Il mercato NBA sta impazzando: una free agency con talenti come Anthony e James, squadre pronte a tutto per portare nel proprio roster un giocatore adatto, altre che vedono i propri uscire dal contratto mettendo in allarme la società, GM che osservano l’evolversi della situazione, che organizzano incontri coi giocatori e con le altre franchigie, giocatori che fanno il giro dell’america andando a visitare 1,2,3,4 … squadre, e Presidenti che mettono sul piatto milioni e milioni di dollari. Questa è l’NBA, un business infinito dove girano tanti, forse troppi soldi.

Una di quelle società che sta lottando più di tutte sul mercato è quella degli Houston Rockets; dopo l’amarezza dei passati playoff, dove sono usciti al primo turno con Portland, la dirigenza ha deciso di mettere le mani sul roster.

L’obiettivo principale è quello di portare una stella in squadra per affiancarla all’intoccabile duo Harden-Howard; per permettere questa operazione serve però spazio salariale, ecco perchè i Rockets hanno lavorato nella prima parte d‘estate per cedere qualche giocatore.

Asik ha già lasciato Houston, per andare ha New Orleans, in cambio i Rockets hanno ricevuto la prima scelta dei Pelicans del 2015, ma soprattutto si sono liberati del suo stipendio da 15milioni.

Ha invece le valige in mano in cerca di destinazione Parsons, che si è messo in mostra in questa ultima stagione, ragione per cui mezza NBA lo vuole e le squadre maggiormente interessate sarebbero Lakers, Bulls, Suns e Mavericks. Un altro stipendio da 15 milioni è quello di Jeremy Lin, si sono fatti avanti per il playmaker Bucks e 76ers.

Per quanto riguarda i giocatori che faranno parte della ricostruzione di Houston la società è partita dal draft: con la chiamata numero 25 i Rockets hanno scelto il francese Clint Capela, classe 94.

Potrebbe essere una sorpresa: il ragazzo ha ancora molto da lavorare ma grazie alla sua statura, alle sue braccia chilometriche e alla sua esplosività si prospetta uno dei migliori difensori futuri della lega.

La scelta numero 42 è invece per Nick Johnson da Arizona che si è subito messo in mostra alla Summer League di Orlando con buone prestazioni mostrando il suo atletismo in spettacolari schiacciate; infine il nostro italiano Alessandro Gentile è stato preso dai T-wolves e poi girato a Houston, ma molto probabilmente non giocherà con la maglia dei texani la prossima stagione.

Veniamo adesso ai colpi grossi: la lista del GM Daryl Morey comprende James, Anthony e Bosh.

Houston, sfumata la carta Lowry che ha rifirmato con Toronto per altri 4 anni, sta lavorando soprattutto per Anthony che qualche giorno fa era in Texas per un incontro con la dirigenza.

Carmelo, sarebbe il giocatore ideale per formare quel Big three che potrebbe dominare la Western Conference ma Houston deve fare i conti con la concorrenza di Bulls, Mavericks e Lakers. Quest’ultimi si sono resi disponibili per offrirgli un quadriennale da 97mln e sembrano i favoriti per firmare il giocatore.

I Knicks hanno rilanciato l’offerta dei Lakers proponendogli un quinquennale da 129mln: l’ala  dovrebbe prendere una decisione sulla sua futura squadra a breve.

Se la pista Anthony non dovesse andare a buon fine la società opterebbe per Lebron: il suo agente ha incontrato in questi giorni alcune squadre, compresi i Rockets. 

Una recente notizia riporta anche un interessamento di Houston verso Chris Bosh, che piace molto all società ma rimane pur sempre l’ultima possibilità in quanto i texani sono più interessati a uno tra Anthony e James.

Se una di queste tre trattative dovesse andare in porto, i Rockets potrebbero davvero essere la mina vagante della Western Conference.

La squadra che già l’anno scorso ha regalato sorprese, punterà alto nei playoff; Harden e Howard hanno rappresentato una coppia fondamentale nell’andamento delle partite di Houston, l’unico problema che potrebbero riscontrare i Rockets con l’acquisto di un big è di rompere l’equilibrio della squadra visto che al termine di quest’ estate il roster sarà sicuramente cambiato.

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