Le quotazioni di Tony Snell sono in rapida ascesa dopo la vittoria della MWC

Le quotazioni di Tony Snell sono in rapida ascesa dopo la vittoria della MWC

I tornei di Conference quest’anno sono finiti con pochi pronostici rispettati.

Le eliminazioni di Michigan, Duke, Georgetown o Indiana hanno fatto scalpore, ma fino a un certo punto visto che per tutta la stagione ha regnato un grande equilibrio. Ecco gli ultimi promossi e bocciati prima di immergerci nel torneo Ncaa.

SALE: James Southerland (Syracuse)

L’ala grande degli Orange non ha portato la sua squadra a vincere il torneo della Big East, ma ci è andato molto vicino. Ha battuto il record di triple segnate nel torneo con 19 (su 41) e a tratti è sembrato immarcabile. Il 6-6 da 3 contro Pittsburgh è stata una prestazione memorabile.

SCENDE: Michael Carter Williams (Syracuse)

La difesa di Louisville sa come entrare sotto la pelle di un play. Ma lui, una possibile scelta Nba molto quotata, è apparso davvero troppo nervoso e fuori controllo. E la sua gomitata (sanzionata come flagrant) contro Hancock ha segnato la resa definitiva degli Orange.

SALE: Tony Snell (New Mexico)

Quello che ha fatto Snell nella gara finale della MWC contro UNLV è incredibile. Ha letteralmente preso la squadra sulle spalle segnando tutti i canestri decisivi con una sicurezza e una personalità superiori. E pensare che è anche un buon difensore.

SCENDE: Anthony Bennett (UNLV)

E’ partito a razzo, segnando i primi 11 punti della sua squadra. Dopo 7 minuti aveva siglato 13 dei 15 punti totali di UNLV. Peccato che nei restanti 33 minuti ne abbia segnati solo 2. Sbagliando quasi ogni scelta, con poco controllo e molte forzature. E alla fine i Rebels hanno perso.

SALE: Montrezl Harrel (Louisville)

Tra i motivi che hanno impedito a Syracuse di conquistare la Big East c’è lui, il freshman dei Cardinals, che ha messo a segno il suo career high (20 punti) proprio in finale. Esplosivo, ma con mano morbida dalla lunetta. Coach Pitino ha trovato un degno sostituto per Dieng.

SCENDE: Michigan

Coach John Beilein dovrà fare i miracoli per risollevare il morale di una truppa che quest’anno ha messo in mostra grande talento, ma una capacità di sprecarlo ancora maggiore. Trey Burke è sempre entusiasmante, ma non c’è vantaggio che i Wolverines riescano a difendere.

SALE: Aaron Craft (Ohio State)

Alzi la mano chi ha più il coraggio di scommettere contro di lui. Dicevano che si era spento, che in fondo non è un attaccante. Alla fine è stato l’anima (con punti) della vittoria della Big Ten da parte dei Buckeyes. E partendo da lui, tutta la squadra sembra trasformata.

SCENDE: Kentucky

I Wildcats campioni del 2012 non disputeranno il torneo dopo una stagione da dimenticare. Una delle fotografie della stagione è quella del play Ryan Harrow, in lacrime, che si assume le responsabilità del fallimento. Ma è stata colpa di tutti, da coach Calipari ai giocatori.

SALE: Marshall Henderson (Ole Miss)

La guardia spara-tutto ha strascinato la sua squadra alla vittoria nella SEC contro Florida. Lui è stato votato miglior giocatore della Conference e alla fine ha preso in giro i coach che l’hanno “snobbato” nelle votazioni per il primo quintetto della SEC. Giocatore sopra le righe, ma se è nel “suo” momento, in partita è elettrizzante.
SCENDE: Mason Plumlee (Duke)

Forte è forte, ma ogni volta che in stagione ha affrontato altri centri competitivi non è mai riuscito a imporsi. Il doppio confronto nel corso dell’anno con Alex Len di Maryland (altro prospetto Nba) è stato eloquente. Adesso ha il torneo Ncaa da affrontare per dimostrare di meritare una chiamata alta al draft.

Da www.ncaabasket.net (Twitter: @NcaaBasketNet)

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