A due giorni dallo show messo in piedi da Lebron e Irving all’Oracle Arena, Cleveland e Golden state, si ritrovano alla Quicken Loans Arena per gara 6 delle finali NBA.

Green ritorna dopo il turno di squalifica e riprende il posto quintetto, dove giocherà da centro a causa dell’infortunio di Bogut.  Lue, invece, conferma il quintetto di gara 5 sperando ancora nella buona luna di Lebron e Irving per trascinare la serie a gara 7, evento che solo pochi giorni fa sembrava improbabile.

Pronti via e i Cavs spingono subito sull’acceleratore. Lebron, Irving e un indemoniato Tristan Thompson affondano facilmente nella difesa dei Warriors firmando il parziale di 8-0 che apre la partita.

Kerr chiama subito timeout ma i risultati non sono quelli sperati: in attacco la palla circola male e Curry e Thompson non riescono a estrarre il coniglio dal cilindro(2/8 nel primo periodo).

Peggio di loro fanno i comprimari, con l’accoppiata Barnes-Livingston che chiude il primo periodo con un poco invidiabile 0/9. La serie infinita di tiri sbagliati apre praterie per i punti in contropiede dei Cavs che non si fanno pregare e indirizzano la partita già nel primo con il parziale di 31-11 con cui comincia il secondo quarto.

Curry si ricorda di essere l’MVP unanime della lega e suona la carica nel secondo periodo con 15 punti. Irving raccoglie il guanto di sfida lanciato dal compagno di nazionale e con 13 punti ricaccia indietro il tentativo di rimonta dei Warriors, che, toccano il -11 a 50’’ dalla fine del primo tempo prima che 5 punti inaspettati di Danthay Jones permettano ai Cavaliers di andare all’intervallo lungo sul +16.

I Cavs cominciano il terzo periodo sulla falsa riga del primo e con un 11-3 di parziale toccano il massimo vantaggio di +24. Questa volta, però, il timeout di Kerr dà la scossa a Curry & Co. che in poco più di un minuto firmano un 9-0 di parziale che li rimette in partita.

Cleveland ritorna sul +19 guidata da Lebron prima di incappare in un momento di secca offensiva che viene puntualmente punita dalle magie di Klay Thompson che con 12 punti negli ultimi minuti del periodo riporta Golden State sul -9 regalando un ultimo quarto tutt’ altro che scontato a tutti gli appassionati del gioco.

Nell’ultimo periodo James ruba la scena a tutti i protagonisti giocando 12’ spaziali sia in attacco sia in difesa. Ogni volta che i Warriors provano a ricucire o con le triple del Barbosa(ottimo impatto per lui) è sempre il prescelto a riportare la calma tra i suoi o con un layup al ferro o con un jumper dalla media.

Ed è sempre lui a chiudere la partita con la tripla del +20 dopo l’espulsione di Curry che, dopo il sesto fallo chiamato a suo carico, perde letteralmente la testa colpendo, in maniera involontaria, un tifoso dei Cavs con il paradenti. Prima di uscire dal campo l’mvp si scusa con il tifoso e sarà regolarmente in campo per gara 7, perché, nessuno può toglierci lo spettacolo di un “win or go home” game dove si affrontano i due giocatori più forti del globo terrestre.

I numeri di gara 6

  • 41 punti, 8 rimbalzi, 11 assist, 4 rubate 3 stoppate per Lebron James. Era dal 2000(Shaq) che nessun giocatore segnasse 41+ punti in due gare consecutive delle finals.
  • Solo 24 per Irving che ferma a 3 la striscia di partite consecutive oltre i 30 punti.
  • 15 con 16 rimbalzi di T.Thompson che con la sua energia fa il vuoto sotto le plance.
  • 55 punti per gli splash brothers che pur non tirando benissimo si confermano i migliori tra i loro
  • – -25 di +/- per Igoudala che dopo essere stato tra i migliori nelle prime 4, sembra aver perso smalto per poter limitare Lebron.
  • – 7 punti in 11’ per Love che è ormai ai margini della rotazione di Lue
  • – 60 circa le ore che ci separano da gara 7 che si disputerĂ  nella notte tra domenica e lunedì alle 2:00!

 

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