michsyr656bAlle 00.05 ora italiana della notte fra sabato e domenica, anche per i Wolverines e gli Orangemen cominceranno le tanto attese Final Four.

La sfida tra Michigan e Syracuse è forse la più attesa tra le due semifinali, non fosse altro perchè Louisville sembra imbattibile e Wichita State ha già compiuto un miracolo riuscendo a strappare il biglietto per Atlanta.

Sfida più attesa perchè mette a confronto due squadre partite con lo stesso seed (#4), che hanno sì sorpreso molti, ma non proprio tutti. Michigan ad inizio stagione, era una delle favorite per la conquista del titolo; Syracuse era certamente accreditata per conquistare un posto alle Final Four. Entrambe hanno però vissuto una stagione fatta di alti e bassi, hanno flirtato con la numero 1 del ranking in più occasioni, e altre volte sono scivolate più in basso.

Ora però, sia i Wolverines che gli Orangemen, sembrano al massimo della forma. Il cammino fatto durante il torneo è stato molto simile: vittorie più o meno semplici ai primi due turni, upset ai danni della numero 1 della Region ed accesso alle Final Four conquistato dominando le rispettive finali.

Nonostante percorso e potenzialità simili, questa semifinale metterà a confronto due idee opposte di gioco. Michigan fa del contropiede e della velocità d’esecuzione la sua arma principale, cercando di vincere le partite nella metà campo offensiva; Syracuse svolge sempre il proprio compito in attacco, mentre è in difesa che fa la differenza, grazie alla solida e solita zona di Coach Boeheim.

Sarà la sfida tra Michigan, che ha regalato a noi spettatori sempre un bel basket da vedere, e il match più spettacolare di questo Torneo contro Kansas, e Syracuse che, pur rallentando sempre il gioco e forse annoiando il pubblico, ha eliminato prima Indiana e poi Marquette.

Sarà la sfida tra Trey Burke e Michael Carter-Williams, due delle migliori PG dell’intera nazione. Il play dei Wolverines segna 16ppg, distribuendo quasi 7.7ast, ma quello che non dicono i numeri è la leadership che ogni partita mette in mostra.

Burke ha praticamente vinto da solo la partita contro Kansas, guidando la rimonta dei suoi dal -14 a 6′ dal termine, firmando la tripla del pareggio a 2” dalla fine, da oltre 8 metri, e poi trascinando Michigan alla vittoria nell’overtime. Carter-Williams è invece un play atipico, visti i quasi due metri di altezza.

Passatore sopraffino, talvolta sembra più interessato a far segnare i compagni che finalizzare in prima persona; ma nel momento del bisogno sa prendersi le sue responsabilità, come nel match contro gli Hoosiers, chiuso con 24pt e 9/19 al tiro. Il sophomore degli Orange è fondamentale anche nella zona che ogni sera mette in campo Coach Boeheim, infatti, grazie alle sue lunghe leve, ruba più di 4 palloni a partita.

Sarà anche la sfida tra due dei migliori tiratori del panorama collegiale: Stauskas vs Southerland. Il canadese di Michigan, che in stagione tira col 45%, ha chiuso la sfida con Florida con 6/6 da tre. Il senior di Syracuse si “limita” al 40% con i piedi dietro l’arco, ma dall’inizio del torneo della Big East sta tirando col 50% (26/52).

Soprattutto sarà la sfida tra due squadre complete, ricche di giocatori di talento; tra Triche e Hardaway Jr, due guardie con tanti punti nelle mani; tra Robinson III e CJ Fair, miglior difensore e miglior realizzatore delle rispettive squadre; tra i lunghi di Syracuse e McGary, che da quando è iniziato il torneo è il migliore dei suoi, con 17.5ppg, 11.5rpg, 1bpg e 3stpg.

Sarà una grande sfida. La squadra di Coach Beilein parte favorita, per il maggior talento a disposizione e per la presenza di giocatori adatti a scardinare la zona degli Orangemen.

Michigan spingerà molto per cercare punti veloci in transizione e, una volta schierati in attacco, se McGary e Robinson sapranno occupare gli spazi giusti nella metà campo offensiva, riuscendo a liberare Burke, Hardaway Jr e Stauskas sul perimetro, allora per i Wolverines la strada per la finalissima potrebbe essere in discesa.

Attenzione, però, a non dare per spacciata Syracuse. Michigan ha le armi necessarie per poter creare problemi agli Orange, ma non dimentichiamoci che anche Indiana era nettamente favorita. I ragazzi di Coach Boeheim riescono, infatti, a far giocare veramente male le squadre avversarie, chiedere ai Golden Eagles di Marquette che, in finale, ha tirato col 26% dal campo, 3/24 da tre, perdendo 14 palloni.

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