Zion Williamson ai New Orleans Pelicans. Tutto già scritto vero ?

La squadra di Anthony Davis avrà la scelta numero 1 al prossimo Draft e Zion è il favorito assoluto con probabilità direi del 95% di essere chiamato per primo.

Al netto quindi di scelte clamorosamente diverse o più razionalmente di scambi e accordi sottobanco il futuro fenomeno NBA giocherà nel profondo Sud. Con Anthony Davis ? Questo lo vedremo, per adesso commento la faccia un po’ sorpresa del ragazzino di Duke, forse anche delusa.

Si aspettava o comunque sperava nel suo cuore di giocare a NY per i Knicks. New York sarebbe stato il palcoscenico ideale per questo scherzo della natura, spettacolare atleta da boom al botteghino.

Mi aspetto che i Knicks facciano delle scelte importanti per far rinascere il grande basket al Garden, vedasi KD e Irving in primis, in ogni caso la mancata pallina numero 1 è un altro disastro, l’ennesimo. Un disastro che non premia chi ha impostato un’intera stagione sul tanking, ovvero sul perdere più partite possibili per ottenere maggiori possibilità di pescare in alto al Draft.

Il tanking è il peggiore dei mali della NBA odierna e Adam Silver dovrebbe una volta e per tutte correggere un problema che reca danno alla dignità stessa del campionato.

Zion è un vero fenomeno, su questo non di discute. La domanda però è imponente. Merita tutto questo hype, tutta questa attenzione mediatica? Le prime scelte ormai le fanno le visualizzazioni su Youtube e le immagini televisive da ESPN in giù e da tempo si è deciso definitivamente che il prossimo numero 1 assoluto debba essere lui.

Ci sono annate più buone e altre scarse, come è naturale, pensiamo a Bargnani prima scelta assoluta per esempio, un mediocre lungo tiratore osannato sull’onda lunga della moda dominante all’epoca inaugurata da Dirk Nowitzki.

Quest’anno siamo tornati ai tempi di LeBron James all’high school. Era da King James che non si assisteva ad una celebrazione e ad una aspettativa così grandi prima del Draft e quindi prima dell’ingresso in NBA.

Il punto è questo. Zion si merita tutta questa celebrazione?

Non ci stiamo domandando se possa essere più o meno un grande giocatore NBA, o per lo meno non questo direttamente. Per inciso, per me può diventare un gran bel giocatore ma non sarà mai del livello di un LeBron James al quale appunto per movimento mediatico si è portati a pensare oggi guardando come lo si è dipinto fin qui.

La domanda però insiste proprio nel valutarlo potenzialmente come sopravvalutato. Vado controcorrente. Non mi unisco al coro quasi unanime di questi giorni.

Zion Williamson è sopravvalutato e proverò a spiegare perchè, in 5 motivi.

1) E’ un tipo di giocatore quasi inedito

Ci siamo sforzati abbastanza per cercare un modello al quale Zion assomigli. I nomi che sono usciti fuori più spesso sono quelli di Charles Barkley, Larry Johnson e Blake Griffin, tutti giocatori, chi più (Sir Charles) chi meno non dominatori NBA e certamente non nel modo per il quale ci si vuole immaginare per il prodotto di Duke.

Barkley era un’ala forte pura, nonostante la sua taglia minima d’altezza e aveva una forza esplosiva a rimbalzo, ha avuto una grande carriera NBA ma vuoi per colpa di MJ vuoi perché la sua boccaccia ha offuscato tutto il resto non ha spostato gli equilibri come avrebbe voluto e non ha mai vinto un titolo, quindi non è stato dominante al massimo livello.

Zion è più esplosivo ma ha meno fiuto a rimbalzo, pecca di una specializzazione soprattutto difensiva, è più un all around player ma se il paragone appunto è Barkley non andiamo molto lontano.

Larry Johnson ha avuto un’ottima carriera NBA ma mi pare molto più muscoloso e meno fantasioso, più stanziale, alla fine il rischio concreto è che assomigli tanto a Blake Griffin più di tutti. Griffin è un grande atleta, ovviamente tanto più lo era a inizio carriera ma non si è evoluto in nulla di più e non è quel tipo di giocatore a cui affiderei una franchigia in mano, come hanno fatto i Pistons.

Zion è un tipo di giocatore quindi abbastanza inedito e questa potrebbe essere la sua fortuna perchè i precedenti storici modellati sul suo fisico e sulle sue caratteristiche non giocano a suo favore.

Allo stesso tempo quindi è abbastanza un enigma. Sarà un giocatore dominante percorrendo un sentiero mai battuto da nessuno ? Per adesso questa mancanza mi sembra un punto a suo sfavore.

2) Gli infortuni causati dal suo stile di gioco

Nella sua già brevissima carriera si è infortunato troppo spesso e per una volta in maniera fortunatamente non seria ma correndo un grosso rischio. Il suo problema però è molto concreto. Un giocatore può infortunarsi in mille modi diversi e se conoscessimo la formula magica per evitare il male allora saremmo tutti ricchi e felici. Qui ad ogni modo un discorso può essere abbozzato.

Zion gioca tantissimo di fisico, è la sua gloria, e questo atletismo sfrontato lo porta più di altri al rischio di farsi male. Non vogliamo consigliargli di rallentare, anzi, ma basare la propria fortuna principalmente sulle doti fisiche porta inevitabilmente ad un rischio più alto.

Non è proprio scientificamente provato ovvio, ma va da sé che può farsi più probabilmente male un tipo come lui che che uno spot-up shooter statico, al netto di altri fattori come problemi endemici che forse Zion si porta anche dietro.

3) E’ un difensore ancora acerbo

Forse questo è il difetto che più bonariamente gli concediamo. E’ ovviamente giovanissimo e crescerà anche su questo aspetto però è disarmante vederlo andare quasi sempre per il recupero e spesso a vuoto oppure vederlo lasciare clamorosamente l’uomo libero.Anche qui si basa troppo sul suo fisico e la sua difesa non manca solo di attenzione.

Manca di una cultura difensiva che è l’aggiunta spesso dimenticata che fa entrare davvero un giocatore nel primissimo cerchio NBA (quello dove siedono LBJ per esempio, KD, Curry e pochissimi altri). E’ un difetto di cultura che non ha negato l’MVP a un tipo come Harden tanto per dire, ma che non consente al Barba a mio modesto parere di sedere allo stesso tavolo con i più grandi. Zion farà sicuramente di meglio ma ci sono segnali allarmanti.

Uno col suo fisico potrebbe e dovrebbe dominare anche difensivamente e per adesso non me lo immagino lo possa fare su entrambi i lati del campo.Vuoi essere degno di questo hype, paragonato a LeBron ? Incidi globalmente su ogni aspetto del gioco, poi ne riparliamo.

Per fare immenso un giocatore servono cuore e cervello oltre che il talento e direi anche la giusta collocazione con compagni di squadra adeguati. Per tutto questo è presto, per la difesa mi riservo di riconoscerli invece già un limite.

4) E’ figlio della mentalità americana orientata allo spettacolo

E’ inutile spenderci in mille ragionamenti. Non saremmo qui oggi a parlare di lui come sicura prima scelta assoluta se non fosse per le sue schiacciate. E’ l’aspetto più scenico del suo gioco e ci piace da morire.Non penso che sia meglio di Vince Carter, ovvero del migliore all-time nel genere, ma schiaccia con una forza e con uno stile mai visti prima per questo tipo di fisico. Viva Zion allora, tutti felici, dal suo 360° in giù. La situazione è invece molto più complessa.

Non si vive di sole schiacciate e mi sa invece che sta passando follemente questo messaggio. Il ragazzo è spettacolare come pochi nella storia ma non significa nulla sulla reale prospettiva di una buona carriera NBA. E’ figlio, anzi, è vittima a mio modo di vedere di una mentalità tipicamente americana devota allo spettacolo come ragione ultima della visione dello sport e direi di più della vita.

Zion è già molto di più di un semplice dunker, lo concedo, ha sprazzi di grande basket, ha anche una buona visione da passatore ma i media lo hanno preso per mano fin dal liceo e portato alla gloria in virtù di questa sua capacità sopra il ferro.

Tutto questo è bellissimo ma è rischioso. Per ora le sue schiacciate lo hanno messo in copertina e questo è stato possibile perchè in America impazziscono per chi produce appunto il sacro spettacolo.Gli americani sono spesso immaturi come bambini e non vorrei che lo sia anche Zion, soprattutto quando inevitabilmente la sua preponderanza atletica calerà ci vuole ben altro per restare lì in alto.

5) E’ un tiratore tutto da inventare

Non è un tiratore naturale, va bene, anzi, la sua meccanica di tiro è indiscutibilmente brutta. Produce tiri piatti senza parabola che spesso si vanno a stampare sul primo ferro. In un anno a Duke ha tirato col 68% dal campo e il 34% da tre, col 64% ai liberi.

Al di là dei numeri mi pare evidente, come segnalato anche in ogni sua “recensione” pre-Draft che il tiro è un suo punto debole. Non ha la capacità di costruirsi il proprio tiro e segna più spesso in condizioni dinamiche e andando dentro palla in mano.

Mi sembra che sia troppo poco per primeggiare nella NBA, a meno che appunto non ci si accontenti di un profilo alla Blake Griffin e per come ci si sta muovendo ora quindi sarebbe una delusione cocente.

Come ci si può inserire in una Lega che Steph Curry qualche anno fa ha totalmente rivoluzionato? E’ una Lega dove ormai si gioca uno contro uno dietro l’arco e si spara da tre in faccia al difensore, nessuno si aspetta questo da Zion ma il trend è questo e faccio fatica a vedere modelli diversi di dominio sul gioco nel futuro prossimo.

Le eccezioni ovviamente ci sono, vedi Giannis possibile MVP quest’anno con altrettanto poco tiro, ma appunto le regole del gioco le ha imposte Steph nell’ultima ondata rivoluzionaria che definisce lo stato delle cose oggi e di eccezioni non ne vedo troppe in giro.

Detto questo mi auguro di sbagliarmi. Zion è troppo bello da vedere per essere vero, come minimo avremo un atleta spettacolare che ridefinirà anche a livello NBA i nuovi confini dell’intrattenimento.

Sarà solo un buon giocatore, un bust tremendo, il prossimo padrone della NBA? Sono tutti ipotesi valide. Per adesso è sopravvalutato e spero presto di essere smentito.

“I’m gonna be Iron like a Lion in Zion” cantava Bob Marley, al futuro. Buona carriera NBA ragazzino dal nome biblico la cui terra promessa ti è stata già annunciata prematuramente.

 

One thought on “Zion Williamson: 5 motivi per cui è sopravvalutato

  1. Articolo alquanto “provocatorio”, però poteva anche starci. Poi arrivi al motivo 3 sulla difesa, leggi i nomi di Curry e LBJ e ti viene da ridere (ma proprio da ribaltarsi dalle risate). Curry si impegna ma non è proprio nelle sue corde, infatti è il bersaglio preferito degli attacchi (nelle finali contro i Cavs, LBJ forzava sempre i cambi per ritrovarsi contro Curry). LBJ potrebbe essere un buon difensore ma non ne abbiamo mai avuto riprova visto che si vede bene dal difendere su giocatori pericolosi, la sua tattica in difesa è accoppiarsi con il giocatore meno pericoloso (lasciamo perdere le ultime 2 stagioni in cui ha deciso di omettere proprio la difesa peggio di Harden), nelle poche volte in cui è finito accoppiato a KD o a Curry ha fatto solo brutte figure

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