Nella stagione 2013-2014 la ACC si candida a spodestare la Big Ten come Conference che ospita il maggior numero di squadre di talento e questo perché la divisione si arricchirà di tre nuove università, tutte storicamente forti nel basket: Syracuse, Notre Dame e Pittsburgh.

Il passaggio alla ACC avviene però nel momento in cui tutti e tre i “nuovi college” stanno cambiando pelle e quindi è probabile che non lotteranno già dalla prossima stagione per il primo posto in classifica (forse ad eccezione di Notre Dame). Primo posto che invece, salvo sorprese, dovrebbe tornare a essere un affare riservato a North Carolina e Duke.

Un ritorno al passato, che l’anno scorso era stato interrotto da alcune squadre rivelazione, a partire da Miami ma anche  Nc State (che per la verità alla lunga ha un po’ deluso le aspettative) per arrivare fino a Maryland. Tutti team che però quest’anno hanno perso giocatori importanti e che probabilmente ci metteranno un po’ a ricostruire programmi da vertice della Conference.

Qui sotto ecco una (sintetica) preview della prossima ACC con il ranking pre-stagionale di Ncaabasket.net

1. NORTH CAROLINA

PJ Hairston (North Carolina)

PJ Hairston (North Carolina)

Metterli primi in classifica è molto rischioso (di North Carolina abbiamo parlato in un precedente articolo), basti dire che per tutti i più famosi esperti di college basket la n° 1 del ranking è Duke. Eppure la scelta di James Michael McAdoo e di PJ Hairston di restare ha ovviamente garantito una quantità di talento rispettivamente sotto canestro e sul perimetro che unità ai nuovi reclutamenti fa del roster di UNC potenzialmente uno dei più talentuosi dell’intera Division I.

I Tar Heels saranno fortissimi sotto canestro, andando a ribaltare l’assetto della scorsa stagione, che è svoltata quando coach Roy Williams ha scelto di giocare con quattro piccoli in campo. Sarà una stagione chiave per North Carolina, e non a caso intorno al college si avverte un po’ di nervosismo.

La questione PJ Hairston è stata risolta in maniera un po’  strana tanto che, in contrasto con la decisione di re-inserirlo nel roster, un tutor della squadra (Jack Halperin) ha lasciato l’università scrivendo anche una vibrante lettera di accuse a coach Williams. Coach che già di suo da qualche stagione è un po’ sulla graticola, complici le poche vittorie (relativamente al blasone) e i reclutamenti non sempre esaltanti.

Quest’anno sono arrivati Isaiah Hicks e Kennedy Meeks (e occhio che nel 2014-2015 arriva un trio potenzialmente devastante: Justin Jackson, Theo Pinson e Joel Berry). Se Meeks si rivelasse la forza che tutti sperano sotto canestro, se Hairston non farà la testa matta, se il play Marcus Paige mostrerà miglioramenti nel tiro da fuori, e se McAdoo metterà in mostra tutto il suo talento… in teoria UNC sarà la prima forza della ACC.

2. DUKE

Jabari Parker (Duke)

Jabari Parker (Duke)

Il capitolo su North Carolina si conclude con la frase “in teoria”, perché poi ci sono sempre i Blue Devils. I quali, sempre restando alla “teoria”, avrebbero perso i tre principali realizzatori (Seth Curry, Mason Plumlee e Ryan Kelly) che cubavano in totale per 48 punti a partita. A livello collegiale è un’enormità, motivo per cui Duke dovrebbe essere considerata un passo indietro a UNC.

Ci sono due però, che si chiamano Jabari Parker e Rodney Hood, il primo che dovrebbe essere un realizzatore mortifero e il secondo che potrebbe andare a occupare il ruolo tattico (lungo con tiro da fuori) che l’anno scorso occupava Kelly. Dire a priori che tutto funzionerà è prematuro, ma i Blue Devils sono allenati da coach K, il che implica che di solito giocano meglio di quanto si creda. Le uniche incognite, che ci spingono a metterli al secondo posto, sono la regia di Quinn Cook, che resta ondivaga e la presenza sotto canestro dopo la partenza di Plumlee, che potrebbe essere un problema contro squadre meglio attrezzate (avete pensato a North Carolina? Bravi. Promossi).

3. NOTRE DAME

Jerian Grant (Notre Dame)

Jerian Grant (Notre Dame)

Alert: scelta rischiosa. Ok, Jack Cooley se n’è andato, ma i Fighting Irish si aggregano alla ACC confermando 4/5 del quintetto base dello scorso anno e la coppia di guardie (primo e terzo miglior realizzatore) ovvero Jerian Grant ed Eric Atkins. In  più il backcourt si è arricchito ulteriormente con il reclutamento di Demetrius Jackson e Steve Vasturia. Insomma, probabilmente Notre Dame giocherà a trazione posteriore e se si dà retta a coach Mike Brey, il college non ha mai avuto un reparto guardie così forte in tutta la sua storia.

 4. VIRGINIA

Joe Harris (Virginia)

Joe Harris (Virginia)

Joe Harris parte come candidato (e per la maggior parte favorito) per il premio di miglior giocatore della ACC. Basterebbe questo per far capire quanta attesa ci sia intorno al college, che peraltro schiererà tutti i primi 5 realizzatori della scorsa stagione, compreso Akil Mitchell (13,1 punti e 8,9 rimbalzi). In più da un trasferimento è arrivato il lungo Anthony Gill (da South Carolina) che potrebbe garantire maggiore presenza in area la prossima stagione, anche se il vero punto debole della squadra sarà la posizione di point guard visto che non ci sarà più Jontel Evans.

5. SYRACUSE

CJ Fair (Syracuse)

CJ Fair (Syracuse)

Sotto canestro stazioneranno le sicurezze Rakeem Christmas e Baye Moussa Keita. Ma le assenze di Michael Carter-Williams, Brandon Triche e soprattutto James Southerland peseranno parecchio. Le sorti della squadra peseranno su CJ Fair, giocatore eccezionale quanto sottovalutato, ma l’ala piccola non potrà fare tutto da solo e per questo la stagione passerà anche dalla capacità di Jerami Grant di fare un passo avanti nella stagione da sophomore e da quelle del freshman Tyler Ennis (la cui velocità non si mette in discussione) di mettere in ritmo attacco e difesa degli Orange.

POSIZIONI 6-15

6. Maryland (Dez Wells e intorno una squadra ancora forte sotto canestro, ma da plasmare in vista dei super reclutamenti della stagione 2014-2015)
7. Georgia Tech (posizione alta, ma potrebbero essere una sorpresa. Tornano 4/5 del quintetto e i primi 4 marcatori, tra cui Daniel Miller))
8. Boston College (i primi sei realizzatori dell’anno scorso erano freshman o sophomore, sono attesi miglioramenti e occhio a Ryan Anderson)
9. Pittsburgh (sempre tosti in difesa, ma con la partenza di Steve Adams un po’ deboli sotto canestro e hanno poco talento diffuso)
10. Florida State (squadra compatta senza nessun picco, ad eccezione forse del lungo Okaro White. Orfani del mancato reclutamento di Wiggins)
11. Nc State (troppe partenze importanti. Squadra da rifondare attorno al freshman Anthony Barber e a TJ Warren)
12. Clemson (molto più pronfondi rispetto allo scorso anno, ma basta niente per finire in fondo alla classifica)
13. Wake Forest (L’ala Devin Thomas potrebbe essere uno dei più forti giocatori della ACC. Bisogna vedere dove porterà la squadra)
14. Miami (sono partiti 6 giocatori tra cui i primi 5 realizzatori. Anno zero se ce n’è uno)
15. Virginia Tech (se n’è andato anche il miglior giocatore e marcatore, cioè Erik Green, attesi a un’annata difficile)

Da www.ncaabasket.net (Twitter: @ncaabasketnet)

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