Quest’anno seguirà il Midwest Regional che è stato definito all’unanimità il più complesso del bracket, figlio di quei depravati del Commitee che hanno ammassato una vagonata di talento tutto in questa zona del torneo. Breve analisi squadra per squadra e poi proviamo a districarci

1. Wichita State: forti, completi, esperti. Ma quest’anno giocano sotto i riflettori, che è complesso. Stato di allerta
2. Michigan: quando le cose funzionano sono un piacere per gli occhi. Nik Stauskas eccezionale. Soffrono le difese forti
3. Duke: hanno dato a Jabari Parker e Rodney Hood il seed n° 3. Adesso gustatevi la loro rabbia
4. Louisville: la più forte 4 del torneo. Arriva in forma e in crescita, ma con guardie giovani e senza Behanan. Basterà?
5. Saint Louis: difesa da top Ncaa e in più c’è Jordair Jett a dare spettacolo. Eppure sembrano arrivati in calo
6. Massachusetts: ritmo alto, pressing. In giornata sono uno spasso. Ma non è lo stile con cui fai strada al torneo
7. Texas: squadra rivelazione, freschi e giovanissimi. Probabilmente pagheranno l’inesperienza al torneo.
8. Kentucky: servirebbe un sito apposta. Talento da franchigia Nba (lo dico convinto), rapporto gioco-risultati/talento da incubo
9. Kansas State: Shane Southwell li porterà davvero al secondo turno? Se ci riescono statua per Bruce Weber
10. Arizona State: un piccolo fenomenale (Carson) e un lungo fenomenale (Bachinsky). In mezzo poco
11. Una tra Iowa e Tennessee. Scommetto su Iowa, anche se Tennessee ha fatto tremare Florida
12. NC State: dopo la W su Xavier chi li ferma? TJ Warren potrebbe non aver ancora voglia di tornare a casa, ma è solo
13. Manhattan: giocano a buttarsi dentro a prendere liberi. Han fatto fuori Iona, ma i miracoli mi sa che son finiti
14. Mercer: Langston Hall e Bud Thomas a tirare tutto quello che capita tra le mani. Devono sperare nel 70% dal campo
15. Wofford: in teoria sono uan squadra difensiva, ma non tale da impensierire uno dei più forti attacchi della Ncaa
16. La vincente di Cal Poly/Texas Southern. Dovrebbe essere la prima, ma trattasi comunque di vittima sacrificale

Fatta una breve analisi, tuffiamoci nel bracket. Wichita State facile al primo turno, mentre Kentucky con qualche apprensione in più (ma non troppa, crediamo). Wichita-Kentucky sarebbe un super secondo turno, credo il migliore che ci sarà e uno dei più complessi da pronosticare.

Gli Shockers una front line come quella di UK non l’hanno mai affrontata, ma in compenso l’abitudine al torneo potrebbe pendere per loro. Pensando a spettacolo e draft tifo UK, ma credo passerà Wichita State. Più sotto si scontrano la difesa di Saint Louis con sua maestà “o animalo” TJ Warren, strabordante attaccante di NC State. Possibile upset, ma dico Billikens. Louisville-Manhattan una cicloturistica (i Jaspers non hanno idea…) e quindi si arriva a Saint Louis-Louisville che è un peccato, perché ne passa una sola. Dico Cardinals, perché sono in crescita.

Parte bassa. Massachusetts e lo stile a 100 km/h tutto pressing (ma c’è anche il miglior play del torneo, Chaz Williams, che verrà in Europa a fare il fenomeno) contro una tra Iowa e Tennessee. Non so perché ma pur divertendomi, non credo nello stile di corsa senza difesa, quindi dico che i Minuteman non ce la faranno.

Chiunque passi al secondo turno beccherà Duke (che avrà eliminato Mercer) e verrà sconfitto. I Blue Devils sono dipendenti dal tiro da 3 e soffrono sotto canestro, ma con Parker-Hood in squadra e coach K in panchina l’eliminazione al secondo turno non la prendo in considerazione. Dico Texas su Arizona State perché Cameron Ridley è un lungo sottovalutato e Isaiah Taylor può tenere Jahii Carson, ma poi trovano Michigan (passata sul corpo di Wofford) e lì finisce la danza.

Sweet 16 quindi tra Wichita State e Louisville e tra Duke e Michigan. Partite stupende da guardare. Ma da analizzare? Il rematch della semifinale della Final Four 2013 è per forza di cose un terno al lotto e dico Cardinals, perché quello stile di gioco per me è troppo per gli Shockers (che, chiariamo, hanno perso Malcolm Armstead e Carl Hall come Louisville ha perso Peyton Siva e Gorgui Dieng).

Duke-Michigan sono simili: Blue Devils con più talento, Wolverines con lunghi più affidabili. Dico Michigan perché stanno giocando con scioltezza, hanno inserito bene i freshman e perché Nik Stauskas mi sembra leader, ma è una scelta da testa o croce. Anche perché in questo modo (se tutto si avverasse) Louisville affronterebbe in due partite consecutive prima Wichita State e poi Michigan, rivivendo le Final Four del 2013. E siccome è divertente credere nella cabala, ipotizzo i Cardinals alle F4 2014 a giocarsi il re-peat. Sarebbe una bella storia.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.