kgnets34Ai proclami sono seguiti i fatti. L’owner russo Prokhorov aveva dichiarato che i Brooklyn Nets sarebbero arrivati a vincere l’anello in pochi anni e alle parole ha fatto seguire molti fatti per poter mantenere la promessa.

Tramite il braccio destro King ha rivoluzionato in due stagioni una squadra allo sbando arricchendola di All-Star. Le incognite maggiori riguardano la convivenza di così tanti giocatori dalla spiccata personalità e l’inesperienza di un coach alla primissima esperienza.

I Nets sono una squadra a tempo, una forse due stagioni poi Garnett e Pierce saluteranno tutti congedandosi dal basket giocato, ma non prima di aver tentato l’ultimo assalto all’anello guidando un gruppo che per esperienza e profonditĂ  di roster è ai primissimi posti della Lega.

Conference: Eastern

Division: Atlantic

Arrivi: Garnett, Pierce, Terry (Boston), Kirilenko (Minnesota), Livingston (Cleveland), Anderson (Toronto),

Partenze: Wallace, Humphries, Brooks (Toronto), Watson (Indiana), Bogans (FA), Childress (FA).

Draft: Plumlee (Duke)

Che possa essere la riedizione ad Est dei Lakers della passata stagione è tutt’altro che impossibile ma a rispetto alla squadra losangelina i veterani dei Nets sono tra gli All-Star più altruisti in grado di ricoprire un ruolo meno centrale pur di competere per l’anello.

Già ai tempi di Boston, Garnett e Pierce hanno condiviso le responsabilità con Rondo e Allen: a maggior ragione quest’anno potranno essere dei giocatori di ruolo importantissimi.

Un quintetto con Deron Willimas, Joe Johnson, Pierce, Garnett e Lopez ha pochi eguali per fisicità, forse solo Indiana può contrastali ruolo per ruolo. In regular season non lotteranno per i primissimi posti ad Est ma l’obiettivo minimo è avere il primo turno di play-off in casa. Garnett ha già dichiarato che non giocherà i back to back per preservare energie in vista della post season.

Con Lopez in forte ascesa chi avrĂ  probabilmente un forte ridimensionamento sarĂ  Joe Johnson. Nessuno ha mai visto in azione coach Kidd ma se traslerĂ  il suo modo di giocare dal campo alla panchina difficilmente strutturerĂ  un gioco ricco di isolamenti.

Ci saranno meno tiri per Johnson ma meno tiri anche per Deron Willimas che avrà un ruolo ancora più centrale come costruttore di gioco. Il quintetto dei Nets è ricco di scorer e trovare uno scarico dopo un pick and roll o una penetrazione non sarà di certo un problema.

Abituato da sempre ad avere un partner d’area a coprirgli le spalle, quest’anno Garnett troverà Lopez ad aiutarlo in difesa. Se in attacco i due possono giocare alternandosi tra post basso e post alto, in difesa sarà da valutare l’impatto di Lopez ma con Garnett a dare una mano crescerà anche in questa fase del gioco.

In estate il G.M. King ha rinforzato anche la panchina con gli arrivi di Livingston, Anderson, Terry e soprattutto di Kirilenko. Il russo ha rinunciato a parecchi soldi pur di giocare in una squadre da titolo e per il suo connazionale Prokhorov. La seconda unitĂ  Nets potrĂ  schierare Livingston in regia, Terry in guardia, come lunghi i confermati Blatche ed Evans e Kirilenko da specialista difensivo.

Se con Blatch e Terry Kidd avrà punti sicuri, con Evans potrà alzare il livello d’intensità difensiva ma il vero è la firma del russo che libero da compiti offensivi potrà dedicarsi alla fase difensiva marcando di volta in volta l’avversario più pericoloso.

Non è detto che Kidd non possa schierare un quintetto con Kirilenko in campo al posto di Pierce o Johnson nei finali di partita. Livingston è un ottimo cambio del playmaker per la regular season e darà minuti di qualità nei play-off nei pochi spezzoni nei quali DWill sarà lasciato a riposare.

Dopo aver assemblato una squadra di veterani la scelta di affidarsi a Kidd come allenatore capo ha sorpreso i più. Affidarsi ad un rookie in panchina quando l’obbiettivo dichiarato è la vittoria finale sembra un azzardo ma Kidd ha lasciato più di un estimatore ai Nets già dai tempi in cui, con lui in campo, raggiunsero due sfortunate Finals.

Se la stagione dovesse andare male e si materializzasse una sconfitta nei primi die turni di play-off difficilmente vedremo questa squadra anche per la stagione 2014/2015. Viceversa se raggiungessero almeno la finale di Conference potrebbero riprovarci per una seconda volta.

La stagione regolare sarà utilizzata per trovare la giusta chimica, qualche sconfitta di troppo all’inizio è preventivata,  se supereranno le fase più difficile senza implodere saranno un avversario ostico per tutti durante i playoff.

2 thoughts on “Brooklyn Nets: Preview

  1. penso anche che kirilenko sarĂ  usato molto in posizione di 4 per una sorta di small ball, in particolare quando affronteranno altre squadre che giocano con questo sistema o quando KG riposerĂ 

    ho l’impressione che AK47 avrĂ  un ruolo determinante, giocando molto dando i cambi a pierce, garnett e magari anche a joe johnson e soprattutto potendo dare versatilitĂ  e nuove soluzioni in attacco passando da quintettoni a quintetti agili, adeguandosi all’avversario

    su kidd: credo che la società non si aspettasse di diventare così competitiva, altrimenti, considerando anche i giocatori di alto profilo, sarebbe stato più intelligente un coach di maggiore esperienza, carisma e comprovata capacità di gestire delle stelle. penso a phil jackson, larry brown o rivers (che però probabilmente sarebbe stato bloccato dalla lega)
    così mi sembra un azzardo e i nets non hanno tempo di aspettare che kidd faccia esperienza, quest’anno è forse l’unica occasione per vincere

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