Eccoci arrivati al termine di due settimane che ci hanno consegnato ulteriori verdetti. Definirli sorprendenti, però, credo sia ingiusto. Le due squadre più in forma dell’ultima parte di stagione sono infatti arrivate fino in fondo alla loro rispettiva Conference: Boston a Est e Dallas a Ovest. Manca ora solo l’ultimo gradino da salire.

Concentriamoci ora, però, solo sul matchup in cui si assegneranno i nuovissimi Oscar Robertson Trophy (per la squadra vincente) e Magic Johnson Trophy (che premia il miglior giocatore della serie).

GOLDEN STATE WARRIORS (No.3) vs DALLAS MAVERICKS (No. 4)

Partita all’esatto opposto rispetto a Est, dove a qualificarsi sono state la prima e la seconda qualificate, rispettose della gerarchia di regular season. Non per questo meno spettacolare. Anzi, i valori in campo siano maggiori qui. Lo spettacolo (se si intende come tale 48 minuti di basket offensivo) sarà anche lui qui.

Da una parte arrivano i soliti Warriors, che, dopo due anni di pausa dalla loro lunga dinastia di successi, hanno battuto gli emergenti Grizzlies per 4 gare a 2. Certo, non sono i gialloblu dell’era KD, ma sono guidati da uno dei coach più brillanti della NBA recente. E poi hanno un certo giocatore con la canotta numero 30… Al suo fianco, un ritrovato Klay Thompson (30 punti decisivi in gara-6 per chiudere i conti) e il solito Draymond Green, perno difensivo e offensivo della squadra.

Wiggins è il classico gregario che va avanti a prestazioni altalenanti, così come Jordan Poole, che può sfornare prestazioni da 35 punti abbondanti e poi silenziarsi per due partite. Gli altri sono abbastanza comparse, che talvolta riescono a incidere ma più spesso hanno il compito di mantenere alto il livello difensivo nei momenti in cui le stelle rifiatano. In questo senso, l’infortunio di Gary Payton, molto incisivo difensivamente nella second unit, si farà sentire.

Il successo è arrivato contro dei Memphis Grizzlies lodevoli ma inesperti. L’infortunio in gara-4 della stella indiscussa Morant non ha certamente aiutato, ma nei playoff si paga di più l’incostanza, soprattutto nella propria metà del campo. Le fondamenta sono solide, il futuro è più che luminoso e coach Taylor Jenkins ha alquanto materiale con cui lavorare. Però, mio caro Dillon Brooks, pensa prima di parlare, perché fossi in te non mi farei nemico personale Steph Curry:

 

Dall’altra parte, i Mavericks sono reduci dalla vittoria in gara-7 contro i  Phoenix Suns, vicecampioni in carica. Più che una vittoria, in realtà, è stato un massacro. Dopo una serie di botte e risposte, dove per le prime sei gare ha sempre vinto la squadra casalinga, la Dallas di coach Kidd è andata a dominare i padroni di casa in quel dell’Arizona. Non c’è stata partita. Per intederci: dopo due quarti, Phoenix aveva 27 punti, Luka Doncic aveva 27 punti.

Dallas, in questa serie, è riuscita a dimostrare quello che aveva fatto meno contro i Jazz: quando vuole, è solida difensivamente quanto basta. Ovviamente, Luka Magic è la stella indiscussa, ed è obiettivamente difficile trovare un uomo a roster degli Warriors che possa anche solo contenerlo. Non c’é riuscito Mikal Bridges, finalista per il DPOY…

Insieme a lui, Brunson e Dinwiddie, nonostante gli alti e i bassi, si sono dimostrati letali quando più c’era bisogno di loro. Finney-Smith e Powell sono gregari poco visibili ma molto utili. E il primo dei due, insieme a Bullock, garantisce un tiro da tre di crescente qualità. Marcare Curry, Poole e Thompson sarà impossibile, ma limitarli sarà d’obbligo se vogliono provare a conquistare le Finals.

Per quanto concerne Phoenix, una stagione regolare stratosferica è stata seguita da una debacle clamorosa. Già i primi segnali erano evidenti durante il primo turno contro i Pelicans. Difensivamente assenti, offensivamente scarichi. Devin Booker e Chris Paul hanno probabilmente giocato la loro peggior serie della carriera, e in gara 7 lo 0/11 dal campo al termine del primo tempo ne è uno degli evidenti indizi.

E ora si va nella offseason con lo spinoso problema del rinnovo di Ayton, che vorrà il massimo salariale. Si avvicina il tempo delle valutazioni nel deserto dell’Arizona.

 

Prediction: Mavs in 7, solo perché devo scegliere per forza qualcuno

MVP: Luka Doncic… e chi sennò?

2 thoughts on “Warriors – Mavs: Road to Western Conference Finals

  1. GSW favorita per la profondità della rosa. A Dallas manca un lungo dinamico che sappia difendere ed in difesa Doncic farà diventare un fenomeno chiunque lo attaccherà in 1 vs 1
    Se DAL non avrà percentuali da 3 decenti, non vedo esito diverso da un 4-1 / 4-0

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