Nonostante l’ottima tradizione cestistica che ha accompagnato Connecticut fin dall’arrivo di Coach Jim Calhoun (tre Final Four prima di questa, due titoli), nessuno si aspettava una stagione simile dai ragazzi di Hartford.

UConn avrĂ  bisogno dei punti di Alex Oriakhi per vincere

Inizio col botto al Maui Invitational alle Hawaii: tre vittorie su tre gare, superando le anche le più quotate Michigan State (almeno all’epoca) e Kentucky. Grandi meriti a Kemba Walker, che fa registrare 30 punti di media nel torneo, mostrando notevoli progressi rispetto allo scorso anno.

Tutto liscio poi fino alle partite di conference, dove gli Huskies perdono qualche gara di troppo (due volte con Notre Dame e Louisville, ma anche West Virginia, Syracuse e un pesante -17 contro St. John’s) per un record finale di 9-9 e le aspettative sul loro cammino al Torneo NCAA vengono ridimensionate.

All’inizio del Torneo della Big East, cambia qualcosa all’interno di UConn: da lì comincia una serie di vittorie (cinque in cinque giorni), che li portano a sconfiggere tutte le avversarie più quotate della Big East, fino ad arrivare alla vittoria finale nel Torneo (69-66 su Louisville), la prima squadra a farlo partendo dai play-in games del primo giorno.

Merito della calvalcata trionfale della prima metà di marzo è sicuramente la crescita di Jeremy Lamb. Il freshman è migliorato moltissimo rispetto ad inizio stagione, diventando la spalla ideale per Kemba Walker. Buon piazzato, intelligente in penetrazione, lunghe braccia per dar fastidio in difesa, ma soprattutto capace di prendere per mano la squadra in momenti di difficoltà e tendenza a non sbagliare i tiri che contano. Sempre in doppia cifra dall’inizio del torneo di conference e sempre più responsabilità come seconda guida della squadra.

La pericolosità costante di Lamb ha reso Walker ancora più temibile, gli aggiustamenti fatti ad inizio stagione, quando bastava bloccare Walker per bloccare l’attacco degli Huskies sono ormai inutili. Nel finale della gara contro Arizona, dove ci si giocava l’accesso alle Final Four, durante il timeout, ha incoraggiato i compagni a servire Lamb il più possibile, poi ha detto allo stesso: “E tu metterai quei tiri”. Il freshman non ha deluso le attese, guidando il parziale decisivo di Connecticut.

Ora l’ostacolo alla finale nazionale si chiama Kentucky.

Connecticut potrebbe avere un vantaggio all’interno dell’area, con la coppia Oriakhi-Okwandu a contrapporsi al solo Harrellson, con la possibilità di caricare di falli Terrence Jones se Calipari deciderà di farlo giocare qualche minuto da numero 4.
L’ago della bilancia sarà probabilmente la prestazione di Lamb, con Walker che potrebbe faticare contro i buoni difensori su perimetro che i Wildcats possono schierare.

Appuntamento a stanotte, per sapere se UConn riuscirà a continuare nella sua serie di vittorie, raggiungendo quella che sarebbe la decima W nell’ultimo mese.

 

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