Cambia il formato della nostra rubrica trasformando il solito elenco settimanale dei fatti in una specie di borsino della settimana in cui cercheremo comunque di elencare i fatti salienti ed i soliti consigli sulla visione alla fine.

Erick Green, uno dei protagonisti di questo inizio di stagione

Settimana bella piena tra sorprese, conferme e delusioni, con il confronto tra ACC e Big Ten conclusosi in paritĂ  ma che ha sollevato delle questioni sicuramente interessanti, come appunto la forza della Conference di Indiana & Co. Che questa settimana si trova ben 5 squadre nel ranking.

 

THUMBS UP: DUKE

Chi aveva paura che la squadra di questa stagione fosse troppo poco talentuosa per entrare tra le favorite al taglio della retina finale forse non conosce bene Mike Krzyzewski.
Questa composizione di squadra permette all’ormai ex-coach di Team USA di usare al meglio tutte le qualità di cui dispone questo roster senza andare a cercare possessi “speciali” per giocatori come Austin Rivers lo scorso anno, ed il percorso immacolato in uno dei calendari più infernali di questo inizio ne è la miglior dimostrazione.

Abbiamo giĂ  parlato della vittoria contro Kentucky, ma in questa settimana i Blue Devils hanno affrontato altre due ambiziose come Ohio State e Louisville ma anche squadre fastidiose quali VCU e Minnesota. 4-0 con prestazioni piĂą che convincenti.

Oltre al già citato Mason Plumlee, sicuramente il miglior giocatore del mese di Novembre, che continua a confermare quanto di buono visto nelle prime sfide, va sottolineato l’apporto di Quinn Cook, ottimo nella vittoria contro i Buckeyes di Aaron Craft, il miglior difensore sugli esterni della nazione.
Ora il calendario è in discesa fino all’inizio della ACC, dove si troverà immediatamente North Carolina State, ma fino a quel momento sarà difficile vedere K ed i suoi ragazzi uscire dalle prime posizioni del ranking

 

THUMBS DOWN: KENTUCKY

Appunto, Kentucky. Protagonista come Duke della rubrica di due settimane fa ed ora tornata alla ribalta per una notizia negativa ed anche inaspettata, ovvero l’esclusione dal ranking dell’Associated Press.

I campioni in carica infatti stanno vivendo malissimo il nuovo corso (l’ennesimo), dimostrando di essere una squadra acerba, neanche vagamente paragonabile a quella strepitosa dello scorso anno, dove anche lì erano pieni di newcomers, ma con un background completamente differente.

I grossi problemi riguardano tre punti: punti sul perimetro, punti interni e leadership. Nei primi due casi manca un giocatore che sappia essere realizzatore quando si gioca a ritmi bassi e un tiratore che possa aprire il campo costantemente. Ma il problema della leadership è il maggiore, Ryan Harrow al momento ha mostrato lacune immense da questo punto di vista e Archie Goodwin è caricato di troppe responsabilità, nonostante stuia facendo tutt’altro che una brutta figura.

Pesanti le sconfitte contro Notre Dame (64-50) e soprattutto contro Baylor (64-55) che chiude la striscia vincente di 55 partite alla Rupp Arena.

Brutto risveglio per Calipari all’alba di un nuovo giorno.

 

THUMBS UP: FLORIDA

Rimaniamo nella SEC ed andiamo a prendere l’unica squadra che sta convincendo tra le favorite di prestazione, visti i problemi di Kentucky ma anche quelle di Missouri che ha perso un elemento fondamentale come Michael Dixon, accusato due volte di violenza sessuale.

I Gators sono partiti fortissimo, come dimostrano le sonanti vittorie contro Wisconsin (74-56) e Marquette (82-49) due squadre sicuramente di minor spessore ma con cui non c’è certo il divario di cui parlano i punteggi finali.

Billy Donovan ha inculcato grande fiducia nei propri tiratori grazie al grande lavoro che stanno facendo Will Yeguete e Patric Young sotto le plance ed in difesa, ma anche Scott Wilbekin, calato perfettamente nel ruolo di regista con il ruolo di alimentare il fuoco dei vari Boynton, Murphy, Rosario ed anche il freshman Michael Frazier.

La strategia è pericolosa e sicuramente nei prossimi giorni nelle sfide contro Florida State e Arizona si saprà sicuramente di più, ma finora Florida ha convinto tanti

 

THUMBS DOWN: UCLA

Quanto scotta la panchina di Ben Howland!

Il coach dei Bruins sa benissimo che questo è un anno fondamentale per il proseguimento della sua carriera a Westwood e sicuramente non gli farà piacere vedere una partenza del genere, con record positivo ma con prestazioni che lo sono tutt’altro.

Se le sconfitte con Georgetown e San Diego State sono pesanti ma pur sempre comprensibili, quella con la modestissima Cal Poly fotografa perfettamente il brutto momento, recuperati di 18 punti e poi battuti dalla linea della caritĂ  dopo un fallo molto stupido di Norman Powell a 6 secondi dalla sirena con il punteggio in paritĂ .

A peggiorare la situazione ci si sono messe anche le situazioni riguardanti il centrone Joshua Smith e la guardia Tyler Lamb, che hanno deciso di trasferirsi.

Non può essere solo l’ingresso di Shabazz Muhammad a salvare l’ambiente o le prestazioni dell’ottimo Jordan Adams, il freshman meno conosciuto tra quelli arrivati al campus.

E Howland trema…

 

THUMBS UP: VIRGINIA TECH

Sembravano persi dopo l’addio di Seth Greenberg, che occupava la guida degli Hokies da ben 9 stagioni, considerando anche che oltre a lui hanno preso la porta di uscita anche due elementi importante in una ricostruzione come Montrezl Harrell e Dorian Finney-Smith.

Ed invece Virginia Tech è una delle più belle sorprese di questo inizio di stagione, non hanno ancora perso una partita e soprattutto non hanno ancora rischiato di perderne una, visto che hanno vinto tutte le partite con uno scarto di almeno 9 punti.

Il fattore più importante si può indicare nel fatturato della guardia senior Erick Green che sta avendo un fatturato da quintetto All-American, visto che non è mai sceso sotto la soglia dei 24 punti, con un massimo di 28 proprio contro la squadra più forte incontrata, ovvero Oklahoma State (81-71).
Sorprenderanno lungo tutta la stagione? Dirlo ora è complicato, ma le squadre della ACC non vivranno certo delle belle serate quando se le troveranno davanti!

 

THUMBS DOWN: GEORGETOWN-TENNESSEE

Non vogliamo certo crocifiggere le due squadre singolarmente, che per altro sono due tra le piĂą interessanti nelle top conferences, ma la prestazione in cui hanno concluso con 73 punti.. in due!
La partita finita 37-36 ha visto degli obbrobri cestistici di discreto livello, a cominciare dal ritmo per finire con i meri dati statistici: 33% al tiro per Tennessee, 14% dalla lunga per Georgetown, top-scorer a quota 8…

Tutt’altro che un bello spettacolo, tanto che in molti si sono chiesti se non è il caso di portare il cronometro di tiro ai 24 secondi, richiesta forse eccessiva visto che parliamo di una singola partita, ma cerchiamo anche di capire chi ha dovuto sorbirsi una sofferenza del genere.

 

FLASH NOTES:

– Bye bye alla Big East anche per Louisville, che dal 2014 si trasferirĂ  nella ACC a formare una Power Conference impressionante. La finale al MSG di quest’anno rischia di avere dei tratti nostalgici impressionanti.

– Abbiamo parlato brevemente di Baylor in precedenza ma merita molta piĂą attenzione soprattutto per Pierre Jackson, che con un decision-making notevolmente migliorato rischia di entrare nei discorsi per il POY

– Tripla doppia per Jeff Withey nella vittoria contro San Jose State: 16 punti, 12 rimbalzi, 10 stoppate. Forse abbiamo una candidatura come difensore dell’anno.

– Il liceale piĂą intrigante di questa annata rimane sicuramente Jabari Parker che prossimamente dovrebbe prendere una decisione sulla sua destinazione. Tra queste c’è BYU, ed i tifosi per l’occasione hanno preparato anche una versione personalizzata di Gangnam Style…

 

COSA VEDERE

Martedì 4/12: North Carolina State vs Connecticut è un banco di prova importante per i Wolfpack, soprattutto dopo una partenza non eccezionale.

Mercoledì 5/12: Florida vs Florida State, ovvero una delle migliori squadre offensive contro una delle migliori difensive

Giovedì 6/12: Long Beach State vs Syracuse, sfida sottovalutata, ma la presenza di James Ennis merita la visione

Sabato 7/12: programma ricchissimo, ma tra le tante consigliamo principalmente Kansas vs Colorado, Gonzaga vs Illinois e Michigan vs Arkansas

Domenica 8/12: Creighton vs Akron, mid-major game con due dei giocatori piĂą interessanti del sommerso, Doug McDermott e Zeke Marshall

 

(da Draftology)

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