wichi90Quando si parla di college basketball in Kansas, si pensa subito ai famosi Jayhawks, dove sono passati giocatori del calibro di Wilt Chamberlain, Danny Manning, Paul Pierce e tanti altri giocatori NBA. Ma da un paio di anni, si sta facendo conoscere un altro ateneo: Wichita State.

Questo ateneo, e soprattutto la sua squadra di basket, si è fatto conoscere al mondo degli appassionati di college basketball, lo scorso marzo arrivando a giocare le Final Four di Atlanta.

L’unico giocatore che ha avuto una buona carriera NBA uscito da Wichita State è stato Xavier McDaniel, ala piccola protagonista delle accesissime sfide fra i New York Knicks e i Chicago Bulls di Micheal Jordan.

Questa università, che ha sede a Wichita, ha partecipato due volte alle Final Four, la stagione scorsa e nel 1965. Sulla panchina degli Shockers siede Gregg Marshall, uno degli allenatori più capaci dell’intera divisione. L’anno scorso sono arrivati alle Final Four, grazie ad alcuni fattori: avevano in squadra giocatori esperti, erano stati inseriti nel Regional più facile di tutto il torneo e hanno giocato con squadre abbastanza abbordabili.

Infatti i Shockers hanno battuto in ordine: Pittsburgh, Gonzaga la numero 1, La Salle e nella finale del Regional la partita più difficile contro Ohio State. Levando la partita contro Ohio State, le altre sono state semplici, per il semplice fatto che contro LaSalle e Pittsburgh erano più forti e contro Gonzaga, che non meritava il seed #1, coach Marshall aveva preparato la partita alla perfezione.

Ecco preparare una partita è una delle migliori capacità di coach Marshall. Infatti ha preparato così bene le partite contro i Buckeyes e contro Louisville da mettere in difficoltà due dei migliori atenei della Divison I.

La squadra dell’anno scorso era composta da Senior come Malcom Armstead, affidabile playmaker, Demetric Williams, Carl Hall, il miglior rimbalzista della squadra, più tutti i giocatori come Early, Baker,Vanvleet che giocano ancora oggi in maglia Shockers.

I primi tre citati, dopo la fantastica cavalcata dell’anno scorso, si sono laureati e sono andati via. La squadra di quest’anno è stata affidata al Junior Cleanthony Early, il più talentuoso di tutti, ai due Sophomore Fred VanVleet e Ron Baker e all’ala piccola Tekele Cotton.

Coach Marshall fa girare nove uomini, ma questi quattro sono sempre partiti in quintetto in questa stagione. L’ultimo posto del quintetto è conteso da Lufile e Coleby, due lunghi che vanno bene a rimbalzo.

Gli altri tre che entrano dalla panchina sono sono Evan Wessel, Nic Wiggins fratello del più famoso Andrew e Darius Carter. Quest’ultimo è il più produttivo. Le guardie sono buoni tiratori dal perimetro e ottimi difensori, specialità dove eccelle Baker. Quest’ultimo insieme a Early erano quelli che avevano più minuti lo scorso anno.

Il roster non è finito qui perché ci sono anche dei talentuosi Freshman che potranno dare una mano durante la stagione come l’ala forte Shaquille Thomas o il playmaker Dj Bowles o anche il buon Ri’an Holland che può essere impiegato come guardia che tira da tre e difende forte.

In questo gruppo non c’è la stella pronta per la NBA, che risolve le cose, ma la forza di questo gruppo è il collettivo. Infatti Baker, Early, Cotton e VanVleet sono tutti in doppia cifra ma nessuno supera il 15 punti di media. A rimbalzo i lunghi ne hanno qualcuno in più ma ad esempio Baker ne raccoglie 4.4 a partita mentre Lufile, che gioca da centro, ne prende 5.2.Tutte queste tipo di squadre hanno questo equilibrio. Questa squadra è molto più forte di quella che ha raggiunto le Final Four, perché tutti i titolari hanno già un torneo, giocato alla grande, alle spalle

I Shockers, dopo undici partite, sono ancora imbattuti. Non hanno incontrato squadre al livello di Duke, Arizona o Syracuse ma alcune buone squadre le hanno incontrate. Infatti hanno battuto BYU, Saint Louis, una buonissima Tennessee e Alabama.

Non credo che potranno avere altre partite di livello perché giocano nella Missouri Valley Conference, dove, fino all’anno scorso, giocava Creighton. Contro Tennessee e Alabama sono state due partite molto equilibrate dove alcune giocate personali hanno risolto la partita.

Contro i Volunteers la partita è stata molto bella ed equilibrata, spezzata da una giocata a tutto campo di Tekele Cotton, che stoppa il tiro, prende il rimbalzo e va a segnare e a subire il fallo. Contro i Crimson Tide, ad un paio di minuti dal termine hanno piazzato il parziale cha ha tagliato le gambe ad Alabama.

Le partite vinte contro Saint Louis e BYU le hanno vinto meritatamente, giocando un buon basket in entrambi i lati del campo. La cosa bella degli Shockers è che in ogni partita c’è il giocatore che la risolve. Quest’anno l’obbiettivo degli Shockers è di tornare al torneo, cosa ampiamente alla portata di Wichita State.

Una situazione da non escludere è che potrebbero finire la stagione da imbattuti perché le ultime partite di non-conference sono contro N.C Central e Davidson e le avversarie più temibili della conference sono Indiana State e UNI. Intanto i Shockers continuano a sognare.

 

One thought on “Wichita State: la nascita di una Cinderella

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