Nella notte italiana, la National Basketball Association ha pubblicato i nomi dei giocatori scelti per completare le selezioni All-Star 2017, ad una settimana dalla nomina dei titolari, e delle relative polemiche che l’avevano accompagnata. C’è chi ha criticato la scarsa serietà di certe selezioni popolari (Zaza Pachulia…) o la ricorrente insipienza di certe esclusioni, obiettivamente però, il voto per l’All-Star Game è anche (se non solo) una questione di popolarità, e forse andrebbe letta così la decisione di ben 128 giocatori di non votare LeBron James (su 324 “schede” consegnate alle urne), o di snobbare Kevin Durant (più della metà dei votanti non l’ha indicato tra gli starter della Western Conference).

Steve Kerr, coach dell’Ovest (quello dell’Est è ancora da stabilire, e dipenderà dal record), ha pubblicamente criticato la poca serietà degli stessi giocatori, che, chiamati per la prima volta a selezionare i colleghi più meritevoli (compensando i colpi di testa dei tifosi), si sono espressi in modo forse persino più bizzarro dei fans: i voti presi da Paul Pierce o Mo Williams gridano vendetta, mentre i singoli voti ricevuti da carneadi del calibro di Bryn Forbes, Michael Gbinije, o Daniel Ochefu fanno più che altro sorridere (visto che con tutta probabilità sono auto-voti!).

Andiamo quindi a conoscere i nomi dei giocatori scelti per scendere in campo il 19 febbraio a New Orleans, ripartiti come sempre nei due schieramenti Est-Ovest:

WESTERN CONFERENCE:

Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

Klay Thompson (Golden State Warriors)

Draymond Green (Golden State Warriors)

DeMarcus Cousins (Sacramento Kings)

Marc Gasol (Memphis Grizzlies)

DeAndre Jordan (Los Angeles Clippers)

Gordon Hayward (Utah Jazz)

EASTERN CONFERENCE:

Isaiah Thomas (Boston Celtics)

John Wall (Washington Wizards)

Kevin Love (Cleveland Cavs)

Kyle Lowry (Toronto Raptors)

Paul George (Indiana Pacers)

Kemba Walker (Charlotte Hornets)

Paul Millsap (Atlanta Hawks)

Viene così confermata la pattuglia degli squadroni, Cleveland e G-State, presenti con ben tre (i Cavs) e quattro (I Dubs) stelle, mentre fanno la loro prima apparizione a questo livello l’ala Gordon Hayward (sarà lui a tener alta la bandiera di Salt Lake, visto che i coach hanno snobbato Rudy Gobert), DeAndre Jordan e Kemba Walker, degli ottimi Charlotte Hornets. Mancheranno l’appuntamento le guardie di Portland, C.J. McCollum e Damian Lillard, così come i “grandi vecchi” Chris Paul, Carmelo Anthony, Dwyane Wade, Al Horford e LaMarcus Aldridge. Anche quest’anno, Mike Conley non prenderà parte alla gara delle stelle (purtroppo non ci sarà nemmeno Joel Embiid), e attenzione a Kyle Lowry e Russell Westbrook, finiti tra le riserve (d’altronde, se fossero finiti in panchina Harden e Irving, sarebbe stata comunque un’ingiustizia…) e pronti a “vendicare” lo sgarbo subito a suon di punti e giocate!

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