Non c’è stato nulla da fare. I Warriors si sono dimostrati troppo più forti di questi Pelicans e hanno chiuso la serie con un secco 4-0.

Per la squadra di New Orleans rimangono i rimpianti per una gara 3 gettata alle ortiche dopo avere sciupato un vantaggio consistente di 20 punti. Nel prossimo turno, i Warriors sfideranno la vincente della serie tra Memphis e Portland.

Questa gara 4 è sembrata sempre essere in mano alla squadra di coach Kerr. Infatti i Pelicans, salvo Davis e Gordon che sono stati gli ultimi ad arrendersi, sono sembrati già rassegnati.

I Warriors subito iniziano a correre e con un Draymond Green da 10 punti con 4/4 dal campo e si portano sul 13-9. I Pelicans provano una timida resistenza e trovano il primo vantaggio del match sul 22-21 grazie ad un gioco da 3 punti di AD23.

In chiusura di primo quarto, una tripla di Green su assist illuminante di Curry, regala il +7 alla squadra della Baia. Interessante notare come nel primo quarto gli stessi Curry e Green mettano insieme più punti di tutti i Pelicans messi insieme (27-24) tirando con 9/14 dal campo.

Nel 2° quarto i Warriors allungano: Curry manda in archivio la prima metà di gara con una tripla in faccia ad Anderson. Il tabellone luminoso recita 67-54.

I Pelicans, ad inizio 3° quarto, rimangono a secco per 8 minuti, segnando solo dalla linea della carità, e scivolano fino al -24. A cavallo tra la fine della 3° ripresa e l’inizio della 4° Anderson e Davis provano a riportare a contatto i New Orleans: arrivano fino al meno 10, ma poi devono inchinarsi alla forza straripante di Curry&co; 109-98 e stagione finita per i Pelicans.

Per la franchigia di New Orleans però si prospetta un futuro roseo: Anthony Davis è la pietra miliare attorno cui costruire i futuri successi Pelicans. Il lungo 22enne da Kentucky è il 4° giocatore nella storia ad esordire nei playoff con una media di 30 punti e 10 rimbalzi ad allacciata di scarpe: prima di lui, solo mostri sacri come Wilt Chamberlain, Bob Mcadoo e Kareem Abdul-Jabbar ci erano riusciti.

In casa Warriors invece si gioisce, perché finalmente sembra essere arrivato il “momento”. Curry chiude questa serie ad oltre 30 punti di media e rafforza la sua candidatura per il premio di MVP.

Thompson, Green e la second unit sono le note liete per Coach Kerr: al primo anno da capo allenatore, l’ex compagno di squadra di Michael Jordan è riuscito a rendere questa squadra bella e vincente.

Questi Warriors hanno tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo: se continueranno a giocare così, l’anello potrebbe essere qualcosa di più di un semplice sogno di mezza estate.

 

One thought on “Sweep completato, i Warriors passano il turno

  1. Speriamo….e’ dal lontano 1990 che seguo le vicende dei Warrior.
    Spree uno dei miei idoli mi ha fatto impazzire per questo team, ora e piu’ di allora Steph mi fà impazzire.Speriamo, il momento sembra favorevole… OKC fuori, San Antonio-LAC e Houston a darsi battaglia e ad est una grande desolazione forse potrebbero essere segnali….
    Ciao e buon basket a tutti

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