Chi di noi non vorrebbe sentirsi Sam Presti, almeno per un giorno?

Chi di noi non vorrebbe sentirsi Sam Presti, almeno per un giorno?

Passato il Natale e con il 2014 appena nato sono due le dead line segnato in rosso sul calendario NBA. L’All Star Week End e la trade dead line, ultima data possibile per scambiare giocatori prima della fine della stagione.

Se il primo appuntamento è uno spettacolo fine a se stesso che celebra i migliori giocatori in una tre giorni di divertimento il secondo è molto più interessante in ottica post-season. Tutte le squadre, dalle contender alle franchigie da lottery, aggiustano i roster a seconda degli obiettivi.

C’è chi vuol rinforzare ruoli poco coperti a roster, chi scaricare contrattoni o cercare prime scelte per le annate future. Il sito sella ESPN propone una “trade machine” facile da utilizzare che ci permette di valutare la fattibilità degli scambi.

L’invito a tutti è di giocare e divertirvi (http://espn.go.com/nba/tradeMachine) a fare il GM di una o di tutte le trenta franchigie.  Qui vi propongo alcuni possibili scenari forse difficilmente realizzabili ma non del tutto impossibili. Con un po’ di fantasia ecco il nuovo scacchiere NBA post All Star Game.

OKC: l’ennesimo infortunio di Westbrook ha messo in allarme la dirigenza Thunder che corre ai ripari. La squadra deve vincere subito o si rischia di perdere il duo delle meraviglie Durant-Westbrook. Il back up ideale è Jameer Nelson dei Magic, veterano e esperto di play-off. OKC è una squadra giovane che ha poco da offrire in termini di contratti. L’unico cedibile dei big è Perkins, in declino costante nelle ultime stagioni e poco utilizzato.

Si aprono le porte del quintetto per Adams, neozelandese tutto energia e spigoli, ma si apre il vuoto per il cambio dei lunghi oltre a Collison. Nessun problema, Orlando è felice di inserire Glen Davis nello scambio ma i Thunder devono inserire Reggie Jackson e due contratti  leggeri come quello di Gomes e Perry Jones comunque poco utilizzati.

La trade va in porto perché i Thunder hanno una trade exception su Kevin Martin ma allungano la panchina mentre i Magic si liberano degli ultimi contratti pesanti e riparto da un gruppo giovanissimo.

Andiamo ad Est da un’altra squadra poco fortunata al capitolo infortuni. Chicago vuol ripartire da una squadra nuova e in ottica ritorno di Rose per fine 2014 cambia faccia al roster attuale. Viene coinvolta Denver che con la nuova direzione sia manageriale che tecnica vuole dare un taglio all’era Karl. Per poter però fare grossi cambiamenti si deve inserire anche Memphis che si vuol liberare di Randolph. Sia per equilibrare gli scambi a livello economico sia per lanciare “esche” come Randolph per fare chiudere la trattativa.

Ai Bulls arrivano Gallinari, Faried dai Nuggets e Prince dai Grizzlies che con Rose, Noah, Butler, Gibson e Hinrich sarebbero un ottimo nucleo per la rincorsa al titolo. Denver si prende i due veterani Deng e Randolph, più adatti al gioco di coach Shaw e a Memphis arrivano Boozer, Andre Miller, Arthur e Chandler per rinforzare la panchina in una squadra che ha nel duo Conley-Gasol l’asse portante del futuro.

Andiamo in Texas ora, sponda Houston, nonostante neghino i Rockets sono pronti a scambiare Asik per un lungo tiratore che apra il campo e punisca i raddoppi su Howard. Detto fatto in arrivo Ryan Anderson per il turco. I Pelicans affiancano a Davis un centro difensivo per formare una nuova coppia di Twin Towers.

Houston deve far spazio per il rinnovo di Parson e New Orleans vuole liberarsi di Tyreke Evans: 11 milioni all’anno per un sesto uomo sono decisamente troppi. I Bucks sarebbero felici di  aggiungere qualche stella ad un roster arido di talento e vengono inserite nella trade. Evans e Lin arrivano a Milwuakee che spedisce Mayo a fare il sesto uomo ai Pellicans con Ridnour mentre Delfino torna agli amati Rockets.

Tutti, almeno sulla carta, ottengono quello che vogliono. Houston ora ha una squadra più adatta al gioco volutoda McHale e si è liberata di Lin e Asik, i Bucks senza svenarsi inseriscono due buoni giocatori con contratti, in particolare quello di Lin, comunque a breve scadenza e New Orleans completa il quintetto comprendo l’unico ruolo che dava ancora perplessità.

Ci sarebbero almeno un altro paio di situazioni molto interessanti da analizzare. In primis i New York Knicks che hanno bisogno di rifare il look alla squadra per convincere Carmelo Anthony a restare. Bargnani, Chandler, Stoudemire hanno tutti contratti che possono valere un All-Star o un pacchetto di ottimi giocatori in contropartita.

Il vero dubbio è chi andare a cercare? Difficilmente i big cambieranno per venire a New York a stagione in corso ma nemmeno in estate per la franchigia della grande mela sarà facile muovere il roster.

Situazione all’opposto per i Lakers che hanno pochissimi contratti che superano l’anno di durata. Gasol è pronto ad andarsene e in estate ci sarà un sacco di spazio di manovra nella speranza che arrivi Anthony? James?

Provate a trovare una soluzione immediata per queste due franchigie che stanno vivendo due delle peggiori stagioni recenti e devono letteralmente inventarsi qualcosa per virare la rotta, così come la neo franchigia di Brooklyn.

I Nets sono stati costruiti per una sola stagione ma devono già pensare alla ricostruzione. Chi sarebbero gli innesti ideali? C’è un solo modo per capirlo, iniziare a scambiare.

 

3 thoughts on “Nba Trade Machine: largo all’immaginazione

  1. Reggie Jackson lo si può vendere solo per gioco, non nella realtà spero

  2. ipotizzare trade +o- fattibili è sempre un discorso che affascina perchè si cerca di migliorare sempre le proprie squadre..se quelle proposte per i tunder e houston potrebbero anche essere fattibili,dubito seriamente che memphis si accollerebbe il contratto di boozer e non solo per i soldi ma proprio per il giocatore in se troppo incostante evanescente nei momenti clou,se proprio devono fare a meno del grande z allora punteranno a ricostruire la coppia di fratelli gasol..durante questa trade si capirà le squadre che vogliono tankare se venderanno o meno i loro pezzi pregiati(o presunti tali!! ) in cambio di scelte in prevalenza,mi chiedo soprattutto come si muoveranno i suns finora sorprendenti

  3. soprattutto deng puo sicuramente essere inserito dai bulls in qualche trade certo…dovra chiedere il permesso ai cavs ma si potrebbe fare…mah…

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