Era probabilmente il draft più atteso da quello del 2003.

Incerto nelle prime scelte, profondo e talentuoso.

Diversi giocatori in grado di diventare Franchise Player ed altrettanti con potenziale da All-Star.

Ecco com’è andata:

1- Cleveland Cavaliers:  Andrew Wiggins-Kansas Jayhawks-SG/SF

Per il secondo anno consecutivo i Cavaliers hanno la prima scelta al draft NBA e continuando la tradizione inaugurata con Tristan Thompson selezionando un prospetto canadese. L’ ex-Jayhawks assicurerà dal day-one una realtà difensiva di livello ed un atletismo sinora carenti nel roster di Cleveland. Da lavorare sul ball-handling ed il tiro, mano mancina non al livello della destra.

Non è sicuramente il giocatore più Nba-Ready del lotto ma ha dalla sua un ceiling inimmaginabile, con il compagno di college Embiid ed Exum probabilmente il più futuribile.

2- Milwaukee Bucks: Jabari Parker-Duke-SF/PF

È il giocatore Nba-Ready per eccellenza. Punti nelle mani sin dal day-one, carenze difensive evidenti che però il roster dei Bucks sembra poter assorbire. Atleta sospetto, giocatore con IQ già sviluppato. Buon rimbalzista e giocatore totalmente dedito al gioco. Volendo la si potrebbe definire la safe-pick fra i vari talenti che lottavano per un posto fra i top-3 del draft.

3- Philadephia 76ers: Joel Embiid-Kansas Jayhawks-C
Era il punto interrogativo che si era sollevato nelle ultime giornate complice l’infortunio al piede.  Ma seguendo il percorso già intrapreso con Noel i 76ers accettano il compromesso di aspettare la loro scelta per un anno.

Quasi sicuramente Embiid non scenderà sul parquet nemmeno per un minuto nella stagione ventura, ma in futuro potrà portare gioco in post di spessore, intimidazione sotto canestro e centimetri, i quali non guastano mai.

Margini di crescita immensi come già ampiamente dimostrato al college. L’infortunio rimane una grossa incognita ma i 76ers hanno potuto valutare attentamente la cartella clinicica che il centro camerunense aveva reso disponibile solamente alle prime tre squadre della lottery.

4- Orlando Magic: Aaron Gordon-Arizona-SF/PF

La prima sorpresa del draft viene dalla Florida la quale scarta l’australiano Exum in favore del prodotto di Arizona.

Gordon è, probabilmente, il miglior difensore del draft, tiratore tutt’altro che affidabile, grande atleta.

Sul web si sprecano paragoni con il primo Blake Griffin, accettabili dal punto di vista fisico/atletico inesistenti per quanto riguarda quello tecnico: Aaron è un ottimo ball-handler che però ha difficoltà nel trovare la via del canestro, a differenza del 32 dei Clippers sin da subito ottimo realizzatore a discapito di una difesa sicuramente non degna della fase offensiva. Ancora troppo leggero per giocare da 4 e poco tiratore per giocare da 3.

5-Utah Jazz: Dante Exum-International (Australia)-PG/SG

Era il giocatore più sconosciuto ai nastri di partenza del Draft. Playmaker con grandissime doti atletiche le quali unitamente ai suoi 198 cm lo rendono sempre una minaccia sia sulle linee di passaggio che in fase di penetrazione.

Tiratore discreto, passatore di livello che ad oggi sembra già in grado di giocare off-the-ball, il che potrebbe aiutarlo nel suo sviluppo a fianco di Trey Burke. Rimbalzista sopra la media del ruolo più per le misure che non per particolari istinti, anche lui ancora troppo leggero per la NBA.

6-Boston Celtics: Marcus Smart-Florida-PG

Primo Sophomore scelto al draft. Una fusione di robustezza e compattezza sia tecnica che mentale in un corpo di 193 cm per 102 kg. Le red flag comportamentali sembrerebbero essere un lontano ricordo.

Rimbalzista assurdo per il ruolo, appare non affidabile al tiro ed è un dubbio ball-handler, elementi che ripaga con una difesa sopra al par (frutto più della fisicità che non di abilità particolari) e con ottime letture palla in mano. Rimangono punti di domanda per come potrà integrarsi con Rondo.

7- Los Angeles Lakers: Julius Randle-Kentucky-PF

Giocatore già pronto per la NBA. Scorer naturale sia fronte che spalle al canestro. Fisico già pronto per giocare 4 in qualsiasi squadra NBA. Sembra sin troppo dipendente dalla mano sinistra, giocatore insufficiente in difesa ma capace di dominare sotto entrambi i tabelloni per quanto riguarda la cattura delle carambole.
Dovrà disinnamorarsi della palla in quanto sicuramente non potrà accentrare il gioco come ai tempi del college.

8-Sacramento Kings: Nik Stauskas-Michigan-SG

Sublime tiratore che però non sembra capace di costruirsi un proprio tiro in NBA, soluzione che aveva esplorato al secondo anno di College. In single coverage non sembra poter tenere un uomo dal palleggio ma ha dalla sua un’ottima work ethic e potrebbe sviluppare ulteriori soluzioni come giocatore di P&R che spesso lo vedono buon lettore delle situazioni.

9-Charlotte Hornets: Noah Vonleh-Indiana-PF

Sembrava esserci una mezza parola con McDermott ma la prima chiamata dei “nuovi” Hornets è stata il lungo proveniente da Indiana che nei vari mock draft veniva proiettato intorno alla 5°-7° scelta. Giocatore lungo, quasi infinito. Movimenti in post acerbi ma buon gioco fronte a canestro, non impossibile vederlo in futuro come 5 atipico.  Atleta non impressionante ma complici le mani enormi è una continua minaccia per quanto riguarda i rimbalzi.

10- Orlando Magic (via Philadelphia 76ers): Elfrid Payton-UL Lafayette-PG

Playmaker con braccia lunghissime e una velocità da centometrista, come sottolineano i punti segnati in transizione (il 30% dei punti totali!). Tiratore non affidabile ma piuttosto completo sia come difensore che come passatore. Rimbalzista assurdo per il ruolo!

11-Chicago Bulls (via Denver Nuggets): Doug McDermott-Creighton-SF

Realizzatore spettacolare come dimostra il quinto posto all-time per punti segnati al college per quanto riguarda la Division I.
Tiratore sopra la media, IQ sviluppatissimo. Nella combine sono state risolte tutte le insicurezze che riguardavano la sua parte atletica. Difensore insufficiente e tweener fra le posizioni di ala.
L’upside è limitato in quanto si parla di un Senior ma le qualità per essere un buon role player ci sono tutte.

12-Philadelphia 76ers (via Orlando Magic): Dario Saric-International (Croazia)-PF

Giocatore con fondamentali, mobilità e IQ ben più adatti ad un piccolo che non ad un giocatore di 208 centimetri. Manca la fisicità per reggere una frontline NBA, problema che non si presenterà prima di due anni visto che ha firmato un contatto pluriennale con l’Efes.

13-Minnesota Timberwolves: Zach Lavine-UCLA-PG

Giocatore che parte con la scritta “BUST” ben stampata in fronte. Non vi è un singolo aspetto del gioco in cui appaia NBA-Ready. D’altro canto ha un atletismo assurdo come dimostrano i workout in cui ha toccato le 45 inches di vertical. Poco da dire se non che si tratta del più grande “work in progress” dell’anno.

14-Phoenix Suns: TJ Warren-North Carolina State-SF/PF

Ennesimo tweener. Buono scorer con un gioco dalla media già sviluppato, acerbo negli altri altri aspetti del gioco. Ottimo rimbalzista offensivo che però dimostra limiti di distrazione nella propria metà campo. Atleta non spettacolare ancora da sviluppare un tiro da tre affidabile. Miglior tiratore sotto canestro della scorsa annata di CB.

15-Atlanta Hawks: Adreian Payne-Michigan St-PF/C

Giocatore cresciuto in maniera impressionante nelle quattro annate al college, dove sembra aver raggiunto il suo tetto, Capace di finire nei pressi del ferro grazie al suo atletismo disarmante, buon tiratore da 3 e stoppatore. Difensore che si basa prettamente sui suoi istinti. Strappalacrime la sua storia con Lacey, bambina malata che Payne aveva “adottato” come sorellina prima della sua morte.

16-Denver Nuggets (Via Chicago Bulls): Jusuf Nurkic-International (Bosnia)-C

Il lungo Bosniaco è un giocatore fisicamente dominante, talentuoso in post, intimidatore e ottimo rimbalzista. Ai centimetri ed alla stazza abbina un’ottima mobilità, inusuale per quelle misure. Enormi Red Flag per quanto riguarda l’aspetto caratteriale, spesso impertinente con gli arbitri ed addirittura allenatori e compagni.

17-Boston Celtics: James Young-Kentucky-SG/SF

Giocatore giovane, buono scorer ed ottimo tiratore. Eccessiva ricerca del lato mancino in fase di penetrazione, nonostanze la sua migliore capacità sia quella di trovare la via del canestro non può essere considerato un giocatore egoista. Discreto all-around in fase offensiva ma pessimo difensore, non tanto per attitudini fisiche quanto per mentalità.

18-Phoenix Suns: Tyler Ennis-Syracuse-PG

Giocatore piccolo fisicamente e non molto atletico. Buon tiratore dalla distanza ma non abile in penetrazione. Playmaker molto accorto, gestisce i ritmi, perde pochi palloni ed è un buon passatore.
In difesa da rivalutare all’infuori del particolare sistema degli Orange.

19-Denver Nuggets (via Chicago Bulls): Gary Harris-Michigan St-SG

194 centimetri sono piuttosto pochi per un 2 in NBA ma l’atletismo è dalla sua parte. Non un buono scorer nei pressi del ferro, di tutt’altro livello in uscita dai blocchi come dimostra il 49% dal midrange che ha ottenuto nella scorsa stagione collegiale.
Ottimo difensore, problematico per quanto riguarda l’aspetto degli infortuni.

20-Toronto Raptors: Bruno Caboclo-International (Brasile)-SF

Nessuno. Nessuno avrebbe mai potuto pronosticare la scelta di questo giocatore. 4 PPG e 3 RPG in 14 partite in Brasile nel Pinheiros di San Paolo. Non ha svolto workout con nessuno e non se ne trova nemmeno traccia sui siti specializzati in Draft. Gli unici dati disponibili sono le misure (7’7” di Wingspan) ed il soprannome (il KD brasiliano). Magata di Ujiri?

21-Oklahoma City Thunder: Mitch McGary-Michigan-C

Centro muscolare, discretamente rapido e solido. Capace di assicurare difesa e rimbalzi sin dal day-one, pick solida che ricalca quella di Steven Adams nello scorso draft.

22-Memphis Grizzlies:Jordan Adams-UCLA-SG/SF

Ancora un giocatore a metà fra  due ruoli. Discreto difensore, buon tiratore dalla distanza e discreto passatore. Dubbi rimangono sull’atletismo ed i centimetri non lo aiutano certo.

23-Utah Jazz: Rodney Hood-Duke-SF

Giocatore capace di fare canestro dal day-one, ottimo tiratore sia sotto canestro che dalla distanza (specialmente mid-range shooter). Non ottimo difensore, giocatore che non sfrutta a dovere i suoi centimetri andando spesso sotto a rimbalzo ed in difesa.

24-Miami Heat (via Charlotte Hornets): Shabazz Napier-UConn-PG

LeBron lo voleva alla sua corte e gli Heat hanno sacrificato una prima scelta futura per accontentarlo. Napier è un giocatore con ottimo IQ, mani veloci e un superbo tiro dalla distanza (anche dal palleggio). Come giocatore si è dimostrato maturo al college, soprattutto in virtù della sua età maggiore rispetto ai compagni. Impossibile glissare sulla sua fisicità, senza mezzi termini insufficienti per la NBA.

25-Houston Rockets: Clint Capela-International (Svizzera)-PF

Giocatore interessantissimo dal punto di vista fisico. È lungo, è atletico ed è consapevole dei suoi limiti, che però sono altrettanto evidenti. Non ha un tiro sviluppato e nemmeno un gioco spalle a canestro, trova i suoi punti in transizione e su assistenza.
Ancora immaturo per la NBA ma prospetto di notevole interesse, molto probabilmente non volerà in USA per la prossima stagione.

26-Charlotte Hornets (via Miami Heat): P.J. Hairston-Texas Legend (NBAD)-SG

Giocatore che ha già esperienza in D-League in seguito alla sospensione da North Carolina a causa di sostanza illegali (marijuana). Molto atletico e pronto fisicamente, rimangono dubbi sia per la difesa sia per il comportamento nonostante il precedente della cannabis non sia certo il primo caso (vedi Klay Thompson).

27-Phoenix Suns: Bogdan Bogdanovic-International (Croazia)-G

Probabilmente l’europeo più nba-ready fra i candidati ad una scelta. Ha da poco terminato le finali serbe in cui ha registrato 30 punti, 5 assist e 5 rimbalzi di media. Come dimostrano le cifre è un ottimo all-around con una spiccata vena di scoring. Ha già esperienza in Euoleague e non è impossibile un suo passaggio in NBA già dalla prossima stagione.

28-Los Angeles Clippers: CJ Wilcox-Washington-SG

Ottimo tiratore in catch-and-shoot, buon difensore che dimostra anche un atletismo che potrebbe portarlo a sviluppare un discreto attacco in penetrazione. Sembra ancora troppo leggero per la NBA.

29-Oklahoma City Thunder:Josh Huestis-Stanford-SF

Ottimo difensore e grandissimo stoppatore, incapace di crearsi un tiro, atleta più che discreto ed ottimo rimbalzista. Non molto futuribile ma capace fin dal day-one di difendere.

30-San Antonio Spurs: Kyle Anderson-UCLA-SF/PF

Giocatore gravemente insufficiente per gli standard atletici della NBA, lento e poco esplosivo. Di conseguenza difensore  non capace di coprire single coverage. Tiratore sufficiente, rimbalzista buono eccellente passatore, probabilmente migliore delle varie PG del draft. Da valutare come si comporterà senza palla in mano e nella propria metà campo ma a priori non sembrerebbe esserci un posto migliore per lui.

 

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