Allo scoccare delle 20.00 italiane del 25 marzo si è ufficialmente chiusa la finestra di mercato della stagione NBA corrente.

Fino a mezzanotte e venti americane (le cinque e venti di mattina italiane) dell’ultimo giorno di trade market, gli scambi effettuati erano comunque passati in sordina, eccetto la mega-trade che a gennaio a coinvolto James Harden, Caris LeVert, Jarrett Allen e Victor Oladipo.

Come accade sempre o quasi, l’ultimo giorno ha riservato fuochi d’artificio, conditi con 16 scambi (record all-time per l’ultimo giorno di trade) e due giocatori che sarebbero dovuti essere scambiati ma che le squadre non sono state in grado di muovere.

Andiamo a seguire ora passo per passo in ordine cronologico, fin dal lontano 12 marzo, come le squadre si sono mosse, cercando di capire la ratio dietro alle loro mosse, o andando a determinare semplicemente che in alcuni casi di ragione dietro ce n’è stata ben poca.

11 MARZO

Oklahoma City Thunder ricevono: Svi Mykhailiuk, seconda scelta 2027 (via HOU, per DET)

Detroit Pistons ricevono: Hamidou Diallo

Trade di secondo piano, che permette a Detroit di continuare imperterrita nel suo confusissimo processo di ricostruzione, partito con la sciagurata chiamata di Killian Hayes settimo assoluto al draft. Ricevono Diallo, che a 22 anni, nella sua terza stagione nella lega, sta registrando, seppur con rendimento molto discontinuo, 12 punti e 5 rimbalzi a partita col 48% dal campo. Diallo va ad aggiungersi ad un backcourt già affolato, con Saben Lee, Dennis Smith Jr, Josh Jackson e Wayne Ellington. Perdere una seconda scelta può essere esagerato forse, soprattutto per una squadra in rebuild-mode, però Diallo è un prospetto interessante che a Detroit troverà più spazio come protagonista, cosa che a OKC gli era negata dall’ingombrante star Gilgeous-Alexander. La perdita di Mykhailiuk è alquanto indolore. Voto: 6,5

Per OKC, invece, l’ennesima vendita di prospetti giovani interessanti per scelte future è arte di un Sam Presti che assomiglia sempre meno a un GM, e sempre più ad un collezionista. Mychailiuk fornisce anche una buona ala giovane aggiunta tra le carte di coach Daigneault, ma quello che conta per OKC è la scelta al draft. Voto: 7

17 MARZO

Miami Heat ricevono: Trevor Ariza

Oklahoma City Thunder ricevono: Meyers Leonard, seconda scelta 2027 (via MIA)

Miami ha, o meglio aveva, una effettiva carenza nei ruoli di 3 e 4. Ariza è il primo passo di una opera breve ma intensa di magistrale ricostruzione interna orchestrata da Pat Riley. Ariza è un veterano, con una peculiarità nel 3&D, utilissimo nel sistema di Spo. Riley sacrifica una seconda scelta, quasi indolore, e si libera di Leonard che da dopo il caso di anti-semitismo era stato allontanato dalla squadra. Voto: 7

Tifosi di OKC, tatuatevelo indelebilmente: Sam Presti ama le scelte al draft (parte 2). Meyers Leonard è stato assorbito solo per far tornare i conti economici nello scambio. Allo scadere della trade deadline, in mancanza di acquirenti, è stato prontamente tagliato. E così, Presti ha guadagnato una scelta e una trade exception di 12 milioni. Voto: 7,5

 

Milwaukee Bucks ricevono: P.J. Tucker e Rodion Kurucs (via HOU), prima scelta 2021 (via MIL, per HOU), $110,000 cash (via PHO)

Houston Rockets ricevono: D.J. Augustin, D.J. Wilson, diritto di scambiare la propria seconda scelta 2021 con la prima scelta 2021 di Milwaukee

Phoenix Suns ricevono: Torrey Craig

Ora Milwaukee ha il suo leader. So che potrebbe suonare strano, eppure vista l’annata a dir poco oscillante della squadra del Wisconsin, ciò che serviva per cancellare i dubbi su questa squadra era proprio una mossa di questo genere. Hanno aggiunto talento? No, hanno aggiunto un giocatore che di media quest’anno tiene 4 punti, 4 rimbalzi e 1 rubata in P.J. Tucker. Hanno preso Kurucs come controfigura di un’ombra che vedrà il campo sono negli scampoli finali di partite già finite. Hanno recuperato la loro stessa prima scelta del 2022 di fatto cedendone due, 2021 e 2023, in fondo per un giocatore di 35 anni.

Ma quello che aggiunge Tucker non è misurabile con statistiche e numeri. È una voce in campo e dalla panchina, è un veterano con quindici anni alle spalle di carriera professionistica, è un grandissimo difensore e quando capita è capace di segnare con il 35% da tre dagli angoli. E per le squadre avversarie, trovarsi nei minuti finali contro un quintetto DiVincenzo, Holiday, Middleton, Tucker, Antetokounmpo è molto poco augurabile. Attenti ai cerbiatti. Voto: 7

Houston continua la sua fase di rebuild mandando via due giocatori ormai inutili al progetto, guadagnando una buona pointguard in Augustin (6 punti e 3 assist in 20 minuti questa stagione) e un lungo di energia e prospettiva con Wilson (da quando è a Houston, in 12 minuti registra di media 6 punti e 3.5 assist). Augustin si va ad aggiungere a Wall, Brown e ad un interessantissimo Kevin Porter Jr (preso in sconto da Cleveland per una sola seconda scelta), formando un gruppo di guardie di medio livello. Certo, l’obiettivo della trade erano quelle due prime scelte, e riuscire a prendere la prima scelta del 2023 rispetto al 2022 è una ottima mossa perché concede più tempo a una eventuale catastrofe in casa Milwaukee. Voto: 7

Phoenix, versando relativamente pochi denari nelle case dei Bucks, va ad aggiungere un ottimo giocatore, solido soprattutto nella fase difensiva. Craig sembra già aver trovato la sua dimensione ideale nel deserto, tanto che, pur con lo stesso minutaggio concessogli in Wisconsin, è passato da 2 a 7.5 punti a partita e da 2 a 4 rimbalzi. Voto: 7+

22 MARZO

LA Clippers ricevono: seconda scelta 2022 (via SAC, protetta fino alla 50)

Sacramento Kings ricevono: Mfiondu Kabengele, seconda scelta 2022 (via ATL, per LAC, protetta nelle prime 55), cash considerations.

Trade alquanto inutile per entrambi, se non che Sacramento ha acconsentito a fare un favore alla squadra di Ty Lue assorbendo il contratto di Kabengele (poi tagliato dai Kings), concedendo così ai losangelini di scendere sotto la luxury-tax di circa $2.6 milioni. Voto LAC e SAC: 6

25 MARZO (Trade Deadline Day)

Detroit Pistons ricevono: Cory Joseph, seconda scelta 2021 (via LAL, per SAC), seconda scelta 2024 (via SAC)

Sacramento Kings ricevono: Delon Wright

Detroit ha fatto un semplice scambio tra point-guard con caratteristiche molto simili, perdendo un po’ sulla capacità di tiro da tre ma guadagnando due seconde scelte e liberando $6.1 milioni di cap-space a fine stagione, essendo il contratto di Cory Joseph della stagione prossima garantito solo parzialmente ($2.4 milioni di 12). Voto: 6,5

Sacramento fa una mossa a mio parere molto azzardata. È vero che prima dell’infortunio di metà stagione Delon Wright tirava col 44% sulle spot-up threes però dal suo ritorno non sembrava lo stesso giocatore, soprattutto nel tiro dalla distanza. Rispetto a Joseph, però, è un playmaker più puro, che da maggiori garanzie difensive e si offre come ottimo rimpiazzo alla coppia Fox-Haliburton (con Buddy Hield destinato a cambiare aria in estate). L’unico problema rimangono i $6,1 milioni di cap-space, quando tra pochi mesi diventa Restricted Free Agent Richaun Holmes, fondamentale nello scacchiere di Walton. Voto: 6

 

Denver Nuggets ricevono: JaVale McGee

Cleveland Cavaliers ricevono: Isaiah Hartenstein, seconda scelta 2023 (via DEN, protetta fino alla 46), seconda scelta 2027 (via DEN, non protetta)

Denver ha dato tanto per un centro trentatreenne in scadenza di contratto, ma serviva una alternativa esperta e di livello buono a Jokic. Denver è ultima nella lega per percentuale concessa vicino al ferro (65.7%), McGee, dalla sua, è invece il migliore difensore del ferro nella lega (concede il 47% dei tiri). Insomma, in una Conference dove bisogna contendere con i vari Anthony Davis, Rudy Gobert, forse Andre Drummond, aggiungere peso nel pitturato non può che far bene. Voto: 7-

Cleveland guadagna due scelte al secondo giro, e un lungo ventiduenne da far crescere nei prossimi due anni dietro Jarrett Allen, ormai chiaro centro di franchigia,  prima di valutarne il rinnovo di contratto. Una classica situazione di win-win. Voto: 7+

 

Orlando Magic ricevono: Otto Porter Jr., Wendell Carter Jr., prima scelta 2021 (via CHI, protetta nelle prime 4), prima scelta 2023

Chicago Bulls ricevono: Al-Farouq Aminu, Nikola Vucevic

I primi fuochi d’artificio di giornata ce li regalano i Chicago Bulls, con una trade a mio parere magistrale in termini di giocatori sacrificati e valore acquisito. Sacrificano un giocatore come Porter Jr che ormai, con l’uso più esteso di Thaddeus Young, Denzel Valentine e Patrick Williams, sta trovando ben poco spazio e ha un contratto abnorme ($26 milioni annui). Cedono poi Carter Jr, che pur essendo un centro promettente non ha fatto quest’anno il salto di qualità che ci si aspettava, anzi sembra regredito. In cambio, un’ala di sostanza che può essere utile dalla panchina come Aminu, e poi lui, Vuc.

Sì, ha trent’anni. Sì, la fase difensiva non è delle migliori. Però, 24.5 punti, 11.8 rimbalzi di media a partita tirando con il 40.6% dall’arco… E poi, comunque, è un contratto vantaggioso per Chicago, che dura fino alla stagione 2022-2023 con stipendio a scendere da 26 milioni di quest’anno ai 22 dell’ultima stagione di contratto. Le due prime scelte sacrificate sono relativamente poche se si pensa al valore che può ricoprire Vucevic sul parquet. Ah, quasi dimenticavo, Vucevic gioca nella stessa squadra di Zach LaVine. Una mossa da win-now aggressiva da parte della squadra di Donovan. Voto: 8-

Orlando inizia, da questo scambio in poi, venti minuti di puro autolesionismo che però, se guardato con più profondità, segue una sua logica. La prima vittima del progetto di ricostruzione radicale da parte della squadra della Florida è proprio la loro star Vucevic. Orlando decide di far cassa finché dura questo momento di grazia del montenegrino, portandosi a casa due prime scelte di Chicago (quindi, salvo sorprese, fascia bassa dei playoff o addirittura lottery). Prendono, inoltre, un giovane centro come Carter Jr su cui hanno evidentemente deciso di scommettere, non essendosi Mo Bamba dimostrato abbastanza affidabile. E ricordiamo: gli uomini franchigia si sanno già chi sono, Jonathan Isaac e Markelle Fultz, semplicemente non si vedono sul parquet. Porter sarà invece tagliato, ma era necessario perché la trade andasse a buon fine per la questione salariale. Avrebbero potuto ceracre più di due prime scelte però. Voto: 7+

 

Boston Celtics ricevono: Evan Fournier

Orlando Magic ricevono: Jeff Teague, due seconde scelte (via BOS)

Secondo pezzo pregiato in fuga da Disneyland: Fournier. Orlando è quasi costretta a scambiare il francese che è in scadenza a fine anno e non aveva intenzione di rinnovare. Due seconde scelte sono pochine per un giocatore che comunque sa essere pericoloso, ma probabilmente meglio di così non potevano fare. Teague sarà invece tagliato dai Magic. Con questo scambio, Orlando crea una trade exception corposa, il problema sarà trovare qualche giocatore disposto ad accasarsi in quel della Florida. Voto: 6+

Boston riesce a strappare a una Orlando in bagarre totale un ottimo, ottimo pezzo per lo scacchiere di Brad Stevens. Solo due seconde scelte per un giocatore che sta viaggiando a 19.7 punti e 3.7 assist di media, con il 38.8% da tre. Per di più per assorbire il suo contratto di $17 milioni Danny Ainge ha usato parte della trade exception creatasi dallo scambio di Gordon Hayward, e poi se non dovessero rinnovarlo avrà alla fine sacrificato un prezzo non ingente. Certo, non servirà molto ad aumentare il passing-game celtico che sembra sempre più condannato al dimenticatoio di fronte alla possibilità di un bel tiro in isolamento. Voto: 7

 

Denver Nuggets ricevono: Aaron Gordon, Gary Clark

Orlando Magic ricevono: Gary Harris, R.J. Hampton, prima scelta 2025 (via DEN, protetta per le prime cinque fino al 2027)

Eccoci all’ultimo atto di “Orlando colpisce ancora”. Il 23 marzo, Gordon aveva ufficialmente richiesto di cambiare aria, ed ecco è stato subito accontentato. Orlando perde sicuramente una delle facce della franchigia, ma per un buonissimo prezzo. L’arrivo di Harris spiega l’abbandono di Fournier verso la corte di Tatum&Co., anche se l’ormai ex-Nugget non è stato esente nella sua carriera da momenti di difficoltà evidente sul campo di gioco.

Non dimentichiamo però che la vittoria della serie degli ultimi playoff contro Utah è stata gran parte merito del suo ritorno in gara 5, se tralasciamo gli illegali 50 punti di media di Jamal Murray. Hampton è stata una prima scelta di quest’anno, con potenziale che in una squadra senza pretese come Orlando può decisamente svilupparsi. La prima scelta 2025 poi fa sempre bene a una squadra in ricostruzione, con un roster veramente giovane (si pensi a Carter Jr, Cole Anthony, Chuma Okeke, R.J. Hampton, Mo Bamba, guidati dal veterano Terrence Ross). E poi, così scarni come sono quest’anno, chissà…magari un certo Cade Canningham cadrà tra le loro braccia. Voto: 7+

Denver, dopo la presa di McGee, va in affondo deciso su Gordon. A Denver non manca la stella, anzi, Gordon sarà il quarto violino dietro a Jokic, Murray e Micheal Porter Jr. Ma proprio questo lo renderà letale: non sarà la prima preoccupazione delle difese, e questo si trasformerà in tiri su tiri per un giocatore che ha il 43% da spot-up three e un atleticismo che andrà a nozze con la visione di gioco di Jokic e Murray. In più, i Nuggets portano a casa un decisivo miglioramento difensivo rispetto alle alternative, un giocatore simile a Jerami Grant, perso in questa offseason, con meno capacità di creazione dal palleggio ma più energia sotto ferro. In più, Denver ha un anno e mezzo per valutarlo, poi scadrà il suo contratto, insieme a quello di Micheal Porter Jr e Joker, e dovranno scegliere quale dei primi due sacrificare oppure accettare semplicemente di aprire il portafogli e pagare la luxury tax. Voto: 8-

 

Chicago Bulls ricevono: Troy Brown Jr. (via WAS), Javonte Green ( via BOS), Daniel Theis (via BOS), cash considerations

Washington Wizards ricevono: Daniel Gafford (via CHI), Chandler Hutchinson (via CHI)

Boston Celtics ricevono: Luke Kornet (via CHI), Moritz Wagner (via WAS)

Boston doveva entrare aggressivamente nel mercato dei lunghi, e lo ha fatto in maniera fin troppo leggera. Mo Wagner e Luke Kornet sono entrambi in scadenza a fine anno, e ciò significa che sono piano di ripiegamento. Mi sa tanto di promozione (finalmente!) a 5 titolare per l’esplosivo Robert Williams. L’unico problema per Boston è non essere riuscita a piazzare Tristan Thompson, che l’anno prossimo ha una player-option da $9 milioni che probabilmente userà. Voto: 5.5

Chicago ha agito perfettamente entro i suoi binari: ha dato via un centro in Gafford, ne ha ripreso uno in Theis, che ha maggiori abilità nell’aprire il gioco e anche difensivamente porta un upgrade. Il tedesco dovrà comunque sedere dietro a Vucevic e Thaddeus Young. Troy Brown porta invece, a costo molto contenuto per i prossimi due anni, una buona abilità di creazione del tiro da pick-and-roll. Javonte Green è un’altra aggiunta che aiuta la profondità della rosa tra le guardie. Voto: 6,5

Washington forse è la vera vincitrice di questo scambio, uscendo con due giovani di prospettiva, in primis Gafford che va a rimpolpare una linea di lunghi che per gli Wizards era molto sottile e fragile. Preferiscono, quindi, la esplosività e le abilità di difesa del ferro di Gafford rispetto ai minuti di Wagner. E ricordiamoci: sono giovani e molto poco cari. Voto: 7-

 

Sacramento Kings ricevono: Maurice Harkless, Chris Silva

Miami Heat ricevono: Nemanja Bjelica

Sacramento guadagna Chris Silva, ancora nel suo rookie contract, lungo molto energico ma allo stesso tempo ancora molto crudo e inesperto. In California sperano che la sua esperienza alle spalle di Richaun Holmes, in vista anche del taglio del contratto di Whiteside. Mossa comunque interessante e a basso costo economico. Voto: 6

Pat Riley piazza il suo secondo colpo, andando a prendere la seconda ala dopo l’acquisizione di Ariza. Bjelica consegna a Miami l’abilità di tiratore dalla lunga distanza (39% da tre in carriera), ma anche molta fisicità se deve andare in percussione fino a canestro. In difesa è un po’ carente ma in una rotazione che vedrà partecipi anche Ariza e, con tutta probabilità, LaMarcus Aldridge, la difesa è un piccolo neo che Spoelstra si può permettere. Voto: 6,5

 

New York Knicks ricevono: Terrance Ferguson (via PHI), Vincent Poirer (via PHI), seconda scelta 2021 (via PHI, non protetta)

Oklahoma City Thunder ricevono: Tony Bradley (via PHI, non protetta), Austin Rivers (via NYK), seconda scelta 2025 (via PHI), seconda scelta 2026 (via PHI, non protetta)

Philadelphia 76ers ricevono: Ignas Brazdeikis (via NYK), George Hill (via OKC)

New York ha perso due giocatori ormai fuori dalle rotazioni per acquisirne due che con tutta probabilità saranno fuori dalle rotazioni, essendo i loro ruoli coperti da Gibson, Toppin e Noel. In più hanno guadagnato una seconda scelta. Voto: 6+

OKC, diciamolo in coro: “altre scelte al draft“. Eppure, mi dispiace, questa volta Sam Presti ha compiuto un gran colpo, oltre alle due seconde scelte. È andato immediatamente a sostituire Hill con un giocatore con caratteristiche simili, ben sapendo di avere Rivers in affitto solo fino a fine stagione, o forse già con l’idea di tagliarlo avendo già Shai, Maledon, Jerome, Mykhailiuk e Dort. Inoltre è andato a raggiungere un giovane centro molto interessante come Bradley, che con Embiid infortunato a Philly aveva iniziato a trovare ritmo giocando partite più che decenti. Vediamo se, pur dietro a Horford e Moses Brown, Bradley riuscirà a guadagnarsi un nuovo contratto per la prossima estate. E comunque, per tornare al tema draft picks, sono 34 nei prossimi 7 anni, 17 prime e 17 seconde. Altroché rebuild. Voto: 7+

Philadelphia ha trovato quello che cercava. Hill non è Lowry, certo, ma Lowry non sarebbero riuscito a prenderlo con Ferguson, Poirer, Bradley e due seconde scelte… Hill ha un contratto che è un terzo quello dell’uomo-franchigia di Toronto, garantito l’anno prossimo solo per $1 milione sui complessivi 10. Sul campo sicuramente cede al carisma emblematico di Lowry, ma è un veterano, con alle spalle svariate serie di playoffs. Hill tira comunque con il 61.5% quando attacca canestro (tra i primi sei della lega) e registra il 38.6% da tre. E, cosa ancora più importante, nessun giocatore importante o di prospettiva è stato scambiato, cosa invece che per arrivare a Kyle Lowry era richiesta. Voto: 7+

 

Toronto Raptors ricevono: Gary Trent Jr., Rodney Hood

Portland Trail Blazers ricevono: Norman Powell

Toronto decide di fare piazza pulita e, ancora con Lowry in bilico, effettua uno scambio che manda a Portland l’uomo che stava tenendo a galla la squadra di Nurse. In cambio, Gary Trent Jr, che questa estate sarà RFA (Restricted Free Agent), e che quest’anno ha registrato, complice l’infortunio a McCollum, 15 punti a partita, 2 rimbalzi e 1 assist. Assieme a lui arriva Rodney Hood, che avrà probabilmente un ruolo marginale nelle rotazioni dei Raptors. Voto: 6

Portland, invece, ufficializza la sua rinuncia a vincere le partite giocando con la difesa, aderendo in pieno alla massima “Vince chi segna più dell’altro”. Powell, che per intenderci a Marzo viaggia con 25.8 punti di media (45% da tre), 3 rimbalzi e 2.3 assist, si va ad aggiungere a Lillard e McCollum, con un certo Carmelo Anthony e Jusuf Nurkic che si sfregano le mani. Inoltre, è un miglior difensore e attacca meglio il ferro rispetto a Trent Jr. Insomma, a Portland ci si divertirà. Bisogna vedere se sarà abbastanza questa estate per trattenere, usando i bird rights, lo stesso Powell, che diventerà free agent e chiederà attorno ai $20 milioni. Intanto, però… Voto: 7

 

Toronto Raptors ricevono: seconda scelta 2021 (via GSW, per UTA)

Utah Jazz ricevono: Matt Thomas (via TOR)

Toronto in poche parole libera un posto in vista di una possibile trade che avrebbe compreso Kyle Lowry, poi non accaduta. Perdono un tiratore da 45% da dietro l’arco nei due anni di carriera NBA, e ricevono solamente una seconda scelta, avrebbero potuto fare di più. Voto: 5,5

Utah aggiunge un ottimo tiratore da tre ad un roster già primo nella lega con 17 triple segnate a partita. Sembra che la direzione di capitan Quinn Snyder sia tracciata: prima si bombarda da fuori, poi si contano i cadaveri. Tutto sommato, scambio a basso rischio (solo una seconda scelta) ma una scommessa interessante. Voto: 6,5

 

Atlanta Hawks ricevono: Lou Williams, seconda scelta 2023, seconda scelta 2027, cash considerations

LA Clippers ricevono: Rajon Rondo

Il sogno di tutti si è avverato, Lemon Pepper Lou  è tornato a casa, ad Atlanta. A parte gli scherzi, Atlanta perde un tassello su cui aveva investito molto in offseason ma va a procurarsi uno shot-maker più che uno shot-creator, ma soprattutto (non ho ancora capito per qualche motivo, forse solo perché sono riusciti a forzare la mano ai Clippers) sono finiti con due seconde scelte e conguaglio in denaro. Voto: 7

Los Angeles ha finalmente una point-guard di ruolo anche perché Pat Beverley non è sicuramente a livelli di playmaking degni del miglior attacco NBA. Certo, dare Lou Williams, due scelte e cold hard cash per Rondo sembra un po’ esagerato, ma non dimentichiamo cosa ha saputo fare il trentacinquenne negli scorsi playoff, essendo decisivo sia nella metà campo difensiva che in quella offensiva. Se tornerà la versione che tutti amiamo di Playoff Rondo allora sarà stato valutato il giusto dai losangelini. Voto: 6,5 sulla fiducia

 

Toronto Raptors ricevono: seconda scelta 2021 (via MEM, per SAC)

Sacramento Kings ricevono: Terence Davis (via TOR)

Sacramento ingaggia un giovane acerbo, ma che si sta dimostrando abbastanza affidabile dalla lunga distanza (38%) e soprattutto nella tenuta difensiva. L’unica crepa è che a fine anno sarà restricted free agent, e probabilmente, se dovranno fare spazio per rifirmare Richaun Holmes, Davis sarà uno dei sacrificati. Voto: 6+

Toronto fa una mossa avventata e inutile: lascia andare via un giovane promettente per far spazio nel roster alle contropartite per Lowry, che però semplicemente non arriveranno mai. Guadagnano comunque una seconda scelta di Memphis, quindi relativamente alta. Voto: 6-

 

Golden State Warriors ricevono: diritti per Cady Lalanne, cash considerations (via CHA)

San Antonio Spurs ricevono: Marquese Chriss e cash considerations (via GSW)

Charlotte Hornets ricevono: Brad Wanamaker (via GSW)

Golden State perde due sacrificabilissimi: Wanamaker e Marquese Chriss, infortunato per la stagione. In cambio riceve soldi, il taglio della luxury-bill, posti del roster vuoti per prendere free-agents nel mercato dei buyout e liberano cap-space per rifirmare ipoteticamente a fine stagione Jordan Poole. Voto: 6,5

San Antonio riceve un giocatore infortunato in scadenza, la cui unica cosa positiva è che porta con sé i suoi Early Bird Rights se volessero rifirmarlo. In più, cash. Essenzialmente cash. Voto: 6

Charlotte riceve Wanamaker, pezzo non pregiato ma che può coprire i buchi che si creeranno con l’assenza di LaMelo Ball, anche se davanti ha comunque Graham, Rozier e Monk. Voto: 6

 

Dallas Mavericks ricevono: Nicolò Melli, JJ Redick

New Orleans Pelicans ricevono: James Johnson, Wes Iwundu, seconda scelta 2021 (via DAL)

Nico è finalmente libero di Stan Van Gundy e si dirige sotto il comando di Carlisle. Dallas, infatti, lascia andare due giocatori ormai fuori rotazione, risparmiando nello scambio ben $1.8 milioni. In cambio riceve, appunto, Melli, che sarà usato come jolly dietro a Kleber e potrebbe essere molto utile in difesa, cosa che la squadra di Dallas fatica a concepire. Insieme all’italiano, arriva in Texas il veterano J.J. Redick, specialista da tre (41% in carriera), con discrete abilità da ball-handler e ottimo tiro uscito dal pick-and-roll, ma assente completamente in difesa. Insomma, un giocatore ideale per Carlisle a cui serviva un tiratore e che non può fare a meno di impostare la mentalità difensiva della sua squadra su off. Voto: 7

Nola potrebbe usufruire di James Johnson come 4, se Van Gundy volesse sperimentare Zion come 5. È più probabile però che sia il minutaggio di Johnson che quello di Iwundu saranno limitati, o quasi nulli, anche se ai Pelicans effettivamente mancano ali che diano profondità al roster. In più, invece di tagliare Redick, sono riusciti ad avere in cambio due giocatori e una seconda scelta. Voto: 6,5

 

Houston Rockets ricevono: Avery Bradley, Kelly Olynyk, diritto di scambiare la propria prima scelta 2022 con la prima scelta 2022 di Miami

Miami Heat ricevono: Victor Oladipo

Houston, Houston we have a problem. Frase ancora attuale, fin troppo. Basti un dato: dallo scambio di Harden avrebbero potuto costruire, dopo essersi assicurati Christian Wood e John Wall, con Allen e LeVert. Quest’ultimo aveva un contratto sicuramente più invitante di Oladipo, in scadenza e scontento di Houston. Invece, di Harden sono rimaste quattro prime scelte, che saranno late round visto il livello di Brooklyn, quattro diritti di scambiare le proprie prime scelte con quelle di Brooklyn e una con quella di Miami (ma non accadrà mai perché nemmeno in un universo parallelo Houston andrà meglio in regular season di Miami e Brooklyn).

Infine hanno ricevuto Bradley e Olynyk, entrambi in scadenza e il secondo in odore di rescissione di contratto. Stone ha fatto un semplice disastro, andando in panico per la paura di perdere Oladipo gratis, cosa che alla fine praticamente ha fatto, peggio di così era difficile fare. Voto: 4 (dare un voto inferiore mi sembrerebbe accanimento terapeutico)

E poi c’è lui, Pat Riley, The Godfather. Non importa quanto Toronto provi a intortarselo facendo fuoriuscire soffiate di interessamenti seri di Sixers e Clippers per forzarlo a includere Herro nel pacchetto per Lowry. Non importa quanto duro tenesse Stone per avere almeno Duncan Robinson in cambio di Oladipo. Alla fine le cose vanno come vuole lui. Addirittura insiders dicono che alle 19:49, a undici minuti dalla fine del mercato, aveva fatto l’ultima offerta a Toronto per Lowry, ma siccome Toronto temporeggiava allora si è scagliato su Oladipo, sapendo benissimo di avere il vantaggio perché Stone sarebbe stato sopraffatto dalla paura di perdere Oladipo gratuitamente in estate. Ed ecco allora che, a un minuto dalla chiusura del mercato, Riley ha vinto ancora, portando a South Beach Oladipo.

Olynyk poi, unico titolare di Miami coinvolto nelle trade, è stato prontamente sostituito da Ariza, Bjelica e probabilmente arriverà anche Aldridge. Ma non è finita qui: acquisendo Oladipo ora, senza aver perso praticamente nulla, Miami sarà in grado di valutare da vicinissimo la situazione fisica dell’ex-Pacers e, nel caso si convincesse che fisicamente e cestisticamente il suo posto è la Florida, ha acquisito i Birds Right insieme al giocatore stesso per essere in grado di rifirmarlo più comodamente. Vedremo poi come si adatterà il due volte All Star al sistema di Spo, ma sicuramente il suo stile di basket aggressivo, difensivo e diretto al canestro, incarna la Heat culture, della quale personalmente credo che Oladipo sarà un grande interprete. Per quanto riguarda RIley e la trade, solo applausi. Voto: 8,5

 

Queste sono state gli scambi che hanno un po’ sconvolto il panorama NBA. Due nomi su tutti, però, pur essendo stato al centro di turbini di rumors alla fine non si sono mossi dalle loro squadre attuali. Il primo è, ovviamente, Kyle Lowry, che rimarrà a Toronto, alla sua Toronto (anche se hanno base a Tampa Bay) e probabilmente cambierà aria questa estate via sign-and-trade. 

Il secondo è invece Lonzo Ball, accostato insistentemente ai Bulls, che però non avevano voluto mettere sul piatto una prima scelta insieme a Lauri Markkanen. Così Lonzo sarà free agent questa estate, e potrà andare a ricevere un ottimo contratto lontano da New Orleans.

Ora non bisogna far altro che aspettare che le nuove squadre inizino a prendere forma e ritmo. Allacciatevi le cinture che inizia la volata finale verso i Playoff.

One thought on “NBA Trade Deadline: tutti i colpi di mercato

  1. Dare 4 a Boston sarebbe generoso: perdono Theis, cioè quasi niente, ma fanno una capriola per sostituire Hayward mollato da pochi mesi con l’ennesima ala (quindi giro dell’oca). L’unico contrattone da smaltire sarebbe stato quello di Walker il quale però agli scorsi playoff ha dimostrato tutto il suo valore: ovvero quello di un Thomas poco più alto di statura. Nel frattempo sono schifati sia da Griffin (e vabbe’), sia da Aldridge (no problem) che da Drummond (il quale invece serviva come il pane).

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