Dieci anni dopo LeBron James e due anni dopo Kyrie Irving, i Cleveland Cavs avranno ancora la prima scelta al Draft del prossimo giugno.

Porterà pure fortuna il piccolo e occhialuto Nick Gilbert, figlio di Dan, proprietario della squadra, ma la Dea bendata sta cercando di dare una seconda chance a questa franchigia che sembrava perduta proprio dopo la partenza dell’ex Messiah, destinazione Miami.

Eppure, oltre al già citato Irving, sono giunti sul lago Erie altri giovani niente male come Dion Waiters e Tristan Thompson, per non parlare di Tyler Zeller che ha ancora margini di miglioramento. Un’imbarcata di talento che, però, non è finita qui e il “nuovo” coach Mike Brown si troverà in una situazione differente rispetto a quella in cui si è trovato la prima volta che si è seduto su questa panchina.

Non avrà più la responsabilità di allenare una squadra da titolo, ma quella di allevare una squadra futuribile che possa puntare in alto nel giro di un triennio, massimo. Ma l’aiuto che verrà dal Draft, si spera l’ultimo, potrebbe essere il tassello definitivo per un puzzle davvero niente male.

Così, subito dopo la lottery, si è iniziato a parlare assiduamente di Nerlens Noel, ormai ex freshman di Kentucky. Stiamo parlando di un classe ’94, alto 211 cm per 93 chili (sì, un po’ leggerino) che ha raccolto l’eredità lasciata da Anthony Davis nel migliore dei modi. Quasi una doppia-doppia di media (10.5 punti e 9.5 rimbalzi) a cui ha aggiunto 2.1 rubate e 4.4 stoppate!

Un difensore eccelso che potrebbe sicuramente integrarsi bene nel sistema di coach Brown e dare una mano sotto canestro ad una delle squadre peggiori da questo punto di vista la scorsa stagione, negligenza accentuata sicuramente dall’assenza di Varejao.

Con l’arrivo di Noel l’età media si abbasserebbe notevolmente, considerando che alla 19 si sceglierà ancora e che gli esperti danno in direzione di Tony Mitchell, ottima power forward di vent’anni in uscita da North Texas. Sembra proprio questa la strada che vorrà prendere lo staff guidato da Chris Grant, pronto a rendere la franchigia dell’Ohio una delle compagini più competitive per gli anni a venire.

Ma c’è un’altra considerazione da fare a parte il Draft. Sì, perché i contratti garantiti per la prossima stagione saranno soltanto sette e appartenenti tutti a giocatori praticamente inamovibili (Varejao, Irving, Zeller, Thompson, Waiters, Gee e Speights) con due qualifying offer (Casspi ed Ellington) e una team option per C.J. Miles che dovrebbe rimanere ancora un altro anno.

Il resto, dal primo luglio in poi, sarà a spasso e non c’è alcuna intenzione di rinnovarlo. Una bella gatta da pelare sarà gestire al meglio i soldi che diventeranno spendibili sul mercato dei free agent, senza ovviamente contare quelli che andranno ai due rookie sopra citati.

Trenta milioni da investire, per completare la squadra, non sono mica pochi. Ma andiamo a fare un riepilogo di quelli che saranno i ruoli da coprire e quali giocatori potrebbero fare al caso loro, escludendo ipotetiche trade:

Point guard: Kyrie Irving (ancora un anno di contratto garantito a quasi 6 milioni di $, poi scatta la team option, ma rinnoverĂ  sicuramente)

Free agent (unrestricted): Devin Harris, Jannero Pargo, Nate Robinson, Jarrett Jack, Beno Udrih, Royal Ivey, Sebastian Telfair, Jamaal Tinsley, Randy Foye, Earl Watson, Mo Williams, Leandro Barbosa, C.J. Watson, Jerryd Bayless, Will Bynum, D.J. Augustin

Shooting Guard: Dion Waiters (ancora un anno a quasi 4 milioni, poi scatta la team option, ma verrà rinnovato quasi sicuramente), Wayne Ellington (per lui c’è una qualifying offer da 3 milioni di $), C.J. Miles (team option alla stessa cifra dello scorso anno, vedremo se verrà esercitata)

Free agent (unrestricted): nel caso gli ultimi due nominati sopra partissero, sul mercato saranno disponibili: Kyle Korver, Dahntay Jones, Ben Gordon, Marco Belinelli, Anthony Morrow, Francisco Garcia, Jodie Meeks, Tony Allen, J.J. Redick, Quentin Richardson, Ronnie Brewer, Mickael Pietrus, Martell Webster, Brandon Rush, Marquis Daniels, Nick Young, Damien Wilkins

Small Forward: Omri Casspi (qualifying offer di oltre tre milioni), Alonzo Gee (un altro di contratto a 3,25 milioni di dollari), Tristan Thompson (altro anno a 4 milioni di dollari e poi scatta la team option)

Free agent (unrestricted): si è parlato molto di Josh Smith nelle scorse settimane, ma bisognerebbe sacrificare parecchio per poter arrivare a lui. In alternativa ci sono: Josh McRoberts, Daequan Cook, Corey Maggette, Richard Jefferson, Sam Young, James Jones, Mike Dunleavy, Andrei Kirilenko, Hedo Turkoglu, Wesley Johnson, Linas Kleiza, Marvin Williams, Trevor Ariza, Dorrell Wright

Power Forward: Mareese Speights (altro anno a 4 milioni e mezzo), Tyler Zeller (un altro anno garantito ad 1 milione e mezzo), Tony Mitchell (possibile arrivo dal Draft 2013)

Free agent (unrestricted): Anthony Tolliver, Vladimir Radmanovic, Elton Brand, Brandan Wright, Carl Landry, David West, Chris Andersen, Lou Amundson, Kenyon Martin, J.J. Hickson, Boris Diaw, Paul Millsap, Charlie Villanueva, DeJuan Blair

Center: Anderson Varejao (ancora un anno garantito a 9,1 milioni, poi scatta la team option), Nerlens Noel (possibile arrivo dal Draft 2013)

Free agent (unrestricted): Zaza Pachulia, Chris Wilcox, Andray Blatche, DeSagana Diop, Nazr Mohammed, Chris Kaman, Andris Biedrins, Ryan Hollins, Ronny Turiaf, Dwight Howard, Sam Dalembert, Joel Przybilla, Andrew Bynum, Jermaine O’Neal, Cole Aldrich, Tiago Splitter, Aaron Gray, Al Jefferson, Emeka Okafor.

La fortuna ha già fatto la sua parte, ora dovrà subentrare l’intuito nel fare le scelte giuste.

3 thoughts on “Quando il destino bussa in Ohio

  1. Il contratto di Lebron scade nel 2014 e con le nuove regole dei contratti NBA non gli sarebbe piĂą possibile rinnovare per piĂą di 14 milioni. Idem per gli altri due “Amigos”. Prevedo un ritorno del Re a casa con due o tre anelli alle dita, per cercare di vincere in coppia con Irving.

  2. Mmh non so quanto Gilbert, dopo “The betrayal” sia propenso al ritorno di James

  3. bè, tristan thompson e josh mc roberts “small forward” direi proprio di no!!e tanto meno cook che è propriamente una guardia…poi villanueva ha giĂ  esercitato l’opzione quindi rimane di sicuro a detroit..e anche blatche cavolo può fare tante cose ma il centro prprio no!!!va bè….

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