warr656Un allenatore alle prime esperienze, un gruppo giovane e di talento e un G.M. nominato da un anno dopo una vita da agente. Questa potrebbe essere la storia di una delle tanta franchigie come Sacramento, Charlotte o New Orleans che nelle ultime stagioni, nonostante buone premesse, non sono riuscite a togliersi dalla mediocrità.

Fanno eccezione i Golden State Warriors che nelle sapienti mani di Mark Jackson e Bob Myers hanno stupito tutti nella stagione della consacrazione di Stephen Curry e compagni.

Il primo è al suo secondo anno da capo allenatore ma ha già dimostrato di avere una dote fondamentale per il ruolo: saper adattare le proprie idee ai giocatori a disposizione.

Avendo a disposizione Curry, Thompson e Barnes, tre tiratori mortiferi in uscita dai blocchi e sugli scarichi, Jackson non ha pensato di introdurre un sistema di gioco predicato su idee estreme come può essere la tanto di moda “small ball”. Semplicemente con il roster a disposizione il modo migliore per giocare è quello far bloccare i lunghi per l’uscita degli esterni in grado di tirare o se chiusi di giocare il pick and roll.

Niente d’innovativo ma vedere giocare i Warriors di questa stagione non può che portare alla mente una pallacanestro educata e ordinata ormai quasi del tutto dimenticata. Jackson sarà alle prime esperienze come allenatore ma sa come vuol far giocare la sua squadra e dove vuole arrivare.

Nella serie con San Antonio ha letto alla perfezione le variazioni di Popovich e ha adattato l’attacco ai mismatch favorevoli. Più volte Parker era in marcatura su Barnes e Jackson ha sfruttato il vantaggio facendo impostando dei giochi in post basso per l’ex Carolina che ha ripagato la fiducia al meglio.

Golden State nonostante un roster ricco di giovani non ha una situazione salariale ottimale: nella prossima stagione infatti sono già a libro paga dodici giocatori per un totale di 74 milioni, senza considerare che Jack è free agent e per trattenerlo serviranno un bel po’ di soldi.

Squadra onerosa si, frutto della politica dei predecessori di Myers che hanno offerto rinnovi o anno accettato d’accollarsi pessimi contratti  come quelli di  Biedrins, Jefferson e Bogut.

Quello che rende interessantissimo il futuro di questi Warriors però è quello che potrà succedere nell’estate del 2015. Per quella data ci saranno solo 25 milioni garantiti da dare a Curry, Thompson, Lee, Barnes, Ezeli e Green. Praticamente il nucleo della squadra. Ci sarà quindi spazio per fare un’offerta ad un free agent di valore potendo nel contempo rinforzare anche la panchina.

Infatti solo Curry e Lee hanno già firmato un estensione mentre gli altri saranno tutti ancora nei loro contratti da rookie.  Vero è che qualche soldo sarà necessario risparmiarlo per poterli rifirmare ma in prospettiva si potrebbe anche fare una scelta tra Barnes e Thompson, puntare su uno dei due scambiando l’altro per rinforzare altri reparti.

Le notizie positive in casa Golden State non finiscono qui. Già dalla prossima stagione i contratti di Biedrins, Jefferson, Landry e Rush saranno nell’ultimo anno di validità per un totale di  28 milioni molto appetibili per squadre in cerca di spazio per l’estate successiva.

Se poi consideriamo che anche Bogut è in scadenza si possono liberare altri 14 milioni. In un mondo ideale l’australiano potrebbe restare per cifre inferiori ma un sostituto non sarebbe così difficile da trovare a cifre anche più contenute.

Vera sorpresa dei play-off in quanto in stagione regolare non ha praticamente giocato, l’ex Bucks ha cambiato il modo di giocare della squadra dando solidità in difesa. Se fisicamente starà bene sarà la vera aggiunta per le stagioni a venire.

Questi Warriors nascono il giorno in cui è stata presa la decisione di scambiare Monta Ellis, fino a quel momento il giocatore franchigia, e di mettere il futuro della squadra nelle mani di Stephen Curry.

Capace di infuocare pubblico e compagni di squadra con quarti da oltre venti punti, è il vero fuoriclasse della squadra. Se riuscirà a confermare i progressi recenti farà di Golden State una delle protagoniste della Western Conference dell’immediato futuro.

Myers avrà il compito di scegliere i giocatori giusti da affiancare a questo giovane nucleo e Mark Jackson il compito d’innalzare il loro livello di gioco. Se riuscissero entrambi nell’intento avremo una vera contender in brevissimo tempo.

One thought on “Guerrieri proiettati nel futuro

  1. Bel Articolo…
    E bella squadra…mi sono proprio piaciuti…
    Speriamo che si confermino come realta ad alto livello…

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