Dopo le prime due gare a Los Angeles, la serie tra San Antonio Spurs e Los Angeles Clippers si sposta nel Texas con il risultato in parità: 1-1.
In gara 3 San Antonio schianta i Losangeleni con una prestazione sontuosa di Kawhi Leonard (32 punti, 13/18 al tiro), lasciando gli avversari a soli 73 punti realizzati nell’intera partita.
Merito degli Spurs o demerito di Paul e compagni? Entrambi.
Se infatti le prime due gare della serie sono state caratterizzate da altissimi ritmi di gioco e alti punteggi: 199 e 218 punti totali rispettivamente, con una media di oltre 170 tiri tentati complessivi a partita, in gara 3 abbiamo invece assistito ad una gara con ritmi decisamente più bassi (76 soli tiri tentati dai Clippers), un numero di palle perse superiore e, in generale, attacchi decisamente meno fluidi e più basati sugli isolamenti.
La differenza sostanziale l’hanno fatta Leonard e il cambio di strategia in difesa che gli Spurs hanno deciso di adottare da questa gara: sul pick&roll non si cambia più.
Se infatti nelle prime due gare fuori casa la tattica era quella di cambiare su ogni pick&roll offerto dall’attacco, in gara 3 questa decisione è stata cambiata.
Vediamo come, in gara 2, in seguito a un pick&roll alto doppio portato da Jordan e Griffin, Paul scelga il lato di Griffin e di conseguenza il difensore del lungo, in questo caso Bonner, “accetti il cambio” e si occupi di Paul.
La conseguenza immediata è che Griffin viene marcato da Parker, creando un missmatch favorevole all’attacco.
Da questa situazione può scaturire un canestro o un assist di Griffin (11 in gara 2), per Jordan sotto canestro o per i tiratori negli angoli.
In gara 3 Popovich ha deciso di cambiare strategia, non lasciando a Paul e Griffin libertà di agire come nelle precedenti partite: in situazione di difesa sul pick&roll tra i due, la scelta di San Antonio è infatti quella di rimanere sul proprio uomo: in questo caso Green su Paul e Splitter su Griffin.
Paul sceglie di andare verso il lato e di scaricare per Griffin che si trova con qualche metro di spazio. A Los Angeles, gli Spurs reagivano a questa situazione aiutando dal lato debole o con il secondo lungo, creando una situazione di vantaggio per gli avversari.
In questo caso Duncan sta su Jordan e Parker non si allontana troppo da Barnes lasciando a Griffin il tiro dalla media distanza.
Il lungo dei Clippers è migliorato tantissimo in questa situazione, ma di certo non è la parte del gioco dove risulta più efficace.
Stessa situazione qualche minuto più tardi: Paul sceglie il fondo e Green sta con lui
Splitter aiuta ma poi ritorna sul suo uomo (Griffin), senza cambiare
Griffin ripropone un altro pick&roll a Paul che lo sfrutta per attaccare il centro dell’area
Il tiro viene preso correttamente ma è una scelta che la difesa vuole che venga presa. Il tiro di Paul è forzato a centro area contro 3 avversari che lo stanno aspettando.
In questa situazione Paul sbaglia il tiro, in altre viene segnato. Non importa il risultato; importa invece, per San Antonio, che Paul abbia preso un tiro difficile a centro area (dove per altro San Antonio è ben posizionata a rimbalzo) e non abbia messo in ritmo Griffin o altri compagni come nelle precedenti gare.
In gara 3 è stata la scelta giusta per San Antonio, complice anche la partita sottotono del play avversario. Sicuramente Rivers avrà già pronte le contromosse per la propria squadra in gara 4.
Non resta che aspettare Domenica sera!