Non si può sbagliare due volte. Non in una serie come questa. Lo sa bene coach Brooks, lo sanno bene i tifosi di OKC. E il concetto sembra essere arrivato anche al duo Durant-Westbrook.

Il fresco MVP della stagione ed il suo play, sfoderano una prestazione ‘monstre’, mettendo a referto più della metà dei punti realizzati dalla squadra, risollevando i Thunder dalle ceneri, e riportando la serie in parità.

Numeri incredibili per questo duo stellare, che insieme collezionano 63 punti, 22 rimbalzi, 19 assist e 5 recuperi. Serata che poteva entrare nella storia, se, con un assist in più, Durant avesse affiancato alla tripla doppia di Westbrook la sua.

Alla Chesapeake Arena di Oklahoma City, Gara 2 finisce 112-101 per i padroni di casa. A tenere banco in tutta la serata, è lo show dei fenomeni con la canotta numero 0 e numero 35, che si mettono in proprio e dominano la gara.

Russell Westbrook, nervoso come in Gara 1, ma molto più efficace e letale, chiude la sua partita come detto con una straordinaria tripla doppia: 31 punti, 10 assist e 10 rimbalzi.

Darren Collison prima, entrato per problemi di falli di Chris Paul, e lo stesso CP3 poi, rientrato nel cuore del match, non sono riusciti a risolvere il rebus RW0 in difesa, vedendosi tirare in faccia palloni, che puntualmente finivano sul fondo della retina.

KD, dopo essere stato nominato con un plebiscito miglior giocatore della regular season, torna a fare il Durant, dopo la prestazione non certo deludente, ma nemmeno straordinaria di Gara 1. Tripla doppia solo sfiorata per lui, che mette a referto 32 punti, 12 rimbalzi e 9 assist.

In casa OKC prestazione da sottolineare anche per Thabo Sefolosha che, con 14 punti, non andava in doppia cifra dallo scorso Febbraio. Tanta sostanza per lui tra recuperi e rimbalzi, tenendo botta contro una squadra molto fisica come i Clips. Ad aiutarlo nel mantenere alto l’atletismo dei suoi, anche Serge Ibaka, che realizza 14 punti con 7 rimbalzi.

I Thunder risultano così incontenibili in questa seconda uscita, grazie alle proprie prime donne, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo in attacco, e una maggiore organizzazione difensiva, mancata in Gara 1, che gli ha consentito di controllare il match.

Ad avvalorare il tutto, le statistiche per OKC dicono 50.6% dal campo, 34.8% da tre e 72.7% ai liberi. Interessante il dato dei rimbalzi, 52-36 a favore dei padroni di casa (15-9 offensivi e 37-27 difensivi), che dimostra come la proverbiale fisicità dei lunghi di Doc Rivers, sia venuta a mancare.

Notte fonda per i Clippers, che senza il Chris Paul alieno di Gara 1, sono sembrati ben poca cosa. Subito in difficoltà per 2 falli nel primo parziale, il play numero 3 costringe Rivers ad abbassargli il minutaggio e dare spazio a un Collison puntualmente sovrastato da un Westbrook, come detto straordinario.

Fuori CP3, non pervenuti Griffin e Jordan, e la macchina dei californiani non gira più, in una partita che, tranne in rare occasioni, li ha visti sempre sotto, e mai in grado di prendere le redini. LA chiude con il 44.6% dal campo, 33.3% dall’arco e 78.3% dalla lunetta.

Tra le fila dei Clips, bene JJ Redick con 18 punti a referto (16 punti con 6/8 nel primo tempo), mentre male Blake Griffin con soli 15 punti (5/13 dal campo). Ancora non entrato nella serie il numero 32. Doppia cifra anche per Paul con 17 punti e 11 assist, Collison con 13 punti, Barnes con 11 e Davis con 10.

Partita anche questa Gara 2, manco a dirlo, dai ritmi alti. Westbrook troneggia su ambo i lati del campo, mentre Durant sforna punti su punti. Paul fatica a trovare il canestro e a dare ritmo alla squadra, ed il solo Redick combina qualcosa di buono. Con 17 punti per KD, il primo quarto si chiude sul 37-28.

Nel secondo parziale i Clips, grazie allo sviluppo di punti facili in transizione, tanto cari ai losangelini, riescono a rifarsi sotto fino al -3, ma Russ continua il suo dominio con 19 punti e l’8/12 dal campo, senza lasciare scampo agli avversari. Il quarto si chiude sul 61-56, con un ritardo prima dell’intervallo causato da un guasto all’impianto di illuminazione dell’arena.

Il terzo parziale è quello decisivo. La difesa di Rivers si lascia bucare su più fronti e, contestualmente, aumentano gli errori e le palle perse, che regalano a OKC canestri facili che chiudono la partita. A 12 minuti dalla fine i Thunder sono avanti 94-77.

Simile a un garbage time l’ultimo periodo, in cui Oklahoma si limita ad amministrare e Los Angeles alza bandiera bianca. C’è spazio solo per gonfiare i numeri dei padroni di casa. La sfida si chiude sul 112-101.

Vincono e convincono i Thunder, che chiamati al riscatto dopo la precedente brutta uscita, si prendono questa Gara 2 e rientrano nella serie, portando il punteggio sull’1-1. Vietato diventare troppo dipendenti dai singoli, ma se OKC trova continuità è dura per tutti, Clippers compresi.

Paga dazio invece Los Angeles, complice la giornata storta dei suoi migliori interpreti, e un calo dal punto di vista del gioco. Vero è che quando hai contro due fenomeni in stato di grazia, c’è poco da fare, ma la prestazione fa la differenza tra sconfitta e sconfitta, e questa volta il rendimento degli uomini di Rivers non ha convinto.

Si torna in California, allo Staples Center di Los Angeles, per il terzo atto di questa serie. Appuntamento nella notte di Venerdì 9 Maggio, ore 4:30 AM.

 

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