Partiti Burke e Hardaway, le chiavi dei Wolverines passano a Mitch McGary

Partiti Burke e Hardaway, le chiavi dei Wolverines passano a Mitch McGary

Chiusa la finestra temporale in cui i giocatori potevano dichiararsi al draft 2013 della Nba, si possono fare alcune previsioni sulla stagione 2013-2014 del college basket.

Logico partire dalle finaliste del torno Ncaa, Louisville e Michigan. I Cardinals hanno un solo giocatore in partenza, ovvero Gorgui Dieng e per molti saranno addirittura più forti della passata stagione. Per i Wolverines invece il discorso è un po’ più complesso.

Parafrasando un detto che ha fatto storia della finanza italiana, i giocatori “non si contano ma si pesano”. Michigan vedrà tornare, con un anno di esperienza in più, tutto il reparto dei lunghi. Glenn Robinson III, Jordan Morgan, Jon Horford ma soprattutto Mitch McGary.

Il problema è che ha perso in un colpo solo Trey Burke e Tim Hardaway Jr, ovvero la coppia da cui partivano tutte le penetrazioni della squadra. Quanto “peserà” l’assenza di Burke?

Molto. A essere onesti, senza Burke i giocatori di Michigan probabilmente avrebbero seguito le Final Four 2013 in tv.

I fari sono quindi puntati sul giocatore che dovrebbe prendere il posto del super-play dei Wolverines, ovvero Derrick Walton. In una recente analisi, Mike Biancardi di Espn ha definito Walton “il Burke dei poveri”, considerazione che ha un po’ irritato lo staff di Michigan, ma che Biancardi ha precisato voleva essere un complimento.

Il senso è che avere un freshman che anche solo “ricorda” Burke, considerando che quest’ultimo è stato il miglior giocatore della scorsa stagione, potrebbe essere un affare. Derrick Walton avrà fin da subito molta pressione addosso e la sua capacità di gestirla e di rispondere alle grandi attese dimostrerà che tipo di giocatore è.

Il fatto è che, anche se nessuno lo dice apertamente, a Michigan tutti sperano che con Walton si ripeta la favola di Burke, che è arrivato al college valutato al 19° posto fra le point guard, ma che in due stagioni ha vinto prima il titolo di freshman dell’anno e poi quello di miglior giocatore della nazione.

Burke aveva l’incredibile caratteristica di saper segnare in proprio, ma anche migliorare il rendimento dei compagni. Articoli come “Derrick Walton the biggest sleeper in the 2013 class, will he be Michigan’s next elite PG?”, non fanno che aumentare tensione e aspettative sul ragazzo.

La vera star che entra all’università in realtà non è Walton, ma Zak Irvin, un’ala piccola che si dividerà i minuti con Robinson III. Vista la sua versatilità e la sua altezza (1,98) Irvin potrà comunque giocare sia insieme al figlio di Big Dog quando questo scala in ala grande o giocare minuti da guardia visto che è dotato di ottimo tiro da fuori.

Ad analizzare posizione per posizione il roster di Michigan, il vero ruolo scoperto della prossima stagione potrebbe essere proprio quello di shooting guard, che sarà probabilmente occupato da Nik Stauskas in quintetto.

Stauskas però, pur dotato di tiro mortifero, si è quasi ritagliato un ruolo da specialista già al college e non è in grado di battere l’uomo con continuità, né di crearsi un tiro dal palleggio, caratteristiche che erano proprie di Hardaway Jr e che non ha nemmeno Spike Albrecht, eroe della Final Four che però difficilmente ripeterà una stagione intera su quei livelli.

Il compito di penetrare le difese avversarie in modo da creare spazio sul perimetro (e a quel punto avere Irvin e Stauskas potrebbe pagare dividendi) potrebbe/dovrebbe gravare su Caris LeVert, che quest’anno era già un punto fermo nelle rotazioni di coach Beilein.

Il problema per l’allenatore di Michigan sarà lavorare sulla selezione di tiro di LeVert, che ha mostrato sprazzi di grande talento, ma anche propensione alle palle perse e disattenzioni difensive a volte gravi.

Di fatto, assumendo un rendimento accettabile di Walton e Irvin al primo anno, Michigan dovrebbe rimanere stabilmente nella parte alta della Big Ten, tanto più che per Indiana la stagione 2013-2014 non dovrebbe essere all’altezza della precedente.

Per molti questa sarà la stagione di Iowa (intesa come “squadra sorpresa” della Conference) , ma al momento le uniche due formazioni che (sulla carta ovviamente) sembrano favorite contro i Wolverines (senza offesa per Wisconsin, altra candidata a una buona regular season) sono Michigan State e Ohio State, entrambe per lo stesso motivo: un nucleo rimasto intatto dalla passata stagione e un reparto di piccoli che potrebbe mettere in crisi sui due lati del campo le guardie di Michigan.

Da www.ncaabasket.net (Twitter: @ncaabasketnet)

One thought on “Michigan: la prossima stagione pesa sulle spalle di Mitch McGary

  1. A mio avviso, Michigan è ancora la numero 1 in Big10…Gli Spartans hanno perso Nix e i Buckeyes Thomas (quest’ultima una perdita piuttosto grave), ma nonostante le mancanze su PG e SG secondo me i Wolvs rimangono fra le Contender =)

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