Puntuali come le tasse, anche quest’anno i pronostici della redazione di Play.it arrivano ad allietare queste ultime ore di attesa prima dell’inizio dei playoff NBA 2017.

La vera domanda però è questa: almeno per una volta, riusciranno i nostri redattori a non prendere le solite colossali cantonate? Personalmente ne dubito, ma staremo a vedere…

EASTERN CONFERENCE

Boston Celtics – Chicago Bulls

  • Andrea Cassini: I Bulls sono una squadra costruita (male) per occasioni come questa. L’obiettivo però era qualificarsi con un seeding più alto, perché Boston è in grande fiducia e ha finito la stagione in crescendo. Visti i problemi dei verdi a confrontarsi con le squadre più quotate, già in un secondo turno con i Wizards potrebbero soffiare venti differenti. 4-1
  • Francesco Arrighi: Boston è l’ovvia favorita dopo una stagione che l’ha vista agguantare un’insperata (e meritatissima) prima piazza, mentre Chicago ha arrancato tra mille polemiche fino all’ottavo spot. Thomas e compagni dovranno nondimeno prestare attenzione, perché i Bulls, pur disfunzionali, hanno esperienza e talento da vendere: dovessero sentire l’odore del sangue, potrebbero rivelarsi spietati, a partire da un Rajon Rondo in crescita. 4-1
  • Giorgio Barbareschi: I Celtics arrivano ai playoff carichi a mille, grazie ad un rush finale che li ha portati a conquistare la prima moneta ad Est. I Bulls hanno invece agguantato la postseason per il rotto della cuffia (e forse nemmeno l’avrebbero meritata), ma credo che riusciranno comunque ad infastidire gli avversari, soprattutto a rimbalzo, allungando la serie più di quanto sarebbe lecito attendersi. 4-2

Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers

  • Andrea Cassini: Ultimi mesi enigmatici per i Cavs. La verità sta nelle numerose sconfitte, nonostante il roster rimodernato, o nella prova di forza al Garden di pochi giorni fa? Potrebbe servirgli qualche partita per carburare, ma questi Pacers sembrano troppo scialbi per impensierirli. 4-0
  • Francesco Arrighi: Intendiamoci, se Cleveland dovesse presentarsi in campo al meglio, il pronostico sarebbe un 4-0 ineluttabile, ma da un po’ di tempo a questa parte i Cavs accendono e spengono, senza dare mai l’impressione di giocare a gettone, o di gestirsi. Ecco perché Indiana potrebbe dare loro fastidio, grazie ad un attacco sgusciante che potrebbe entrare sotto pelle alla difesa men che irresistibile di LeBron e soci. 4-2
  • Giorgio Barbareschi: I Cavaliers hanno giocato un mese di Marzo a tratti imbarazzante, ma pur avendo ceduto il primato di conference restano i reali favoriti su questo lato del tabellone. Paul George in questo ultimo periodo sembra rinato ed è pure tornato l’anti-LBJ Lance Stephenson (vabbè…), ma i Pacers appaiono comunque troppo poco profondi per far più che vincere una delle due gare alla Banker’s Life Fieldhouse. 4-1

Toronto Raptors – Milwaukee Bucks

  • Andrea Cassini: Se il 2017 è stato il breakout year per Antetokounmpo, questa prima serie di playoff potrebbe rivelarsi l’occasione che lo consegna all’immortalità del basket. Dopo il rientro di Middleton i Bucks giocano davvero bene mentre Toronto ha perso lo smalto di inizio stagione. Basterà un Ibaka in più per fare la differenza? Ci sono da mettere in conto una o due partite che il greco può vincere da solo. 4-1
  • Francesco Arrighi: Antetokounmpo è tanta roba, e Milwaukee può essere felice di una stagione positiva, al netto degli infortuni. Toronto però, è una formazione di livello superiore, più profonda, esperta e completa rispetto alla compagine giovane e atletica guidata da coach Kidd. In ogni caso, sarà una serie da seguire per capire quanto valgano davvero i Raptors di coach Casey, in attesa di un probabile Toronto-Cleveland al secondo turno. 4-1
  • Giorgio Barbareschi: Dal rientro di Lowry i Raptors sembravano pronti ad un altro assalto alla finale dell’Ovest, ma la discesa al seed numero due dei Cavs ha complicato i piani. I Bucks hanno dalla loro un Antetokounmpo divenuto ormai una vera superstar, ma il resto della truppa di Kidd non sembra sinceramente in grado di garantire un rovesciamento del pronostico. 4-2

Washington Wizards – Atlanta Hawks

  • Andrea Cassini: Gli Hawks sono finiti ai playoff un po’ per caso, il progetto tecnico è ancora in sospeso tra l’aggiornamento e il ripartire da zero, ma hanno meritato dopo una stagione solida. I Wizards però hanno moltissima fame, anche più di Toronto che ha già assaporato i piani alti della conference. Si sono raffreddati rispetto a un paio di mesi fa, ma con l’organico al completo la creatura di Scott Brooks ha gambe per arrivare come minimo al secondo round. 4-1
  • Francesco Arrighi: Washington arriva ai Playoffs in calando, specialmente in difesa, ma ha tanto talento, a partire da John Wall e dal suo sodale Bradley Beal, e le carte in regola per stringere due viti contro una formazione che ha in Dwight Howard un tagliante destinato a mettere alla prova Marcin Gortat (sono stati compagni ai tempi di Orlando). Atlanta, nonostante gli insegnamenti di Budenholzer, non è formidabile nell’aprire le difese con il movimento di palla, e questo aiuterà i Wizards, che hanno buoni difensori di uno-contro-uno tra gli esterni. 4-2
  • Giorgio Barbareschi: Da una parte il quintetto delle meraviglie di Coach Brooks, con il backcourt Wall-Beal che ha letteralmente fatto sfracelli nella parte centrale di questa stagione. Dall’altra i ragazzi di Budenholzer, guidati dalla strana coppia Shroeder-Howard che nonostante i dubbi della vigilia ha trovato il modo di funzionare. La serie probabilmente più equilibrata di questo primo turno ad Est potrebbe arrivare fino a gara 7. 4-3

WESTERN CONFERENCE

Golden State Warriors – Portland Trailblazers

  • Andrea Cassini: Con quanta benzina arrivano i Trail Blazers a questi playoff? Agguantati di rabbia grazie al solito Lillard nel finale, ma oltre alle prodezze dello zero c’è poca sostanza per dare fastidio ai Warriors, che invece si presentano più forti che mai. Hanno ritrovato il miglior Curry, celebrato il rientro di Durant e consolidato il vantaggio sugli Spurs. Serie che sembra senza storia. 4-0
  • Francesco Arrighi: Portland arriva ancora una volta ai Playoffs, e lo fa con un Nurkic in più, ma resta una squadra troppo debole difensivamente per pensare di infastidire una squadra formidabile come Golden State, che ha più talento, più panchina, muove meglio la palla, difende con competenza ed energia, e ha recuperato ai massimi livelli Steph Curry. Non basta? C’è Kevin Durant. Damian Lillard potrebbe anche prendersi una delle due partite casalinghe di puro orgoglio, ma Blazers-Warriors è forse la serie con meno storia di tutto il tabellone. 4-0
  • Giorgio Barbareschi: Con il rientro di Durant e con Curry di nuovo in formato MVP, i Warriors appaiono una corazzata con pochi eguali nella storia recente. Il cuore (e non solo) di Lillard è grande come una casa, ma con Nurkic ancora in forse per gara 1 sembra difficile che i tifosi del Moda Center di Portland possano vedere in questa serie più di due partite casalinghe. 4-1

San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies

  • Andrea Cassini: Un classico nella Western Conference, la sfida due difese extra-lusso che a questo giro si arricchisce del duello tra i fratelli Gasol. I motivi d’interesse sono stuzzicanti, ma finiscono qui. Spurs in controllo per tutta la stagione, con un Kawhi in crescita – se possibile – dopo l’All Star break. C’è però la curiosità di capire se San Antonio raggiungerà infine i Warriors nell’atto finale che aspettiamo da almeno due anni. 4-1
  • Francesco Arrighi: Memphis è una squadra destinata a far soffrire qualunque avversario, e quest’anno arriva ai PO con meno infortunati del solito (non che ci volesse molto…). Mike Conley sarà importantissimo per mettere pressione sulle guardie di Popovich, e occhio alla sfida tra i fratelli Gasol, ma la sensazione è che gli Spurs siano una squadra troppo profonda e ben allenata per capitolare contro una Memphis buona, ma non irresistibile. In più, c’è Kawhi Leonard, serve altro? 4-2
  • Giorgio Barbareschi: Spurs e Grizzlies si incontrano nei playoff per la quinta volta in tredici anni. Nella passata stagione gli speroni ebbero vita facile per uno sweep senza discussioni. Quest’anno gli orsetti hanno meno problemi di infermeria (se escludiamo il lungodegente Parsons) ma, a meno di un altro clamoroso upset come quello del 2011, i ragazzi di Popovich sembrano essere nuovamente i decisi favoriti per il passaggio del turno. 4-1

Houston Rockets – Oklahoma City Thunder

  • Andrea Cassini: La serie con più potenziale del primo turno. Magari non sarà il trionfo del bel basket, con due squadre poco canoniche, ma le emozioni sono garantite. La batteria dei tiratori in maglia Rockets sembra garantire a Mike D’Antoni un piccolo vantaggio sull’avversario, da gestire mettendo Harden in condizione di scatenarsi, mentre OKC possiede lunghi in grado di riempire l’area e il solito Westbrook da record. 4-3
  • Francesco Arrighi: Sarà una sfida ininfluente per l’MVP, nel senso che i giornalisti avranno già votato quando Rockets e Thunder scenderanno in campo, ma lo scontro tra Harden e Westbrook mantiene ugualmente intatto tutto il proprio fascino. I Rockets sono una formazione a proprio agio nell’abito cucito da Mike D’Antoni, mentre OKC è un gruppo più operaio e meno immaginifico, ma ne verrà ugualmente fuori una bella serie tra la difesa dei Thunder e l’attacco furioso di Houston. 4-2
  • Giorgio Barbareschi: Il Barba contro il Numero 0. E se la sfida per l’MVP si decidesse in questa serie? Personalmente stravedo (non da ieri) per Westbrook e vedo i Thunder violare il parquet texano in Gara 1 per poi conservare il fattore campo fino in fondo. Ma i ragazzi di D’Antoni venderanno sicuramente cara la pelle, in ogni caso sarà una sfida all’O.K Corral da non perdere tra i due dominatori offensivi di questa stagione. 2-4

Los Angeles Clippers – Utah Jazz

  • Andrea Cassini: Il futuro di Utah è tutt’altro che certo, con Hayward e Hill in scadenza, ma la squadra è già adesso una delle più piacevoli da vedere, quadrata e completa in ogni reparto. Sarebbe un peccato se la loro avventura finisse così presto, ma potrebbero pagare l’inesperienza nei playoff. I Clippers, d’altro canto, forse non sono la formazione adatta per sorprenderli. La quarta piazza a ovest non è affatto da buttare, ma l’impressione è che i giorni migliori di Chris Paul e soci siano già passati. 2-4
  • Francesco Arrighi: Sarà una serie interessante, tra una formazione pronosticata al lumicino, e un’altra (ovviamente Utah) in rampa di lancio. L’esito di questo scontro sarà importante per entrambe le franchigie, ma soprattutto per L.A., perché con Blake Griffin, Chris Paul e JJ Redick in scadenza, implodere la primo turno potrebbe voler dire azzerare tutto e ripartire. Occhio a Gobert e Hayward, un duo destinato a fare faville se Gordon deciderà di rimanere a Salt Lake. 3-4
  • Giorgio Barbareschi: I Clippers sono probabilmente all’ultimo ballo con questo gruppo, che purtroppo non ha mai dimostrato di fare “clic” fino in fondo nei playoff. Dall’altro lato i Jazz sono una squadra giovane, solida difensivamente e molto ben allenata. Qui metto la mia seconda moneta per l’upset, fidandomi soprattutto di Hayward e Gobert che ormai sono diventati stelle di prima grandezza nel firmamento NBA. 2-4

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