benmc7678Siamo a circa 24 ore dal NBA Draft 2013. I rumors si susseguono senza sosta, possibili scambi e nuove news trovano vita su twitter, partendo dalle tastiere degli esperti del settore.

Alla sua vigilia, anche una scienza assolutamente inesatta come il draft sembra trovare una logica, pronta ad essere stravolta nella notte di giovedì, quando le scelte troveranno il loro posto nel tabellone che per l’ultima volta sarà stilato seguendo gli “annunci” di David Stern.

Allora per evitare di fare brutte figure, dando indicazioni sbagliate su quali saranno i giocatori scelti dalle singole franchigie, in questo mock draft sarò io a vestire i panni di General Manager delle squadre.

Le scelte saranno ugualmente sbagliate, ma almeno io, GM non lo sono; e se invece dovessi indovinarle, magari qualcuno potrebbe notarmi… ;-)

1. Cleveland Cavaliers: Ben McLemore (from Kansas)

Negli ultimi giorni si parla molto di Alex Len. Il centro di Maryland però non convince; alla #1 si dovrebbe scegliere il miglior giocatore possibile, che in questo draft ha un nome e cognome ben preciso: Ben McLemore. Guardia dal grandissimo spessore tecnico, un po’ meno dal punto di vista di leadership. Con Irving potrebbe formare una coppia di guardie giovane e dal potenziale illimitato. Waiters, scelta del passato draft, potrebbe trovare posto come sesto uomo, o essere scambiato per un lungo. Altre buone scelte potrebbero essere Noel o Porter.

 

2. Orlando Magic: Trey Burke (from Michigan)

Orlando ha spazio e minuti in tutti i ruoli. Burke, play da Michigan, miglior giocatore dell’ultimo anno in NCAA, sarebbe la prima scelta se McLemore andasse ai Cavs. Nel reparto lunghi invece Noel sarebbe il miglior giocatore disponibile per rinforzarsi sotto i tabelloni. Il centro ex Kentucky tornerà sul parquet verso Natale, dopo la rottura del legamento crociato anteriore, e i Magic non hanno alcuna intenzione di forzare il rientro.

 

3. Washington Wizards: Otto Porter (from Georgetown)

I Wizards hanno chiuso l’anno passato in crescendo, con il rientro di Wall e l’esplosione di Beal. Questo vuol dire che il reparto guardie è completo, e con Okafor, Nene e Seraphin anche dentro l’area sono ben coperti. A questo punto la speranza per i dirigenti di Washington è che Porter sia libero, in modo da sceglierlo per completare un reparto esterni giovane, forte e futuribile. Il prodotto di Georgetown è un giocatore con un buon tiro, ottime doti di passatore, grande intelligenza, ed inoltre è un eccellente difensore.

 

4. Charlotte Bobcats: Nerlens Noel (from Kentucky)

Dopo la scelta di Kidd-Gilchrist e l’ottima stagione di Kemba Walker, la scelta di Michael Jordan potrebbe ricadere su una guardia o un giocatore interno. La guardia potrebbe essere Victor Oladipo, prodotto di Indiana, buon tiratore, ottimo difensore, gran lavoratore e giocatore con una maturità superiore rispetto ai suoi coetanei. Se invece MJ dovesse decidere di draftare un lungo, a questo punto Anthony Bennet e Alex Len sarebbero le opzioni. Due giocatori con grandi margini di miglioramento, ma ad alto rischio bust. Se invece fosse ancora libero Noel, allora il centro da Kentucky sarebbe la sicura scelta, nonostante l’infortunio e i limiti offensivi.

 

5. Phoenix Suns: Victor Oladipo (from Indiana)

Reduci dalla peggior stagione degli ultimi anni, in Arizona è tempo di rifondare. Dovesse essere libero uno dei giocatori precedentemente nominati, diventerebbe la sicura scelta di Phoenix. In questo ipotetico draft, Oladipo è ancora disponibile e allora l’ex Hoosiers indosserebbe in cappellino dei Suns e si affiancherebbe, nel ruolo di guardia, a Goran Dragic. Se invece si volesse puntare su un lungo, allora Alex Len sarebbe la scelta. Gortat andrebbe scambiato per giovani e scelte future utili per la ricostruzione.

 

6. New Orleans Pelicans: Alex Len (from Maryland)

I nuovi Pelicans ripartono da Vasquez ed Anthony Davis, con il punto di domanda che pende sopra la testa di Eric Gordon. New Orleans potrebbe investire una scelta su un lungo da affiancare a Davis, come Alex Len, dando modo all’ormai ex-centro di Maryland, di crescere con calma alle spalle di Robin Lopez che, nell’ultima stagione, ha dato un buon contributo. Se invece si volesse puntare su un esterno, Shabazz Muhammad sarebbe un buon innesto per i ruoli di guardia ed ala piccola, anche se le quotazioni del giocatore da UCLA sono in calo dopo i workout e il “piccolo” dettaglio di aver nascosto la sua vera età per i primi 19 anni di vita.

 

7. Sacramento Kings: Cody Zeller (from Indiana)

I Kings avrebbero bisogno di un play che dia ordine al tanto talento che c’è a roster. L’unico vero playmaker di spessore in questo draft è Burke, ma a questo punto il prodotto di Michigan è quasi impossibile che sia disponibile. Allora la nuova dirigenza di Sacramento potrebbe investire la sua scelta su un lungo da affiancare a Cousins, stella designata di questo nuovo corso in California, e quale miglior giocatore di Cody Zeller? L’ex Indiana è un giocatore validissimo tecnicamente, molto intelligente, con un fisico ancora un po’ troppo esile, ma sul quale i Kings dovranno investire, per poter creare una coppia di lunghi che in futuro potrebbe essere una delle migliori della lega. L’alternativa potrebbe essere Bennett.

 

8. Detroit Pistons: CJ McCollum (from Lehigh)

I Pistons con la scelta di Drummond effettuata un anno fa, hanno sistemato il reparto lunghi. Dove invece Detroit deve migliorare e trovare ordine, è tra gli esterni. La scelta migliore a questo punto è CJ McCollum, senior da Leigh, giocatore che ha accumulato già tanta esperienza al college, in grado di giocare sia play che guardia, e quindi perfettamente compatibile con Stuckey e Knight. Le alternative alla scelta di McCollum, potrebbero essere Carter-Williams o Caldwell-Pope.

 

9. Minnesota Timberwolves: Caldwell-Pope (from Georgia)

Obiettivo numero 1 della off-season dei T’Wolves è la rifirma di Pekovic, e a questo punto la scelta al draft ricadrebbe su una guardia che vada ad occupare lo spazio libero affianco a Rubio. I candidati a questa scelta sono Muhammad o Caldwell-Pope. Il primo ha più margini di miglioramento, ma negli ultimi workout ha visto le sue quotazioni crollare. Il secondo, prodotto da Georgia, è un solido scorer, sempre in doppia cifra nella sua carriera collegiale, che sarebbe una scelta più sicura anche se con un po’ meno potenziale rispetto all’ex UCLA.

 

10. Portland TrailBlazers: Steven Adams (from Pittsburgh)

I Blazers devono scegliere se puntare su un lungo, per sostituire il possibile partente Hickson, o su un esterno, per allungare la rotazione dei piccoli. Sotto il tabellone la scelta è in bilico tra Steven Adams, lungo neozelandese, e Kelly Olynyk, miglior giocatore nell’ultimo anno a Gonzaga. Il primo è un giocatore già fisicamente pronto per l’NBA, ma con un bagaglio offensivo piuttosto limitato; il secondo invece possiede un discreto arsenale offensivo, movimenti in post e un’affidabile jumper dalla media, ma deve mettere su chili per poter reggere l’impatto nella propria metà campo. Se Portland decidesse di puntare su un esterno la scelta ricadrebbe su Muhammad.

 

11. Philadelphia 76ers: Anthony Bennett (from UNLV)

Nei mock draft, Bennett è dato come probabile top5, nel mio è scivolato fin qui perchè resta un giocatore tutto da definire in ottica NBA, tweener tra ala piccola ed ala grande. Il potenziale è notevole, ma manca di costanza di rendimento e deve crearsi un tiro affidabile dalla media/lunga distanza per poter stare tanto in campo nella Lega. A questo punto può essere uno steal, e i 76ers devono correre questo rischio. Se l’ex UNLV fosse già stato scelto, Zeller, se libero, o Olynyk, sarebbero le altre opzioni.

 

12. Oklahoma City Thunder: Kelly Olynyk (from Gonzaga)

I Thunder ricevono dai Raptors questa scelta. Possono investirla in un esterno che sostituisca Martin e si alterni a Lamb, e quindi scegliere, a seconda di chi è libero, Muhammad o Caldwell-Pope, giocatori in grado di portare punti immediati anche uscendo dalla panchina; in alternativa possono puntare su un lungo per coprire le spalle ad Ibaka e Perkins. In questo caso la scelta ideale sarebbe Olynyk, giocatore dal buon potenziale, sul quale i Thunder potrebbero lavorarci con calma per renderlo un titolare nel giro di un paio d’anni.

 

13. Dallas Mavericks: Michael Carter-Williams (from Syracuse)

I Mavs hanno bisogno di un play, che è completamente mancato nella stagione appena conclusa. Il miglior playmaker disponibile a questo punto è Carter-Williams. Ragazzo di 21 anni, alto quasi due metri e con braccia lunghissime. Il prodotto di Syracuse ha un’eccellente visione di gioco e l’istinto naturale nel mettere in ritmo i compagni. Il suo unico punto debole è il rendimento con il tiro da fuori, possiede una buona tecnica ma non riesce ad essere costante. Migliorando il suo range di tiro Carter-Williams ha la possibilità, in futuro, di essere anche un All-Star.

 

14. Utah Jazz: Dennis Schroeder (from Germany)

I Jazz stanno rifondando, e hanno bisogno di un play che faccia girare la squadra visto che il reparto lunghi è abbastanza coperto. Se i Mavs non dovessero scegliere Carter-Williams, allora l’ex Syracuse troverebbe senz’altro casa in Utah. Probabilmente invece non sarà disponibile, e allora i Jazz dovranno scegliere tra Larkin e Schroeder. Il tedesco di colore è la scelta più probabile, considerando anche le migliori capacità fisiche e la maggiore esperienza ad alti livelli, viste le due stagioni giocate in Germania. Il potenziale è alto, è un giocatore sul quale c’è tanto lavoro da fare, ma i Jazz potrebbero trovare il play per i prossimi dieci anni.

 

15. Milwakee Bucks: Shabbaz Muhammad (from UCLA)

Senza Jennings e Monta Ellis, i Bucks dovranno scegliere un esterno. Il miglior giocatore disponibile nel mio draft, a questo punto, è Muhammad e per Milwakee, alla 15, sarebbe un gran bel colpo. Le alternative sono Larkin, se si vuole puntare su un play, ma l’ex Miami è troppo piccolo fisicamente e si porta dietro molte incognite, o a sorpresa, sempre tra gli esterni, potrebbero scegliere Crabbe, guardia da California, con un repertorio offensivo completo e che nei workout ha impressionato in molti.

 

16. Boston Celtics: Mason Plumlee (from Duke)

I Celtics, nel post-Rivers, hanno bisogno di una guardia o di un lungo. Tra gli esterni la miglior scelta possibile è Crabbe. Volendo rinforzare il reparto sotto i tabelloni le alternative invece sono due: Gobert o Plumlee. Il francese è un gran prospetto, con grande potenziale, ma molto acerbo al momento, che in Europa o in NBA ha bisogno di qualche anno per completare la sua maturazione. Mason Plumlee è invece un giocatore già pronto fisicamente per l’NBA, con un upside nettamente minore rispetto al transalpino, ma che porterebbe immediatamente un contributo in quel di Boston.

 

17. & 18. Atlanta Hawks: Allen Crabbe (from California) & Sergey Krasev (from Russia)

Due scelte consecutive per gli Hawks che hanno la possibilità di mettere a posto due tasselli del proprio roster. Un esterno e un lungo. L’esterno potrebbe essere Crabbe, pronto ad essere titolare affianco a Teague, che và però rifirmato, con Lou Williams come sesto uomo. Per il lungo punto su Karasev, russo, ala piccola, che potrebbe avere anche chance di partire in quintetto. Le alternative possono essere Larkin, se si vuole avere un’assicurazione nel caso di mancato rinnovo di Teague, e Gobert se si vuole puntare sul potenziale del francese nel ruolo di centro.

 

19. Cleveland Cavaliers: Gorgui Dieng (from Louisville)

Sistemati gli esterni con McLemore alla 1, con questa scelta si punta ad un lungo. C’è da scegliere tra Dieng e Gobert. Il primo è un giocatore pronto ed affidabile, che già può essere un fattore in difesa, mentre in attacco deve ancora migliorare; il francese è invece un progetto, che richiede tempo e pazienza. La sorpresa potrebbe essere Tony Mitchell, ala forte dalle grandissime doti atletiche. Anche lui ha un potenziale tutto da sviluppare, ma sarebbe una scelta ad alto rischio.

 

20. Chicago Bulls: Rudy Gobert (from France)

I Bulls non hanno need necessari da soddisfare. Potrebbero allora scegliere un progetto, come Rudy Gobert, da lasciare un altro anno in Europa a maturare e poi portare nella wind city, come stanno facendo con Mirotic. Se invece si vuole puntare su un giocatore pronto subito, Hardaway Jr. sarebbe una buona assicurazione nel caso di mancato rinnovo di Belinelli.

 

21. Utah Jazz: Tim Hardaway Jr. (from Michigan)

Scelto il play alla 14, i Jazz dovrebbero sistemare il reparto guardia/ala piccola. Le opzioni sono Hardaway Jr. o Bullock. Entrambi sono giocatori che non hanno grande margine di sviluppo, pronti fisicamente per l’NBA e con un range di tiro già adatto per il piano di sopra. Due scelte che potrebbero dare da subito dei minuti di sostanza nella rotazione di coach Corbin.

 

22. Brooklyn Nets: Lucas Nogueira (from Brazil)

Per una squadra come i Nets a questo punto è difficile trovare giocatori che possano dare un grande contributo alla causa, ed inoltre hanno problemi con il salary cap. Io vado con la scelta del brasiliano Nogueira, da lasciare in Europa per un paio d’anni, senza ingolfare ancora di più la situazione salariale e con la speranza di ritrovare, poi, pronto per dare minuti di qualità anche in NBA.

 

23. Indiana Pacers: Shane Larkin (from Miami)

Dopo i grandi playoff appena conclusi i Pacers sono una delle squadre più promettenti per il futuro. In Indiana serve un giocatore che possa allungare la rotazione nel ruolo di guardia/ala piccola. Bullock può essere la soluzione per occupare dei minuti in rotazione, se si vuole puntare sull’immediato; ma nel mio draft è libero ancora Larkin, e un prospetto del genere, alla 23 non può essere passato, visto che i Pacers hanno anche bisogno di un backup per George Hill.

 

24. New York Knicks: Tony Mitchell (North Texas)

A questo punto i Knicks potrebbero scegliere di investire su un giocatore dal buon potenziale sul quale c’è però da lavorare. Le idee sono due: Jamaal Franklin tra gli esterni, Tony Mitchell tra i lunghi. Franklin è forse la scelta meno rischiosa, ma i Knicks hanno bisogno di corpi da mettere sotto il canestro. Si va con Tony Mitchell, fischi…

 

25. Los Angeles Clippers: Reggie Bullock (from North Carolina)

Aspettando e lavorando sul rinnovo di CP3 i Clippers sono in cerca di giocatori che possano da subito dare una mano in rotazione. Allora la scelta ricade su Bullock, che può dare il cambio sia come guardia sia come ala piccola, pronto dietro l’arco, con il suo affidabile tiro da tre, ad aspettare gli scarichi di Chris Paul, o almeno si spera!

 

26. Minnesota Timberwolves: Jamaal Franklin (from San Diego State)

I Timberwolves sistemato lo spot di guardia con la scelta numero 9, potrebbero scegliere un prospetto. Adetokunbo per il lontano futuro, lasciandolo un altro paio d’anni in Europa; Franklin, per il futuro prossimo, concedendogli qualche minuto sin da subito, ed intanto lavorando sul tiro per costruirsi in casa un valido giocatore.

 

27. Denver Nuggets: Archie Goodwin (from Kentucky)

I Nuggets potrebbero scegliere Canaan per avere un backup di Lawson anche nel futuro, visto che Andre Miller non è eterno. Oppure potrebbero puntare su un giocatore di prospettiva nel ruolo di guardia: Ricky Ledo o Archie Goodwin. Il primo viene da un anno di fermo, il secondo da una brutta stagione a Kentucky. Entrambi sono giocatori di talento, che possono rivelarsi steal in futuro. Scelte ad alto rischio.

 

28. San Antonio Spurs: Giannis Adetokunbo (from Greece)

Se a questo punto è libero Adetokunbo, e nel mio mock lo è, non c’è neanche da pensare a quale possa essere la scelta dei vice-campioni NBA. Il greco è il classico progetto Spurs, da lasciare qualche anno in Europa, per poi portarlo all’ombra dell’Alamo e renderlo un vero giocatore NBA. Tony e Manu insegnano…

 

29. Oklahoma City Thunder: Ricky Ledo (from Providence)

Con la penultima scelta del primo giro i Thunder potrebbero scommettere su qualche giocatore dall’ottimo potenziale, ma sul quale c’è anche tanto lavoro da fare. Ricky Ledo potrebbe essere la scelta giusta, vista anche la mancanza di giocatori che danno impatto uscendo dalla panchina, soprattutto ora che Martin è free agent.

 

30. Phoenix Suns: Erik Green (from Virginia Tech)

Con l’ultima scelta del giro a Phoenix potrebbero puntare su Erik Green. Play/guardia da Virginia Tech, secondo nella classifica dei realizzatori nell’ultimo anno di NCAA. Può portare tanti punti uscendo dalla panchina, e se c’è gente che può segnare, in Arizona, viste le difficoltà in attacco dell’ultimo anno, sono sempre ben accette.

 

Piccola menzione per i possibili giocatori del secondo giro che potrebbero strappare una scelta a fine primo round, o che possono considerarsi candidati al premio di “steal of the draft”: Glen Rice, gran realizzatore direttamente dall’NBDL; CJ Leslie & Lorenzo Brown, leaders a North Carolina State; Nate Wolters, top scorer dell’NCAA; Deshaun Thomas, venti punti a sera con Ohio State; Myck Kabongo, ball handling sopraffino, velocità pazzesca, ma zero tiro; Peyton Siva, campione NCAA e solido giocatore; Phil Pressey, play vero, un po’ piccolo fisicamente e con il tiro da migliorare.

 

Non resta altro che augurare buon Draft a tutti!

One thought on “Play.it NBA Mock Draft #4

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