L'esultanza di Will Sheehey dopo il canestro decisivo per battere VCU

Dopo un Second Round chiuso con la clamorosa eliminazione di Duke, il turno successivo si è svolto secondo copione con le squadre top seeded che hanno avuto la meglio conquistando così il biglietto per la Sweet Sixteen.

Le emozioni però non sono certo mancate ed anche le partite con un risultato finale netto hanno avuto i loro momenti di grande equilibrio.

L’esempio lampante di questa affermazione potrebbe essere la sfida tra Kentucky (1) e Iowa State (8), con uno YUM! Center di Louisville letteralmente pieno di tifosi Wildcats ed i Cyclones di coach Fred Hoiberg che sembravano sin dall’inizio le vittime sacrificali dei Calipari-boys.

Ma ovviamente non è stato così. O almeno non lo è stato nei primi 30 minuti, dove Royce White ha deciso di strapparsi le vesta e mostrare la S di Superman per cercare di mantenere i suoi a contatto di una squadra che però porta con sé troppo talento per sbagliare un’occasione del genere. E se a segnare questa vittoria ci pensa uno dei meno talentuosi (ma questo non vuol certo dire scarso) come Darius Miller, allora per Hoiberg i suoi c’è proprio poco scampo, ma l’uscita dal campo tra gli applausi dopo il 87-71 è dovuta e meritata.

Applausi che vanno fatti anche ai due allenatori dell’altra sfida della South Up, Tom Crean e Shaka Smart, per il grande spettacolo offerto nella partita tra le loro squadre, VCU (12) e Indiana (5).
La gara infatti risulta divertente fin dalle prime battute con le due compagini che si scambiano continuamente al comando della partita, trascinate dai canestri di Cody Zeller da una parte e di Bradford Burgess dall’altra. Smart però decide di armare la zone-press marchio di fabbrica dell’ex-assistant coach di Florida, e gli Hoosiers non riescono ad attaccarla a dovere ed i Rams iniziano a segnare il territorio sfruttando le difficoltà degli avversari.

Come lo è la zone-press purtroppo anche il calo finale è una caratteristica predominante di questa VCU ed infatti Crean sfrutta l’aggressività dei suoi ragazzi per recuperare lo svantaggio e proprio con i due giocatori simbolo di quest’identità aggressiva, Victor Oladipo e Will Sheehey, riescono a chiudere la partita sul 63-61, con il tiro della disperazione di Burgess che si stampa sul ferro.

Un gran traguardo per gli Hoosiers che riescono a partecipare alla cavalcata finale in anticipo sui tempi di ricostruzione sula squadra e, nonostante la sconfitta, un’altra conferma per quanto riguarda le quotazioni di Shaka Smart, destinato a scenari più importanti (si parla insistentemente della panchina di Illinois, dopo il licenziamento di Bruce Weber).

Tom Crean ed i suoi ora si troveranno davanti quella Kentucky che già riuscirono a battere 3 mesi or sono in una delle partite più emozionanti dell’anno. Stavolta però la posta in gioco è di un’importanza certamente superiore rispetto all’ultima volta.

Nella South down invece ci troveremo davanti la sfida tra Baylor e Xavier, che nel Third Round hanno avuto la meglio su due sorprese del turno precedente, Colorado e Lehigh.

Nella loro scintillante completo color giallo evidenziatore, i Bears (3), squadra composta principalmente da grandi atleti dinamici ed esplosivi, hanno trovato un eroe inaspettato in quello che finora si è sempre dimostrato il collante perfetto nella squadra di Scott Drew, ovvero il canadese Brady Heislip.

La difesa coriacea di Colorado (11) era riuscita a limitare al minimo le sortite offensive del trio composto da Pierre Jackson, Quincy Miller e Perry Jones, colpendo dall’altra parte ai missili della guardia sophomore, unico bianco della rotazione di Baylor, che da solo riusciva a tenere a galla la sua squadra con 6 triple nel solo primo tempo.

Nella ripresa i Buffaloes lavorano bene sul canadese, ma il resto della squadra risponde a questa specializzazione degli avversari con una grande prova corale guidata da un redivivo Pierre Jackson che chiuderà la sua partita in doppia doppia, e con Heislip che comunque colpisce per il break di 19-3 che chiude definitivamente la partita (80-63).

 

Per Xavier (10) invece la pratica Lehigh (15) risulta molto difficile.

Ancora sulle ali dell’entusiasmo dopo la sensazionale vittoria contro Duke, i Mountain Hawks partono subito spediti fin dalla palla a due trascinati dal piccolo Mickey McKnight che segna 12 punti senza nessun errore dal campo, tanto da raggiungere anche il +15 dopo 12 minuti di gioco.

La benzina di Lehigh però si esaurisce con l’arrivo dell’intervallo e nella ripresa le maglie della difesa dei Muskateers si chiude, soprattutto sulla maggiore fonte di gioco degli avversari, quel CJ McCollum che dopo una giornata di celebrazione si schianta davanti al muro preparato da coach Mack.

Nel secondo tempo i Mountain Hawks tirano con il 14,7% dal campo, mentre dall’altra parte il centro Kenny Frease sfrutta la differenza di chili e centimetri su Gabe Knudson e mette in banca la vittoria dopo il crollo definitivo degli avversari negli ultimi minuti.

Il punteggio finale recita 70-58, e chiude a bella favola di Lehigh.

2 thoughts on “South Region – Kentucky avanza, Lehigh si sveglia dal sogno

  1. Scusa, ma da come scrivi nn si capisce bene chi avrebbe passato il turno fra Indiana e VCU…per la cronaca, sono stati i primi…

    • probabilmente ho usato troppo i nomi dei componenti delle squadre, ma mi pare che dalla cronaca si capisca.

      ma grazie comunque per la segnalazione

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