Michigan State di Tom Izzo è una delle grandi deluse del Torneo

Le Final Four sono alle porte e saranno Kentucky, Louisville, Kansas e Ohio State a contendersi il titolo.

Ma si sa, la strada per arrivare all’ultimo ballo è lunga e complicata, e il torneo NCAA, ogni anno, racconta storie di squadre favorite che interrompono anzitempo il loro cammino e di underdog che, invece, raggiungono risultati inaspettati, conquistando l’appellativo di Cenerentola.

Quest’anno di sorprese eclatanti non ci sono state, con Louisville (4) che è il team con il seed più alto, ma squadre che hanno sorpreso e altre che invece hanno deluso non sono mancate.

Alla vigilia delle Final Four, anziché studiare le quattro finaliste, daremo uno sguardo alle squadre (partendo dalle sweet 16) che non sono riuscite a strappare il pass per New Orleans, analizzando se quanto fatto vedere a marzo è stato o meno all’altezza delle aspettative.

SOUTH REGION

Questa parte del tabellone è stata dominata dalla #1 Kentucky che ha rispettato i pronostici ed ha conquistato senza troppi problemi un posto alle Final Four, battendo in finale Baylor.

Per quanto riguarda i Bears (3) il risultato raggiunto rispecchia pienamente quanto fatto vedere in stagione. Che Baylor fosse una squadra molto talentuosa si sapeva, così come era risaputo che il suo destino passasse per le mani del suo miglior giocatore, Jones III.

Il sophomore al torneo, come tutta la stagione, ha mostrato solo a sprazzi il suo enorme talento, senza riuscire a fare quello step up che avrebbe, forse, permesso a Baylor di poter conquistare un biglietto per New Orlaens. Chi ha giocato nettamente al di sotto delle aspettative è Quincy Miller, freshman che non ha rispettato le grandi attese riposte su di lui ad inizio stagione. Risultati alla mano le elite eight sono un buon traguardo, vista anche la forze e la compattezza dei Wildcats.

L’altra squadra che ha trovato sul proprio cammino Kentucky, senza riuscire a crearle troppi grattacapi, è Indiana (4). Gli Hoosiers sono stati una delle squadre rivelazione, riuscendo a battere nella regular season sia i Wildcats che Ohio State, e conquistando un ottimo seed per il torneo.

Anche a marzo a guidare Indiana è stato Cody Zeller, che al suo primo anno al college ha mostrato tanta classe. Ha concluso la stagione con 15.5p e 6.6r, ed ora è pronosticato come possibile scelta da lottery al prossimo draft. Dovesse decidere di tornare per il suo anno da sophomore, in una squadra che non perderà nessuno dei suoi migliori giocatori, e che ha già messo in cantiere un buon recruiting per la prossima stagione, magari le sweet 16 raggiunte quest’anno potranno anche essere superate.

L’ultima squadra ad entrare tra le migliori quattro della regione è stata Xavier (10), pronosticata a novembre come possibile sorpresa della stagione. Stagione che dopo la rissa con Cincinnati è completamente deragliata, conquistando solo all’ultimo momento il pass per il torneo.

Ma proprio al torneo i Muskeeters, approfittando anche del disastro Blue Devils, sono ritornati a buoni livelli. Contro Baylor hanno perso senza riuscire ad opporre troppa resistenza e tutto sommato, per le condizioni in cui sono arrivati a marzo, il risultato raggiunto può essere soddisfacente.

WEST REGION

Louisville ha sorpreso, conquistando da “non favorita”, il pass disponibile per New Orleans, battendo, dopo un’incredibile rimonta, i sorprendenti Gators.

Di Florida (7) si era detto alla vigilia che il seed assegnatogli era troppo alto per la reale forza dei ragazzi di coach Donovan. Aiutati anche dall’incredibile capitombolo dei Tigers di Missouri, i Gators, guidati da un grandissimo Beal, sono stati la squadra con il seed più alto ad arrivare alle elite eight, battendo prima la favorita Marquette (3), e poi perdendo, dopo aver dominato l’intera partita, contro i Cardinals di Pitino. Per il secondo anno consecutivo Florida si ferma ad un passo dalle Final Four e l’anno prossimo anche se col sicuro addio di Walker e il possibile approdo di Beal in NBA, ci sono sicuramente tutte le chanche per poter giocare un’altra stagione da protagonisti.

Sicuramente la più grande delusione di questa regione sono gli Spartans (1) di coach Izzo, che dopo aver conquistato il seed #1, sono usciti dal torneo riscrivendo il record di punti segnati, ma in negativo, da una numero uno al torneo. L’ultimo ad arrendersi per Michigan State è stato il suo leader Green (16p, 10r e 4ast questa stagione), che l’anno prossimo, insieme a Wood, dovrà salutare la maglia degli Spartans. Coach Izzo ha però compiuto un ottimo recruiting, che permetterà a Michigan State, dopo una stagione deludente a metà, visto che ad inizio stagione non erano inseriti nella top 25, di competere ancora per un posto alle Final Four.

L’ultima squadra da analizzare sono i Golden Eagles (3) che. dopo aver superato alla grande i primi due turni, si sono arenati contro i sorprendenti Gators. Crowder (17.5p e 8.4r) e Johnson-Odom (18.3p) hanno trascinato fin dove possibile la propria squadra, senza però riuscire a compiere quella che sarebbe stata quasi un’impresa per una squadra che, dopo un mese di regular season, non figurava neanche tra le migliori 25 della nazione. La prossima stagione entrambi lasceranno l’ateneo, e per Marquette si prospettano anni meno felici di quello appena trascorso. Perchè comunque sia, anche se erano favoriti contro Florida, la loro stagione è stata molto positiva, riuscendo a raggiungere un risultato sul quale in pochi avrebbero scommesso ad inizio anno.

EAST REGION

In una finale in cui si affrontavano le prime due teste di serie, è stata Ohio State, al termine di un match equilibrato e combattuto, a prevalere con merito su una Syracuse arrivata con qualche problema di troppo al torneo per riuscire a rispettare le attese che la vedevano come favorita.

Parlavamo degli Orange (1), e allora non si può fare a meno di citare la grave assenza che ha colpito Syracuse nel mese di marzo: Fab Melo. Il centro degli Orangeman non ha potuto disputare la post-season a causa del suo basso rendimento tra i banchi delle aule, e la sua assenza si è fatta sentire, soprattutto nella finale del Regional, quando c’era da affrontare un certo Sullinger.

Non è bastato un grande Waiters (che però non ha giocato al meglio la sfida con i Buckeyes) per evitare ai suoi di tornare a casa anzitempo. L’anno prossimo oltre al sicuro partente Joseph, andranno via anche lo stesso Waiters e il già citato Melo, ma con un gruppo compatto come quello visto in campo questa stagione e i due ottimi recruit messi a segna da coach Boeheim, le possibilità di essere da subito all’altezza nella nuova ACC, e magari sognare le Final Four, non sono così basse.

Ad essere eliminata dagli Orangeman è stata Wisconsin (4), che ha avuto tra le mani anche il tiro per accedere alle elite eight. I Badgers concludono la stagione con un risultato che rispecchia perfettamente le aspettative che c’erano su di loro ad inizio stagione. Jordan Taylor si è confermato il migliore dei suoi, anche se le sue cifre sono risultate in calo rispetto alla precedente stagione, ed è forse stata questa la causa che non ha permesso a Wisconsin di portare avanti il sogno chiamato Final Four. L’anno prossimo però il leader dei Badgers dovrà abbandonare il college, visto che ha appena concluso il suo anno da senior, e per Wisconsin ripetersi a questi ottimi livelli non sarà un’impresa facile.

Per Cincinnati (6) il percorso si è interrotto bruscamente contro Ohio State dopo aver sorpreso in molti, sia al torneo della Big East, dove hanno perso in finale, sia al torneo NCAA, facendo fuori a sorpresa Florida State. La stagione dei Bearcats si può considerare molto positiva, avendo raggiunto un risultato che pochi avrebbero pronosticato, soprattutto dopo la rissa contro Xavier, che per Cincy, però, è stata la svolta per compattare un gruppo che da lì in poi ha preso coraggio, sorprendendo molti scettici che li avevano dati per spacciati.

MIDWEST REGION

In molti si aspettavano la finale tra Kansas e North Carolina, e così è stato. Non altrettanti avrebbero però pensato che a conquistare un posto alle Final Four sarebbero stati i Jayhawks.
North Carolina (1) ha perso in finale contro KU, ma la partita in cui c’è stata la svolta per i Tar Heels è stata quella con Creighton. La W, contro McDermott e compagni, è arrivata senza problemi, ma Marshall è andato KO. Senza il loro play titolare UNC ha fatto tanta, forse troppa, fatica ha battere la sorpresa Ohio (13), e contro i Jayhawks, dopo una lunga ed inutile rincorsa, è arrivata la sconfitta e l’eliminazione.

Oltre all’infortunio di Marshall, un’altra importante causa per l’abbandono prematuro del torneo dei Tar Heels è stato il basso rendimento di Barnes (12.5p con 8/30 al tiro) quando la palla pesava davvero, dalle sweet 16 in poi. L’anno prossimo lo stesso Barnes, Marshall e Henson hanno già annunciato l’addio a Chapel Hill, Zeller è ancora in dubbio, ma il giocatore sul quale punterà maggiormente coach Roy Williams sarà McAdoo, che nel mese di marzo ha messo in mostra tutto il suo talento, dimostrando di poter essere il go-to-guy di una squadra che, comunque sia, dovrà puntare in alto.

A fare le spese contro i Tar Heels, come detto, è stata Ohio (13), vera rivelazione del torneo, che dopo aver sorpreso Temple (5) e aver battuto South Florida (12), ha fatto soffrire molto più del previsto North Carolina, sfiorando il colpaccio con la tripla sulla sirena di Offutt che si è fermata soltanto sul primo ferro. I Bobcats l’anno prossimo perderanno un solo giocatore, ed hanno quindi tutte le possibilità per non solo ripetersi nella MAC, ma magari poter sorprendere ancora quando sarà marzo.

L’ultima protagonista della Midwest Region è stata North Carolina State (11), altra grande sorpresa di questa regione. I Wolfpack hanno piazzato due upset ai primi turni, contro San Diego State e Georgetown, e poi sono andati ad un soffio dal sorprendere anche Kansas.

Contro i Jayhawks, NC State è stata sotto a lungo, rimontando nel finale, senza però riuscire a sfruttare il possesso in cui avrebbero potuto piazzare il sorpasso ai danni di KU. Per i Wolfpack è stata comunque una grande stagione, e nella prossima, pur perdendo CJ Williams, potranno contare su un ottimo recruiting, con tre top 100 che arriveranno a Raleigh. E se dovesse decidere di tornare per il suo anno da junior CJ Leslie…

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