Allo United Center di Chicago inizia una delle serie più interessanti ad est, i Bulls se la devono vedere con i Wizards di John Wall, che sono riusciti ad agguantare i playoff dopo 5 anni di purgatorio.

Il quintetto di partenza di Chicago vede la presenza di Hinrich e Butler in posizione di guardia, le ali sono Dunleavy e Boozer ed in posizione di centro Noah, ormai diventato il faro della squadra vista la contumacia prolungata di Derrick Rose e la partenza di Luol Deng.

Per i Wizards invece partono Wall, Beal, Ariza, Nenè e Gortat, quintetto lungo per coach Wittman.

Comincia meglio Washington, che subito riesce a mettere in ritmo i suoi lunghi, soprattutto Nenè, 8 punti per lui nella prima frazione. Chicago ci mette un po’ per entrare in ritmo, e la difficoltà della squadra di coach Thibodeau nel creare tiri facili è evidente; gli 9 punti di Boozer in questo primo quarto mascherano almeno in parte le problematiche.

In generale i Wizards sembrano più pronti e cercano più volte di attaccare subito ad inizio azione o di creare situazioni di attacco in transizione. In più la squadra della capitale forza molti falli dei Bulls soprattutto con le penetrazioni di John Wall, partito col piede giusto nonostante la scarsa precisione al tiro. Le due squadre non tirano benissimo, ed entrambe chiudono il quarto con meno del 50% dal campo. Il quarto si conclude con i Wizards avanti per 24 a 22.

Nel secondo quarto di gara è di nuovo Washington a partire meglio, ed è ancora Nenè a farla da padrone nei primi minuti. Però Chicago riesce a rimanere a contatto con l’aggressività offensiva che forza tanti falli, in più Noah, un po’ in ombra fino a questo momento, comincia a venir fuori con la sua solità iper-attività soprattutto a rimbalzo offensivo.

Anche Taj Gibson produce per Chicago tanti punti da seconda opportunità, ben 13 fino a quel momento per i Bulls, così Chicago riesce a piazzare il primo mini-parziale della gara, che li porta ad un vantaggio massimo di 7 lunghezze, grazie anche alle triple di Hinrich.

Non bastano i 7 punti di John Wall in questo secondo parziale per mantenere la testa della gara. La fine del primo tempo vede così i Bulls in vantaggio per 54 a 48.

L’inizio del secondo tempo è tutto dei Bulls, che piazzano un parziale all’inizio del quarto, propiziato prima da una tripla di Dunleavy, 11 punti nel quarto per lui, e poi da un layup rovesciato di Hinrich. Il Bulls alzano il ritmo, sia in attacco che in difesa, e arrivano ad un vantaggio massimo di 13 punti, primo scarto in doppia cifra della partita.

I Wizards però non ci stanno e rispondono ai Bulls con un controparziale, sfruttando un calo di ritmo della squadra di Thibodeau. I Bulls infatti subiscono un duro parziale di 15 a 2, suggellato dalla tripla di Ariza, miglior realizatore dei suoi nel terzo quarto con 8 punti e 2/4 dall’arco. Le due squadre restano sostanzialmente a contatto fino alla conclusione del quarto, che si chiude con i Bulls avanti di soli 3 punti, 75-72.

Dopo un inizio di quarto periodo un po’ incerto per entrambe le squadre, i ritmi si fanno più frenetici, e per buona parte del periodo i Bulls riescono soltanto a mantenere un risicato vantaggio, senza riuscire a scappare. Washington infatti risponde colpo su colpo, grazie anche alle iniziative di Andre Miller.

Il rientro di Wall per il finale accende la gara e i Wizards riescono a piazzare un piccolo parziale che risulterà però decisivo; con pazienza, un possesso alla volta, la squadra della capitale riesce a distanziare in maniera considerevole i padroni di casa, e un canestro di Gortat da un errore al tiro di Wall indirizza la gara verso gli uomini di coach Wittman a soli 30 secondi dal termine.

Da lì Chicago non riesce più a tornare sotto e i Wizards si prendono il fattore campo vincendo la contesa con il punteggio di 102 – 93.

I Bulls perdono quindi il fattore campo, in una gara nella quale hanno avuto buoni spunti, ma non sono sembrati il solito fortino difensivo quasi impenetrabile.

Per tutta la stagione la formazione di Thibodeau ha concesso appena il 43% dal campo agli avversari; I Wizards ieri notte hanno tirato con poco meno del 49%. Noah, a parte un ottimo terzo quarto non è stato il solito trascinatore per i suoi compagni e Gortat e Nenè hanno senza dubbio vinto lo scontro diretto contro i lunghi avversari.

Quest’ultimo soprattutto ha spiccato come miglior realizzatore della gara con 24 punti. Brutta gara al tiro comunque per John Wall, che chiude la sua gara con un misero 4/14 dal campo.

Alla fine in una partita sostanzialmente equilibrata a fare la differenza è stata l’insolita difficoltà di Chicago a contenere l’attacco avversario: “Ci sono un sacco di cose che potete fare per aiutare la vostra squadra a vincere. Siamo in grado di giocare molto meglio” ha detto coach Tom Thibodeau alla squadra subito dopo la sconfitta.

I Wizards, in ogni caso, avevano preparato bene la gara e lo spirito con il quale sono entrati in campo era quello giusto: “Ieri, abbiamo avuto una cena con la squadra, e dopo di che, nel bel mezzo della notte, ho iniziato a pensare che cosa avevo intenzione di fare”, ha detto Nenè, “come ho intenzione di difendere …. cose del genere. E’ una bella sensazione.”

La sensazione, però, è che con i dovuti aggiustamenti ed un approccio più aggressivo per tutti e 48 minuti Chicago possa tornare a guidare la serie, contro questi Wizards buoni ma non straordinari.

Gara 2 nella notte tra martedì e mercoledì alle 03:30 ora italiana.

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