk realizza la tripla che consente a Penn State di raggiungere i supplementari e sempre con 5” sul cronometro un canestro di PJ Hall consente a Clemson di andare al secondo OT dove il 9/10 ai liberi non lascia scampo ai Nittany Lions.

In una partita artita punto a punto normalmente tanti errori ai liberi producono una sconfitta mentre questa volta i Tigers riescono a compensare il 26/37 dalla linea della carità con un 11/21 da 3pti; Hunter Tyson realizza 24 punti (6 dei quali nel secondo OT) e PJ Hall altri 22.

Quattro dei titolari di Penn State realizzano 86 punti complessivi con Camren Wynter a quota 26, Seth Lundy a quota 23 più 12 rimbalzi ed anche Jalen Pickett a 23 cui aggiunge 7 rimbalzi e 8 assist ma tirando 0/7 da 3pti.

 

#16Illinois-Syracuse 73-44 (ACC 3-2)

Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato nel secondo i Fighting Illini alzano il ritmo in attacco e chiudono la difesa con Syracuse che commette 17 turnover e negli ultimi 5 minuti realizza solo 4 punti.

Per Illinois spicca la tripla doppia da 15+10+10 in 29 minuti per Coleman Hawkins (ricorderete che avevamo parlato del suo elevato QI cestistico), la 5^ nella storia degli Illini, ed i 22 punti con 7 rimbalzi di Terrence Shannon Jr mentre Matthew Mayer continua a litigare con le triple (0/3 nella serata).

In stagione il leader degli Orange Joseph Girard III non aveva mai tentato meno di 10 tiri ma veniva da un brutto momento visto che nelle ultime 2 partite aveva segnato 9 punti con un terribile 2/22 ma questa volta la difesa di Illinoi lo limita a 3 tiri e zero punti.

L’unico a meritarsi la sufficienza è Jesse Edwards un centro senior olandese da tener d’occhio in funzione europea che chiude con 9 punti e 17 rimbalzi.

 

Wisconsin-Wake Forest 75-78 (ACC 4-2)

Tyree Appleby realizza 32 punti nella vittoria della sua Wake Forest contro una Wisconsin dove Chucky Hepburn chiude a quota 23.

Sotto di un punto con 15” sul cronometro Tyler Wahl sbaglia un tiro ed i Badgers devono far fallo rapidamente concedendo un 1+1 ad Appleby che li segna entrambi. Uscita da un timeout la scelta di Wake Forest in vantaggio di 3 punti è quella che una volta negli USA sembrava eticamente scorretta: un fallo tattico per non concedere una tripla e mandare l’avversario in lunetta.

Hepburn realizza i due liberi ma Wisconsin deve fare nuovamente fallo ed anche Cameron Hildreth non sbaglia e con 8 secondi sul cronometro Hepburn forza un tiro da metà campo non riuscendo a ripetere il buzzerbeater che aveva messo a segno prima dell’intervallo.

 

Iowa-Georgia Tech 81-65 (ACC 4-3)

Gli Hawkeye impiegano 10′ per mettere il naso avanti in maniera decisa consentendo a Georgia Tech di riavvicinarsi solo un paio di volte solo per riprendere rapidament il controllo.

Miglior marcatore degli Jellow Jackets è Miles Kelly con 21 punti seguito dai 12 di Dallan Coleman e dai 10 di Jalon Moore e Deivon Smith mentre dalla panchina coach Josh Pastner ottiene solo 5 punti con un 2/16 dal campo e 3 rimbalzi.

Kris Murray di Iowa, gemello del Keegan ora ai Sacramento Kings, realizza una impressionante doppia-doppia, la quarta su sette partite, da 31 punti (11/18 dal campo e 4/8 da 3pti) e 20 rimbalzi ai quali aggiunge 4 assist e 2 stoppate.

Filip Rebraca un senior serbo-italiano in quanto figlio di Zeljko e nato a Treviso, continua la sua stagione positiva chiudendo con 13 punti e 7 rimbalzi tirando 4/8 dal campo.

 

Michigan-#3Virginia 68-70 (ACC 5-3)

Il primo tempo si chiude con i Wolverines avanti di 11 punti avendo dato l’impressione di poter controllare le sfuriate di Virginia che nella ripresa inizia un lento ma inesorabile recupero arrivando al sorpasso con 7’29” sul cronometro.

Sul 65 pari con 3 minuti e mezzo da giocare i Cavaliers suddividono le responsabilità mandando 5 giocatori al tiro mentre Juwan Howard decide di affidare le sorti di Michigan al suo leader Hunter Dickinson che in quel frangente tira 1/4 dal campo e 1/2 ai liberi anche se l’errore più pesante è il passaggio sbagliato da Jaelin Llewellyn sul -1 a 15” dalla fine che costringe Jett Howard ad un fallo per evitare un contropiede di Reece Beekman che gli arbitri giudicano antisportivo .

Sul 70-68 grazie al canestro di Dickinson e 2 liberi sbagliati da Amaan Franklin, Howard figlio ha l’occasione di un tiro sulla sirena che però gli viene stoppato da Jayden Gardner in maniera non proprio pulita.

Migliori marcatori per Virginia che rimane imbattuta sono Reece Beekman con 18 e Kihei Clark con 16 mentre Gardner mette a segno una doppia-doppia da 12+11.

Per i Wolverines Dickinson chiude a quota 23 punti, 7 rimbalzi e 5 stoppate oltre a 4 turnover mentre Howard aggiunge 15 punti.

 

MERCOLEDI’ 30 NOVEMBRE

#17Duke-#25Ohio State 81-72 (ACC 6-3)

John Scheyer festeggia la prima vittoria della sua Duke contro una squadra del ranking e deve molto al suo freshman Kyle Filipowski che chiude con 16 punti e 7 rimbalzi realizzando un gioco da 3 punti in un momento chiave della ripresa ed al 26/30 di squadra ai liberi. Dereck Lively II continua ad avere grossi problemi di falli che ne limitano il minutaggio (nelle ultime 3 partite ne ha commessi 13) ma per la prima volta riesce a segnare in doppia cifra.

Nei Buckeyes ottima prestazione quella di Zed Key da 21 punti (7/9 dal campo) ai quali aggiunge 8 rimbalzi e 3 stoppate mentre è opaca quella del freshman Brice Sensabaugh, un’ottimo sesto uomo che si ferma a 4 punti rispetto ai 14 di media stagionale.

Ohio State anche in questa partita conferma di non avere un gioco corale ma di affidarsi alle azioni dei singoli visto che in stagione ha realizzato 199 canestri ma solo 80 assist.

 

Florida State-#5Purdue 69-79 (ACC 6-4)

Il risultato finale non rispecchia l’andamento di una partita tirata fino a 6’15” dalla fine quando un mini parziale di Purdue spezza l’equilibrio e solo i 9 punti segnati da Florida State negli ultimi 70” della partita limitano i termini della sconfitta.

Altra solida prestazione di ZachEIdey che a 8 rimbalzi aggiunge 25 punti (solo nella prima partita della stagione non ne ha segnati almeno 20) ma il migliore in campo è Braden Smith con 13 punti, 9 rimbalzi e 7 asssist.

Tra i Seminoles spiccano Matthew Cleveland e Darin Green Jr ma i loro ventelli contano poco se il resto della squadra tira 10/42 dal campo e 2/15 da 3pti.

La squadra di coach Leonard Hamilton è 1-8 e Sabato esordisce nell’ACC che ha solo 2 squadre con record perdenti, affrontando Virginia.

 

Miami-Rutgers 68-61 (ACC ACC 7-4)

Dopo un parziale di 16-7 in 6′ ad inizio ripresa Rutgers si trovava sul 50-40 e tutti i presupposti per portare a casa la gara quando l’attacco va in affanno con gli Scarlet Knights che perdono 7 palloni e tirano 5/23 (1/9 da 3pti).

Sul 61 pari con poco meno di 3′ da giocare la partita è ancora aperta ma i Knights sbagliano 4 tiri consecutivi consegnando la partita ad una Miami formichina che riesce a sopperire ai 19 rimbalzi offensivi concessi.

Jordan Miller, Norchad Omier ed Isaiah Wong, i 3 migliori realizzatori degli Hurricanes, segnano rispettivamente 17 punti con 10 rimbalzi, 17 punti con 9 rimbalzi e 16 punti.

Nelle file di Rutgers arrivano a 16 punti sia Clifford Omoruyi che aggiunge 9 rimbalzi che Caleb McConnell mentre Cam Spencer, transfer da Loyola (MD) ha una pessima serata al tiro e per la prima volta in stagione non segna almeno 15 punti fermandosi a 3.

 

#10Indiana-#18North Carolina 77-65 (ACC 7-5)

La terza sconfitta consecutiva di UNC deve accendere un campanello di allarme in coach Hubert Davis che deve anche gestire Armando Bacot che arrivava con una caviglia infortunata e dopo poco dall’inizio della partita è dovuto andare brevemente negli spogliatoi per verificare lo stato della spalla destra dopo aver subito un colpo.

Nonostante questi problemi Bacot finisce con una doppia-doppia da 12+10 come pure Pete Nance (15+12) ma nella sfida fra Preseason All-America esce vittorioso Trayce Jackson-Davis che finisce con 21 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate.

Indiana sfrutta la cattiva serata difensiva dei Tar Heels che concedono il 50% dal campo mettendo in mostra Xavier Johnson con i suoi 20 punti ed 8 rimbalzi oltre agli 11 punti dalla panchina di Trey Galloway.

 

Notre Dame-#20Michigan State 70-52 (ACC 8-5)

Gli Spartans di coach Tom Izzo rimangono con la testa negli spogliatoi del Joyce Center tant’è che nei primi 6’35” hanno realizzato solo 2 punti tirando 1/8 e concedendo un vantaggio che non riusciranno più a ridurre e rimarrà tra i 15 ed i 20 punti per tutto il secondo tempo.

Questo fatto rende ancora più strana la scelta di coach Mike Brey di non riposare i suoi titolari facendo entrare dalla panchina solo il freshman Ven-Allen Lubin al quale concede 14 minuti.

Per Michigan State è meglio che quello che doveva essere il sesto uomo, il transfer Marcus Hammond, recuperi rapidamente dall’infortunio subito in preseason perchè Domenica iniziano le partite della Big10 e la rotazione a 6 è molto rischiosa.

Nelle file di Notre Dame Cormac Ryan segna 23 punti, 20 dei quali nel primo tempo mentre JJ Starling finisce con 14 punti ma 0/7 da 3pti.

Gli Spartans tirano col 39% dal campo e se Joey Hauser chiude con 12 punti e 7 rimbalzi, AJ Hoggard finisce con 15 e 3.

 

Nebraska-Boston College 88-67 (ACC 8-6)

Dopo l’assoluto equilibrio avuto per quasi tutto il primo tempo un parziale da 33-6 a cavallo delle due frazioni porta Nebraska 64-40 con meno di 9′ da giocare ed una partita ora solo da amministrare.

Fra i titolari dei Cornhuskers solo Sam Griesel non va in doppia cifra per una squadra che finisce con il 61% dal campo anche se il miglior marcatore dell’incontro è il giapponese Keisei Tominaga che realizza 23 punti in 25 minuti con il 7/8 dal campo, 4/5 da 3pti e 5/5 ai liberi.

Dalla panchina di Boston College esce Devin McGlockton che gioca la miglior partita della sua breve carriera con una doppia-doppia da 20 punti e 11 rimbalzi e Chas Kelley che aggiunge 10 punti mentre CJ Penha Jr finisce a 13.

 

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