Esattamente come un anno fa, all’Oracle Arena, va in scena Gara 1 delle NBA finals, dove, i Warriors affrontano Lebron e i suoi Cavaliers nel rematch dell’anno passato.

Golden State arriva in totale fiducia dopo l’epica rimonta portata a termine contro i Thunder mentre i Cavs arrivano da un percorso netto nei playoff con 12 vittorie e soltanto due sconfitte.

Rispetto all’anno passato Cleveland può contare sui big 3 al completo mentre Kerr e i suoi hanno la maturità necessaria per bissare il successo dello scorso anno.

Nel primo quarto c’è subito grande intensità e, soprattutto, sono chiari fin dalla palla a due quelli che saranno i temi tattici della partita: Cleveland difende forte sugli splash brothers lasciando libertà ai comprimari mentre Golden State sceglie il cambio sistematico su Lebron raddoppiandolo quando si trova nei pressi del ferro.

Nonostante il brutto inizio di Curry e Thompson, Golden State, non si perde d’animo e lascia che a condurre le danze siano i vari Barnes, Bogut e Green che rispondono colpo su colpo ai punti messi a referto da James, Love e Irving.

Il secondo periodo comincia co i padroni di casa avanti di 4. Barbosa e Livingston sono on fire e danno il via al parziale di 11-1 che nei primi 6’ del secondo periodo porta i Warriors sul +14.

I Cavs accennano una timida reazione con Irving ma Golden State trova con troppa facilitĂ  la via del canestro e il +10 di fine periodo sembra un affare piĂą per i Cavs che per i californiani.

Al rientro in campo è ancora Irving a ergersi a protagonista con un paio di canestri di pregevole fattura e, coadiuvato da James, Love e Thompson firma il parziale con cui i Cavs si riprendono la leadership con meno di 2’ da giocare nel quarto quando Golden State piazza un parziale di 7-0 che sposta di nuovo l’inerzia in loro favore.

Lue comincia il quarto periodo con Love e James in panchina e i risultati sono subito disastrosi: l’attacco fatica a costruire buoni tiri mentre la difesa viene continuamente punita dalle giocate di Livingston e così, nel giro di 5’, Cleveland si trova sotto di 20 punti e nonostante gli sforzi profusi per provare a rimontare è costretta ad alzare bandiera bianca consegnando ai Warriors la vittoria in una serata dove Curry e Thompson non hanno mai inciso.

Gara 1 in cifre

  • 6 gli uomini in doppia cifra mandati dai Warriors
  • 20 i punti di Livingston cosi come il suo +/-, meglio di lui solo Igoudala(+22)
  • 29 gli assist di squadra dei Warriors contro i 17(con 15 turnover) dei Cavs
  • 20 punti con 8/27 al tiro per gli splash brothers
  • 66 punti sugli 89 totali dei Cavs segnati dai Big 3
  • 45 e 10 lo score delle rispettive panchine
  • -9 il +/- del quintetto con cui Lue ha iniziato l’ultimo periodo di gioco in appena 2 minuti d’impiego(nettamente il peggiore tra tutti quelli schierati)

One thought on “No Splash Brothers, no problem: Warriors 1-0

  1. Problemi dei Cavs: Lue marionetta, Irving 7/22, Frye 0 canestri, Smith 36 minuti di nulla. Dall’altra parte hanno giocato in 9 con Green che senza Adams, Kanter, Ibaka e Durant a saturare l’area s’è risvegliato e Iguodala formato MVP. Abbassare il ritmo coi Warriors è un suicidio ma ci vuole un allenatore per capirlo, e a Cleveland non c’è.

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