Dopo essersi ripresi in una gara 2 che li ha visti tornare la squadra in grado di assicurarsi lo spot numero uno della Eastern Conference, gli Indiana Pacers si trasformano di nuovo, giocando ancora una volta come in gara 1 e concedendo così la vittoria agli Atlanta Hawks: serie ora sul 2-1 per la squadra guidata da Jeff Teague e Paul Millsap.

La partita inizia subito molto male per Paul Geroge, subito autore di due falli evitabili (il primo sulla tripla di Korver in avvio di partita, il secondo su una transizione offensiva), e che si chiuderà successivamente con soli 12 punti con 11 tentativi dal campo (3 dei quali realizzati). Anche 14 rimbalzi e 4 assist per il 24.

La partita si mantiene comunque in equilibrio grazie alle giocate dei vari David West, Lance Stephenson ed ancora una volta al buon apporto di Luis Scola dalla panchina.

Ancora una volta è nel terzo periodo che si decide il match. Il parziale infatti recita 8 punti a favore della squadra di casa, che mantiene ed allarga addirittura il vantaggio nell’ultimo periodo.

Come in gara 1, oltre alla brutta prestazione di Indiana che perde pessimi palloni, a decidere il match sono Jeff Teague e Paul Millsap.

I capofila della formazione della Georgia combinano per 36 punti, anche se il numero 4 non incide molto al tiro. Anche Teague non chiude con percentuali sontuose, ma entrambi mettono a segno una più che solida doppia doppia. Millsap aggiunge infatti 14 rimbalzi, mentre Teague condisce i suoi 22 punti con 10 assistenze.

Ad aiutare il duo di Atlanta ci pensa però anche Kyle Korver. L’ex Utah Jazz termina la partita, infatti, con 20 punti (miglior marcatore dei suoi dopo Teague) e le ormai solite ottime percentuali al tiro dall’arco. Per la guardia tiratrice 6/9 dal campo con 4/7 da tre punti e 6 rimbalzi.

Come detto sopra sono soprattutto Stephenson e Scola a tenere in piedi la squadra: il primo, sempre tenace e determinato nelle sue giocate, termina con una più che discreta doppia doppia da 21 punti (8/16 al tiro) e 13 rimbalzi, mentre l’argentino ancora una volta gioca bene uscendo dalla panchina. Per lui 17 punti tirati fuori da 7 realizzazioni in 11 tentativi.

Molto male invece George Hill e Roy Hibbert. Per l’ex point guard dei San Antonio Spurs un solo canestro realizzato su ben 11 tiri, mentre Hibbert è irriconoscibile sotto canestro, con due soli rimbalzi offensivi collezionati a fronte dei 7 errori al tiro su 9 tentativi.

Ricordando che, come nei due episodi precedenti, l’ultima frazione di gioco è servita solo per chiudere la partita, la tripla di Jeff Teague siglata allo scadere dei 24, e con 3 minuti scarsi alla chiusura del terzo periodo è l’emblema della gara.

La squadra di Indianapolis ha molto da recriminare dopo aver giocato parecchio male nelle partite 1 e 3. La prossima sarà quasi un win-or-go-home per Indiana, e la squadra di Frank Vogel dovrà ritrovare lo spirito e la voglia combattiva tirata fuori in gara 2 per cercare di pareggiare prima, e ribaltare la situazione poi.

Il quarto scontro tra Atlanta ed Indiana appare all’orizzone come una gara molto nervosa e psicologicamente tosta sotto certi aspetti, soprattutto per la formazione ospite, ma potrebbe risultare davvero molto godibile agli occhi degli appassionati.

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