Nick Smith Jr (Arkansas – 6’5” – Play)

Secondo alcuni avrebbe potuto fare il salto in NBA direttamente dalle high school ma ha optato per farsi un anno di NCAA e le sue quotazioni non ne hanno beneficiato. Dopo aver saltato le prime partite della stagione per riprendersi da un infortunio ha subito cercato di mettersi in mostra ma con risultati mediocri. 12,5 punti e 1,7 assist non è quello che ci si aspettava da lui ma il suo impatto nelle partite importanti non è stato positivo: i Razorbacks hanno giocato 6 partite contro squadre del ranking ma le 4 nelle quali Smith Jr è arrivato a segnare anche 25 punti le han perse mentre le 2 nel Tournament nelle quali lui ha realizzato 6 e 0 punti, le han vinte.

Rayan Rupert (Francia – 6’6” – Guardia)

Proveniente da una famiglia di cestisti con il padre che ha giocato in Eurolega e la sorella attualmente nella WNBA, Rayan verrà scelto per le sue potenzialità che ha messo in mostra prima in Francia e poi nella lega neozelandese. Le braccia lunghe (7’3” di apertura) e la velocità di spostamento laterale gli permettono di marcare dal play al n.3 avversari mentre in attacco deve lavorare molto soprattutto sul tiro in sospensione ma ricordiamo che parliamo di un ragazzo nato nel 2004…

Jordan Hawkins (UConn –6’5” – Guardia)

Se Gradey Dick è il miglior tiratore sugli scarichi, erano anni che in NCAA non si vedeva un tiratore in uscita dai blocchi con la sua qualità e la sua affidabilità nelle partite che contano (21/42 durante il Tournament). Se verrà scelto in una posizione intorno alla 15^ è perchè gli scout hanno dei grossi dubbi sulle sue capacità di crearsi opportunità in attacco e di avere grossi limiti negli accoppiamenti difensivi in quanto gli manca il fisico e la velocità per affrontare play o ali.

Jalen Hood-Schifino (Indiana – 6’6” – Guardia)

Nonostante l’indubbio talento, ad inizio stagione in pochi avrebbero immaginato di vederlo scelto al primo giro del draft dopo un solo anno di college ma il destino ci ha messo lo zampino. A Dicembre Xavier Johnson, il play titolare degli Hoosiers, si frattura un piede chiudendo in anticipo la stagione ed a quel punto coach Mike Woodson decide di scommettere su di lui affidandogli le chiavi della squadra e Jalen lo ripaga con interessi guidando la squadra al secondo turno del Torneo in una stagione da 23 vittorie. Della fase offensiva c’è poco da dire perchè ha dimostrato visione di gioco, creatività, ballhandling ed un decente tiro da 3pti (33%) mentre la struttura fisica gli permette di difendere più ruoli anche al piano di sopra.

Gregory “GG” Jackson II (South Carolina – 6’9” – Ala)

La scelta di entrare nei college con un anno di anticipo (è nato nel 2004) si è rivelata sbagliata, come pure la scleta di andare a South Carolina, il college del suo Stato di nascita ma di livello mediocre e quindi pur non essendo tra le scelte da lottery, non può comunque scivolare oltre il primo giro. Giocatore molto versatile con ottime capacità di palleggio per uno della sua altezza che può assorbire il contatto sulla media e prendere un tiro in equilibrio ma anche essere parte della transizione, in difesa ha il fisico per marcare anche i centri avversari. Chi lo sceglierà fare una scommessa sul futuro perchè con ogni probabilità il primo anno sarà di ambientamento ma poi tutto dipenderà da come riuscirà a maturare.

 

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