CJ McCollum, killer dei Blue Devils

Dopo una partenza a dir poco soporifera a causa dell’agevole vittoria (81-66) di Kentucky (1) sui cugini meno conosciuti di Western Kentucky (16) , in cui gli Wildcats hanno messo su un vero e proprio show di atletismo e talento, la South Region si è subito svegliato con quello che è stato il match più divertente della prima giornata.

La sfida tra VCU (12) e Wichita State (5) era il duello tra due delle mid-major più forti dell’intero tabellone NCAA ed i valori in campo hanno dimostrato tutto ciò. Dopo un iniziale equilibrio, la solita zone-press di Shaka Smart ha messo in grossa difficoltà gli Shockers, chiudendo il primo tempo con un parziale di 9-0 ed iniziando il secondo con buona inerzia dalla loro parte.

Gregg Marshall, il coach di Wichita, però non si è fatto certo abbindolare e sfruttando anche il classico calo fisico dei Rams a metà della ripresa rispondendo con la stessa arma del suo collega. La pressione sui portatori riporta il punteggio in parità, ma a seguito di 3 minuti dalle emozioni fortissime, VCU effettua il primo upset del Torneo battendo gli Shockers 62-59 e riprendendo il discorso March Madness da dove lo avevano lasciato lo scorso anno.

E dopo che Baylor (3) batteva con qualche difficoltĂ  di troppo (68-60) South Dakota State (14), squadra alla prima apparizione al Torneo a soli 4 anni dalla loro prima partita nella Division I, la notte ci ha riservato delle partite non bellissime ma dal risultato decisamente significativo.

La prima testa importante è infatti quella della campionessa uscente, quella Connecticut (9) che ha diviso gli appassionati durante la stagione, ad opera della sempre più positiva Iowa State (8) guidata dall’ex T’wolves Fred Hoiberg.

Una partita quasi mai in discussione conclusasi sul punteggio di 77-64, con i Cyclones guidati come al solito dal versatilissimo Royce White mentre coach Calhoun ed i suoi pativano ancora una volta l’acerbità del freshman Andre Drummond, autore di una prova a dir poco anonima. UConn diventa così la prima detentrice del titolo ad uscire alla prima partita del Torneo dal 1996.

Agevole anche la partita di ritorno alla March Madness di Indiana (4) contro New Mexico State (13). Nonostante l’infortunio del senior Verdell Jones, gli Hoosiers si sono imposti sugli Aggies con il punteggio di 79-66 e con le ottime prove del freshman Cody Zeller e del senior Jordan Hulls, autori di una gran prova dal perimetro (7/13 dalla lunga distanza).

Altro tipo di gara e di risultato invece nell’ultimo atto del primo giorno con la ancor più sorprendente Colorado (11) vittoriosa contro UNLV (6) in uno degli upset meno attesi di giornata. Colorado è stata la sorprendente vincitrice nel Championship della Pac12, ed ora sembra sulla stessa scia per essere una mina vagante all’interno del Torneo.

Guidati da Andre Roberson, che ha stravinto la sfidsa contro Mike Moser tra i giocatori più atletici del tabellone, i Buffaloes hanno  preso in mano la partita sin dall’inizio grazie alla loro solida difesa di squadra che ha imbrigliato in maniera perfetta le bocche da fuoco dei Runnin’ Rebels, Chace Stanback e appunto Mike Moser, portandoli a bruttissime percentuali dal campo. Anthony Marshall e Justin Hawkins hanno provato nel finale ad attuare la rimonta arrivando fino al -2, ma ala schiacciata di Carlon Brown su assist del solito Roberson e la girandola dei tiri liberi alla fine hanno sancito l’upset sul 68-64.

La seconda giornata della South Region prevedeva solo due partite, ma queste fanno parte dell grande giornata di sorprese avuta nella giornata di ieri.

La prima ad abdicare è stata Duke (2), sorpresa ed uccisa dalla Lehigh (15) del piccolo CJ McCollum, assoluto protagonista della partita. Lehigh è una piccola università che arriva dalla mediocre Patriot League e sembrava spacciata nella sfida contro i ben più navigati Blue Devils di Coach K.

Ma l’entusiasmo dei Mountain Hawks è subito palpabile, ed infatti trascinati proprio dallo scatenatissimo McCollum riescono fin da subito ad affrontare colpo su colpo Duke, sostenuti da un grande Mason Plumlee e da alcune folate di talento di Austin Rivers.

Il punteggio a fine primo tempo parla di un +5 a favore di Lehigh ma le squadre sono sempre vicine come dimostrano anche i continui avvicendamenti al timone della gara, ma Leigh nel finale raggiunge il +7 sfruttando la discutibilissima pressione di Krzyzewski e nonostante provino anche a buttarla nei rovi piĂą di una volta, alla fine completano la favola e si impongono su Duke 75-70.

Brutta sconfitta per i Blue Devils, che ancora una volta si fossilizzano sul tiro da fuori senza mai cercare di mettere in ritmo Mason Plumlee, l’unico che potesse rompere la difesa di Lehigh con continuità.

Ma le emozioni non finiscono certo con la partita di Duke, ed infatti subito dopo la sfida tra Notre Dame (7) e Xavier (10) regala stati d’animo molto simili ed anche qui si finisce con l’upset.

I Muskateers infatti riescono a superare i ben più quotati Fightin’ Irish trovando finalmente una risposta da Tu Holloway, giocatore proveniente da una stagione da dimenticare su più aspetti, il quale nel concitato finale riesce a mettere il tiro della vittoria dopo che i ragazzi di Brey gli avevano dato una mano con una incredibile palla persa (o meglio buttata via) da parte di Atkins ed un’ingenua violazione di Jerian Grant su tiro libero. Punteggio finale sul 76-73 e Xavier pronta alla sfida contro la temibile Lehigh.

Ecco le prossime partite per questa parte di tabellone:
#1 Kentucky vs #8 Iowa State
#12 VCU vs #4 Indiana
#11 Colorado vs #3 Baylor
#10 Xavier vs #15 Lehigh

 

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