25 gennaio 2015. Questa è la data in cui Coach K, al secolo Mike Krzyzewski, ha vinto contro St.John’s la sua millesima partita nella sua longeva carriera di allenatore in Division I. E’ il primo ad aver raggiunto questa “milestone” che fa veramente impressione.

mike-krzyzewski_345972La sua carriera da allenatore è iniziata ad Indiana nel ’74, dopo quattro anni al college di Army ed altrettanti a servire il suo paese come militare, sotto l’egida di Coach Bobby Knight, che lo allenava ai tempi di Army.

In quella stagione il giovane Mike cerca di rubare ogni piccolo e possibile segreto al suo grande mentore. In quella stagione gli Hoosiers arrivarono imbattuti fino alle Elite Eight dove persero contro i futuri campioni di Kentucky.

Mike rimase a Bloomington come assistente solo in quell’anno, dato che venne chiamato dalla sua Alma Mater per diventare Coach. Scelta abbastanza strana dato che Krzyzewski aveva un solo anno di apprendistato. Da qui ha inizio la leggenda di Coach K.

La sua prima vittoria fu contro Leigh, squadra che un paio di March Madness fa si è resa protagonista di un inaspettato upset contro Duke, il 28/11/75. In cinque anni accumula 73 vittorie a fronte di 59 sconfitte. Non un record fantastico, ma comunque nelle tre stagioni centrali ha avuto un record vincente, partecipò solo una volta alla postseason, con il NIT del 1978, tuttavia arriva la chiamata di Duke.

I Blue Devils fino ad allora avevano ottenuto quattro Final Four e due finali. Il miglior momento con Vic Bubas nei primi anni ’60.

ncb_a_coachkferry_ms_576x324Dopo i primi anni in cui costruisce la squadra con giocatori adatti al suo sistema di gioco, iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni. Le prime sono nel recruiting dove riesce a convincere Johnny Dawkins, Tommy Amaker e Danny Ferry.

Sono tre giocatori che si riveleranno fondamentali principalmente per un paio di cose: il primo traguardo di Coach K, la finale del 86, e la creazione di una cultura vincente. Piccola postilla: questi tre giocatori hanno avuto delle discrete carriere come giocatori, ora sono più famosi come allenatori Amaker, dopo esser tornato come assistente a Durham, è diventato Head Coach ad Harvard, Johnny Dawkins a Stanford che lo scorso anno ha raggiunto le Sweet Sixteen e Danny Ferry ora GM dei fantastici e sorprendenti Atlanta Hawks. In più in quella squadra c’era anche Jay Bilas ora commentatore di Espn College Basketball.

Tornando a Coach K, la stagione 85/86 è la prima stagione in cui il binomio Duke-Krzyzewski va alla grande, il trio Amaker-Dawkins-Ferry domina e vanno al torneo con il seed numero 1, prima volta per Coach K e non ultima.

La parte di tabellone in cui vengono inseriti i Blue Devils è terrificante per una squadra che ha perso due sole partite in regular season. Indiana, Syracuse e Oklahoma le principali candidate a soffiare il posto alla Final Four a Duke.

Ma dato che è marzo ed è il torneo NCAA non è cosi semplice e quindi Indiana cade al primo turno contro Cleveland State e Syracuse e Oklahoma soccombono a DePaul e Navy al secondo turno.

Quello che doveva essere il regional della morte per i ragazzi di Coach K si trasforma in una passerella fino alle Final Four dove incontrano Kansas. I Jayhawks dell’epoca erano allenati da Coach Larry Brown, altra figura di spicco del college basketball di quei tempi, e la squadra era capitanata da un giovane Danny Manning.

I Blue Devils nella loro prima partita tosta del torneo, soffrono ma vincono in una partita molto tirata e volano in finale. Coach K spera di concludere l’anno in bellezza, d’altronde è stata la sua miglior stagione da quando ha iniziato ad allenare, ha dominato tutto l’anno e allena giocatori molto bravi, spera che al suo primo tentativo andrà subito a segno.

Invece Louisville si mette in mezzo fra Coach K e il suo primo titolo. I Cardinals di Pervis Ellison la vincono nel finale per 72-69. Nella postseason Dawkins, Alarie, Henderson e Bilas, praticamente gran parte della rotazione, vengono scelti al draft e si pensa che Duke debba ricostruire una squadra per competere per il titolo nazionale.

Invece nei successivi anni, grazie allo splendido lavoro di Coach K nel recruiting e nella formazione di giocatori, Duke arriva due anni dopo la prima finale alla seconda final four, ma neanche questa è la volta buona. Kansas si vendica la batte e va a vincere il titolo. Un’altra delusione per Coach K.

Anno dopo, regular season non esaltante ma tornano alle Final Four dopo aver stracciato alla finale del regional la Georgetown di Mutombo e Mourning ma, sarà sconfitta da una sorprendente Seton Hall. Niente, ancora una volta. In nove anni a Durham, si era consacrato come uno dei migliori allenatori dell’intero panorama e negli ultimi anni aveva fatto anche ottime cavalcate al torneo ma, niente, ancora niente.

Stagione 89/90 un’altra regular season ordinaria per poi scatenarsi al torneo dove battono in rapida successione Richmond,St.John’s, Ucla e UConn e accedono alla terza Final Four consecutiva.

pg2_a_krzyzewsik_augmon1_sw_576Superano finalmente lo scoglio delle semifinali battendo le primi versioni dei “40 minutes to hell” di Arkansas ma si schiantano nettamente contro UNLV, 103-73. Un massacro. I Running Rebels di Larry Johnson e Greg Anthony giocano una difesa press messa in atto da Coach Tarkanian che soffoca i giovani Blue Devils che escono sconfitti alle Final Four per la quarta volta negli ultimi cinque anni.

Anno 90/91 Duke dopo tre Final Four consecutive parte come una delle squadre da battere insieme a Kansas, Arkansas e UNLV. In questa squadra ci sono Bobby Hurley, Christian Laettner e Grant Hill.

In stagione Duke fa la voce grossa con le squadre meno forti ma non riesce a battere le favorite al titolo, infatti, perde contro Arkansas,Georgetown, i rivali di North Carolina e Arizona tutte squadre di top 10. Al torneo battono in rapida successione e senza troppi patemi Louisiana-Monroe, Iowa, Uconn e i Johnnies. Approdano per la quarta volta consecutiva nelle magnifiche quattro.

Incontrano UNLV numero 1 overall del torneo e imbattuta. I sentimenti che scorrono prima di questa partita sono di rivincita e i ragazzi di Coach K sanno che per battere i Rebels devono fare la partita perfetta. La fanno. Giocano alla grande riuscendo a sfuggire dalla pressione difensiva di Johnson&Co e grazie a due tiri liberi di Laettner negli ultimi secondi approdano di nuovo in finale dove li attende Kansas, nemica di tante battaglie.

1991-national-champions-550I Blue Devils sanno di aver battuto i più forti e si presentano in finale sicuri di loro stessi e vogliosi di regalare al proprio coach il tanto agognato titolo. Non c’è partita Duke vince a mani basse 75-62. Primo anello per Coach Krzyzewski, titolo sudato dopo undici anni di duro lavoro a Duke, vince alla sua sesta final four e alla sua terza finale.

L’anno successivo, l’intera squadra è tornata al college e Duke rimane la favorita numero uno, ma la stagione 91/92 è caratterizzata dall’avvento dei Fab Five di Michigan. Storia famosa che non starò qui a ripetere, Fab Five e Duke che in quella stagione si ritroveranno all’atto conclusivo.

Duke é stata numero uno della nazione praticamente per tutta la stagione e ha subito due sole sconfitte, mentre Michigan ha cambiato spesso il quintetto fino ad arrivare all’assetto finale, quello dei cinque freshman titolari.

Duke arriva in finale battendo Seton Hall, Kentucky e Indiana. La partita contro Kentucky spero che tutti la conosciate, per molti è considerata la miglior partita di college basketball di sempre.

La rimessa da fondo campo disegnata da Coach K è folle ma, è l’unico modo per poterla vincere. Hill lancia,neanche fosse un Quarterback, ricezione spalle a canestro di Laettner che si gira e segna.

104-103 all’overtime contro la squadra di Pitino, un Christian Laettner favoloso con 30 punti, 10/10 dal campo e 10/10 ai liberi.

La finale Duke-Michigan mette agli antipodi due modi di giocare e di essere diversi delle due squadre: da una parte Duke, scuola privata, con i giocatori mai fuori dalle righe, vincenti e non molto popolari, dall’altra i Wolverines dei Fab Five trash talking in campo, pantaloncini larghi, giovani e amati dalle masse.

1992-duke-krzyzewski-laettner-hurley-05074105La partita è un monologo dei Blue Devils finisce 71-51. Coach K diventa il primo allenatore da Coach Gooden ad aver vinto due titoli consecutivi.

Mike Krzyzewski è entrato nel Gotha del College Basketball. A fine di quella partita Jalen Rose e Chris Webber dichiareranno che l’anno successivo i Wolverines torneranno in finale. Mantengono la promessa ma l’epilogo non sarà un happy ending.

Gli anni ’90 per Coach K è il periodo in cui ha iniziato a vincere, iniziato una striscia ancora aperta di partecipazioni alla March Madness, ma ci sono stati anche annate difficili, come la stagione 94/95 in cui Coach K si è dovuto operare e lasciare la panchina per un periodo, ha perso due finali quella del 94 contro Arkansas e contro la prima Connecticut di Jim Calhoun nel ’99. Nel ’93 poi ha perso un amico come Jim Valvano.

B8Uje.AuSt.156Negli ultimi anni del ’90 costruisce la squadra che nel 2001 vince il suo terzo titolo in finale contro Arizona. In quella squadra c’erano Carlos Boozer, un fantastico Shane Battier, Mike Dunleavy e Jason Williams.

A mio modo di vedere la squadra che perse due anni prima il titolo era più forte, aveva giocatori che in NBA hanno giocato meglio. Nel 2001 oltre al suo terzo titolo mette in cassaforte anche l’entrata nella Hall of Fame di Springfield, un giusto premio per un uomo fantastico che ha avuto una carriera fantastica.

Negli anni successivi recluta molto bene porta in North Carolina talenti come J.J Reddick, Luol Deng,Shelden Williams e Josh McRoberts ma non riesce mai ad andare oltre le semifinali, come nel 2004 sempre contro la bestia nera Uconn di Okafor e Gordon.

Nel 2006 sembra essere di nuovo l’anno giusto, la squadra non ha giocatori di spicco, ma un’insieme di giocatori esperti che sanno giocare il sistema chiesto da Coach K. Ma il camino si interrompe nelle Sweet Sixteen contro LSU.

Per il quarto titolo dovrà aspettare il 2010 dove batterà la sorprendente Butler di Coach Stevens in un match tirato che i Bulldogs hanno rischiato di vincere con una preghiera da centrocampo di Gordon Hayward.

ncb_u_dukewinsnatl1_576Quella era la squadra del triumvirato di Smith-Singler-Scheyer, dalla panchina entravano i fratelli Plumlee, come freshman c’era Ryan Kelly e il fratellino di Stephen Curry, Steph era ineleggibile. Nessuno dei titolari di quella squadra è diventato un grande giocatore NBA, ma quella squadra,dove ogni giocatore metteva il suo mattone, la migliore Duke degli ultimi cinque, tolta, forse la squadra di quest’anno.

Negli ultimi tre anni per Coach K, sono arrivate delle buonissime regular season e dei tornei pessimi, un’po in controtendenza a quello che succedeva a fine anni’80.

Spesso i Blue Devils sono stati nelle prime posizione dei ranking negli ultimi anni ma,tolta la stagione 2012/13 quella in cui la squadra era più esperta e il go-to-guy era un senior, nei tornei sono usciti al primo turno vedi lo scherzetto di tre anni fa con Leigh trascinata da C.J McCollum e lo scorso anno contro Mercer. Un punto comune a queste due sconfitte è che il principale giocatore della squadra era un freshman, Austin Rivers e Jabari Parker.

Coach K ha creato il programma cestistico di Duke rendendolo uno dei migliori, se non il migliore, degli ultimi trent’anni. L’ha fatta diventare una squadra prestigiosa dove tutti i migliori liceali vogliono andare.

Grazie a questo, nel 2006 è diventato coach di Team USA dove ha allenato i campioni della NBA che molto spesso nelle interviste post tornei internazionali parlano sempre bene di Coach K. Possiamo prendere ad esempio, l’ultima versione di Team USA che ha dominato il mondiale senza avere le star di primo ordine della NBA.

42eea5ebd56eOgni giocatore di quella spedizione ha beneficiato di passare un’estate intera con Coach K e i miglioramenti di ogni singolo giocatore si sono visti in questa stagione.

Gli Splash Brothers sono diventati il miglior backcourt della lega e sono dominanti, Boogie Cousins e Rudy Gay stavano giocando un’eccellente stagione prima della catastrofe dirigenziale di Sacramento, DeRozan è migliorato tantissimo a Toronto e solo gli infortuni stanno frenando la sua crescita. Harden è il candidato numero uno per vincere l’MVP della Nba. Tutti loro sono stati sotto le istruzioni di Coach Krzyzewski quest’estate e tutti sono diventati dei giocatori migliori.

Insomma in quarant’anni da allenatore Mike Krzyzewski ha rivoluzionato un programma, è diventato uno dei migliori allenatori di sempre, ha allenato tantissimi grandi giocatori e ha vinto più partite di tutti a livello di Division I.

1000!

Giù il cappello e tutti in piedi per Coach K, Mike Krzyzewski.

 

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