Alla fine, nel West Regional, sono sopravvisute fino alla fine le prime due teste di serie, evento sempre raro.

I modi in cui sono arrivate a questo punto peró, sono esattamente opposti: se Arizona, in due delle tre partite, ha faticato non poco a vincere ed ha convinto poco, Wisconsin invece ha prodotto un prova di forza dopo l’altra.

Arizona (#1), dicevamo, ha fatto fatica (risultato finale, 70-64) anche contro San Diego State (#4). Per lunghi tratti é sembrato che il piú motivato in “maglia” Wildcats fosse coach Sean Miller, che voleva raggiungere suo fratello Archie (coach di Dayton) alle finali dei regional. Quelli che erano in campo sembravano non sentire l’importanza di una partita di questo calibro.

A peggiorare ulteriormente le cose, due giocatori fondamentali per i Wildcats stavano avendo della partite complicate, per motivi diversi: Nic Johnson non ne azzeccava una in attacco, sbagliando i sui primi dieci tiri e segnando il suo primo canestro a poco meno di tre minuti dall fine dell incontro; Kaleb Tarczewski, invece, ha avuto non pochi problemi anche solo a rimanere in campo (15 minuti alla fine, di solito ne gioca quasi il doppio) a causa dei falli.

Gli Aztecs sono stati in vantaggio per quasi tutta la porzione centrale della gara, controllando i rimbalzi (37-29) e lasciandosi guidare dal solito Xavier Thomas (25 punti) e da Dwayne Polee: a lungo é sembrato che potessero davvero portare a casa l’upset, e San Diego State alle Elite Eight, tanto che erano ancora a -4 (65-61) a trentotto secondi dalla fine.

Per loro sfortuna, nel finale della partita si Ă© risvegliato Nic Johsnon che, dopo una gara frustrante, ha seganto quindici punti negli ultimi 2:45 minuti di gara (con 10 diri liberi segnati), rispondendo ad ogni tentativo di recupero e sorpasso degli Aztecs.

Dopo tre partite giocate nel Torneo, delle quali solo una di alto livello, é chiaro che Arizona deve migliorare nel gioco e nella testa: giá sabato sera ci si gioca la Final Four ed é necessario che i Wildcats portino la loro migliore versione se vogliono battere i Badgers e vincere la finale del regional (sarebbe la prima volta ad Anheim, visto che al momento sono 0-3 in Southern California).

Come detto prima, quelli che invece stanno impressionando in questo Torneo sono i Badgers di Wisconsin (#2) che stanno inanellando una grande partita dopo l’altra, e si sono conquistati il loro terzo accesso alle Elite Eight.

Anche ieri notte hanno avuto ragione (69-52) di Baylor (#6), in una partita non proprio combattuta: giá nel primo tempo, infatti, Wisconsin é riuscita a conquistare un vantaggio di quattrodici punti che ha poi mantenuto fino alla sirena finale.

Baylor, che aveva impressionato fino a questo momento contro Nebraska e soprattutto nel terzo turno contro Creighton, Ă© sembrata irriconoscibile. I Bears si sono visti togliere tutte le loro sicurezze da una Wisconsin quasi perfetta: emblematico come Baylor abbia anche perso la lotta a rimbalzo (39-33), che si pensava essere nettamente a suo faore, e come abbiacombinato pochissimo in attacco ( i cinquantadue punti finali pareggiano il minimo in stagione).

I Badgers sono stati, come si diceva, perfetti e grande merito va sicuramente dato a Bo Ryan, che ha preparato i suoi alla perfezione e che ora vuole arrivare per la prima volta alle Final Four: Wisconsin, infatti, ieri notte ha vanificato la celebre zona di Baylor, ha rallentato il ritmo della gara e difeso forte, togliendo ai Bears quella fluiditá offensiva e aggressivitá che li avevano portati fino a qui.

Alla fine é lo stesso coach di Baylor, Larry Drew, a riassumere benissimo la partita, sottolineando come i meriti dei Badgers siano stati tanti, ma che anche i demeriti dei suoi abbiano fatto la differenza “Wisconsin ha davvero giocato una grande partita, e noi non abbiamo fatto niente per rendere loro la vita difficile”.

Sabato sera Wisconsin se la dovrá vedere con gli imprevedibili Wildcats di Arizona. Di sicuro i ragazzi di coach Ryan sanno di avere una concreta possibilitá di arrivare alle Final Four: i loro tifosi (numerosissimi anche in California) stanno aspettando da troppo tempo.

 

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